Oggetto del Consiglio n. 2357 del 20 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2357/XVI - Interrogazioni: "Strategie del governo regionale per affrontare l'aumento del disagio abitativo" e "Notizie relative alle domande di contributo di sostegno alle locazioni per l'anno 2022".
Bertin (Presidente) - Siamo al punto n. 35 che verrà discusso congiuntamente con il punto n. 29. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Cercherò di leggere nella maniera più lenta possibile. Entrambe le interrogazioni, come il collega che le ha fatte sa, sono molto puntuali, quindi mi tocca ripetere per tante volte gli stessi dati, perché sono su archi temporali diversi.
Quesito 1. Al 31 dicembre 2021, rispetto ai 1390 nuclei assegnatari di ERP, risultavano 653 nuclei con ISEE minore o uguale a 7500 euro e 336 i nuclei con ISEE compreso tra 7500 e 12.500 euro. Abbiamo anche il dato al 31 dicembre 2022, anche se non richiesto, ma per anticipare la prossima interrogazione, anche se il tema è fantastico... non glielo leggo? Bene.
Quesito 2. Con riferimento al bando per il sostegno alla locazione 2022, sono 1952 i nuclei richiedenti con ISEE inferiore a 7500 euro e 964 i nuclei con ISEE compreso tra 7500 e 12.500 euro.
Quesito 3. Nel periodo dal 2015 al 2021 sono stati eseguiti 6 sgomberi forzosi di inquilini di ERP. I dati relativi agli sfratti nel mercato privato sono stati forniti dall'Osservatorio economico e sociale, la fonte è il Tribunale, e sono disponibili dal 2018. Peraltro gli stessi non consentono di attribuire gli sfratti alla sola causa della morosità, essendo classificate le cause per: esigenze del locatore, finita locazione e altre cause. Verosimilmente, gli sfratti per altre cause potrebbero essere riconducibili alla morosità.
Gli sfratti esecutivi nel 2015 sono stati 153, di cui 5 per finita locazione, 148 per altre cause. Gli sfratti eseguiti con l'intervento della Forza pubblica sono stati 60.
Gli sfratti esecutivi del 2016 sono stati 146, di cui 2 per finita locazione e 144 per altre cause. Gli sfratti eseguiti con l'intervento della Forza pubblica sono stati 48.
Gli sfratti esecutivi nel 2017 sono stati 126, di cui 5 per finita locazione e 121 per altre cause. Gli sfratti eseguiti con l'intervento della Forza pubblica sono stati 57.
Gli sfratti esecutivi del 2018 sono stati 120, tutti per altre cause. Gli sfratti eseguiti con l'intervento della Forza pubblica 44.
Nel 2019 gli sfratti esecutivi sono stati 93, tutti per altre cause; quelli eseguiti con l'intervento della forza pubblica 45.
Nel 2020 gli sfratti esecutivi sono stati 88, di cui 2 per finita locazione e 86 per altre cause. Quelli eseguiti con l'intervento della Forza pubblica 7. A partire da marzo 2020, a causa della pandemia, vi è stato il blocco degli sfratti.
Nel 2021 gli sfratti esecutivi sono stati 66, di cui 9 per finita locazione, e 57 per altre cause. Quelli eseguiti con l'intervento della Forza pubblica 10.
Con riferimento all'emergenza abitativa, i nuclei entrati in emergenza nel corso degli ultimi anni sono: nel 2018 n. 26 nuclei, 2019 n. 51 nuclei, 2020 n. 8 nuclei, 2021 n. 6 nuclei, tutti provenienti dal libero mercato.
Il disagio abitativo è un fenomeno molto complesso e sfaccettato che necessita di essere analizzato e compreso a fondo per poter dare risposte e trovare soluzioni adeguate, e su questo si sta lavorando. Il tavolo di lavoro per la revisione della legge regionale n. 3 del 2013 si è riunito per la prima volta il 13 aprile scorso. Nel giro di meno di due mesi abbiamo immediatamente dato impulso a queste richieste.
