Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2260 del 5 aprile 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2260/XVI - Interpellanza: "Problematiche legate alla sicurezza relativamente al progetto del nuovo impianto di risalita Pila/Couis e al conseguente adeguamento delle piste da sci del comprensorio di Pila".

Bertin (Presidente) - Il punto all'ordine del giorno n. 32 è già stato affrontato nella giornata di ieri, passiamo pertanto al punto n. 33. Per illustrare l'interpellanza, la parola al consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Torniamo ancora a parlare della stazione di Pila, io in premessa vorrei sottolineare che Forza Italia è assolutamente favorevole al nuovo impianto che collega Pila con la parte alta della stazione, quindi la telecabina Pila/Couis, anche se dapprima era una seggiovia, forse per l'altitudine e per il freddo si è voluto optare in quella direzione, ma probabilmente in una commissione di approfondimento anche questo avrebbe potuto essere oggetto di quesito e si potevano dare delle risposte.

Soprattutto siamo particolarmente favorevoli al collegamento con Cogne, vero e proprio, dal nostro punto di vista, intervento di vero sviluppo per il turismo per Cogne, per Pila e anche per Aosta. Tutto questo ovviamente in estrema trasparenza, garantendo la sicurezza, tema che è l'oggetto di quest'interpellanza e forse, a sentire anche i commenti di chi mi ha preceduto e della consigliera Guichardaz, una più attenta valutazione dei costi. È stato quindi pubblicato l'appalto per la progettazione esecutiva, la fornitura, il montaggio e la messa in servizio, è stato valutato anche un secondo appalto per i lavori di adeguamento delle piste di sci, il totale dell'intervento ammonta a 57 milioni e pare che l'80 percento sia a carico della Regione.

Richiamo il dibattito che si è tenuto il 22 marzo, Assessore, dove veniva sottolineata l'esigenza di prevedere una progettazione che prevedesse un percorso sicuro per sciatori e avventori che devono recarsi al bar ristorante Yeti, all'albergo Lyon Noir, al condominio Alpe di Pila e altre case private che ci sono in quella parte della vallata, questo per raggiungere questi luoghi in sicurezza, in quanto sono costretti ad attraversare la pista di sci in inverno e la pista che è attraversata dai cicloturisti in estate: dico cicloturisti perché vanno a velocità anche piuttosto significative.

Ci pare che si sia voluto sorvolare alle tante richieste di confronto nella Commissione competente, quindi proprio questo voler sorvolare - non me ne vogliate - ha inevitabilmente provocato la giusta curiosità: mi riferisco all'interpellanza che presentai un anno fa, l'11 marzo del 2022. In quella occasione avevamo anche sottolineato che valutavamo con piacere la nascita di una nuova stella, ritenendo questa la prima parte di quel sogno che era poi il sogno di avere un collegamento con Cogne, quindi confermando ovviamente il nostro sostegno a questo processo di sviluppo che si poteva individuare. Chi conosce e frequenta la stazione di Pila non può certamente dissentire che quella può essere e deve essere un'operazione importante in quanto è prioritario che quell'impianto di collegamento tra Pila e Couis 1 debba essere ammodernato perché adesso - e lo dice chi l'ha frequentato per centinaia e centinaia di volte - è davvero alla "canna del gas" come si dice. In quell'occasione - parlo del nostro provvedimento del 2022 - avevamo sottolineato che, in un progetto di riqualificazione e ammodernamento della stazione delle piste, anche la sicurezza doveva trovare la sua giusta collocazione proprio nella fase di progettazione, in quanto nessuno dei progetti presentati e visionati nella pubblicazione presentato allo Splendor vedeva una risoluzione del collegamento della strada carrabile che porta dalla parte bassa del piazzale di Pila fino appunto ai quattordici appartamenti, al ristorante Yeti e all'albergo Lyon Noir, che è molto frequentato soprattutto da gruppi di ragazzi che scendono con gli sci a piedi e arrivano proprio in quella zona e in quel percorso. Il vero problema di quel passaggio quindi è la sicurezza e si pensava che, investendo 57 milioni, sarebbe stato necessario e opportuno intervenire anche in quell'ambito.

