Oggetto del Consiglio n. 2363 del 20 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2363/XVI - Interpellanza: Ricomposizione della Commissione paritetica e temi prioritari del governo regionale da sottoporre all'esame della stessa.
Bertin (Presidente) - Punto n. 41. Per l'illustrazione, la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - È un'interpellanza un po' vecchia, nel senso che almeno alcune domande sono state sorpassate dal voto in aula di ieri. Ma quest'interpellanza vuole principalmente concentrarsi sui dossier che ci sono giacenti in Commissione paritetica, per capire a che punto sono, per capire che cosa è intenzione fare e poi anche un po' per fare chiarezza rispetto alla parte nazionale della Commissione paritetica. Abbiamo appreso dai giornali dell'elezione dell'avvocato Mascetti, ma la Commissione paritetica è composta da altri due membri, quindi questo, oltre alla parte dei dossier, chiediamo al Presidente. E poi, non so se può rispondermi, ma notizia di oggi è che uno dei nominati in parte regionale risulta essere consigliere giuridico dell'ufficio della presidente Meloni e quindi della controparte. Su questo le chiederei, se può dirmelo, se già ieri lo sapevate o se anche voi lo avete appreso dai giornali quest'oggi.
Presidente - Risponde il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Le domande erano: "Rispetto alla composizione della Commissione paritetica, quali atti sono stati compiuti dal Governo italiano per ricostituire la propria delegazione della Commissione paritetica e se, alla luce del cambio di maggioranza, la delegazione valdostana...", e questo è il punto che, come giustamente diceva la collega, è superato; "Qual è lo stato dell'arte dei singoli dossier trattati dalle precedenti Commissioni, quali iniziative sono state assunte dal Governo regionale per arrivare a una rapida ricostituzione della Commissione paritetica", e anche questo è superato; "Quali sono i temi prioritari che il Governo regionale intende sottoporre all'esame della Commissione paritetica"; questi sono i quattro quesiti.
Come si diceva, a seguito dell'avvenuta individuazione dei componenti della Commissione paritetica, la prima domanda è superata dalla nomina dei due componenti di parte regionale. Il Consiglio regionale ne darà notizia al Ministero degli affari regionali e delle autonomie per il necessario aggiornamento del decreto ministeriale del 15 marzo scorso, di ricostituzione della Commissione paritetica per l'inserimento e l'avvio dei lavori della stessa, in quanto si era data comunicazione al Ministro delle dimissioni che erano state rassegnate dai due membri della paritetica di nomina regionale.
Per quanto riguarda i dossier trattati, non ci sono novità rispetto a quanto già comunicato a questo Consiglio, ovvero che sul tavolo della paritetica vi sono le norme di attuazione in materia di concessioni di derivazioni d'acqua, in materia di previdenza del Corpo valdostano dei vigili del fuoco e del Corpo forestale della Valle d'Aosta, di statizzazione del personale docente nelle istituzioni di alta formazione musicale e artistica, e tali dossier sono già in avanzata fase di esame e in attesa di definizione nel loro complesso. Evidentemente non ci sono passi avanti rispetto a quelle che erano le indicazioni già fornite in precedenti interpellanze. Altri temi di interesse in discussione consistono nelle materie dei beni archivistici, l'ordinamento linguistico e le funzioni dell'ex Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza sul lavoro, già oggetto di schemi di norme di attuazione vagliati dal Consiglio regionale negli anni addirittura 2010-2012, ma mai approdati in Consiglio dei Ministri, senza alcuna spiegazione particolare da parte statale.
Vale forse la pena di precisare che, affinché la commissione possa licenziare uno schema di norma di attuazione, i componenti di parte statale devono effettuare l'istruttoria presso i Ministeri competenti per materia, prima di potersi esprimere definitivamente sul testo. Ministeri che poi vengono nuovamente consultati anche prima dell'iscrizione al Consiglio dei Ministri delle norme in oggetto. Queste sono delle fasi particolarmente delicate, perché molto spesso è proprio qui che si arena l'iter di norme di attuazione. Si capisce dunque perché uno dei punti essenziali che le Regioni a statuto speciale e le Province autonome hanno già posto all'attenzione del Ministro Calderoli e che da anni chiedono a tutti i Governi, è proprio quello di regolamentare i lavori della Commissione paritetica al fine di inserire dei termini che rendano il percorso certo e il più rapido possibile.
