Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2375 del 20 aprile 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2375/XVI - Interpellanza: "Enti formatori destinatari dell'apertura di una linea di credito a tasso agevolato promossa da Finaosta S.p.A. e da Aosta Factor S.p.A.".

Bertin (Presidente) - Punto n. 53. Illustra l'interpellanza il consigliere Lavy.

Lavy (LEGA VDA) - È notizia ormai di qualche settimana fa l'apertura da parte di Finaosta e Aosta Factor di una linea di credito di 3 milioni di euro per gli enti formatori, che, a quanto pare, hanno dei problemi di liquidità. Una persona che magari non approfondisce la questione legge questo comunicato e dice: ma che problemi avranno questi enti formatori? Magari avranno avuto carenze in merito ai controlli previsti, alle rendicontazioni, invece no, perché gli enti formatori, da quel che so, in realtà non hanno nessun tipo di colpa, perché la colpa, forse, è in qualcun altro. Sappiamo tutti della difficoltà della gestione anche delle FSE, di quanto comunque sia macchinoso, FSE, che è un programma che si occupa, tramite appunto un programma operativo, articolato su diversi assi di occupazione, formazione, inclusione e tramite bandi o avvisi pubblici, si rivolge ai cosiddetti "enti formatori", per cui anche la partecipata regionale "Project Formation".

Sono prodotti degli atti di adesione fra l'Amministrazione regionale, in particolare le SRRAI, le strutture regionali adibite appunto all'attuazione degli interventi e i soggetti beneficiari che devono attuare l'operazione e appunto questi soggetti sono gli enti formatori. Da qui, bene o male, nell'attuazione dei progetti nascono due tipi di problemi: il primo è forse quello legato - che non riguarda bene o male la questione della liquidità, però è citato nell'interpellanza, si chiedono notizie in merito - al sistema operativo su cui si deve caricare comunque qualsiasi tipo di corrispondenza e quant'altro... SISPREG2014, un sistema operativo che è stato fornito da INVA, che doveva entrare a regime nel 2014 e che invece ancora oggi ha diversi tipi di problemi. Spesso si blocca, se si sbaglia il tasto da cliccare, guai, crolla il mondo e purtroppo con questo sistema operativo bisogna interfacciarsi, perché, come ho detto, tutte le corrispondenze e i documenti giustificativi di spesa, le quietanze di pagamento devono essere inserite su questo tipo di sistema. Allora è interessante capire, visto che ad oggi ci sono ancora problemi, quanto era la spesa preventivata per l'entrata in regime di questo sistema operativo e quanto ad oggi è stato speso, per vedere se i costi sono aumentati, al di là poi dell'efficienza, che appunto è abbastanza disarmante, perché non è per niente efficace.

La seconda questione, e qui andiamo più nel centro dell'interpellanza, riguarda i sistemi di monitoraggio portati avanti in parte dalle SRRAI, in parte dall'ADG, dall'Autorità di Gestione, e anche qui ci sono diverse problematiche, perché le SRRAI, da un certo lato, sappiamo che alcune lavorano bene, altre lavorano meno bene, quindi anche da qui, anche i vari comitati di sorveglianza che si è parlato di unire per esempio, o suddividere e dare altri temi bene o male su cui trattare a certe SRRAI. SRRAI che devono appunto lavorare nell'ambito delle competenze previste dal Si.Ge.Co., dal sistema di gestione e controllo. L'ADG poi, e qui forse si entra ancora più in profondità nel nocciolo della questione della mancanza di liquidità che dovrebbe supervisionare ai controlli di primo livello, che, da quello che so, sono dati in gestione a un'altra società, quindi non è la Regione che si occupa in maniera specifica dei controlli di primo livello ma appunto l'ADG dovrebbe fare dei controlli a campione, però forse il lavoro dell'ADG è un po' ingolfato. Ecco che però bisogna capire anche qui come fa questo lavoro di supervisione l'ADG, controlli che sono necessari per appunto avere liquidità perché ci devono essere dei controlli sulle rendicontazioni, rendicontazioni intermedie, rendicontazioni finali, perché come funzionano i pagamenti per quanto riguarda FSE e per quanto riguarda i vari progetti e vari bandi? Con un sistema che poi, per carità, può variare anche da bando a bando, però tendenzialmente c'è un sistema di due acconti, del 40 percento, 40 percento e un saldo finale del 20 percento, che ovviamente poi nell'atto del compimento del progetto la Regione deve erogare poi i soldi a questi enti formatori e, per avere questo tipo di denaro, però questi enti formatori devono portare avanti e stipulare delle fideiussioni come garanzia, perché altrimenti questi soldi, questi acconti e il saldo finale non lo vedono.

