Oggetto del Consiglio n. 2376 del 20 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2376/XVI - Interpellanza: "Raggiungimento dell'obiettivo di collegamento dell'intero territorio valdostano tramite fibra ottica ultraveloce".
Bertin (Presidente) - Punto n. 54. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Lucianaz.
Lucianaz (LEGA VDA) - Je poserai les questions en langue française, même si l'interpellation a été faite en italien, donc il n'y a pas de souci pour notre bilinguisme. Vu l'importance de la réalité de la connexion en fibre optique en modalité "Fiber to the home", finalisée à donner pleine satisfaction à la requête des nombreuses activités commerciales et touristiques valdôtaines qui veulent être à la hauteur de l'offre touristique et en prévision du futur développement soutenable pour la communauté locale et compte tenu des importantes ressources économiques investies sur ce prestigieux projet de la part de la Région autonome Vallée d'Aoste, avec le but de s'étaler sur le territoire valdôtain entier, on interpelle le Gouvernement régional pour connaître: un, quel est le pourcentage de couverture en fibre optique sur le territoire valdôtain, le pourcentage des travaux accordés et des travaux achevés ; deux, si le dossier d'appel d'offres et le calendrier ont toujours été respectés et encore qui a géré ces ressources ? Trois: quelle est la situation actuelle dans les vallées latérales, en particulier les vallées latérales de la Vallée d'Ayas, où il paraît que des villages entiers, des grandes parties des communes touristiques même avec une présence d'importantes activités économiques ont été bypassés, oubliés, on dirait, dans la mise à disposition des points de raccordement à cette fibre. Quelles sont les raisons? Et dernier point: s'il y a l'intention de trouver des remèdes à ces désagréments, dans quel horizon temporel et quelles sont les ressources?
Presidente - Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (AV-VdA Unie) - Devo dire che la questione della fornitura della fibra ottica è una questione abbastanza caotica dal punto di vista degli interventi e non certamente per colpa della Regione e, come ha già fatto a suo tempo l'assessore Marzi, siamo costretti periodicamente a interloquire con i soggetti che si stanno occupando per lo Stato di questa questione. Infatti la realizzazione delle infrastrutture della rete di accesso in fibra ottica rientra in un piano nazionale che si chiama piano nazionale banda ultralarga, che è gestito direttamente dal Ministero dello sviluppo economico, oggi Ministero delle imprese del Made in Italy, per tramite della società in house Infratel Italia. La Regione, con assoluta buona volontà, ha messo a disposizione la propria infrastruttura di dorsale in fibra ottica che raggiunge tutti i comuni del territorio, assicurando massima copertura e accessibilità della banda ultralarga presso le principali postazioni radio, che sono alla base degli operatori di telefonia mobile e delle centrali Telecom dei Municipi e in altri punti di interesse regionali. L'infrastruttura regionale viene concessa agli operatori di telecomunicazioni per permettere la realizzazione della rete di accesso quale elemento abilitante per il rilascio dei servizi di connettività all'utenza finale. Oltre agli operatori radiomobili, che, grazie alle infrastrutture di dorsale hanno potuto far evolvere le proprie reti alle nuove tecnologie di trasmissione dati di quarta e quinta generazione, anche gli operatori di rete wireless hanno potuto implementare le loro reti per fornire gli accessi Internet in banda ultralarga.
Per quanto concerne i rilegamenti in fibra ottica, come accennato in apertura, sono previsti nel piano nazionale di banda ultra larga e in alcuni Comuni per realizzazione di specifici servizi anche da parte di altri operatori di telecomunicazione.