Dal primo confronto, sono emersi come prioritari i temi legati agli aspetti della necessità di abitazioni, al sostegno alla locazione e alla morosità incolpevole. È inoltre stata condivisa la necessità di affrontare il tema della casa con un approccio multidisciplinare, in un'ottica più ampia che comprenda anche interventi di tipo sociale e nel mercato privato. È infatti condivisa la consapevolezza che cambiamenti determinati dall'emergenza sanitaria hanno oramai assunto un carattere che si potrebbe definire permanente. Si rende quindi necessario anche individuare una forma di aiuto per chi è in grado di uscire dallo stato di emergenza in modo da poter accedere al mercato privato.
Sul tema dell'abitare inteso in senso ampio, il Dipartimento politiche sociali ha promosso, nell'ambito del Piano di zona, la costituzione, in collaborazione con gli Enti del terzo settore, di un tavolo interistituzionale e i lavori del tavolo sono iniziati nell'autunno del 2022.
Leggo le risposte sulla interrogazione al punto 35. Quesito 1: quante sono le domande pervenute rispettivamente per la fascia A e la fascia B? Con riferimento al bando per il sostegno alla locazione 2022, sono 1952 i nuclei richiedenti con ISEE inferiore a 7500 euro e 964 i nuclei con ISEE compreso tra 7500 e 12500 euro.
Il quesito 2, cioè quando si stima che verranno accreditati i contributi: sono già stati adottati i provvedimenti di impegno relativi ai beneficiari ammessi al sostegno alla locazione. Le operazioni di liquidazione sono finite ieri sera appena prima della mezzanotte e naturalmente si concluderanno anche le altre. Conseguentemente, i contributi saranno accreditati sui conti dei beneficiari secondo le tempistiche richieste dalle procedure di liquidazione in capo alla struttura competente del Dipartimento bilancio, finanze e patrimonio.
Tra l'altro è d'uopo, a fronte di una tematica che ha visto il Consiglio confrontarsi su questo tema per tantissimi mesi, fare un attimo il punto rispetto alla notizia appena data. Come tra l'altro abbiamo avuto occasione nel Consiglio scorso di analizzare, anche con il collega Manfrin, per tantissimi mesi si è trattato questo tema. L'attuale procedura con l'impegno preso di riuscire a liquidare tutti quanti gli aventi diritto entro la fine del mese di aprile è importante sia stato rispettato, quindi va fatto un plauso anche agli uffici, perché naturalmente quanto stiamo dicendo è di assoluta urgenza ed emergenza per tutti quanti coloro che avevano diritto al contributo di cui sopra, visto il tempo che hanno dovuto aspettare.
Presidente - Consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Grazie Assessore per la risposta che ha fornito ai quesiti che sono stati posti. Credo che sia importante sottolineare, come ha già detto lei, che negli ultimi mesi c'è stata un'intensa attività da parte delle opposizioni su questo tema, con un approccio sicuramente puntuale ma frammentato, perché non disponiamo dei rapporti che sono stati messi a disposizione del Governo sulla problematica nella sua generalità e quindi quelle che vengono proposte dai singoli consiglieri sono delle azioni a seguito delle sollecitazioni dall'esterno, o quando vengono a conoscenza di particolari problematiche che poi vengono sottoposte in iniziative ispettive.
I dati che lei ha fornito sicuramente aiutano a mettere insieme tutta la problematica del disagio abitativo. Non a caso è stata fatta una richiesta con limite ISEE di 12.500, perché è per cercare di avere gli strumenti per fare una valutazione complessiva di tutte le attenzioni che vengono messe da parte dell'Amministrazione regionale nei confronti di questo problema.