Da qui il problema: a quanto pare, i saldi finali non sono erogati. Per quale motivo verrà spiegato in qualche maniera e poi questa questione porta a degli enormi problemi di liquidità ed ecco che forse è stato pensato a questo genere di misura, però se uno legge poi bene nello specifico il regolamento 1303/2013, vede che ci sono tutta una serie di tempistiche da rispettare, tempistiche che sono appunto anche riportate nelle direttive regionali. Le leggo tanto un pochino per capire qual è la questione: la SRRAI riceve notifica tramite SISPREG2014 da parte del beneficiario e provvede entro trenta giorni alle verifiche gestionali e alla trasmissione del fascicolo all'ufficio controllo FSE. L'Ufficio controllo FSE ha poi 180 giorni per espletare l'istruttoria e per predisporre e notificare il provvedimento amministrativo di riconoscimento delle attività realizzate, le SRRAI hanno poi 30 giorni dalla data di notifica del verbale definitivo per comunicare al beneficiario l'importo da includere nella domanda di pagamento, l'importo poi da pagare deve essere erogato entro 90 giorni dalla data di notifica del pagamento, dopo questo la SRRAI procede con lo svincolo della fideiussione.

Ora, Assessore, poi lei mi dirà in questa sorta di passaggio dov'è il problema, perché purtroppo questi enti formatori che hanno stipulato queste fideiussioni poi non le possono svincolare, cioè la Regione non le può svincolare, quindi anche lì soldi. Questo ovviamente per un'Amministrazione pubblica non va bene, anche perché di mezzo c'è pure una partecipata regionale che è "Project Formation": ecco perché allora bisogna un pochino fare chiarezza su questo genere di questione di questa linea di credito, perché, come era già stato detto all'altro Consiglio, sembra un pochino fatta ad hoc questa linea di credito, però con quest'interpellanza adesso vediamo cosa ne viene fuori e le chiedo con queste domande che adesso le leggo: quali siano le difficoltà riscontrate dalle SRRAI e quali siano gli enti formatori a usufruire della linea di credito a tasso agevolato e per quale motivo; se ci siano ritardi relativi ai controlli sulle rendicontazioni e all'erogazione dei saldi conseguenti, quali siano le motivazioni e le cifre a cui ammontano questi ritardi e quali siano le intenzioni per risolverli ed evitarli;" ultima domanda: "qual era la cifra preventivata per la messa a regime del programma SISPREG2014 e quale sia la cifra spesa ad oggi per il programma stesso".

Presidente - Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Intanto mi compiaccio, si direbbe quasi che lei diriga un ente formatore dalla minuzia con la quale ha spiegato il funzionamento così complesso, quindi bravissimo, veramente molto capace. Il programma operativo regionale FSE della Valle d'Aosta, questa è una breve premessa, presenta al 28 febbraio 2023 un avanzamento di spesa pari a 49.293.035 euro, ovvero il 93,67 percento della dotazione finanziaria assegnata, che è pari a poco più di 52 milioni e mezzo, mentre gli impegni ammessi sono pari a 55 milioni, anzi, a quasi 56 milioni, che è pari al 106,29 percento della menzionata dotazione, naturalmente 106 è perché c'è stato un atteggiamento positivo e quindi ci sono degli elementi premiali. Nonostante il regolare avanzamento della spesa, nel corso del 2022 si è verificato un rallentamento dell'attività di controllo che ha portato uno sforamento della tempistica stabilita dalle direttive cui lei ha fatto riferimento. Per questo, nel novembre del 2022, alcuni enti di formazione accreditati presso la Regione hanno segnalato una situazione di forte esposizione finanziaria correlata all'attuazione, in qualità di beneficiari, degli interventi cofinanziati dal programma FSE 14/2020 e piano giovani, in conseguenza sia dei tempi prolungati con cui l'Amministrazione regionale svolge i controlli di primo livello disposti dalla normativa vigente, che costituiscono la pre-condizione perché si possa ottenere l'erogazione del contributo, sia dei costi sostenuti per la stipula e il rinnovo periodico delle polizze fideiussorie a garanzia degli anticipi richiesti. A questa criticità si è aggiunta altresì l'impossibilità, per alcuni enti, di stipulare ulteriori polizze fideiussorie, dunque di ottenere i previsti acconti pubblici sulle spese da sostenere per la realizzazione di progetti a causa dell'opposizione degli istituti bancari e assicurativi, cioè avrebbero potuto avere i soldi ma avrebbero dovuto stipulare una fideiussione e negli incontri che abbiamo avuto, per alcuni di loro, non era possibile farlo.