Per quanto riguarda il piano nazionale banda ultralarga, al dicembre 2022, sono gli ultimi dati di Open Fiber che incontrerò comunque nelle prossime settimane, sono 61 Comuni su 68, con progetti approvati, 23 sono collaudati, 17 sono da collaudare, 14 sono in previsione di terminare nel 2023 e 14 sono quelli che termineranno nel 2024, 412 i collegamenti attivi con potenziali 30 operatori convenzionati, invece con rete wireless sono 36 su 47 i progetti approvati, 11 quelli terminati e 9 gli impianti collaudati. A integrazione, cioè laddove non arriva questo servizio di banda larga che è gestito dal Ministero, c'è un secondo piano che andrà a coprire quelle zone della Valle d'Aosta dove per adesso non arriverà questo servizio e questo piano si chiama Italia 1 giga che, per la Valle d'Aosta, prevede la copertura di oltre 15.934 unità immobiliari che non erano state incluse nel piano nazionale banda ultralarga. La Valle d'Aosta è stata inserita nel lotto 4, insieme al Piemonte e alla Liguria, ove è previsto un investimento complessivo che riguarda tutti di 291 milioni di euro a valere sui fondi PNRR. Dal bando Infratel sono stati esclusi i Comuni che risultano già precedentemente completati dal piano nazionale, che sono Bard, Issime, Issogne, Saint-Nicolas e Saint-Oyen. Dei 69 Comuni coinvolti si riporta l'elenco con la numerosità delle case che sono state previste, io eviterei di leggerglielo, glieli lascio perché sono tutti e 74 i Comuni e credo che passeremo troppo tempo. In particolare nei comuni della Val d'Ayas è previsto il rilegamento, rispetto a quanto c'è ancora, quindi se qualcuno giustamente è venuto da lei a proporre quest'iniziativa si sappia che 2.495 unità immobiliari verranno ulteriormente coperte dalla fibra ottica.
Aggiungerei, per completamento, che nel caso in cui si creassero situazioni alla fine di questo piano sarà la Regione stessa con altri fondi a disposizione, che sono i fondi FESR, a poter intervenire per coprire quelle zone che oggi non sono coperte.
"Se sono stati rispettati i tempi": come accennato in precedenza, il piano nazionale è attualmente gestito dal Ministero delle imprese del Made in Italy. Per tramite della società in house Infratel Italia, il bando di gara è stato aggiudicato alla società Open Fiber, che avrebbe dovuto completare i lavori entro il 2020, poi prorogati al 2022, successivamente al 2024. Esiste un problema oggettivo, cioè una delle aziende, di questo parleremo con Open Fiber tra poco, tra qualche giorno, l'Alpitel che lavorava in diversi Comuni in Valle d'Aosta è fallita e, oggi come oggi, tema che il collega Marzi aveva affrontato anche con la Confindustria, in sostanza c'è una sola società valdostana che opera nel settore delle fibre ottiche e una delle sollecitazioni di queste ore è quella di invitare delle imprese del settore in Valle a poter intervenire su questi appalti perché sennò è chiaro che questi rallentamenti sono dovuti principalmente alla difficoltà di assegnare degli appalti per continuare questi lavori.
L'Amministrazione regionale - ed è la risposta al quesito n. 4 - ha sempre monitorato con attenzione le strategie e i progetti che sono stati avviati dall'Amministrazione centrale, attuando tutte le iniziative necessarie per il supporto allo sviluppo delle infrastrutture di TLC sul territorio della Regione. In particolare, per sveltire gli iter autorizzativi necessari, abbiamo anche legiferato, con una legge che è stata approvata a ottobre del 2021, che evita tutta una serie di rallentamenti di procedure. Parallelamente, per facilitare anche l'implementazione delle infrastrutture di radiotelecomunicazioni di nuova generazione dell'insieme di queste strutture, ha proposto una modifica della legge regionale 25 del 4 novembre 2005, che dovrebbe arrivare a breve all'attenzione di questo Consiglio regionale.
Ci sono quindi in questo momento, lo ripeto, diversi progetti: il piano nazionale già citato, Open Fiber, il piano scuole che è gestito da noi e da INVA per portare la connettività in tutte le scuole della Valle e siamo molto avanti, il piano sanità, PNRR, che è gestito da Vodafone, che dovrebbe collegare, per esempio, le microcomunità, c'è poi il piano scuola fase 2, sempre della TIM, il piano Italia 1 Giga, sempre gestito da TIM, e il piano Italia 5G sempre nel PNRR gestito dalla TIM.
L'aspetto da sottolineare dal punto di vista politico è che tutte queste misure assunte dal PNRR sono state paracadutate sulla realtà valdostana, cioè non c'è stato nessun tipo di concertazione e questa è una cosa che lamentano tutte le Regioni italiane e rientra in una visione centralistica del PNRR che noi abbiamo anche in quest'aula e che ho commentato negativamente fin dall'inizio.