Lei all'epoca mi rispose che il costo dell'operazione era di circa 600 mila euro e che si poteva valutare in una fase successiva, "al momento attuale è sospeso - queste sono le sue parole - ma non si è deciso di rinunciarci, anzi, è stato tenuto nella giusta considerazione nella progettazione della telecabina - e non l'abbiamo ancora visto - la sospensione è data dal fatto che la società ritiene sotto questo profilo...", lei si faceva portavoce di questo ma anche promotore di un incontro in modo che si potesse parlare che alcuni degli investimenti che si andranno a realizzare possano prevedere anche questa parte. Sottolineava ancora che il progetto è stato sospeso dalla società per una questione di costi, appunto 500-600 mila euro. Infine lei concordava nel farsi promotore eventualmente di un incontro dove si possa approfondire, anche in maniera più dettagliata, le cose che sono state sottoposte all'attenzione del Governo. Questo era quanto ci aveva detto nel Consiglio del 24 marzo.

Su queste prime considerazioni noi chiediamo se la progettazione esecutiva tiene conto di quest'importante criticità già anticipata un anno fa e tutta finalizzata alla sicurezza dei soggetti coinvolti e alle eventuali responsabilità che si potrebbero delineare qualora succedesse un incidente, ne sono già successi, per fortuna, non gravi ma ne sono già successi. Qualora la progettazione non lo preveda nell'intervento, per quale motivo non si sia voluto tener conto di questa sollecitazione e se sia stato richiesto o al Comune di Gressan o alla società Pila di intervenire per ovviare a questa criticità.

Venendo alla seconda parte dell'interpellanza, ovvero al completamento del sogno, ci siamo interessati affinché si facesse un po' di chiarezza anche tra di noi, soprattutto leggendo gli articoli che si stanno succedendo sulle testate giornalistiche, i sopralluoghi, gli incontri pubblici che si sono organizzati e tutto questo silenzio di non andare in Commissione, non voler approfondire un pochino ci preoccupa. Ci chiediamo che cosa c'è sotto, il mancato coinvolgimento della Commissione, le richieste di audizione non esaudite, c'è qualcosa che non capiamo bene.

Pare che siano state richiamate delle alternative al progetto Pila/Couis, meglio alla Platta de Grevon o al Tsa Seche? Si è tenuto conto degli accumuli di neve portati dal vento, che normalmente si verificano laddove proprio è previsto il ristorante a stella? C'è una valutazione dell'impatto economico che può avere un ristorante che va a circa 200 posti rispetto ai ristoranti che stanno a metà della stazione? Un calo quindi notevole di fatturato nella misura in cui non c'è un collegamento con Cogne, che potrebbe portare ulteriori sciatori, ma con lo standard attuale mi rendo conto che potrebbe esserci un calo significativo rispetto a quelle strutture. Questo è il percorso che noi riteniamo di voler capire e, nonostante gli impegni presi, per quale motivo la Commissione consiliare competente non sia stata coinvolta.

L'ultima domanda, che è significativa, e con questa vogliamo un attimino capire bene perché ci sono ovviamente delle note che riguardano appunto il SIF dove alcune frasi sono preoccupanti dal nostro punto di vista e non è certo questo il momento per approfondirle, ma la Commissione - Presidente della Commissione, guardo lei - sarebbe opportuno che le approfondisse... se vi sia la certezza che detta progettazione esecutiva del collegamento Pila/Couis 1 consentirà di progettare e di realizzare il collegamento con località di Cogne, che è significativo del progetto di sviluppo che noi riteniamo importante per il futuro di quella Vallata.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Grazie collega Baccega. L'investimento della Pila/Couis avviene dopo tantissimi anni dove non si è speso un soldo per quel comprensorio, quindi capisco bene che probabilmente c'è necessità, anche sul comprensorio, di un coinvolgimento, che, ripeto, come ho detto prima, è compito della società. La società io so che si è confrontata con le associazioni, con gli operatori, confrontarsi non vuol dire che tutti ti danno ragione, lei ha fatto l'Assessore anche in questi anni, ha avuto compiti di responsabilità, il confronto è parte di una discussione politica, poi bisogna prendere le decisioni, andare avanti e cercare di fare il lavoro migliore possibile nell'interesse di tutti, però noi abbiamo sempre detto alla società di confrontarsi con gli operatori e di fare il lavoro che deve fare.

