Oggetto del Consiglio n. 2221 del 23 marzo 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2221/XVI - Interrogazione: "Stato dell'arte rispetto agli incontri del tavolo di confronto con il Comune di Aosta in merito alle problematiche legate all'ampliamento del complesso ospedaliero U. Parini".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 45 all'ordine del giorno. La parola per la risposta all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Il tavolo tecnico oggetto dell'iniziativa ha visto sinora svolgersi quattro incontri: l'11 giugno e il 27 luglio del 2021, il 28 giugno e il 4 novembre del 2022.
Nel corso degli incontri non sono ad oggi emerse criticità tecniche sulla realizzabilità dell'opera.
Relativamente alle evoluzioni progettuali intervenute nel corso del 2023, i primi elaborati in variante del progetto definitivo di ampliamento a est confermano la compatibilità della realizzazione dell'intervento con la salvaguardia dei reperti archeologici che verrebbero quindi ospitati all'interno del nuovo piano seminterrato prospiciente in Via Guedoz.
Riguardo a tale aspetto, la Soprintendenza indicherà le modalità di fruizione dei reperti e in fase di progettazione definitiva renderà il proprio parere, già espresso informalmente, circa la compatibilità dell'ampliamento con la sottostante area archeologica.
I reparti ospedalieri oggi ospitati presso gli edifici ex maternità e Beauregard saranno tutti trasferiti al Parini nella fase successiva alla realizzazione dell'ampliamento, liberando questi due stabili dalle attività di matrice prettamente ospedaliera.
Nel corso delle riunioni e di un successivo incontro con il Comune di Aosta, non sono emerse proposte sulle future destinazioni d'uso dei due siti. Il confronto su questo tema è naturalmente ancora aperto e potrà essere oggetto delle prossime riunioni del tavolo tecnico.
Si può, in ogni caso, già da subito ipotizzare che la ex maternità non avrà più destinazioni sanitarie, in quanto l'edificio difficilmente potrà rispondere ai requisiti tecnici e organizzativi richiesti in tal senso.
Particolare attenzione è stata finora rivolta all'impatto dell'opera sulla città con riferimento alle interferenze con: 1) la viabilità; 2) le reti dei sottoservizi; 3) la dotazione di parcheggi; 4) la cantierizzazione vera e propria dell'opera.
Nel corso del tavolo tecnico ultimo, quindi quello del 4 di novembre, si è apprezzata la maggior dotazione di verde pubblico e verde pensile in progetto e, tra l'altro, non c'è stato incremento in tal senso della superficie utile.
Sono state condivise le preoccupazioni in ordine all'impatto sulla viabilità cittadina e i flussi di traffico. Le modifiche progettuali imposte dai ritrovamenti archeologici determineranno quindi una nuova riorganizzazione distributiva degli spazi, non consentendo di utilizzare l'accesso al parcheggio attestato sul lato sud direttamente da Via Roma.
Questo determinerebbe quindi un aumento di traffico incrementato dai flussi in ingresso e uscita dal parcheggio stesso.
Regione e Comune, anche in considerazione dell'appesantimento della circolazione, hanno quindi concordato sulla necessità di disporre di uno studio del traffico: tale studio è in fase di affidamento da parte di SIV e dovrà identificare le azioni e/o le opere idonee a ridurre gli aggravi di traffico causati dall'intervento da porre naturalmente in essere fin dalla fase iniziale di cantiere. Il tavolo sarà nuovamente convocato per analizzare le indicazioni contenute nello studio.
Riguardo alle iniziative organizzate per far conoscere il nuovo progetto alla popolazione, nei prossimi mesi sarà installato nell'area dell'ampliamento, indicativamente nell'angolo tra le vie Guedoz e Ginevra, uno spazio divulgativo coperto e climatizzato, aperto al pubblico in orario diurno, in cui saranno fornite informazioni e immagini relative alle attività del cantiere in corso.
Per quanto riguarda le attuali camere mortuarie su Via Chaligne, la variante di progetto inerente all'ampliamento e alla ristrutturazione delle centrali tecnologiche prevede il loro adeguamento tramite demolizione e ricostruzione.
