Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2349 del 20 aprile 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2349/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito alla concessione per la costruzione e l'esercizio di un impianto idroelettrico con derivazione d'acqua dal Ru Arberioz".

Bertin (Presidente) - Punto n. 26 all'ordine del giorno. Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Sono quattro quesiti della collega Guichardaz che le leggerò a mano a mano. Il primo quesito: in capo a quale struttura regionale spetta la responsabilità della verifica puntuale della conservazione di tutta la documentazione richiesta e necessaria a corredo della richiesta di concessione. In merito a questo quesito la struttura regionale a cui spetta la verifica, la conservazione della documentazione richiesta e necessaria per il rilascio della concessione di derivazione d'acqua, è la struttura gestione demanio idrico dell'assessorato che presiedo. Per quanto attiene agli aspetti relativi all'iter autorizzativo per la costruzione e la gestione dell'impianto idroelettrico, l'ufficio regionale competente è la struttura di sviluppo energetico sostenibile dell'Assessorato sviluppo economico, formazione, lavoro, trasporti e mobilità sostenibile.

Il secondo quesito: se rispetto alla suddetta concessione sia stata accertata la presenza di antichi diritti e da chi sia stata fatta tale verifica. In relazione a questo quesito si evidenzia che, nell'ambito dell'istruttoria per il rilascio della concessione di derivazione d'acqua a scopo idroelettrico a mezzo del Ru Arberioz, è stata effettuata la verifica dell'esistenza di antichi diritti di derivazione attuati a mezzo del predetto canale irriguo. Nel procedimento istruttorio è stata puntualmente valutata l'estensione delle superfici irrigate a mezzo del predetto canale e considerate le modalità di adacquamento attualmente utilizzate. Tutto ciò è finalizzato a calcolare i quantitativi d'acqua che necessitano l'irrigazione del comprensorio servito dal Ru Arberioz, sulla base delle specifiche disposizioni previste dal vigente piano regionale di tutela delle acque. Tale quantitativo costituisce l'attuale limite di prelievo attuabile altresì utilizzabile anche a scopo idroelettrico.

I suddetti valori di prelievo, inoltre, sono stati inseriti nel provvedimento concessorio assentito in favore del Consorzio di miglioramento fondiario Ru Arberioz, con decreto del Presidente della Regione n. 381 del 29 agosto 2019, in fase di rinnovo e di adeguamento dei diritti di prelievo irrigui rilasciati nel periodo 1930-1940 dagli uffici periferici del Ministero dei lavori pubblici del Regno d'Italia, al fine di adeguarli alle attuali ed effettive estensioni delle superfici agricole e delle modalità di irrigazione ora utilizzate. Si fa presente che tale attività di adeguamento degli antichi diritti di derivazione a scopo irriguo, sta interessando non solo il Consorzio di miglioramento fondiario della Ru Arberioz, ma anche tutti i consorzi di miglioramento fondiario attivi sul territorio regionale.

Terzo quesito: se risulta normale che le opere di mitigazione previste nella valutazione positiva, condizionata sulla compatibilità ambientale, siano state completate dopo oltre quattro anni e quale sia l'effettivo sostegno alle popolazioni ittiche selvatiche per la vallata del torrente Grand Eyvia. In relazione a questo quesito, ricordando appunto il lungo lasso di tempo trascorso per la realizzazione di opere di mitigazione previste nella valutazione della compatibilità ambientale del progetto di sfruttamento idroelettrico del Ru Arberioz, si evidenzia che tali attività riguardano una specifica richiesta formulata dal Consorzio regionale per la tutela, l'incremento è l'esercizio della pesca in Valle d'Aosta, richiesta che è stata posta in sede di VIA. Tali misure di compensazione sono state attuate mediante uno specifico accordo di tipo privatistico, stipulato appunto tra il Consorzio pesca e la società concessionaria, e non riguarda specifiche prestazioni richieste, controllate o gestite direttamente da uffici regionali. Pertanto le relative tempistiche dipendono dagli accordi intercorsi tra le parti e dalle modalità in base alle quali si è dato corso agli accordi stessi.

Come peraltro già evidenziato nella lettera della struttura gestione demanio idrico, protocollo n. 8939 del 23 agosto 2022, trasmessa in risposta alla richiesta di documentazione, quindi ex articolo 116 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Valle, con protocollo 177/22, formulata dalla consigliera Guichardaz in data 10 agosto 2022, i suddetti lavori per la realizzazione delle opere compensative che, di fatto e nello specifico, consistono nel ripristino della naturalità di un piccolo bacino presente in testa allo stabilimento ittico di Morgex, nella parziale impermeabilizzazione del fondo, nel ripristino delle sponde ammalorate del suddetto bacino e nel rifacimento dei canali di ingresso e di scarico delle acque, questi lavori sono iniziati solo nel corso dell'anno 2021, in relazione alle tempistiche che si sono rese necessarie per predisporre i progetti degli interventi è a causa delle problematiche sorte per l'ottenimento dei conseguenti permessi edilizi. I lavori sono stati poi sospesi nell'autunno del 2021, ripresi nella primavera del 2022 e sono stati completati alla fine dell'autunno scorso. Tuttavia, in fase di collaudo degli stessi sono emerse delle problematiche di tenuta idraulica di alcuni manufatti, sede di alloggiamento degli organi idraulici, che non è stato possibile risolvere nel corso dell'ultima stagione invernale, a causa appunto della rigidità delle temperature che rende consigliabile l'esecuzione dei lavori in certi periodi l'anno a cielo aperto. Da informazioni assunte dal Consorzio pesca, le lavorazioni riprenderanno a breve per consentire appunto l'entrata in funzione delle predette opere nella corrente stagione estiva. Al momento quindi l'infrastruttura non è ancora entrata in funzione, pertanto non ha svolto ancora le sue funzioni di sostegno per le popolazioni ittiche.

