Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2370 del 20 aprile 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2370/XVI - Interpellanza: "Attivazione del gruppo di lavoro sul tema della gestione del personale della Società dei Servizi S.p.a. con particolare riferimento agli operatori di sostegno".

Bertin (Presidente) - Punto n. 48. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Questa mattina abbiamo affrontato già parte del problema grazie a un'interrogazione del consigliere Manfrin riferita agli operatori di sostegno. La nostra interpellanza invece va un po' ad aumentare le richieste e a cercare invece di affrontare il tema della disabilità all'interno della scuola e quindi non solo la questione degli operatori di sostegno ma anche la questione degli insegnanti di sostegno perché, come aveva ricordato l'assessore Caveri, questa è una problematica molto importante rispetto alla nostra realtà scolastica, intanto perché non ci sono insegnanti abilitati, quindi giustamente l'assessore Caveri aveva previsto un corso presso l'Università che invece abbiamo appreso essere stato tolto per il prossimo anno scolastico. Ecco quindi che vorremmo capire, anche in riferimento alla nota delle organizzazioni sindacali, che hanno rilevato comunque la gravità della situazione all'interno della scuola valdostana, perché al 1° settembre 2022 eravamo più o meno con 200 cattedre annuali vuote, di cui naturalmente sappiamo che alcune sono a tempo indeterminato, altre meno, ma stiamo comunque parlando di 20 insegnanti nella scuola primaria, 35 nella scuola secondaria di primo grado e 20 nella scuola secondaria di secondo grado, e più che altro stiamo parlando di bambini e ragazzi che sono in difficoltà e che quindi non solo avrebbero bisogno di una figura abilitata con delle competenze, ma avrebbero anche bisogno di figure che rimangano stabili durante il loro percorso scolastico. Ecco quindi che chiediamo intanto le motivazioni che hanno portato alla non attivazione del corso di specializzazione presso l'Università, come si pensa di intervenire rispetto a questa problematica e, rispetto alla questione del tavolo di lavoro, sappiamo che, dalla risposta di Testolin di questa mattina, si è incontrato una prima volta il 15 febbraio e poi una seconda volta, quindi chiediamo quali sono gli intendimenti rispetto alla stabilizzazione degli operatori di sostegno perché sappiamo benissimo che necessiterebbero non solo di un aumento di ore, ma anche di un aumento del periodo in cui possano svolgere la loro attività, tutta la parte della formazione e altre cose che nel tempo ci siamo detti.

Quest'interpellanza cerca un po' di fare il punto rispetto alla questione a tutto tondo dell'insegnamento e dell'educazione di tutti quei ragazzini comunque con delle difficoltà.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Nel mese di gennaio 2023 l'Università della Valle d'Aosta, acquisiti dalla Sovrintendenza agli studi i dati relativi al fabbisogno di personale docente di sostegno delle istituzioni scolastiche regionali, ha stabilito di non proporre l'attivazione dei percorsi di specializzazione per il sostegno per l'anno accademico 2022/2023, VIII ciclo, tenendo in considerazione in particolare i dati relativi alle domande di ammissione e agli iscritti ai precedenti cicli dei percorsi, l'assenza di un professore di ruolo nel settore scientifico disciplinare MPED03, pedagogia speciale, a cui affidare il ruolo di direttore dei percorsi. Come lei sa, il professore abilitato era l'attuale Sindaco di Aosta, che attualmente è in aspettativa.

Nel mese di giugno 2023 è prevista la conclusione dei percorsi attivati per l'anno accademico 2021/2022 nell'ambito dei quali dovrebbero conseguire il titolo di specializzazione per il sostegno 27 studenti iscritti presso l'Università della Valle d'Aosta, oltre a 4 studenti residenti in Valle d'Aosta iscritti presso l'Università di Torino in qualità di destinatari di posti riservati ai sensi della convenzione sottoscritta lo scorso anno tra Università della Valle d'Aosta e Università di Torino.

Con riferimento ai dati relativi ai precedenti cicli dei percorsi, che sono riassunti in una tabella che, se vuole, le lascio, le criticità emerse nel corso degli anni riguardano una pluralità di aspetti, tra i quali il tasso di superamento delle prove di accesso, il numero complessivo delle domande di ammissione presentate dai candidati valdostani, spesso inferiore al numero dei posti disponibili per i diversi gradi di istruzione, nonché lo scostamento numerico tra studenti ammessi all'immatricolazione, a seguito della selezione in ingresso, studenti iscritti e frequentanti i percorsi, studenti specializzati a esito degli esami finali.

