Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2285 del 5 aprile 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2285/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a proporre al Consiglio regionale la ridefinizione della "mission" della Finaosta S.p.A. al fine di renderla più efficace e incisiva nella promozione e nello sviluppo del tessuto produttivo locale".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori per una sessione notturna. Siamo al punto n. 61. Illustra la mozione il consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Risale al 1982 la nascita della società Finaosta, la finanziaria regionale che è stata istituita con la legge 16, in particolare per favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale e per rafforzare il sistema produttivo. Era un momento del tutto particolare sotto il profilo storico, perché era la fase in cui è stato ridefinito l'ordinamento finanziario regionale che disciplina i rapporti economici e finanziari con lo Stato. Gli effetti di quell'accordo del 1981 hanno iniziato a esplicarsi negli anni 1982-1983 quando la Regione ha iniziato ad avere a disposizione significative risorse rispetto al periodo precedente che potevano essere messe a disposizione del rilancio del sistema economico produttivo. Da qui discende sostanzialmente l'esigenza della nascita della società, una società che è stata caratterizzata sin da subito per la gestione ordinaria e la gestione speciale ed è proprio in quel periodo che sono stati istituiti i fondi di rotazione, proprio per mettere a disposizione le risorse che la Regione aveva per il sistema economico che diversamente la macchina amministrativa, quella regionale, non sarebbe stata in grado di mettere in circolo.

Accanto alla gestione ordinaria si è realizzata anche la gestione speciale, dove sostanzialmente si realizzavano operazioni finanziarie per conto della Regione, tra cui la concessione di contributi e finanziamenti, l'acquisizione di partecipazioni, la costituzione di nuove società. Sono stati sicuramente degli anni importanti perché tutto il sistema industriale in quegli anni è stato interessato da delle significative convenzioni che hanno favorito l'insediamento di nuove attività nella dorsale della Valle d'Aosta, che hanno creato molti posti di lavoro. Dopodiché le cose sono leggermente cambiate con le nuove disposizioni di derivazione europea che sostanzialmente hanno introdotto il tema della concorrenza degli aiuti di Stato, venuta un po' meno questa possibilità e quindi questo aspetto è stato successivamente ridimensionato.

Arriviamo poi agli anni in cui è stato perseguito il federalismo fiscale, il 2009-2010, sono state ridotte significativamente da allora le disponibilità della Regione perché il trasferimento sostitutivo dell'IVA da importazione ha avuto un décalage che è stato ridotto poi fino ad arrivare allo zero. In quei tempi lì teniamo conto che su 1.400 milioni di bilancio regionale 300 erano di questo contributo, quindi pesava circa il 20 percento del bilancio regionale.

È sempre negli anni Duemila che nella società finanziaria sono usciti gli altri due soci che erano le banche: la CRT e la Sanpaolo; da allora in poi la società è diventata anche una società in house, che, rispetto al modello organizzativo precedente, ha avuto anche l'introduzione poi recentemente del controllo analogo e di ulteriori appesantimenti burocratici rispetto a quelli che erano limitati prima al controllo della Banca d'Italia, sostanzialmente della vigilanza. Sicuramente sono calate le risorse a disposizione anche perché dopo la recessione, il periodo Monti, come ho detto, è stato azzerato il contributo sostitutivo dell'IVA da importazione, nel frattempo la Regione ha dovuto mettere a disposizione sensibili risorse per partecipare ai risanamenti dei conti dello Stato.

Ora, è del tutto evidente che, per rafforzare il nostro sistema economico produttivo, occorre attualizzare la funzione di Finaosta alle nuove esigenze. Abbiamo anche apprezzato e letto le considerazioni che ha fatto al termine del suo percorso l'assessore Caveri come responsabile delle partecipate, una riflessione in cui dice: "Finaosta va riformata e adeguata alle esigenze attuali". Ho avuto modo di attenzionare quello che fanno le altre Regioni, l'Emilia Romagna, il Veneto, la Lombardia sotto questo profilo offrono delle significative innovazioni nelle loro finanziarie. Solo per limitarsi a un esempio, ci sono delle finanziarie che oggi si occupano della ricerca dei fondi europei per le imprese del loro territorio, quindi non solo di gestire delle situazioni attraverso l'utilizzo dei fondi del bilancio regionale ma, laddove non riescono le imprese locali, perché non sono dotate della sufficiente capacità amministrativa, svolgono un ruolo proprio internamente alla finanziaria proattivo per mettere le imprese nella condizione di accedere alle opportunità che l'Europa offre.