L'Amministrazione regionale, valorizzando lo strumento della cessione del credito, previsto dall'articolo 26 delle vigenti direttive regionali per la realizzazione delle attività cofinanziate dal Fondo sociale europeo e cercare di dare una risposta immediata, ha richiesto la collaborazione di Finaosta per individuare gli strumenti più idonei per permettere agli utenti di avere una disponibilità di cassa sufficiente a far fronte agli adempimenti assunti per la realizzazione dei progetti finanziati.

In relazione al primo quesito formulato, ad oggi non sono state segnalate all'Autorità di gestione FSE particolari criticità da parte delle strutture regionali responsabili dell'attuazione degli interventi, le SRRAI, interessate dal programma FSE 2014-2020 a seguito dell'invio delle indicazioni operative di cui alla nota 603 in data 7 marzo 2023 relative all'applicazione dell'istituto della cessione del credito già citato. Ad oggi due enti formatori, "Project Formation" e Consorzio Trait d'Union, risultano avere in fase di formalizzazione gli atti per la cessione del credito con la società Aosta Factor che appartiene al gruppo finanziario Finaosta. Sicuramente ci sono anche degli enti formatori che non lo hanno fatto.

Seconda domanda: "se ci siano ritardi relativi ai controlli". L'articolo 106, comma 5, delle direttive FSE, stabilisce che la struttura Controllo progetti europei e statali deve concludere il controllo di primo livello entro il termine di 180 giorni naturali dal ricevimento del rendiconto, salvo sospensione dei termini nei casi in cui si renda necessario acquisire documentazione integrativa. Ciò premesso, attualmente si è in presenza di uno sforamento del termine summenzionato di una media di circa 110 giorni per quanto concerne 122 rendiconti, il cui ammontare complessivo è 4.334.000 euro. Al riguardo si evidenzia che tra questi vi sono 97 rendiconti concernenti i progetti relativi a incentivi e assunzioni per un ammontare complessivo di 5 milioni e mezzo con un valore medio di 16.466 euro per ogni rendiconto.

"Quali sono le ragioni del ritardo a cui ovviamente si cerca in questa fase di trovare una soluzione". Il primo argomento, ma, visto che il tempo è poco, le darò poi il testo, riguarda la carenza di personale protrattasi negli ultimi due anni e un eccessivo turnover delle risorse assegnate. L'organico della struttura Controllo progetti europei statali, anche considerando periodici e temporanei inserimenti di personale, non è mutato nel tempo a fronte di un notevole incremento dell'attività. Sono state assunte delle decisioni importanti con l'Ufficio personale, ci auguriamo che questa problematica venga risolta dai concorsi che sono in atto.

Un'altra questione è l'eccessiva frammentazione degli interventi finanziati, che è sproporzionata talvolta rispetto alle dimensioni del programma operativo.

La terza questione che lei ha trattato en passant è la complessità del processo di controllo derivante dalla normativa nazionale e regionale europea che irrigidisce e complica notevolmente le attività a esso connesse.

In realtà, quando lei ha detto che si potrebbe operare a campione, ha detto una cosa inesatta, perché allo stato attuale le regole dell'attuale FSE prevedono un controllo puntuale su tutto. Questa è sicuramente una scelta che fu a suo tempo operata, in senso assolutamente positivo, ma si deve passare a controlli a campione, perché sennò è del tutto evidente che si va verso un imbuto che impedisce di poter sveltire le pratiche. I ritardi di primo livello comportano ritardi da parte della Regione nell'erogazione dei finanziamenti. Non si segnalano invece ritardi che siano imputabili alle SRRAI, le quali, a conclusione del processo di controllo, erogano nei termini previsti le somme dovute. La logica quindi - le lascio poi la risposta scritta - è quella di un rafforzamento della capacità amministrativa e anche delle nuove e più snelle procedure nel nuovo periodo di programmazione.

Aggiungerei invece, per quanto riguarda la domanda 3, che la Giunta regionale, con deliberazione n. 978 del luglio 2014, ha approvato l'adeguamento, l'implementazione e la revisione dell'architettura e della tecnologia del sistema SISPREG2014 a supporto della politica regionale di sviluppo, il costo stimato per quest'operazione è di circa 360 mila euro. Si precisa che il sistema SISPREG, oltre a fornire informazioni sull'avanzamento finanziario e fisico procedurale dei progetti, consente di gestire in maniera informatica le fasi di selezione e approvazione dell'operazione e tutta una serie di altre operazioni necessarie.