In relazione all'ammissione ai percorsi, la prova di accesso articolata in test preliminare, una o più prove scritte e prova orale e i criteri per la valutazione dei titoli e la formulazione delle graduatorie, sono stabiliti dal Ministero e sono pertanto uniformi a livello nazionale.

L'Università della Valle d'Aosta, in forza dell'intesa sottoscritta nel luglio 2016 tra Regione autonoma Valle d'Aosta e Ministero, è autorizzata ad adattare i contenuti della prova di accesso alle specificità linguistiche locali formulando alcuni quesiti in lingua francese, per il resto gli schemi comunque sono quelli ministeriali.

Per ciò che concerne la direzione dei percorsi, ai sensi della vigente normativa, il ruolo può essere affidato unicamente a un professore universitario di prima o seconda fascia nel settore scientifico disciplinare, come le dicevo prima, con competenze specifiche sui temi dell'integrazione scolastica degli alunni con disabilità.

In assenza di professione in servizio nel suddetto settore scientifico disciplinare, le ho spiegato che l'unico oggi è in aspettativa, per gli anni accademici 2016-2017, 2019-2020 e 2021-2022, quindi ciclicamente ha saltato un anno, l'Università della Valle d'Aosta ha affidato il ruolo di direttore a un professore di ruolo di un altro Ateneo, la professoressa mi sembra Bianchin, sulla base di appositi accordi, non sempre di agevole conclusione, tenuto conto della specificità dei percorsi e dell'impegno richiesto per l'organizzazione e la gestione degli stessi.

In proposito è opportuno evidenziare che per l'Università della Valle d'Aosta assumono estrema rilevanza, oltre valutazioni in ordine alla sostenibilità economica delle iniziative didattiche, anche le valutazioni che attendono e soprattutto quelle alla sostenibilità organizzativa, considerato il numero limitato di personale in ruolo, in proporzione agli ambiti di attività presidiati.

Si sottolinea infine che, pur non avendo attivato i percorsi di specializzazione in occasione di tutti i cicli avviati dal Ministero, l'Università della Valle d'Aosta comunque ha garantito l'attivazione degli stessi a cicli alterni, quindi primo, terzo, quinto e settimo ciclo, su un totale di otto cicli finora previsti.

Come si è intervenuti per risolvere la problematica? Nell'ottica di garantire comunque un servizio al territorio, l'Università della Valle d'Aosta ha richiesto la disponibilità dell'Università di Torino, nell'ambito della consolidata collaborazione instaurata tra i due Atenei, a riservare a candidati residenti in Valle d'Aosta, nel proprio bando di ammissione per l'anno accademico 2022-2023, un numero di posti pari complessivamente a 37 unità, con possibilità di svolgere le attività di tirocinio nelle scuole valdostane.

"Se è stato attivato il gruppo di lavoro tecnico e politico concernente la gestione personale della Società Servizi S.p.a. e quali sono gli intendimenti rispetto alla stabilizzazione degli operatori di sostegno": qua parliamo di operatori di sostegno e non di insegnanti, questo è bene che chi ci ascolta lo sappia. Confermo che il tavolo tecnico è stato attivato e si sono svolte due riunioni introduttive.

"In data odierna - era il 5 aprile 2023 - si è tenuto un incontro tecnico alla presenza della Sovrintendente agli studi proprio per affrontare la tematica legata agli operatori di sostegno". In questa riunione, in questo incontro tecnico sono stati analizzati alcuni punti inerenti alla durata e alla tipologia di contratto, tempo pieno a 36 ore, part-time di norma 18 ore, ma vi sono anche dei contratti, per dire la complessità dell'argomento, a 20-25-30 ore, quindi il panorama è abbastanza frammentato e poi è stato affrontato anche il punto inerente alle attività di programmazione, di formazione e di valutazione compresi gli esami di Stato. Si è sottolineata, nel corso di queste occasioni, l'importanza della figura professionale dell'operatore di sostegno, che contribuisce, insieme all'insegnante di sostegno e al Consiglio di classe team docenti, a garantire l'inclusione degli alunni con disabilità, tenendo conto delle esigenze di ogni singolo alunno esplicitate all'interno del progetto educativo.

