Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 244 del 12 maggio 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 244/VII - ACQUISTO E RISTRUTTURAZIONE DEL QUARTIERE COGNE DI AOSTA (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Tonino, Mafrica e Bajocco:

INTERPELLANZA

Nell'elenco dei fondi globali del bilancio regionale figura uno stanziamento di 5 miliardi per l'acquisto e la ristrutturazione del quartiere Cogne di Aosta.

L'utilizzo di tali fondi è particolarmente urgente in vista del prossimo utilizzo dei finanziamenti previsti dalla legge 457/78 per il biennio 1982/ 1983, tenuto conto delle difficoltà incontrate dal comune di Aosta nel reperire aree fabbricabili.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

la Giunta regionale per conoscere:

a) come intende utilizzare i fondi stanziati per il recupero del quartiere Cogne e in quali tempi;

b) a che punto si trova la trattativa con la direzione della Nuova SIAS per l'acquisto del quartiere.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO - (PCI): Questa interpellanza prende spunto da una scadenza che interessa la regione e che interessa anche il comune di Aosta.

La scadenza a cui mi riferisco è la localizzazione e l'individuazione dei soggetti che dovranno utilizzare i fondi del piano decennale per la casa che sono stati recentemente suddivisi fra le regioni. Di questo problema credo che discuteremo domani pomeriggio nella Commissione convocata dall'Assessore ai Lavori Pubblici Borbey, poiché questi fondi devono essere localizzati e spesi entro dieci mesi dalla data della deliberazione della Giunta regionale.

In realtà, però, tali fondi avrebbero potuto già essere spesi. Ne fa fede una richiesta del CERD, che chiede alla regione a che punto sia l'attuazione del terzo biennio del piano decennale. Ricordo che la delibera di localizzazione dei finanziamenti relativi al biennio 82-83 è stata approvata dalla Giunta ed è stata ratificata dal Consiglio due anni or sono e che, in quella occasione, è stato localizzato il 70% dei finanziamenti dell'edilizia sovvenzionata nel comune di Aosta.

Si sono localizzati, sempre nel comune di Aosta, buona parte degli interventi che riguardavano le cooperative. Ripeto, questi interventi potrebbero già iniziare, tant'è che ci sono esempi nelle altre regioni di interventi già iniziati.

Questo è il fatto contingente che ci ha portati a chiedere a che punto siamo con la trattativa per l'acquisto del quartiere Cogne. Più volte, infatti, anche in occasione di un dibattito che è stato organizzato alcune settimane or sono, a cui ho partecipato, l'Assessore all'Urbanistica del comune di Aosta ha affermato che è intenzione di quella amministrazione convogliare i finanziamenti solo nel quartiere Cogne. Evidentemente, non c'è l'intenzione di reperire aree in altre località del comune.

Le difficoltà di reperimento sono state, in quell'occasione, illustrate; non sempre, a nostro avviso, le motivazioni sono valide; comunque c'è stato questo orientamento dell'amministrazione comunale. I tempi, evidentemente sono ristretti. Siccome noi abbiamo fatto, come Consiglio regionale, un atto di buona volontà stanziando nel bilancio regionale i 5 miliardi che, credo, costituiscano il primo intervento per l'acquisizione delle aree e, siccome le necessità sono quelle di acquisire una parte del quartiere entro un mese, due mesi al massimo, se si vogliono rispettare i programmi che ci siamo posti due anni fa, è opportuno sapere a che punto sia questa trattativa.

PRESIDENTE: La parola al Presidente della Giunta; ne ha facoltà.

ANDRIONE - (UV): Con i nuovi indirizzi prevalsi nell'ambito dell'IRI e della FINSIDER, in particolare, vi è la precisa presa di posizione per lo smobilizzo di tutte le situazioni patrimoniali e immobiliari di proprietà della Nuova SIAS.

Per esempio, la Giunta porterà all'esame del Consiglio, già nella prossima seduta, la delibera di acquisto dell'area sulla quale esistono i capannoni costruiti a Cogne; prima non potevano vendere i terreni adesso, invece, li venderanno. Però, anche prima, la Nuova SIAS ha sempre dichiarato di essere disponibile a vendere l'intero quartiere Cogne, così come noi avevamo richiesto.

Ho visto, questa mattina, il sindaco di Aosta, il quale mi invierà una lettera che penso arriverà oggi, così provvederemo alla stesura della legge sostanziale, dal fondo globale, per stanziare questi fondi. E' previsto l'acquisto di un immobile che deve servire come polmone per poter abbattere e ricostruire; l'intenzione della Giunta regionale, che seguirà il comune in questa questione, è quello di partire dalle case più antiche dove il recupero in volumetria è notevole.

Evidentemente, con i nuovi stanziamenti e cori le localizzazioni illustrate dal Consigliere Tonino, si procederà nel tempo alla realizzazione delle opere.

Questa è l'intenzione. Praticamente l'intero quartiere, ivi compresa l'Assistenziale Cogne, è in vendita. Cioè, non vi è più da parte della Nuova SIAS l'intenzione di mantenere questo patrimonio immobiliare.

PRESIDENTE: La parola al Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO - (PCI): Noi siamo insoddisfatti della risposta. Intanto perché non c'è nessun accenno ai tempi: si discute di questo quartiere e dell'opportunità di acquistarlo da due anni. La trattativa, rispetto alla società, a che punto è giunta? E' possibile comprare una parte del quartiere domani con questi finanziamenti?

Se questa è la possibilità, credo sia opportuno provvedere subito al varo della legge sostanziale.

La competenza urbanistica è del comune e mi auguro che il comune non segua gli indirizzi dati testé dal Presidente della Giunta di abbattere e ricostruire.

Noi siamo molto d'accordo nel senso che non è opportuno, per una parte del quartiere, abbattere e ricostruire; mentre l'intervento di demolizione, invece, può, forse, interessare alcune vecchie case, le cosiddette popolarissime. Comunque, questa è una competenza del comune.

Quello che non capisco è perché la Giunta aspetta la richiesta del comune per stanziare questi fondi: mi sembra la logica dello scarica-barile. E' opportuno che la regione elabori subito questa legge sostanziale.

Se è vero, infatti, che il comune non può acquistare senza la legge sostanziale, la cosa rischia di trascinarsi all'infinito. Ripeto, i tempi sono strettissimi se vogliamo impegnare ad Aosta i fondi del piano decennale.

Noi chiediamo, perciò, che si approvi una legge che assegni questi fondi al comune di Aosta.

Tralascio, evidentemente, tutta la discussione su che cosa fare nel quartiere, perché non è questo il momento più opportuno.