Al momento, dunque, non appena l'organismo paritetico sarà ricostituito nel suo complesso, l'iniziativa da parte del Governo sarà assolutamente quella di sollecitare l'approvazione delle norme sopra menzionate e soprattutto quelle di più stretto interesse, quindi quelle relative ai vigili del fuoco e ai forestali, nonché quella sulle concessioni di derivazione di acqua. Nel frattempo abbiamo già intrapreso, sin dallo scorso 6 aprile, un percorso di ricognizione con le varie strutture interessate, finalizzato a un'attenta riflessione sui possibili argomenti che potrebbero formare oggetto di disposizioni di attuazione, anche eventualmente attraverso l'aggiornamento di testi già sottoposti all'esame dell'organo paritetico. È una ricognizione interna sulla quale stiamo lavorando da una ventina di giorni e che porterà l'identificazione, nel caso, di nuove argomentazioni da sottoporre. A seguito di questa prima attività ricognitoria ancora in corso, verificheremo ulteriormente se vi sono altri argomenti per i quali è necessario procedere con una norma di attuazione, per l'adeguamento della normativa statale al nostro peculiare ordinamento, ivi compresa l'effettuazione degli approfondimenti in merito alla zona franca di cui abbiamo parlato nello scorso Consiglio all'interno di quest'Aula.
In merito alla domanda sul Professor Marini, per quanto ci concerne, la nostra proposta era derivante dalla professionalità e dalle caratteristiche dello stesso, in funzione di quelle che sono state le collaborazioni che nel tempo lo hanno visto parte attiva in alcune situazioni di rilievo per quanto riguarda questioni di interesse regionale. Direi che la scelta è dettata da questi aspetti e non da altri.
Presidente - Per la replica, la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Come immaginavamo, ma come è normale che sia, è tutto fermo, perché giustamente adesso è appena stata rinominata la parte statale e sappiamo ancora avere alcuni pareri dai Ministeri e quindi tutto tornerà in discussione. Ieri, fra le altre cose, aveva parlato anche della questione delle minoranze linguistiche in sindacato, che oggi non ha riaccennato, non mi ricordo se lei o qualche collega durante la discussione, quindi magari ci sarà poi possibilità di approfondire ulteriormente rispetto a questo tema.
Rispetto alla domanda posta invece riferita all'avvocato Marini, lo avevamo detto ieri, anche noi riconosciamo la professionalità dell'avvocato, ma la mia domanda era riferita invece al suo ruolo all'interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che naturalmente lo pone in una situazione diversa rispetto a quella prospettata ieri e per cui, forse, avremmo potuto dire anche qualcosa in più.
Lascio integrare alla collega.
Presidente - Consigliera Minelli per i minuti restanti.
Minelli (PCP) - Io ieri avevo, nel mio intervento, posto la domanda se la nomina dell'avvocato Marini non fosse inopportuna, avevo paventato questa cosa. Oggi aggiungo che si tratta di una designazione sconcertante. È emerso che il professor Marini, che ha competenze giuridiche che sono riconosciute da tutti, è il consulente giuridico della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.
Allora noi ci chiediamo: ma voi il curriculum del professor Marini attualizzato lo avete richiesto? Lo avete ricevuto? Lo avete esaminato? Se non avete verificato questo suo ruolo, allora dimostrate di operare con grande leggerezza. Se invece sapevate di questo suo ruolo, allora sinceramente noi non abbiamo più parole! La Commissione paritetica è composta da tre esponenti di designazione statale e di tre di designazione regionale, e questo, per confrontare e portare le sintesi dello Stato da una parte e quelle della Regione Valle d'Aosta dall'altra. Come può il professor Marini rappresentare compiutamente e con fermezza e determinazione le esigenze della Regione Valle d'Aosta, dovendo svolgere contemporaneamente funzioni di consulenza a chi rappresenta lo Stato ai massimi livelli e che è la controparte. C'è un contrasto di ruoli! E se voi non lo rilevate, proprio voi che ogni tre per due insorgete contro lo Stato centralista e decisionista, davvero non sappiamo più che cosa dire e che cosa pensare di un Governo che si definisce autonomista progressista.
Presidente - Con quest'interpellanza, chiudiamo i lavori di questa mattina del Consiglio regionale. Il Consiglio riprenderà alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 12:57.