Nel 2021 avevo avuto modo di scrivere due righe all'allora Presidente dove sostanzialmente evidenziavo la necessità di intervenire sulla società finanziaria, perché allora si parlava di assunzioni, di sostituire delle persone che erano andate in quiescenza ed era quella l'occasione anche per attualizzare il ruolo della società e sicuramente anche quelli che potevano essere gli skill, in funzione delle nuove competenze organizzative che avrebbe da lì in avanti dovuto assumere la società. Pertanto quest'iniziativa sostanzialmente ha l'obiettivo di impegnare il Governo regionale a proporre una ridefinizione della mission, dove per ridefinizione della mission si intende un'attualizzazione della mission della società finanziaria alla luce dei mutati scenari economici e del tessuto produttivo, in modo che la società possa essere più incisiva e determinante nel sostenere la promozione del nostro territorio e la promozione del tessuto produttivo locale, quindi rafforzando le proprie attività attuali.

Non in ultimo un altro punto interessante è quello di dare corso a quest'obiettivo attraverso anche poi conseguentemente la ridefinizione del modello organizzativo che è sotto gli occhi di tutti... è necessario anche perché sono andati in quiescenza negli ultimi anni parecchi dirigenti, parecchie risorse che hanno offerto dei contributi rilevanti alla gestione della società e che oggi andrebbero sostituite con delle figure che possano essere coerenti come preparazione e come skill rispetto ai nuovi obiettivi che si intende offrire, dare e affidare alla società per partecipare a questo processo di rafforzamento del sistema produttivo.

Presidente - Con l'illustrazione apriamo la discussione generale. La discussione generale è aperta, se qualcuno vuole intervenire... chiudiamo la discussione generale. Per il Governo interviene il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Abbiamo ascoltato l'illustrazione della mozione da parte del collega Marquis e sinceramente mi sarei aspettato qualcosa di un po' più stimolante piuttosto che la lettura di quello che aveva presentato a livello di presentazione della mozione stessa, dove è stato sviluppato un excursus storico delle caratteristiche della Finaosta a partire dalla sua data di costituzione nel 1982, ma senza entrare nel merito di un'analisi delle vere opportunità di miglioramento e di cambiamento, che invece potrebbe essere lecito aspettarsi da parte di qualcuno che ha una visione diversa dall'attuale impostazione di Finaosta. Credo che la finanziaria regionale oggi arrivi alla chiusura di un percorso di cambiamento generazionale all'interno dei suoi organi, dopo che negli ultimi anni sono andati in quiescenza tutta una serie di dirigenti storici che avevano caratterizzato l'attività della finanziaria negli ultimi 20-25-30 anni, dando anche risultati importanti per quanto riguardava le iniziative messe in piedi dall'Amministrazione regionale e collaterali nel tempo, finanziate anche soprattutto da fondi in gestione speciale, una gestione speciale che in questo momento va a morire per tutta una serie di considerazioni legate anche a delle impostazioni normative che implicano il rientro di questi fondi sul bilancio regionale che non possono più essere utilizzati come lo si faceva in passato. Una ristrutturazione da un punto di vista organizzativo che ha visto in questi due anni la fuoriuscita di persone che sono andate in quiescenza nel numero di dieci nel 2021 con un piano di assunzioni che ne ha recuperate tre, mentre nel 2022 il rapporto si è invertito con tre persone che sono uscite dalla finanziaria e un piano assunzionale che ha coinvolto tredici persone. Tredici persone che saranno anche le persone che verranno assunte nel 2013 con uno svecchiamento importante di quelle che saranno le caratteristiche dei nuovi assunti e con una focalizzazione su determinate attività che sono ben esplicitate all'interno del post PEA che abbiamo analizzato all'interno di quest'aula in una Commissione non più tardi di una settimana fa.

