Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2383 del 21 aprile 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2383/XVI - Interpellanza: "Sostegno finanziario alla realizzazione del 'nuovo trasporto alpino' per collegare il centro del Comune di Courmayeur con la Val Ferret".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 32 consiglieri, riprendiamo l'ordine del giorno interrotto ieri sera. Punto n. 60. Consigliere Aggravi per l'illustrazione dell'interpellanza, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - L'interpellanza è sempre legata al mondo degli impianti a fune, o comunque di impianti che in parte utilizzano funi, ed è anche frutto di una curiosità che è insita all'interno delle domande. La notizia è ormai di novembre 2021 e riguarda una discussione che è stata fatta in seno al Consiglio comunale di Courmayeur, riguardo alla possibilità di prevedere un nuovo servizio di trasporto per le valli laterali, in particolare per la Val Ferret ma anche in prospettiva per la Val Veny. Sappiamo tutti che sono due valli che hanno delle particolarità e hanno anche delle peculiarità di un certo tipo. Sono ai piedi del Monte Bianco: l'una in inverno non è raggiungibile per motivi di accessibilità, l'altra lo è parzialmente e in estate, essendo due valli a fondo cieco, hanno una gestione del traffico regolamentato abbastanza complessa, soprattutto la Val Ferret che attira molti più veicoli rispetto alla Val Veny, però non è detto. Parlo di veicoli perché effettivamente, nelle intenzioni dell'attuale amministrazione, c'è quella di andare a evitare lo spostamento anche notevole e importante in alcuni periodi dell'anno, in particolare nei periodi di maggior alta stagione estiva, quindi su agosto, questo spostamento importante che avviene non soltanto dal comune e dal comprensorio della Valdigne, ma anche in generale da tutta la nostra regione, con eventuali impatti sia in termini di gestione del traffico, sia di inquinamento, sia anche, in parte legato sia alla parte ambientale che del traffico, quella che è la gestione dei parcheggi.

A fronte di questo, c'è stata una proposta, un'idea, che è stata ribattezzata "Nuovo trasporto alpino", che potrebbe portare le persone dal centro del paese in Val Ferret nel giro di una quindicina/ventina di minuti. Ovviamente una proposta di questo tipo, come spesso accade, non ripeto altre situazioni che si stanno seguendo, genera tutta una serie di discussioni, simpatie, antipatie e quant'altro, ma sostanzialmente ha tre problematiche.

Una è per capire la fattibilità tecnica, tra l'altro in questo caso una viene chiamata ropeway, perché è una sorta di impianto che prevede sia la parte fune, sia la parte rotaia. In questo caso da notizie di stampa si parlava della società Bartholet, ma in realtà, da quello che si vede, anche le due principali - di cui una sappiamo essersi poi insinuata nell'azionariato della Bartholet - società al mondo dell'impiantistica si stanno specializzando in questo tipo di impianto, soprattutto con finalità di trasporto pubblico. Quindi una parte tecnica.

C'è poi una problematica di natura ambientale perché, al di là degli impatti sull'ambiente, ci sono anche degli impatti che ci possono essere in coordinamento con l'ambiente: frane, valanghe, esondazioni, quello che può essere una problematica di natura idrogeologica e anche di sicurezza.

Poi l'ultima, ma non quella più banale, è la parte economica, perché in quest'aula spesso noi utilizziamo i milioni come se fossero soldi del Monopoli; banalizzo, ma in realtà è così. In questo caso, la stima che è stata fatta è di 150 milioni di euro e ovviamente, come ha detto il Sindaco di Courmayeur nella sessione dell'aprile 2022 del consiglio comunale, il Comune non ha questa forza economica e si sta andando alla ricerca di finanziamenti; questo è un po' tipico di tutti gli amministratori, brutto da dirsi ma così è.

Nel novembre del 2021, quando l'idea è stata presentata alla popolazione, si parlava del più grande pozzo di San Patrizio che noi conosciamo, cioè il PNRR che in realtà ha preso altre strade e di cui non abbiamo ancora visto tutto; questo lo aggiungo al di là di questa situazione e di quello che abbiamo detto ieri.

