Oggetto del Consiglio n. 2265 del 5 aprile 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2265/XVI - Interpellanza: "Strategie per la gestione del fabbisogno idrico regionale per uso agricolo e potabile per la prossima stagione estiva".
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 29 Consiglieri possiamo riprendere con il punto n. 40 all'ordine del giorno. Il consigliere Ganis illustra l'interpellanza.
Ganis (LEGA VDA) - Riprendiamo un tema importante: quello della carenza idrica, ho preso nota prima delle risposte dell'Assessore che ha dato al collega Marquis perché la nostra iniziativa comunque riprende in parte quella del collega.Abbiamo più volte portato all'attenzione in questo Consiglio regionale anche come gruppo il problema dell'acqua e le cause della crisi idrica che lo riguarda. Ricordo la prima iniziativa datata 9 marzo 2022 avente come oggetto: "Iniziative volte a salvaguardare l'approvvigionamento idro-potabile a uso agricolo della Regione" e già allora, come gruppo, avevamo evidenziato come i cambiamenti climatici e l'innalzamento delle temperature stavano rendendo il rifornimento idrico potabile un problema; un problema non solo legato strettamente al tempo, una parte della colpa va anche attribuita al genere umano, ossia la cattiva gestione delle acque potabili: mi riferisco alla scarsa manutenzione delle reti idriche e dei sistemi agricoli.Vorrei ricordare che il 22 marzo si è celebrata la Giornata mondiale dell'acqua, un giorno importante per sensibilizzare le comunità sull'importanza della gestione delle risorse idriche e sulle azioni da intraprendere per gestirle al meglio. Una celebrazione che è stata ben rappresentata anche dal Comune di Saint-Vincent, una serata dedicata alla carenza idrica e prospettive per il futuro, alla quale ho partecipato insieme al collega Dino Planaz e ho visto anche la presenza degli Assessori, del Presidente dell'Unité des Communes Mont-Cervin, il Direttore di CVA e il Presidente del BIM ed è proprio il BIM che ha erogato 43 milioni di euro per i progetti di manutenzione del sistema idrico.Vorrei inoltre ricordare che nei mesi di febbraio alcuni Comuni valdostani segnalavano problemi di carenza idrica a causa delle poche piogge o la rete di distribuzione vetusta. Ricordo inoltre che le nostre risorse idriche vengono utilizzate per l'innevamento programmato per garantire appunto la pratica dello sci, per uso agricolo e per tutte le derivazioni idroelettriche, fonte primaria e di assoluta importanza per la nostra Regione.Ora, visto che la situazione appare critica su tutto il territorio nazionale e regionale, si interpella il Governo per conoscere quali siano le strategie che il Governo regionale intende attuare ai fini di risolvere in tempi brevi o nell'immediato il fabbisogno idrico regionale, sia per uso agricolo che per quello potabile visto l'avvicinarsi della stagione estiva 2023.
Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Grazie collega Ganis, la ringrazio anche per aver partecipato a quella serata di Saint-Vincent, quella che potrebbe poi diventare una piacevole occasione in occasione di quella giornata celebrativa della risorsa acqua.Come ho avuto modo di illustrare, il Governo regionale ha attivato e sta valutando un piano organico di misure per far fronte alla crisi idrica, ne abbiamo parlato nell'iniziativa precedente ma è bene ritornare sull'argomento. Le iniziative previste hanno ovviamente tempi di realizzazione diversificati in relazione anche solo con riferimento all'entità dei finanziamenti necessari. È bene fare subito chiarezza quindi sulle tempistiche di realizzazione e conseguimento dei benefici auspicati per quanto meno ridurre gli effetti della crisi idrica.Come ho illustrato, nel settore potabile i Comuni hanno disponibili dalla fine dello scorso anno 4 milioni di euro per realizzare interventi di potenziamento delle opere di captazione anche mediante nuovi punti di prelievo, prelievo di interconnessione tra rami diversi delle reti di distribuzione e delle opere di accumulo. In condizioni di emergenza, cioè in assenza di disponibilità idrica, possono essere attivate le misure di protezione civile con il rifornimento tramite autobotti fino a quando non si riusciranno a reperire le fonti adeguate, abbiamo visto già nel mese di febbraio che abbiamo dovuto ricorrere a questo supporto.Il 2022 è stato un anno eccezionale, lo dicevamo poco fa, ma potrebbe diventare normalità nell'arco di un decennio o forse anche prima, infatti nel medio-lungo periodo i modelli previsionali evidenziano un costante aumento delle temperature medie e una contestuale diminuzione delle precipitazioni. In questo scenario è necessaria l'adozione urgente di un quadro di misure di adattamento ai cambiamenti climatici, ivi compresa una gestione attenta della risorsa idrica. A medio termine, con l'avvio della realizzazione del piano di ambito dell'EGA, sarà possibile rafforzare ulteriormente il sistema di approvvigionamento, ne abbiamo parlato anche nella serata di Saint-Vincent anche di questa volontà, questa necessità di proseguire congiuntamente nell'ambito degli Enti locali. Nel settore