Mi è spiaciuto peraltro non vedere il consigliere Marquis presente in quella seduta che poteva essere propedeutica a fare delle valutazioni anche comuni su quelle che potevano essere delle iniziative da attivarsi all'interno del percorso di rinnovamento e di crescita della finanziaria, che sicuramente deve essere stimolata e deve trovare dei percorsi innovativi. Percorsi che, peraltro, hanno iniziato a germogliare in quest'ultimo anno grazie anche a delle iniziative in gestione ordinaria che sono state sviluppate all'interno di quel 20 percento di opportunità che la finanziaria regionale ha a disposizione al di fuori delle attività che deve forzatamente mettere a disposizione dell'Amministrazione regionale. Attività che per l'Amministrazione regionale sono svolte con numeri anche abbastanza importanti, pensiamo ai soli mutui erogati sui fondi di rotazione, che sono circa 450 mutui per il 2022, con un controvalore di erogato intorno ai 45 milioni di euro, tant'è vero che una delle priorità dell'Amministrazione è stata di indicare come un elemento essenziale il rimpinguo di queste risorse a favore dei fondi di rotazione di Finaosta per garantire quest'importante sostegno alle famiglie che, grazie anche a degli accordi un po' innovativi che saranno attivati da qua a breve sulla possibilità di appoggiarsi anche a Finaosta per snellire una parte di istruttorie che venivano fino a poco tempo fa gestite squisitamente dagli uffici regionali, troveranno anche un'accelerazione, speriamo importante, nei tempi di erogazione degli stessi. A questi si aggiungono prodotti di rinegoziazione di mutui già attivati negli anni 2018-2020, che oggi vengono ripresi e ripresentati con ulteriori risorse messe a disposizione. Sono stati attivati nell'ultimo periodo finanziamenti a medio-lungo termine per garantire le necessità di liquidità e di investimento dai 18 ai 96 mesi per le nostre aziende, sono state già erogate una decina di pratiche per circa 1 milione di euro, mutui per le grandi imprese che cercano di andare a dare un sostegno agli investimenti che vanno dai 500 agli 8 milioni di euro per investimenti importanti per le piccole, medie e grandi imprese. C'è un'attenzione e un impegno, se vogliamo, ancora maggiore rispetto a quello che c'era stato negli ultimi 10 o 15 anni per tutta una serie di questioni normative anche nei confronti delle società partecipate per le quali le incombenze e il lavoro svolto dalla finanziaria sono assolutamente puntuali e a supporto dell'attività decisionale e di indirizzo che svolge l'Amministrazione regionale dal suo punto di vista.

Poi c'è qualcosa che comunque è innovativo e che negli ultimi anni si è rafforzato grazie anche all'interesse dell'Assessorato di riferimento in merito al COA dove la Finaosta svolge per l'Amministrazione regionale tutta una serie di servizi a beneficio delle imprese, dei privati e dell'Amministrazione stessa, con una collaborazione fattiva e professionalmente molto elevata che potrà ancora ulteriormente essere potenziata considerando l'interesse dell'Amministrazione regionale verso questo tipo di attività.

Quello che raccolgo da quest'iniziativa e da questo stimolo che è stato presentato sono i suggerimenti positivi, tra i quali quello di attivare all'interno del percorso Finaosta dei ruoli che possano essere proattivi, o comunque di consulenza specializzata, una consulenza specializzata che, ad esempio sui fondi europei... proprio in occasione del PNRR sono stati attivati con delle risorse che sono state messe a bilancio da parte dell'Amministrazione regionale per coinvolgere in questo percorso di sostegno e di rafforzamento dell'assetto amministrativo in generale, anche privilegiando dei percorsi più semplici per trovare del personale da mettere a disposizione di queste funzioni molto complesse, che potranno aiutare l'Amministrazione regionale, le aziende, i Comuni e gli enti che si avvicinano ai fondi strutturali o ai fondi del PNRR e che vedranno l'acquisizione da parte di Finaosta e in parte di INVA di iniziali otto persone. Professionalità che potranno crescere o potranno sviluppare con la nostra finanziaria dei rapporti speriamo di lungo periodo che potranno essere trasformati, dopo le iniziative sul PNRR, anche in consulenze specifiche sulla gestione dei fondi comunitari.

Per questi motivi io credo che si possano e si debbano raccogliere gli inviti a migliorare, l'ho detto in sede di presentazione del post PEA, mi sembra un post PEA presentato in maniera corretta, che mira a un efficientamento di quelli che sono anche i percorsi di valutazione, di crescita e di attenzione nel monitoraggio e nell'erogazione dei servizi, che mira a un potenziamento anche delle strutture tecnologiche, dei mezzi tecnologici a disposizione della finanziaria per essere più performante nei report, nelle previsioni e nei servizi a favore dell'Amministrazione e della propria clientela, con degli elementi di attenzione alla riorganizzazione aziendale e che dovrebbero portare nel prossimo futuro anche all'allestimento di ulteriori e nuovi prodotti a disposizione e su misura per certe aziende.