Il quarto quesito: se l'iter e la costituzione da parte del Ru Arberioz di una società di capitali, una Srl, risulta aver seguito una procedura corretta e se questa è stata adottata da parte di altri Consorzi di miglioramento fondiario. In merito a questo quesito, si ritiene che la scelta operata dal Consorzio di miglioramento fondiario Ru Arberioz, con la costituzione di una società di capitale al fine di gestire i rapporti con il concessionario idroelettrico per l'utilizzo congiunto dell'infrastruttura afferente al canale irriguo, rientra nell'ambito del potere discrezionale legittimamente esercitabile dal consorzio. Inoltre, la costituzione di una società rappresenta una soluzione legittimamente percorribile per superare le problematiche connesse alla natura giuridica dei consorzi di miglioramento fondiario, quali enti non commerciali nella gestione dei rapporti economico-finanziari intercorrenti con il concessionario idroelettrico e derivanti dall'utilizzo comune delle infrastrutture consortili. A tal proposito, si evidenzia che nel territorio regionale si riscontrato altri esempi analoghi di costituzione di società di capitali da parte dei consorzi di miglioramento fondiario, per realizzare iniziative di sfruttamento a scopo idroelettrico dei canali irrigui, sia nella forma adottata dal Consorzio di miglioramento fondiario Ru Arberioz, sia mediante la costituzione di società miste in partnership diretta con operatori del settore idroelettrico. Quest'ultima soluzione, tuttavia, espone il consorzio a maggiori rischi di natura economico-finanziaria connessi alla natura imprenditoriale che la nuova società viene ad assumere e pertanto risulta l'opzione meno praticata, quindi è preferibile l'opzione adottata dal consorzio citato.

Presidente - Replica la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Grazie Assessore per le sue risposte e proprio dalle sue risposte le faccio notare alcune cose. Come ha detto, io ho fatto diversi 116 rispetto a questa pratica e risulta che diversa documentazione, in particolare quella che cito nei punti 2, 3 e 4 dell'interrogazione, non è conservata da nessuno e soprattutto, a me è stato rilevato da persone, da utenti del consorzio, non essere stata proprio fatta. É necessario avere un verbale dell'assemblea degli utenti per procedere alla realizzazione e a quanto è stato fatto rispetto al Ru Arberioz, ma a noi non risultano esservi questi verbali. Quindi, mi chiedo se c'è una struttura preposta a questi controlli e a questa conservazione, come possa concedere comunque il prelievo di acqua quando questi atti manchino nell'elenco.

Rispetto alla questione degli antichi diritti, farò ulteriori verifiche e chiederò rispetto a quanto lei mi ha detto, per meglio comprendere cosa si stia facendo rispetto anche a questo passaggio che riteniamo essere, soprattutto in questo momento, di rilevante importanza, proprio perché c'è una mancanza allo scopo irriguo che lei ben conosce anche rispetto al ruolo che ricopriva prima.

È del tutto evidente, dalla sua risposta rispetto alla questione delle opere di mitigazione, che qualcosa non funziona: nel 2018 si è iniziato a prelevare e a oggi le opere di mitigazione non sono ancora state messe a terra. Non esiste: se ci deve essere un'opera di mitigazione, questa deve essere portata avanti nel momento in cui la società può prelevare! E chiederò l'accordo con il Consorzio pesca e la società, perché mi chiedo veramente come si possa pensare che questa venga definita un'opera di mitigazione se a oggi non c'è ancora. Mi sembra veramente molto, molto strano che nelle concessioni si prevedano delle opere di mitigazione e poi queste in sostanza non vengano nemmeno fatte e non vi siano controlli.

Rispetto all'ultimo punto, noi abbiamo anche interessato un legale e direi che invece proprio la procedura di configurare come società il consorzio e soprattutto di mettere a presidente di quella società il presidente del consorzio, per cui anche nel momento in cui verrà sostituito lui rimarrà presidente di quella società, a noi risulta non essere così legittimo, e soprattutto ci risulta essere in contrasto rispetto ai compiti previsti nello statuto. Teniamo conto poi che, all'interno dell'atto di costituzione della società, si parli anche di buone uscite, di compensi che, sappiamo bene, non possono essere dati invece a presidenti di consorzi. Sotto questo punto di vista ci sembra un po' un bypassare la norma ma, come dico, abbiamo già interessato un legale e su questo andremo avanti, anche perché sappiamo bene che quella società, che aveva preso la centralina del Ru Arberioz, adesso oltretutto ha ceduto la concessione a un'altra società e quindi sotto questo punto di vista ci vogliamo vedere chiaro e andremo a fondo della questione.