L'emergenza sanitaria che ha interessato l'Ospedale negli ultimi anni ha obbligato a un'organizzazione differente delle attività, anche mediante la realizzazione di strutture prefabbricate che hanno via via occupato tutte le aree esterne all'area ospedaliera, anche libere da vincoli.
È in fase quindi di valutazione una delocalizzazione temporanea del servizio di morgue nel biennio 2024-2025 presso il cimitero cittadino, ferme restando altre possibilità a oggi ancora in fase di approfondimento.
Presidente - Per la replica, la parola alla collega Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Rimango sempre più esterrefatta.
Nella risoluzione votata dalla vostra maggioranza, si parlava di un serrato confronto con il Comune di Aosta e apprendiamo che gli incontri da quel 2021 a oggi sono stati quattro, quindi io non so bene cosa voglia dire "Serrato confronto", ma mi sembra che sotto questo punto di vista credo che ci sia molto da discutere. In più si è già pensato all'ampliamento, si è già pensato a tutta la parte di demolizione di varie palazzine e adesso si pensa allo studio del traffico.
Mi sembra veramente una roba assurda, quando lo studio del traffico lo chiedevamo già due anni fa ed era chiesto addirittura anche da gruppi che adesso sono in maggioranza ma che evidentemente si sono dimenticati quello che hanno detto tempo prima proprio sulla questione della viabilità in quella zona.
Bene che si mettano dei pannelli per spiegare alla popolazione, forse sarebbe anche opportuno, perché io ho chiesto quegli elaborati con 116, quindi li ho e li ho analizzati, ma forse sarebbe opportuno che quegli elaborati venissero anche spiegati alla Commissione, perché, come lei ha detto, e non è banale, per due anni si pensa di spostare la morgue, e io non so se voi vi rendete anche solo conto di cosa vuol dire spostare le camere mortuarie dall'Ospedale al cimitero di Aosta, perché vuol dire far intanto accrescere i costi delle persone che devono far andare avanti e indietro le persone decedute, ma poi non so bene come pensiate di stipare all'interno del cimitero tutte le persone che invece sono di solito all'interno della morgue del Parini.
Rispetto all'ampliamento, come ho detto, io ho potuto già analizzare la parte di progettazione riferita ai lavori di cui lei ha parlato, ma non sono lavori minimali, si parla di chiusure del traffico di Viale Ginevra, di Via Saint-Martin-de-Corléans, di Via Chaligne, si parla di tutta una parte... di tagli di alberi, di modifica dell'illuminazione pubblica, spostamento del depuratore, rimozione delle linee della Deval e chi più ne ha più ne metta, cioè continuiamo a fare rattoppi su rattoppi; io mi chiedo come, ed il bello è che oggi non conosciamo ancora i costi di tutti questi rattoppi, perché, anche nell'ultima conferenza stampa di Giunta, lei ha parlato di 141 milioni ma che non sono gli effettivi perché dobbiamo ancora capire i costi.
Non dico che avremmo potuto costruire già un Ospedale in altro luogo da tempo, ma mi chiedo se questa riflessione non la stiate facendo anche alla luce di tutti i problemi che state rilevando.
Riprendo di nuovo un attimo il programma del mio gruppo consiliare, perché è interessante leggere cosa si diceva, quindi con lungimiranza, nell'agosto del 2020: "L'emergenza Covid ha confermato che i vecchi Ospedali mal si adattano al mutare delle esigenze e consumano grandi risorse in ristrutturazioni, che non risolvono i problemi".
Naturalmente i cinque che erano nel gruppo con noi se lo sono dimenticati ma mi fa piacere anche riprendere un passaggio di colui che è stato una delle persone più attive in quel 2007 sul referendum dell'Ospedale che diceva: "L'impegnativa della risoluzione che oggi voteremo" - quindi quella che è stata l'occasione delle mie dimissioni - "Va proprio nella direzione di produrre una relazione a supporto della politica e dei cittadini, per avere un quadro completo dei costi, dei tempi e delle soluzioni".
Ecco, sono passati quasi due anni e mi sembra che tutto questo non sia avvenuto.