Si è inoltre valutata la possibilità, anche con i sindacati, e stiamo facendo anche delle valutazioni interne, di estendere il contratto dal 1° settembre al 30 giugno, perché adesso, come sa, il contratto arriva al termine dell'anno scolastico e all'inizio dell'anno scolastico viene attivato, per favorire una migliore accoglienza e presa in carico dell'alunno con disabilità, prima dell'avvio delle lezioni e sino al termine delle attività educative per garantire un'attività di formazione più rilevante.

Si è quindi concordato con le organizzazioni sindacali di categoria di organizzare un ulteriore incontro, che avverrà a breve, dobbiamo solo concordare la data, alla presenza anche degli amministratori di riferimento, per condividere le riflessioni proprio emerse nella riunione del 5 aprile nel tavolo tecnico.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Purtroppo mi sembra che non si facciano grandi passi avanti, nel senso che credo che questa sia un'esigenza sentita in maniera forte da parte delle scuole valdostane e soprattutto delle famiglie che necessitano proprio di avere delle figure stabili, mentre proprio sulla stabilizzazione lei non ha dato una risposta, perché, rispetto alla stabilizzazione, va bene aumentare il contratto dal 1° settembre al 30 giugno ma, lo avevo già detto in una precedente interpellanza, ci sono operatori di sostegno che, vista la precarietà, si stanno orientando su altri lavori, giustamente, con delle grandi professionalità che stiamo perdendo. È bene quindi che loro possano iniziare il 1° di settembre, quindi attivare tutto il pezzo di programmazione, ma bisognerebbe veramente ripensare e stabilizzare queste figure. Posso dirle che ho visto, anche con estremo dispiacere, che addirittura la Società dei Servizi adesso affida un bando di gara esterno proprio per l'appalto dell'affidamento del servizio anche negli operatori di sostegno.

La Società dei Servizi, che è l'ente che dovrebbe in sostanza occuparsi e gestire la parte degli operatori di sostegno, adesso lo affida all'esterno dicendo che sia una società esterna, con mi sembra 1.200.000 euro previsti a bando, per queste e altre figure che sono fondamentali per lo sviluppo educativo di cui lei parlava e dell'inclusione che sono necessarie.

Rispetto alle esigenze dell'Università, pur capendo quello che lei ha detto, credo che ci si debba, almeno per il prossimo anno, attivare già da ora per il prossimo anno perché quel percorso di abilitazione è un percorso comunque piuttosto pesante, ed effettivamente pensare di farlo fuori dalla Valle d'Aosta credo sia poco pensabile, a meno che non siano studenti appena usciti, ma per molte altre persone che potrebbero essere interessate, soprattutto per la delicatezza del lavoro che si va a svolgere, che sicuramente è poco attrattivo... ci deve essere una sensibilità particolare in questo senso, pensare di riattivarlo in Valle d'Aosta, secondo me, sarebbe importante proprio per le esigenze che ha la scuola valdostana.

Torneremo sicuramente su questo, lo dicevo già all'assessore Caveri: cercate di rivedere anche il pezzo delle 36 ore. La scuola non è organizzata a 36 ore, è organizzata a 27, quella primaria, quella secondaria addirittura... quindi gli operatori adesso si trovano sovente ad avere a che fare con due-tre casi, a spostarsi da una scuola all'altra senza che gli venga contato il trasferimento, non potendo partecipare alla formazione per le cose che lei ha detto, quindi quel contratto a 36 ore è veramente anche difficile per le segreterie stesse da confezionare.

Quelle 36 ore quindi andrebbero forse riviste e rispalmate su un arco temporale maggiore pensando veramente a una stabilizzazione per far sì che quelle figure importanti non vadano al di fuori della scuola e soprattutto durante l'estate possono anche essere pensate - lo avevamo già detto in altre occasioni - magari delle attività da fare con quegli alunni in difficoltà proprio perché si instaura un rapporto, quasi uno a uno spesso, perché i casi di disabilità - poi lo vedrà con il tempo, nel senso che si è appena insediato - sono aumentati in maniera evidente nella scuola valdostana e sono sempre disabilità più gravi, dove il rapporto è uno a uno. Sotto questo punto di vista, quindi si instaura anche un rapporto con le famiglie e gli alunni molto importante che va coltivato.