Ribadisco però, e con questo concludo, che se alla fine di queste procedure, 2024/2025, dovessero risultare aree di territorio ancora non coperte, sarà possibile avviare una serie di interventi da parte di operatori privati, anche con il sostegno della Regione, in modo da poter avviare le azioni necessarie a estendere il più possibile la copertura del servizio. La materia è molto complessa, stiamo mettendo ordine e il rafforzamento possibile della struttura del DIAD regionale va esattamente in questo senso. Le consegnerò poi il dettaglio comune per comune.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Lucianaz.
Lucianaz (LEGA VDA) - Grazie Assessore. Questi dati che ci ha fornito avevo già avuto modo di leggerli che li ha anticipati alla stampa e ai Comuni, sono sicuramente incoraggianti. Le ho citato la Valle d'Ayas perché non sono venuti da me ma sono andato io a mangiare a Brusson a pranzo, e si mangia anche molto bene e mi è stato detto sia a Extrepiéraz, sia la Fromagerie du Haut Val d'Ayas, che in certe zone del comune sono serviti e in altre zone sono scoperti, ad Arcesaz, ad esempio, era diverso.
Addirittura, quando hanno il guasto al POS, sono bloccati persino per gli incassi e devono aspettare per giorni le riparazioni. Vanno benissimo quindi tutti questi progetti, tutti questi impegni, la realtà è che abbiamo attività commerciali e attività turistiche che soffrono questo disservizio, che è fatto un po' a macchia di leopardo, i cavidotti della Deval non si sa bene se sia l'unico vettore o meno in cui canalizzare queste fibre, perché certe volte ci sono interruzioni che paiono incomprensibili e comunque rimaniamo fiduciosi.
L'ultima cosa che volevo segnalare, visto che siamo sull'argomento, è che Open Fiber curerà la gestione della rete, che è di proprietà pubblica per i prossimi vent'anni, ma Open Fiber è un operatore wholesale only, cioè non eroga servizio al cliente finale ma è attivo esclusivamente sul mercato all'ingrosso, mi chiedo solo se quest'Amministrazione sia abbastanza cauta e con quali condizioni garantirà il miglior utilizzo e il miglior servizio di quest'importante infrastruttura di comunicazione.
OGGETTO N. 2377/XVI - Interpellanza: "Confronto con il Consorzio regionale pesca in merito al futuro della riserva speciale di pesca nel comune di Valpelline e azioni di rilancio della riserva medesima".
Bertin (Presidente) - Punto n. 55. Si è prenotato il consigliere Restano.
Restano (GM) - Nell'anno 2008, con la collaborazione dell'allora assessore al turismo e amico Marguerettaz e con la collaborazione dell'assessore Isabellon, da Sindaco iniziai a lavorare a un progetto per la creazione di una riserva di pesca nel comune di Valpelline. I lavori durarono circa tre anni, dopo tre anni, insieme al Consorzio di miglioramento della pesca, aprimmo la prima riserva speciale di pesca della Valle d'Aosta denominata Buthier. Per lavorare su questo progetto, a onor del vero, prendemmo spunto da una riserva privata: era quella della Val Ferret, così anche il collega Aggravi sarà contento. La particolarità di questa riserva è che il pesce pescato ha un peso minimo di mezzo chilo e le trote pescate devono avere una lunghezza superiore ai 33 centimetri, la lunghezza è di oltre 3 chilometri in acque molto limpide rispetto ad altre acque. Si possono utilizzare dei metodi di pesca diversi: al tocco, alla mosca oppure no kill.
Diciamo che questo progetto, questo esperimento riscontrò un notevole successo, ci furono degli investimenti da parte dell'Amministrazione regionale, del Consorzio e anche dell'Amministrazione comunale per migliorare gli accessi alla Riserva.
Il successo portò dei guadagni, se vogliamo chiamarli così, per i commercianti del posto, per i commercianti della vallata e aiutò il sostenimento del Consorzio pesca. Purtroppo vicissitudini che abbiamo già discusso nel corso di iniziative da parte dei colleghi della Lega e la pandemia hanno portato alla chiusura della riserva per due anni di tempo. Grazie, credo, all'attività dell'allora assessore Sapinet e all'attività del nuovo Assessore, la riserva ha riaperto i battenti dopo il 1° aprile di quest'anno. Di questo quindi devo ringraziare il Governo regionale, però ci si pongono alcuni interrogativi. Ovviamente dopo questi due anni le perdite da parte delle attività del posto sono state notevoli, nessuno ha chiesto dei contributi per le perdite riscontrate, però oggi la riserva ha bisogno di un aiuto per il suo rilancio.