Questa mattina ritorniamo sul tema del confronto della Commissione, io non penso che ci sia stata la mancanza di volontà da parte di nessuno, l'ho detto qua e, secondo me, adesso, al di là delle battute, lo stesso Presidente precedente, il Presidente attuale... noi abbiamo provvedimenti fermi già da tempo e oggi la difficoltà è trovare - e di nuovo lo dico in generale per l'organizzazione dei nostri lavori - un modo per lavorare in maniera anche un po' più snella, perché comunque si sta accumulando il lavoro, ci sono tutta una serie di iniziative che correttamente i gruppi di opposizione hanno voglia di affrontare, poi dopo il tempo lavoro bisogna organizzarlo probabilmente in una maniera diversa, aggiungere un giorno alla settimana, il sabato, non lo so, però bisogna fare in modo che le cose si possano fare, perché qui voi fate difficoltà, noi ci fermiamo a volte con i nostri provvedimenti e ci sono delle iniziative, come questa, che dispiace di non aver avuto modo di portare qui. Io mi sento di proporre perché a questo punto non fare addirittura un sopralluogo, visto che lo volevamo fare da un'altra parte, facciamolo anche qua, tanto - ripeto - non amministriamo i soldi di casa nostra, amministriamo i soldi pubblici tutti, tutti noi siamo interessati a fare il meglio possibile, facciamo un sopralluogo con i tecnici, mettiamo a disposizione la società, Finaosta dirà le sue sulla parte finanziaria e le cose devono stare come devono stare nella maniera più trasparente possibile.

Rispetto alla pubblicazione degli studi, invece io non la vedo assolutamente così, non è che c'è uno studio da pubblicare e un altro da non pubblicare, la società ha l'indicazione di fare almeno le sue serate pubbliche di presentazione allo studio e le deve fare, ma io non vedo perché oggi uno studio va pubblicato, messo a disposizione di tutti e un altro no. Se pubblichiamo tutto, pubblichiamo tutto, sennò si fa il nostro lavoro qua, si analizzano i documenti, si fa l'attività per la quale la gente ci ha eletto e poi dopo si prendono delle decisioni, ma senza nessun problema.

Rispetto al tema dell'intervallivo, la società presenterà lo studio senza ovviamente nessuna limitazione perché oggi c'è un confronto in atto su più proposte, su tutta una serie di tematiche e ben venga e alla fine dovremo prendere le decisioni politiche, tecniche, amministrative, finanziarie, però sono argomenti diversi.

Per quanto riguarda i due temi che propone: la questione del sottopasso e la questione del collegamento, io mi ero preso un impegno intanto di portarli all'attenzione della società, è vero che avevamo previsto un incontro, però probabilmente se non si fissa una data in agenda, a volte poi si perdono di vista gli appuntamenti, ma nulla vieta di farlo ora.

La società nelle sue valutazioni rispetto a questo progetto che permane sospeso ritiene che al momento, con quel tipo di sviluppo, ci sarà una fortissima riduzione di passaggi in quella zona proprio perché il collegamento cambia quelle condizioni. Sono previsti dei lavori di sistemazione del passaggio, di miglioramento dei livelli del terreno, lo dico, e apro e chiudo la parentesi ma non per farla arrabbiare, le norme oggi prevedono gli attraversamenti, la responsabilità rimane in capo ovviamente a chi decide di gestire in questa maniera i comprensori, dove possiamo è bene non prevederli, perché comunque possono essere sempre motivo di incidenti o di particolari problemi. Da quello che mi è stato preparato anche in sua risposta, non è una zona che è stata oggetto di problemi in questi anni, però, le ripeto, io non vivo lì e quindi le racconto quello... però il sopralluogo magari ci metterà anche in condizioni di valutare questi aspetti. Permane la sospensione in attesa di una valutazione definitiva anche dell'organizzazione del comprensorio una volta realizzati i lavori. Se si riterrà, come Consiglio regionale, di dare un'indicazione in questo senso, la società valuterà ovviamente le indicazioni politiche e non gestionali che daremo loro al riguardo del sottopasso, però ad oggi sono queste le valutazioni, che si è in attesa di una valutazione definitiva una volta realizzati i lavori.

