Oggetto del Consiglio n. 2354 del 20 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2354/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito ai tempi di presentazione del Piano della Povertà alla Commissione consiliare competente".
Bertin (Presidente) - Punto n. 32 all'ordine del giorno. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Entro la primavera si prevede di consegnare alla Commissione competente la bozza del piano per le misure a contrasto della povertà 2023-2025. Le politiche sociali sono il settore, insieme alla sanità pubblica, più colpito dagli effetti del post-pandemia. I profondi cambiamenti hanno determinato un diverso approccio con cui affrontare e risolvere i problemi sia dal punto di vista politico che amministrativo. Anche le politiche sociali stanno quindi vivendo un momento di complesso cambiamento e sia a livello nazionale che regionale diventa assolutamente vitale programmare dal punto di vista amministrativo e finanziario.
Quando dico programmare, non lo dico in un'accezione generale, che già di per sé ha connotazioni alte quando si parla di politica, ma lo dico proprio in termini di modello amministrativo. Questo ancor più a fronte di fonti di finanziamento che in tale settore sono oggi diversificate tra Regione, Stato e PNRR Europa. Programmare e fare rete con il territorio e partecipare ai tavoli di lavoro interregionale nazionali oggi è sempre più una priorità.
Nell'ambito della ricerca sui processi di impoverimento in atto sul territorio regionale, sono stati coinvolti il Comune di Aosta con l'ufficio infanzia, disagio, casa e pari opportunità, il CELVA, il servizio per le dipendenze della USL, l'Agenzia regionale edilizia residenziale, oltre a sindacati e associazioni di lavoratori. I soggetti coinvolti inoltre, rappresentativi del terzo settore, impegnati sul fenomeno della povertà, sono stati i seguenti: Fondazione Opere Caritas, Banco alimentare della Valle d'Aosta, Società San Vincenzo de' Paoli VdA, Comitato regionale Croce Rossa Italiana, Coordinamento solidarietà Valle d'Aosta, Fondazione comunitaria Valle d'Aosta, Cooperativa sociale La Sorgente e Codacons. Le strutture regionali coinvolte sono le seguenti: i servizi alla persona, alla famiglia e politiche abitative, assistenza economica, trasferimenti finanziari e servizi esternalizzati dell'Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali e Politiche per l'inclusione lavorativa del dipartimento politiche del lavoro.
La bozza del Piano per le misure a contrasto della povertà 2023-2025 dovrà inoltre essere approvato nell'ambito del piano di zona, in quanto articolazione della rete della protezione dell'inclusione sociale, ai sensi dell'articolo 21, commi 5 e 6, del decreto legislativo n. 147 del 2017 e dell'accordo di programma del Piano di zona medesimo.
Il Piano anti povertà, assieme a quello di non autosufficienza, sono due binari paralleli che porteranno all'individuazione del punto unico di accoglienza che, di fatto, rappresenterà uno dei primi passaggi all'interno di quanto più volte auspicato nel reale punto di contatto tra il mondo sanitario e quello sociale, a proposito di un sistema integrato.
Nelle poche settimane nelle quali ho cercato di prendere visione di quanto sta accadendo nel mondo delle politiche sociali - ecco perché poc'anzi ho richiamato la centralità della coprogrammazione e della coprogettazione come modello amministrativo, non perché, e lei lo sa, siano parole fini a se stesse, ma perché di fatto prevedono tutta una serie di passaggi - ecco perché le sue domande erano assolutamente centrate, di fatto arrivano a stabilire dei documenti e, in una qualche maniera, hanno dei percorsi assolutamente blindati per essere entrati. Quello che di fatto sta avvenendo dopo il Covid è l'individuazione del LEPS, i livelli essenziali per le politiche sociali, che erano in attesa di essere definiti da tantissimi anni, ma che soltanto dopo il Covid hanno visto di fatto il concretizzarsi e l'incarnazione di questi servizi con tutto ciò che comporta, sia in termini di coperture finanziarie, che di percorso amministrativo da portare avanti. Da questo punto di vista, per fortuna, in assessorato, tra tutte le difficoltà del caso, stiamo cercando di operare al meglio.
Presidente - Per replica, il consigliere Baccega.
Baccega (FI) - A settembre avevamo sottolineato l'esigenza di andare nella direzione di affrettare questo piano della povertà, proprio per valutare qual era il percorso programmatorio che doveva andare nella direzione del cosa fare per dare risposte in tempi ragionevoli.
Il piano della povertà è un documento fondamentale e sicuramente essenziale per costruire un futuro anche di questa regione. Io ho avuto modo di leggere con attenzione i dati che sono venuti dal Banco alimentare nei diciotto anni di attività, dove la crescita del disagio nella nostra regione ha un incremento del 20 percento degli assistiti, 3200 persone assistite, quindi 1200 famiglie, 135 tonnellate di cibo distribuito! Questo significa che ancora troppe persone non hanno di che nutrirsi.
Aggiungiamo poi tutte le tematiche evidenziate più volte nei provvedimenti ispettivi che l'opposizione ha portato all'attenzione di questo Consiglio sul tema della casa, dove norme improprie o non più attuali, quelle della legge n. 3 che più volte abbiamo sottolineato e che adesso prenderà una strada di verifica, di approfondimento e di giusta ricomposizione sulle questioni che riguardano più che altro le persone in difficoltà. Assegnatari di alloggi di ERP che rientrano in questa casistica, ma che non sono ancora in evidenza perché, nonostante il grido d'allarme, ancora tutto tace. Abbiamo più volte evidenziato che siamo vicini a un vero e proprio scempio sociale, il Comune di Aosta se n'è accorto soltanto recentemente, ma è da due anni che urliamo queste difficoltà.
Ci sono anziani con figli disabili nel nucleo familiare, ci sono mamme con due o più minori a carico, ci sono pensionati che non riescono a pagare l'affitto, al di là della morosità incolpevole che va sicuramente modificata. Il problema è che in questo periodo si vede qualcuno che dorme in auto, c'è chi dorme alla stazione, c'è chi sosta davanti al Carrefour e dorme lì davanti, c'è chi dorme nell'androne davanti a Neapolis qui dietro la Regione. Questo non si era mai visto in Valle d'Aosta e purtroppo in questo periodo vediamo anche questo. Quindi sollecitiamo ulteriormente questo piano della povertà, perché siamo già in primavera e auspichiamo che arrivi quanto prima, perché altrimenti la fase programmatoria diventa complicata da portare a buon fine.