Nel corso degli anni successivi si è reso necessario procedere all'evoluzione di questo sistema che si chiama SISPREG e devo dire che si sta lavorando e si continua a lavorare con INVA per poter avere un'evoluzione sempre più performante e ci sono stati - li vedrà dalla nota - una serie di investimenti importanti.

Va detto che quindi quest'evoluzione, queste nuove funzionalità dovrebbero rendere sempre più performante l'attività, il che non vuol dire negare che ci siano stati dei ritardi e a questi ritardi si è cercato di reagire con tutta una serie di misure, uno dei concorsi in atto nell'Amministrazione prevede finalmente di avere un direttore nel settore dei controlli del FSE purtroppo mancante da molto tempo per questo meccanismo un po' infernale in cui si fanno i concorsi, facendo i concorsi si fanno salire delle persone a livelli più elevati e talvolta al di sotto si creano dei buchi.

Posso rassicurarla quindi che stiamo lavorando per rendere più efficiente il sistema e devo dire che la maggior parte degli enti formatori hanno capito queste difficoltà, ci hanno supportato, hanno accettato benevolmente tutte queste vicende ma forse non tutti.

Presidente - Per la replica, passo la parola al consigliere Lavy.

Lavy (LEGA VDA) - Grazie Assessore anche dei complimenti che porto a casa, però credo che alla fine le tematiche siano da approfondire in maniera giusta, soprattutto quando si parla di soldi, perché qui la questione non è di certo così semplice. Partiamo un pochino in ordine: questione SISPREG2014, meno male che siano stati fatti degli aggiornamenti e che si lavori per migliorare. Il punto qual è? Che questo sistema operativo doveva entrare in funzione appunto nel 2014 ed essere già, bene o male, a regime nel 2014. Se ad oggi, quasi dieci anni dopo, abbiamo ancora dei problemi, facciamoci due domande anche sul lavoro di INVA, perché non va bene assolutamente.

Questione controlli: la ringrazio che abbia detto la questione che i controlli a campione non si possono fare, allora la domanda è: perché esternalizzare i controlli di primo livello? Se non si possono fare a campione, mi risulta che siano esternalizzati, poi... adesso andrò a vedere, però la domanda che mi pongo è perché eventualmente sono esternalizzati? Ma andrò a controllare. Questo rallentamento mi preoccupa anche per quanto riguarda la prossima programmazione, perché comunque è dietro l'angolo la prossima programmazione e se già su questo siamo molto in ritardo, mi immagino sulla prossima, però qui vedremo.

Mentre lei parlava, io guardavo anche l'espressione del suo collega Bertschy, che credo abbia capito in maniera molto comunque forte la questione, perché qui si sta un pochino forse scherzando anche con il fuoco da un certo lato, perché che ci sia una partecipata regionale, Finaosta, che insieme a un'altra partecipata, Aosta Factor, decida di mettere su una linea di credito di 3 milioni a cui un'altra partecipata regionale, "Project Formation", chiede, ha accesso, a quanto pare per 1.800.000... è scoperta per 1.800.000, quando pagando degli interessi, quindi "Project Formation" dovrà pagare comunque degli interessi che sono vantaggiosi, però sono comunque dei soldi che bisogna spendere, perché l'Amministrazione regionale è indietro sui controlli e sulle rendicontazioni, è una questione un po' così. Io non so i revisori dei conti cosa abbiano detto o l'Autorità di audit se siano state a favore di questo genere di operazione, a me fra strano perché c'è un giro di soldi un po' strano tra varie partecipate, quando in difetto c'è l'Amministrazione regionale.

La questione carenza personale va bene, qualsiasi problema oggi purtroppo è dato dalla carenza di personale, ma non è che di mezzo ci devono dare dei biglietti formatori e poi, per mettere delle pezze, si devono fare questo genere di operazioni che ritengo alquanto discutibili. Questa è una tematica a cui bisogna fare molta attenzione, perché, quando si opera così tra le varie partecipate, perché l'Amministrazione regionale è in difetto, mi vengono tanti dubbi in mente.

Poi, per carità, è giusto dire: si lavorerà, si continuerà a lavorare per cercare di diventare più efficienti, va bene, il problema è ora e si eredita da tot anni, perché se si è in ritardo sulla questione delle rendicontazioni, è perché in questi anni forse non si è operato come si doveva. La carenza del personale c'è oggi, come c'era tre-cinque anni fa, adesso sarà peggiorata probabilmente, però anche lì non è che ci si può svegliare alla fine della programmazione dicendo: cavolo, manca personale e quindi ora cosa facciamo? Ritardiamo tutto, rendicontazioni e creiamo quest'operazione con questa linea di credito e rischiamo di mettere in difficoltà gli enti formatori. Ci torneremo su questa questione, Assessore.