Sul collegamento l'accordo di programma è sottoscritto anche dal Sindaco di Cogne, che è il primo interessato alla realizzazione di questo collegamento. Quello che ci siamo impegnati a fare e che vorremmo fare è completare gli studi che sono già stati presentati in passato, che sono probabilmente studi non a un livello di dettaglio che può essere ancora approfondito in una visione che comunque vede anche la tecnologia e l'ingegneristica ancora evoluta in questi ultimi anni. L'impegno che io mi prendo è di dare un indirizzo affinché si possa completare questo studio, verificare la piena realizzabilità e poi ovviamente rimane sempre il tema delle risorse, che è un tema che va affrontato in un quadro complessivo in una stagione che ho già avuto modo di dire oggi ha superato i 100 milioni di euro di fatturato in un settore che sta dando comunque risultati importanti, ha bisogno di investimenti importanti, ma in una visione complessiva della nostra economia turistica sappiamo che cosa rappresenta per noi oggi e cosa può rappresentare per noi domani in una situazione dove il prodotto sci e l'offerta turistica invernale vedrà altri territori in forte difficoltà, speriamo noi di poter affrontare queste difficoltà con una competitività acquisita negli anni attraverso gli investimenti.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega per la replica.

Baccega (FI) - Grazie Assessore. Io la conosco perché ho lavorato con lei con grande piacere e so che quando si prende un impegno, gli impegni li porta a compimento. Ribadisco quindi la necessità di avere un confronto su quest'argomento, parlo appunto della strada che in questo momento attraversa le piste di sci e mi permetto di mettere a disposizione un sottopasso sotto una pista carrabile, questo poi glielo do... è a Madonna di Campiglio. È una roba che costa molto poco: 450 mila euro, l'hanno realizzato, è un passaggio carrabile sottopasso. Se lei quindi conferma di dare quest'indirizzo alla società e conferma la volontà di andare nella direzione di fare un ulteriore approfondimento con un sopralluogo, credo che sarebbe una cosa importante.Sul collegamento con Cogne, io ho guardato, perché poi, approfondendo i temi, si accendono le lampadine rosse e inevitabilmente queste lampadine rosse procurano grande attenzione a certi temi. Guardavo le conclusioni della relazione della struttura di infrastruttura funiviaria, che dice, parlando del collegamento con Cogne, che "questa ipotesi pare sostenibile sia a livello di costruzione che di gestione a fronte di un finanziamento pubblico e delle percentuali massime...", eccetera. Alla fine poi dopo dice: "ci sono tutta una serie di criticità, una di queste criticità è il passaggio sotto l'attraversamento della linea elettrica, la Super Phoenix, le caratteristiche geotecniche dei punti di intersezione dei sistemi", insomma, ci sono una serie di criticità piuttosto significative, alla fine concludono dicendo: "la fattibilità tecnica quindi non è scontata". Anche di questo sarebbe opportuno mettere insieme i pezzi per capire se tecnicamente è fruibile o non è fruibile. Perché dico questo? Perché evidentemente un investimento di 57 milioni che passa da una seggiovia a sei posti a una funivia a otto posti, quindi con un raddoppio dei costi, ha ovviamente un senso nella misura in cui si può avere la continuità su Cogne ed è chiaro che il Sindaco di Cogne firma l'accordo di programma, perché vuol dire che, quando si firma un accordo di programma, c'è una volontà politica, seria e forte per andare a compimento di quel progetto. Noi crediamo fortemente in quel progetto nella misura in cui sia realizzabile.

Comunque la ringrazio, se riusciamo a completare il percorso con un sopralluogo sul posto e magari sentendo anche gli attori di questo percorso, sarebbe una cosa buona e faremmo un buon servizio a quella località.