A fronte di questo, l'interpellanza chiede al Governo regionale se sia a conoscenza della proposta dell'amministrazione comunale sulla realizzazione del nuovo trasporto alpino per collegare il centro con la Val Ferret. In realtà dalle notizie di stampa qualcosa emerge, ma siccome io tendo anche a rivalutare la figura di San Tommaso, voglio vederci bene, quindi penso che la prima domanda possa essere utile a fare chiarezza. Se vi siano state delle interlocuzioni con la già richiamata amministrazione comunale sul tema. Parlo di Governo regionale, visto che c'è stata una storia dal 2021/2022 in avanti, quindi genericamente parlo di Governo regionale così magari qualcuno mi risponderà. Se sia intenzione del Governo regionale supportare finanziariamente, ovvero sponsorizzare nelle deputate sedi tale iniziativa. Ho un senso di pietà nei confronti dell'Assessore che sta canalizzando su di sé l'attenzione maggiore di quelle che sono le prospettive di programmazione finanziaria del bilancio regionale. È anche vero - mi consenta la battuta - che io ricordo quando in quest'aula si discusse delle dichiarazioni che non mi ricordo chi le fece, però io e un altro collega presentammo due question time, laddove qualcuno, con i presunti proventi della quotazione di CVA, stava già ipotizzando tutta una serie di collegamenti intervallivi. Quindi sono stato volutamente gentile e ho parlato anche di sponsorizzazione, che non necessariamente deve avere un carattere finanziario.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - In questo Consiglio Courmayeur è al centro dell'attenzione: l'altro ieri con il piano strategico che prevederà nei prossimi anni il rifacimento degli impianti dell'Arp della Youla e oggi con un'idea che l'amministrazione comunale ha poi definito indagine di mercato, se non ricordo male, alla luce anche di un po' di dibattito che c'è stato in consiglio comunale nella sua presentazione.

L'accesso in Val Ferret e in Val Veny, come ha ben detto lei, è uno dei temi credo del futuro e riguarderà sicuramente l'attenzione dell'amministrazione comunale, ma in generale anche di quelle località che, come Courmayeur, hanno bisogno di migliorare nelle strategie future anche la loro mobilità e l'immagine che ne deriva, attraverso politiche che possano rivolgersi sempre più a progetti che abbandonino l'utilizzo dell'autovettura e che vadano nella direzione di sostenere una mobilità maggiormente legata alla transizione ecologica alla quale traguardiamo tutti. Dall'altra parte, sono temi che vanno affrontati con l'intraprendenza e anche con la visione accompagnata da un po' di sogno da parte di chi amministra i territori. Dall'altra parte poi bisogna tutto questo portarlo su un piano di realtà e di programmazione, arrivando alla programmazione economica, ma non solo: anche in termini più legati alle autorizzazioni che sono di tipo ambientale, che sono di tipo di sicurezza, perché quella è una zona molto frequentata, ma conosciamo tutti i limiti e la pericolosità di certi momenti e in certe situazioni. In particolare, è stata più volte al centro dell'attenzione la chiusura di quelle valli in certe situazioni. Quindi, è un momento di lavoro comunale, e spero che sia così impostato anche da parte dell'attuale amministrazione.

Per venire alle tre domande, la prima: "se sia a conoscenza dell'Amministrazione la proposta promossa dall'amministrazione comunale di Courmayeur sulla realizzazione del nuovo trasporto alpino per collegare il centro cittadino con la Val Ferret". Sì, ovviamente a mezzo stampa, ma c'è stata anche la possibilità di un primo confronto, proprio nell'epoca in cui quest'idea progettale e quest'indagine mercato è stata presentata; abbiamo avuto modo di cogliere alcuni aspetti in maniera comunque ancora molto informale, se possiamo dire, con degli incontri di tipo politico, ma non c'è nulla di tipo amministrativo avviato.

"Se ci siano state le interlocuzioni con la già richiamata amministrazione comunale sul tema". Ci saranno, più che sul tema, sui collegamenti, perché c'è tutto un tema che è legato alle navette, all'organizzazione di questi servizi, a come questi servizi possano essere eventualmente migliorati in futuro, anche perché rientrano per una parte nel piano di bacino di traffico della zona. C'è un'interlocuzione aperta, ci sarà un'interlocuzione aperta, ci sarà ancora un confronto e questo tema vedremo l'amministrazione comunale come lo porterà alla nostra attenzione. Per quello che ci riguarda il progetto è molto meno ambizioso al momento, perché noi dobbiamo cercare di migliorare i servizi che sono contrattualizzati e quelli che non lo sono, per dare una risposta e verificare di farlo anche nei tempi che sono consoni alle attuali condizioni contrattuali.

Per venire all'ultima domanda, "se sia sua intenzione supportare finanziariamente ovvero sponsorizzare nelle deputate sedi tale iniziativa". Intanto, come dicevo, per noi ad oggi non c'è nulla di concreto, anzi, è un'iniziativa che fa parte credo anche di un dibattito interno alla comunità; mi pare che non ci fosse un consenso generalizzato, quindi rispetto a questo lasciamo anche che le comunità discutano. Noi, per quello che riguarda il settore degli impianti a fune, non possiamo immaginarlo come un impianto finanziabile al momento. Se ho capito bene, a un certo punto si pensava anche di dargli un minimo di collegamento ma, per rientrare in una strategia complessiva, deve far parte dei programmi della società, rientrare nei piani di sviluppo ed eventualmente verificare se è realizzabile, ma soprattutto se raggiunge degli obiettivi utili e che la società si propone di raggiungere. Quindi, a oggi non c'è nessun tipo di impegno rispetto a eventuali sostegni finanziari, mentre nel momento in cui si sarà concluso un dibattito all'interno dell'amministrazione comunale e della comunità rispetto a un eventuale proseguimento di quest'indagine di mercato, valuteremo come politicamente lavorare nella direzione a sostegno delle scelte delle amministrazioni, come stiamo facendo un po' dappertutto. Personalmente credo che a oggi siamo molto lontani dal fare qualche cosa di concreto, anche perché, ripeto, al di là degli aspetti finanziari, ci sono molti aspetti da verificare.

