Oggetto del Consiglio n. 2220 del 23 marzo 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2220/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito all'attività delle unità di continuità assistenziali (UCA) nell'ambito dell'Azienda USL".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 44 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Le UCA, Unità di continuità assistenziale, hanno preso vita dalla seconda metà di novembre 2022 sul preesistente servizio USCA, cioè le Unità speciali di continuità assistenziali.
Con deliberazione della Giunta 1012/2022, sono state attivate due sedi, Aosta e Châtillon, con presenza medica alternata con orario 8:00-20:00, secondo le disponibilità e presenze di natura infermieristica, sempre comunque garantita, ad Aosta.
L'attività del servizio UCA nel mese e mezzo in questione, si è prevalentemente dedicata alla presa in carico di pazienti Covid positivi con le seguenti attività: 1.399 controlli telefonici, 43 visite domiciliari, circa 16 pazienti mediamente monitorati al giorno, 28 consegne di antivirali, 10 11/2022, e due soli pazienti trasferiti al Pronto Soccorso.
La novità più saliente del servizio afferente alle UCA è stata la presa in carico di alcune categorie di pazienti non affetti da Covid, a domicilio oppure ospiti di strutture socio- assistenziali, impossibilitati all'accesso diretto agli ambulatori, in quanto temporaneamente sprovvisti di valutazione del modello assistenziale professionalizzante.
Inoltre le UCA hanno supplito alla temporanea sostituzione dei medici di struttura laddove mancanti.
In tali casi le prestazioni erogate sono quelle delle attività di routine della medicina di base a cui si associano medicazioni, prelievi, tamponi e monitoraggio delle prime somministrazioni di farmaci endovenosi, come da procedura territoriale.
In corso di campagna di vaccinazione antinfluenzale, per tale categoria di pazienti si è aggiunta anche la somministrazione del vaccino.
Rispetto alla seconda domanda, nell'ottica di ottimizzare le risorse, considerato che i medici UCA sono i medesimi delle continuità assistenziale o ex guardia medica, si è cercato di rendere più omogenea l'erogazione di entrambi i servizi, consentendo anche la copertura di turni di sei ore in UCA.
A ogni nuovo medico che afferisce al servizio è garantito un periodo di affiancamento a colleghi più esperti al fine di apprendere l'utilizzo delle piattaforme in dotazione e di acquisire dimestichezza con le procedure, con particolare attenzione alla prescrizione degli antivirali.
Venendo alla terza domanda, i turni scoperti nel mese di dicembre 2022 sono risultati i seguenti: a Cogne 27 su 43, a Morgex 23 su 43, a Saint-Pierre 18 su 43, ad Aosta 0 su 43, ad Antey 9 su 43, a Châtillon 7 su 43, a Brusson 13 su 43, a Gaby 0 su 43 e a Verrès 8 su 43.
Presidente - Per replica, la parola alla collega Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Dalla sua risposta finalmente comprendo che questo servizio, nonostante i grandi solleciti, è andato a interagire su quello che chiedevamo da tempo, ossia sulla presa in carico anche dei malati non Covid sul territorio.
Quello che però ci sarebbe piaciuto sapere è quali sono i criteri con cui queste persone, senza medico di famiglia, vengono prese in carico, perché non ci risulta, o meglio, sappiamo di casi in cui non viene proposto il servizio di UCA proprio per quelle persone che avrebbero necessità - invece anziché a correre in Ospedale, perché sappiamo che vanno a intasare l'Ospedale - avrebbero necessità invece che l'attività fosse potenziata sul territorio.
Alla seconda domanda purtroppo non mi ha risposto, nel senso che quello che noi chiedevamo era anche conoscere, perché c'è una diatriba lunga ormai da moltissimo tempo con l'Assessore che l'ha preceduta, che è quella rispetto all'utilizzo degli ecografi; ecografi che praticamente sono stati promessi fin dalla prima fase della pandemia e che, nonostante mille sollecitazioni, non sono mai stati impiegati dal personale USCA prima e forse anche UCA adesso, perché sembrava che non vi fosse una formazione. Quindi su questo non mi è sembrato di trovare nessuna risposta rispetto alla questione della fornitura diagnostica di primo livello e della relativa formazione.
Rispetto ai turni scoperti, vedo che la situazione, soprattutto nel distretto 1, non è tendenzialmente migliorata. Quindi, come rilevavamo anche in precedenza - e poi sicuramente le faremo delle nuove interpellanze per comprendere meglio - la situazione dell'Alta Valle, quindi quella del Distretto 1, purtroppo non solo non vede la partecipazione per la gestione delle RSA di Morgex, ma evidentemente non vede neanche il favore di moltissime di queste persone che potrebbero in qualche modo intervenire su quel territorio.