Alla luce di tutto questo, penso che il nostro sarà un voto di astensione, raccogliamo comunque le indicazioni positive che sono emerse, quest'azione di stimolo, che peraltro è già nostra, nel senso che è con rinnovata attenzione che guardiamo la nostra finanziaria e penso che anche l'affermazione del collega Caveri andava proprio nel senso di identificare in percorsi, quali quello del post PEA, gli elementi per incidere e per indirizzare l'attività della nostra finanziaria verso nuovi e opportuni miglioramenti, che sono sempre un po' però soffocati e circoscritti dalle stringenti normative, che, da un punto di vista degli obblighi normativi, vincolano in qualche modo la propria operatività, ma non per questo dobbiamo fermarci nell'essere anche noi di incentivo e di stimolo a un continuo e perpetuo miglioramento.

Presidente - Consigliere Marquis, a lei la parola.

Marquis (FI) - Ho ascoltato con attenzione le sue parole, Presidente, e sostanzialmente ho apprezzato in particolare quando ha detto che accettava lo stimolo delle proposte positive che erano contenute nell'iniziativa, perché l'iniziativa non è un'iniziativa critica, è un'iniziativa costruttiva che si prefigge di contribuire a portare un miglioramento a una situazione che si ritiene evoluta rispetto al passato, quindi parlare di riforma... non è una brutta parola usare l'accezione "riforma", perché non significa che bisogna riparare a delle cose che non funzionano per colpa di qualcuno, ma se muta uno scenario, bisogna anche riformare il comportamento e adeguare l'azione alle nuove esigenze.

Io personalmente purtroppo, per impegni che avevo il giorno della presentazione del post PEA, non ho potuto partecipare alla riunione, ma le assicuro che ho letto con attenzione e l'ho guardato nei suoi dettagli.

Giusto per dare un esempio della situazione, che è oggettiva di difficoltà, basta guardare i costi del personale. I costi del personale che aveva Finaosta nel 2019 erano 7.200.000 all'anno, oggi sono 6.400.000, quindi vuol dire che Finaosta dal 2019 ad oggi ha ridotto il costo del personale di 800.000. Ha perso delle risorse, non sono state sostituite, quindi ha perso una capacità produttiva, perché diversamente vuol dire che le risorse che c'erano nell'organico prima non servivano, ma io non credo, penso che servivano per adempiere al loro lavoro. In Regione, dal 2019 ad oggi, se andassimo a fare un raffronto, è diminuito il costo del personale? Mi sembra che sia aumentato e sia aumentato per tutta una serie di ragioni, è aumentato l'organico e sono aumentati i costi.

Il fatto quindi che sia diminuito il costo del personale significa che nel frattempo, da allora ad oggi, c'è stata una politica che purtroppo non è riuscita, per tutta una serie di ragioni, a fare delle azioni per rafforzare quest'organico e, tutto sommato, non possiamo pensare che questa difficoltà non si sia riverberata poi sulla produzione e sul sistema produttivo valdostano. Ci tenevamo a sottolineare in particolare che... guardando anche quello che fanno le altre Regioni, credo che ci possano essere degli stimoli importanti, perché le assicuro, Presidente, che Regioni come l'Emilia Romagna hanno delle imprese che hanno una capacità amministrativa molto più elevata rispetto alle nostre, dettata dalla dimensione che hanno industriale, però la stessa Regione ha ritenuto necessario creare delle strutture che implementino le azioni di andare a ricercare questi fondi europei.

Credo quindi che da noi quest'esigenza sia ancora rafforzata, perché purtroppo il nostro sistema produttivo è assolutamente frammentato, di piccole dimensioni e soffre della capacità amministrativa, perché se andiamo a vedere sui finanziamenti diretti dall'Unione europea, le imprese valdostane penso che abbiano sino ad ora avuto modo purtroppo per queste ragioni di accedere in modo non troppo significativo alle risorse che vengono messe a disposizione. L'intento è sicuramente un intento positivo e costruttivo e voleva essere uno stimolo per dare un segnale, sotto un profilo politico, di rafforzare questa situazione, anche la volontà della stessa società di cercare di adeguarsi alle nuove esigenze. Per noi questo era importante e quindi per questa ragione abbiamo proposto l'iniziativa alla vostra attenzione.

Presidente - La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 3

Favorevoli: 3

Astenuti: 32 (Aggravi, Barmasse, Bertin, Bertschy, Brunod, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Distort, Foudraz, Ganis, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Lavy, Lucianaz, Malacrinò, Manfrin, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Perron, Planaz, Rollandin, Rosaire, Sammaritani, Sapinet, Testolin)

Il Consiglio non approva.