irriguo poi vorrei sottolineare che su questo tema si sta lavorando in stretta sinergia con l'Assessorato dell'agricoltura.Potremmo quindi distinguere tra investimenti a breve, medio e lungo periodo. Sono stati da poco modificati i criteri di applicazione per la concessione di contributi ai Consorzi di miglioramento fondiario per la realizzazione di interventi urgenti di manutenzione straordinaria, era la delibera 269 del 27 marzo del 2023, portato avanti dal collega Carrel, quindi è importante aver aumentato le risorse da 75 mila a 150 mila per questi interventi, una conseguenza di quello che è stato l'impegno di andare ad aumentare le risorse in fase di bilancio in vista del 2023, mentre a medio-lungo termine è quindi necessario predisporre una pianificazione che possa consentire un corretto e mirato dimensionamento dei bacini di accumulo al fine di aumentare la resilienza del territorio, ma è prioritario passare attraverso uno studio predisposto in sinergia con gli altri Assessorati coinvolti e tenuto conto anche delle esigenze di approvvigionamento di acqua potabile e per uso industriale che individui luoghi più idonei per la realizzazione dei bacini di accumulo, le opere di trasporto necessarie per l'adozione dell'acqua e il corretto dimensionamento di tali bacini, ne abbiamo anche parlato in occasione della mozione che abbiamo approvato.Va indubbiamente sottolineato un aspetto: va considerato che parliamo di opere costose e che non sarà possibile realizzarle ovunque, questo va detto e va ricordato. Sarà importante ragionare avendo bene a mente qual è la richiesta idrica, sia potabile che irrigua, di un territorio ma anche quali sono le potenzialità di accumulo, quindi le precipitazioni e i ghiacciai che sono a monte che quel territorio è in grado di offrire, unitamente anche alle valutazioni paesaggistiche di tutela del territorio.Non deve però mancare tutto l'aspetto non secondario di studio, di ricerca, di monitoraggio, non a caso abbiamo approvato quella mozione che andava in questa direzione. In sostanza, per poter irrigare in maniera efficiente, è importante decidere correttamente quando, come e quanto irrigare. In tal senso esperienze come "Riserva Acqua" o gli studi portati avanti da l'Institut agricole régional e da ARPA sono fondamentali, così come il supporto di enti che sono costantemente al nostro fianco come Fondazione Montagna Sicura.Con la proposta di modifica di legge della 11/1998: "Normativa urbanistica di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta", che presenteremo con la prossima legge di manutenzione 2023 - ne parlavamo a fine di questa mattinata -, sarà semplificata la procedura autorizzativa per i bacini di accumulo fino ai 100 metri cubi, una prima e immediata risposta. Questo permetterà ai diversi operatori agricoli di valutare la possibilità di realizzare piccole scorte di acqua attraverso le quali mitigare gli effetti della siccità, almeno sulle coltivazioni orticole. Si proseguirà inoltre poi, nei casi di conflitto, a gestire tavoli di concertazione nei quali guidare i diversi utenti nella riduzione dei prelievi per minimizzare gli effetti della carenza di disponibilità attraverso azioni di persuasioni e di limitazione delle autorizzazioni dove sono disponibili strumenti di misura quantitativa. Le azioni di sensibilizzazione al risparmio e all'uso razionale dell'acqua sono utili per sviluppare una coscienza all'uso consapevole della risorsa ma diventa difficile quantificare i benefici immediati e i futuri cambiamenti di comportamento. A questo va aggiunto quello di cui si parlava questa mattina, quindi l'importanza di una campagna anche informativa, guidata e coordinata dalla Regione sulla quale sicuramente potremo e dovremo incidere come parlato in mattinata con il collega Marquis.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta. Da quello che ho capito, quindi mancano ancora gli studi e il monitoraggio della situazione prima di poter fare dei lavori importanti sul nostro territorio, quindi a questo punto credo che l'estate 2023 sarà per molti un'estate secca.Lei nella risposta che ha dato a Marquis aveva dato un numero di interventi da effettuare sul territorio, quindi rendere efficiente il sistema idrico, pianificare interventi con la costruzione di bacini, la lotta all'informazione e semplificare le norme per l'utilizzo dei bacini attuali. Io aggiungerei anche implementare il riuso delle acque reflue, anche se adesso forse con il problema della siccità magari non è così semplice, però lo tenga presente e recuperare anche - perché no? - le acque piovane. Questi sono degli interventi che devono comunque stare al centro di una strategia idrica regionale e - perché no? - anche nazionale. Questo patrimonio ogni giorno è sempre più minacciato e purtroppo si apprende sempre in ritardo che non esiste, come ha detto lei, una conoscenza delle reali risorse idriche a nostra disposizione, come manchi una cultura, la cultura dell'acqua, anche perché fino ad oggi ne abbiamo avuta sempre in abbondanza. L'oro blu, com'è chiamato, quindi sta diventando sempre più raro, ognuno faccia la sua parte, in primis la politica.