In ogni caso il tema è aperto per quanto riguarda il settore dei trasporti e direi più in generale, visto le ricadute di una visione come questa, anche con il Governo immagino che ci sarà modo, visto che c'è un nuovo Governo e un nuovo Presidente, da parte dell'Amministrazione di presentare quest'idea se si ritiene di percorrerla, di modo da capire lo stato delle cose. Noi al momento non abbiamo altri elementi e, ripeto, credo che la cosa più importante sia che la comunità, attraverso l'amministrazione comunale, cominci a capire se questa può essere un'idea che ha un seguito, se da un'indagine di mercato si può passare a uno studio preliminare e se questo studio poi avrà la possibilità di essere sostenuto in primo luogo dall'amministrazione. È vero che si cercano i pozzi di San Patrizio, allora era quello del PNRR e ci potranno essere altri modi di finanziare un'opera così importante, però è anche vero che, essendo un carattere molto locale quello che si va a gestire, il primo impegno deve essere quello dell'amministrazione comunale anche in termini finanziari. Bisogna capire, in un ambito di priorità di progetti di sviluppo della comunità, questo che priorità riveste e in quali posizioni di classifica si pone.

Presidente - Per la replica, il consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Due battute all'Assessore prima di entrare nel discorso: le prometto che non farò nessuna risoluzione sul finanziamento di quest'opera. A parte la battuta, anche perché sono temi seri, è giusta la provocazione politica ma poi, quando si parla anche e soprattutto di sogni di prospettive, è bene essere ponderati, anche perché, come giustamente lei ricordava, anche la parte autorizzatoria, soprattutto per un impianto che ha caratteristiche particolari, perché non è proprio un vero impianto a fune o qualsiasi cosa sia, giustamente ha delle problematiche in più; mettiamola così. Dall'altra parte, sull'importanza che stiamo dando in questo Consiglio a Courmayeur, le posso assicurare che possiamo fare di più, quindi è una coincidenza che sono arrivati in questo Consiglio una serie di temi.

Io ho apprezzato comunque la sua risposta e il suo punto di vista e soprattutto anche il focus su quella che è l'attuale problematica, che poi ci portiamo dietro in realtà da tempo, che è l'accesso, l'accessibilità e la gestione di un trasporto comunque complicato in alcuni periodi dell'anno. È bene capire come fare e direi anche, lei lo ricordava soprattutto su quelli che sono eventi che non dipendono totalmente da noi, che purtroppo la Val Ferret, sia in termini di ghiacciaio ma anche di altre tipologie, ha avuto le sue problematiche, che poi in realtà sono comuni a molte altre realtà della Valle, come la strada di Cogne, la parte di Bosmatto; ne abbiamo di tutto e di più, perché siamo fatti così e quindi dobbiamo gestire il nostro territorio. È importante, e magari prendo spunto e prendo esempio da una realtà che conosco bene, ma possiamo prendere qualsiasi altra della nostra Valle, che queste insieme possono fare scuola una all'altra, nel senso che dall'esperienza di una, possiamo anche trarre dei benefici che vanno poi oltre alla singola amministrazione comunale. Nel complesso l'Amministrazione regionale può vederci una strategia comune, perché comunque sia sappiamo che se in inverno la nostra risorsa va sullo sci, d'estate va sulla nostra natura, quindi la necessità anche di poter percorrere e accedere in sicurezza alle nostre valli laterali è qualcosa che è fondamentale nell'ambito della nostra economia.

Detto questo, vedremo anche come si evolverà il dibattito a livello comunale che, in questo momento, secondo me ha giustamente, come diceva lei, una priorità che è quella di una gestione più performante dell'accesso e di quello che è il trasporto pubblico soprattutto per la parte estiva. Quindi, non sarà sicuramente né la prima, né l'ultima iniziativa, ne faremo altre, seguiremo soprattutto l'evoluzione, sperando che anche all'interno, ma poi magari ne parleremo meglio a breve sul discorso dei trasporti, ci possano essere delle evoluzioni che possono essere utili non soltanto al mio comune, ma in generale a tutta la Valle d'Aosta.