In zona si vede di nuovo l'accesso di pescatori e il turismo della pesca, vi assicuro, è un turismo importante, che lascia tanti soldi sul posto, si rivedono pescatori che vengono dall'estero, pescatori che vengono da altre regioni, il permesso per accedere alla riserva è da 34 a 45 euro per cinque pesci, quindi è di un costo rilevante, però riusciamo a dare soddisfazione a molti pescatori, quindi si genera un importante flusso turistico per l'intera vallata.
Nel ringraziare e nel condividere quello che è stato fatto vi si chiede se nei confronti del Consorzio pesca vi sono state delle interlocuzioni, è chiaro che ci sono state, ma soprattutto se sono ancora in corso delle interlocuzioni a riguardo della gestione di questa riserva, quali siano state le azioni poste in essere o che si intendano porre in essere da parte dell'Assessorato competente per rilanciare la riserva, per dare vigore ulteriore a questa riserva e, in caso positivo, in cosa consistono o potrebbero consistere queste azioni e se, considerata la collocazione della riserva, se andate a vedere sul sito del Consorzio, è di facile accesso alla riserva, ci sono delle piazzole importanti e interessanti, se così come idea dell'Amministrazione comunale si è pensato di riservare alcune piazzole accessibili ai disabili. Questo ci porrebbe all'avanguardia rispetto ad altre realtà e permetterebbe di usufruire di questo servizio, una nuova formula di pesca, ma soprattutto per una pubblicizzazione ulteriore della località.
Presidente - Risponde l'assessore Carrel.
Carrel (PA) - Grazie consigliere Restano per aver approfondito questo tema, un tema che, come ha ben specificato, le strutture conoscono bene e su cui hanno già lavorato negli ultimi mesi proprio per arrivare alla riapertura della possibilità della riserva di pesca di Valpelline e assieme all'Amministrazione comunale, e ovviamente al Consorzio pesca, il quale è il responsabile, quindi sicuramente è colui che ha competenza nelle acque pubbliche in materia di pesca, dunque è l'attore principale, siamo riusciti a fare una serie di interventi di manutenzione e di pulizia di tutta l'area, andando a installare delle nuove panche e dei nuovi tavoli e ovviamente andando a curare gli accessi alla riserva. Questo quindi è il primo step che ci permette, assieme al Consorzio regionale della pesca, di riaprire questa riserva.
Quello che lei ci pone con quest'interpellanza però è un'analisi più approfondita e la necessità secondo lei, che condivido assolutamente, di rilanciare l'attività di questa riserva, che è stata chiusa per due anni, e su questo le interlocuzioni con il Consorzio regionale pesca che sono appena avviate su una serie di temi sicuramente possono tenere in considerazione quanto da lei esposto e può essere promossa in maniera sicuramente più efficace o, meglio, sicuramente messa in evidenza la riapertura di quest'area, che, purtroppo, per altre motivazioni è stata chiusa per due anni, quindi sicuramente si lavorerà in tal senso.
Per quanto riguarda invece l'accessibilità anche alle persone disabili, e quindi alla possibilità di effettuare delle piazzole per i disabili, per le auto di portatori di handicap, sicuramente stiamo effettuando degli approfondimenti con altri Assessorati, perché, come sa, non è di esclusiva competenza del nostro Assessorato e l'intenzione è quella di provare a capire se vi è la possibilità, se vi sono i fondi e soprattutto la possibilità di farlo in quell'area e il come agire, ma sicuramente da parte nostra vi è la piena disponibilità a discuterne con il Consorzio pesca, il quale ci ha già sottolineato l'importanza di questa riserva e sulla quale sicuramente, come Assessorato, continueremo a lavorare in questa direzione.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Restano.
Restano (GM) - Grazie Assessore. Ovviamente non posso che dichiararmi soddisfatto della risposta che lei mi ha appena fornito. Vivendo in zona e conoscendo in maniera dettagliata tutti i sentieri della riserva, posso anche fornirle un report molto puntuale delle criticità e dei luoghi dove si può agire e come agire per migliorare. Mi metto quindi a disposizione insieme all'Amministrazione comunale per agire in tal senso. Rimango quindi in attesa di ulteriori informazioni da parte vostra e confidiamo in una rapida soluzione ai dubbi che ancora ci sono rimasti.