Il dato che emerge è questo dalla risposta che lei ha dato, che in Valle d'Aosta ci sono 3910 nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 12.500 euro; sono tutte persone che vivono delle situazioni di maggiore criticità rispetto alle altre. Di queste, 989 sono assegnatarie di edifici di edilizia residenziale pubblica e 2916 sono persone che hanno accesso all'abitazione attraverso il mercato libero. La prima considerazione che viene da fare è questa: sul 100 percento che c'è di situazione di disagio, il 25 percento ha una risposta nell'edilizia pubblica e il 75 percento non ce l'ha e viene affrontata in qualche modo attraverso il contributo per gli affitti.
Sicuramente i dati fanno emergere una situazione sulla quale occorrerà prestare attenzione perché, come lei ha detto prima, anche quando ho fatto l'analisi sugli sfratti e sull'emergenza abitativa, emerge un dato molto significativo, che negli ultimi anni ci sono stati 211 sfratti forzati eseguiti per morosità, 205 di questi su 211 sono avvenuti nel mercato libero. Probabilmente il mercato libero non ha le giuste attenzioni che meriterebbe, sempre tenendo conto di persone che si trovano nella medesima condizione socioeconomica e reddito patrimoniale, ben inteso. Soprattutto quest'evidenza si accresce laddove poi si va a fare un ragionamento su quella che è invece la fascia ISEE sotto i 7500, che è la fascia che presenta ancora maggiori difficoltà. É una fascia rappresentata da 2605 famiglie, di cui 653 nell'edilizia pubblica e 1952 fuori dall'edilizia pubblica.
Una prima battuta di analisi è che l'edilizia pubblica è insufficiente per soddisfare quello che è il bisogno. Dal momento che nel breve periodo non è ipotizzabile passare a soddisfare le esigenze attraverso nuove edificazioni di 1952 persone e nuclei familiari che vivono analoghe situazioni di difficoltà, probabilmente bisognerà fare un ragionamento di intervento diverso e più adeguato su quello che è il contributo per gli affitti. Questo sarà un tema di cui si andrà a parlare nella successiva mozione, al punto 95 all'ordine del giorno.
In definitiva, quello che si ritiene che sia indispensabile in questa fase e che sia centrale per guardare con una nuova attenzione alla prospettiva difficile che abbiamo di fronte, è di dare centralità alla conoscenza. Una conoscenza che deve essere qualitativa e anche dimensionale di queste problematiche, perché meritano una grande attenzione, perché stanno crescendo a dismisura. Per dare un solo dato, che è già più che rappresentativo, riguardo a quello che è il contributo per gli affitti, le due realtà valdostane che hanno una maggiore incidenza di contributo affitti in rapporto alla popolazione sono il Comune di Aosta, e penso che su questo probabilmente tutti avrebbero pensato che ci poteva stare, ma al secondo posto il Comune di Saint-Vincent, con 170 contributi per gli affitti.
Questo cosa significa? Che un'analisi dei dati, porta poi a fare delle riflessioni che possono essere utili anche per fare delle strategie politiche di carattere generale sotto il profilo della Regione. Da una semplice lettura di questi dati, come dicevo ho citato Aosta e Saint-Vincent, però gli altri paesi in forte difficoltà sono Pont-Saint-Martin, Sarre, Châtillon, Verrès: tutta la dorsale del centro Valle. Sono zone che vivono particolari problematiche che devono essere prese in carico, perché in quelle zone lì, faccio l'esempio di Saint-Vincent, non c'è un alloggio di edilizia residenziale pubblica, però ci sono 150 famiglie magari con ISEE sotto i 7500 che non riescono a pagare l'affitto. Chi non riesce a pagare l'affitto, finisce in sfratto e dallo sfratto passa poi all'emergenza abitativa.
È stato da lei evidenziato che negli ultimi anni c'è stata una decrescita dell'emergenza abitativa, ovviamente, come ha detto lei, perché c'è stato il blocco degli sfratti post-pandemia, però appena questa situazione tornerà a regime, porterà sicuramente purtroppo, e sottolineo purtroppo, delle grandi problematiche aggiuntive che saranno da affrontare. Pertanto è bene, su questa materia, avere un approccio consapevole a 360 gradi.