Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2353 del 20 aprile 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2353/XVI - Interrogazione: "Attuazione della mozione sul tema della sensibilizzazione nei confronti della patologia dell'endometriosi".

Bertin (Presidente) - Punto n. 31. Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - La realizzazione della campagna di comunicazione da parte dell'azienda USL, finalizzata all'informazione e alla sensibilizzazione sull'endometriosi, è pressoché ultimata. Nello specifico, la realizzazione comprenderà il materiale, nel frattempo predisposto dall'azienda, da distribuire nelle scuole e alle famiglie e la realizzazione di uno spazio dedicato sul sito Internet istituzionale dell'azienda USL. Posizioneremo, inoltre, la panchina di colore giallo, e credo che lei di questo sarà contento, nell'area esterna alla nuova Università della Valle d'Aosta, lato Via Monte Vodice, nell'ambito dell'ultimazione della sistemazione delle aree esterne. Il collegamento allo spazio dedicato sul sito istituzionale sarà tra l'altro immediato, attraverso il QR code che sarà applicato sulla panchina, tramite il semplice utilizzo dello smartphone. È una collocazione importante in quanto l'area appena restituita alla città sarà molto frequentata, in particolare da una fascia generazionale giovane e universitaria, già di per sé naturalmente propensa a veicolare on-line e attraverso i social una sensibilizzazione per una maggiore conoscenza della malattia.

Dal 2015, come tra l'altro ci ha evidenziato il dottor Leo, che ringraziamo ancora per il passaggio in Commissione il 29 marzo scorso in occasione della seduta della Commissione competente, presso il presidio Beauregard è attivo un ambulatorio specialistico di II° livello dedicato all'endometriosi e al dolore pelvico cronico, a cui si accede con impegnativa del medico di famiglia e prenotazione telefonica al CUP. È bene anche ricordare che il reparto resta sempre pronto a fornire informazioni, anche mediante una casella di posta elettronica dedicata che è aosta.endometriosi2@sigo.it, che fa capo alla società italiana di ginecologia e ostetricia. Attraverso questi contatti le donne interessate possono rappresentare i loro dubbi e chiedere informazioni sia di tipo diagnostico che di tipo terapeutico. La conoscenza della malattia infatti è sempre il primo passo nel percorso di cura e una corretta prevenzione e una pronta diagnosi possono fare la differenza.

In tale consapevolezza l'approccio a questa patologia deve essere multidisciplinare, come abbiamo avuto modo di rappresentare, e coinvolgere all'occorrenza anche altre professionalità, dal chirurgo intestinale, all'urologo, all'ortopedico, allo specialista in terapia antalgica e allo psicologo.

Credo corretto e non retorico, trattando questo delicato tema, esprimere un ringraziamento al reparto di ginecologia e ostetricia del presidio Beauregard di Aosta, per l'importante lavoro che viene svolto e per l'attenzione che viene dedicata a questa patologia. In tal senso, un ringraziamento deve andare anche a lei, collega Manfrin, e al suo gruppo per l'attenzione al tema. È proprio partendo da questa mozione e dall'attenzione da voi dimostrata che abbiamo proposto un percorso amministrativo, quello della delibera per creare dei LEA aggiuntivi a favore dei primi stadi della patologia, facilitato e veloce, che mantiene sempre al centro l'interesse politico e la sensibilità per questo tema, come da voi proposto.

Presidente - Replica il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Parto dai complimenti del collega Marzi, che non sono mai gratis, quindi mi chiedo sempre quale sia l'inganno a monte; parto da questo. A prescindere, la ringrazio Assessore per la sua risposta. Evidentemente più di un anno fa avevamo votato proprio quest'iniziativa che mirava a diffondere la conoscenza della patologia perché, come è stato giustamente detto e come abbiamo anche ricordato nelle premesse della proposta di legge che è attualmente in discussione in Commissione, la conoscenza precoce e la diagnosi precoce della patologia aiuta a prevenire un disagio e delle conseguenze gravi che purtroppo la patologia dell'endometriosi portano. Sappiamo benissimo che purtroppo c'è un ritardo fra il registrare i disturbi e la loro diagnosi che assomma a circa dieci anni. In questi dieci anni una donna affetta da endometriosi affronta delle sofferenze indicibili, modulate a seconda di quello che è lo stadio a cui l'endometriosi si caratterizza e spesso non riesce a comprendere qual è l'origine dei disturbi, e questo porta chiaramente anche a un peggioramento molto netto della sua qualità di vita.

Con quest'iniziativa avevamo chiesto, a fianco ad alcuni percorsi amministrativi, anche delle iniziative che potessero in qualche maniera poterne diffondere la conoscenza. La parte relativa all'installazione della panchina gialla era una parte fondamentale, una cosa che è accaduta in più parti d'Italia che personalmente... Faccio una premessa: io sono particolarmente contrario all'installazione di panchine di qualsiasi colore, perché le panchine non risolvono alcunché, quindi la panchina rossa contro la violenza tendenzialmente non risolve niente; non è che una persona che vuole usare violenza su un'altra, vede la panchina rossa e dice: "Adesso mi calmo e non combino nulla", è una panchina colorata e basta. Il valore invece della panchina gialla con un QR code inserito e soprattutto il valore della sua installazione proprio in una zona frequentata in teoria in maniera futura dagli universitari, potrà invece incidere positivamente per diffondere la conoscenza della patologia, con la pagina dedicata sul sito istituzionale e con la possibilità di inquadrare il QR code, e avere un'anticipazione, quindi conoscere in anticipo quelli che sono i sintomi e anche le allerte che questa patologia può fornire, permettendo un suo riconoscimento precoce e una sua eventuale diagnosi.

Quindi sicuramente siamo contenti. Però, assessore Marzi, io le devo confessare una cosa: io sarò felice quando la vedrò installata, perché al di là del fatto che è passato più di un anno, il problema è che proprio in questa sede avevamo discusso anche dell'intitolazione di una zona, proprio dell'università, a una martire delle foibe che, a un certo punto, non si capisce come mai è stato preso e assemblato all'interno di un parco che c'era già e che era già intitolato in generale ai martiri delle foibe. È un po' come se noi, avendo diverse vie che sono dedicate a delle personalità che (adesso si avvicina il XXV aprile) hanno combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale, le assommassimo in una via sola dicendo "Ai caduti del periodo delle guerre" e l'abbiamo chiusa lì; non è proprio la stessa cosa. Quindi, proprio perché ho già visto a un certo punto modificarsi i percorsi che invece erano stati dichiarati qui in Consiglio, io la ringrazio per il suo annuncio. Mi auguro che questo poi si traduca in realtà e mi auguro che si possa arrivare quanto prima a questa installazione.

Rispetto alle iniziative per la promozione della conoscenza, lei ci dice che è pronto il materiale: bene, saremo felici di vederlo.

Sono particolarmente felice di una cosa, perché ho depositato quest'iniziativa in maniera temporalmente studiata: la scadenza di quest'iniziativa mi pare che fosse, scadenza termini, il 24 e il giorno in cui si celebrava era il 28. Il giorno 28, siccome non c'era in programma niente, per fortuna a seguito della lettura di quest'iniziativa, sono arrivate diverse comunicazioni sociali e di questo siamo felici.