Oggetto del Consiglio n. 2219 del 23 marzo 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2219/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito al gruppo inter-istituzionale sulla disabilità e alle valutazioni effettuate ai fini della revisione della legge regionale 14/2008".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 43 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - A proposito dell'Istituto Luce: chi si assomiglia si piglia.
Veniamo alla prima risposta. Stiamo lavorando alla revisione della legge 14/2008 per rendere l'attuale sistema normativo più organico e adatto alle esigenze e alle tutele dei diritti delle persone con disabilità.
Attraverso questa revisione sarà possibile disporre di una norma quadro per la disabilità, riassumendo un contesto normativo reso composito dalla presenza di misure specifiche e naturalmente contingenti, consentendo quindi una programmazione territoriale che deve tendere a un tempo più lungo.
Il 6 dicembre del 2022 in tal senso si è riunito il gruppo interistituzionale sulla disabilità e nel corso dei lavori è stato individuato un sottogruppo ristretto che individuerà le modalità operative utili a predisporre un testo condiviso di revisione della 14/2008.
La proposta dovrà risultare armonizzata rispetto ai principi sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e dovrà inoltre garantire, in quanto orientata a formare una legge quadro complessiva, il superamento della frammentazione derivata dai diversi atti regionali di natura giuridica, legislativa ed amministrativa, che, pur provvedendo alla materia nel complesso in modo importante e sostanziale, rendono oggi assolutamente difficile impostare politiche a lungo termine.
Venendo alla seconda domanda, in prima istanza, al fine di mantenere le persone con disabilità nelle strutture residenziali per disabili anche al compimento dei 65 anni, evitando loro quindi lo spostamento in altra struttura con perdita dei riferimenti sino ad allora conosciuti, nelle more della predisposizione in corso del nuovo testo normativo, si è da subito proposta la modifica del comma 2 dell'articolo 13 della legge 14 nell'ambito del disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per l'anno 2023.
Chiudo come ho iniziato, ricordando anche che chi ha il sospetto ha il difetto.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la collega Minelli.
Minelli (PCP) - Lei è sempre un po' sibillino, io sono invece molto più basica nelle cose che dico e sinceramente non ho capito il suo ultimo riferimento, non ho proprio capito, forse poi magari me lo spiegherà, ma non è strano che io non la capisca, assessore Marzi... Ah, era riferito ad altri. Meno male, perché io faccio sempre molta fatica a capirla.
Devo dire che invece in questi due giorni, essendo che lei invece di parlare molto, come fa di solito, ha letto le risposte, mi è stato un poco più comprensibile, e anche adesso forse qualche cosa ho capito di più, ma è un limite mio, evidentemente.
Lei ha citato una data nella quale si è riunito questo gruppo interistituzionale: in data 6 dicembre è stato costituito il sottogruppo ristretto che si deve occupare della revisione della legge.
Io ho depositato quest'interrogazione, che discutiamo oggi per i motivi che ben sappiamo, il 13 di gennaio; oggi è il 23 di marzo, quindi mi aspettavo che ci fosse qualche incontro in più dall'approvazione di quella mozione - ed è stata approvata il 20 di ottobre - quindi se contiamo i mesi, ottobre-novembre-dicembre-gennaio-febbraio-marzo, sono cinque mesi, da quello che mi dice in cinque mesi è stato fatto un incontro del sottogruppo ristretto che deve modificare questa legge.
Io non so chi fa parte del sottogruppo ristretto, gli impegni che questo ha, ci saranno evidentemente anche altre valutazioni di cui si devono occupare queste persone, però sinceramente a me pare che ci si muova molto, molto lentamente.
Quindi si è riunito sostanzialmente una volta da ottobre.
Lei mi ha poi detto che nelle more del nuovo testo si è proposta la modifica di quel comma che è quello per cui avevamo già presentato la mozione allora, mi sembra che sia la cosa che si richiedeva e che deve assolutamente essere fatta, perché ricordo anche che in quell'occasione, nell'occasione della discussione della mozione, avevamo detto che molte Regioni italiane sono andate in una direzione diversa rispetto alla normativa nazionale recependo, ma recependo già da tanto tempo, le raccomandazioni della legge cosiddetta "Legge del dopo di noi" e hanno deciso, ormai parlo di almeno un anno e mezzo fa, per qualcuna anche di più, di mantenere, per le persone con disabilità over 65, modalità di assistenza che sono più consone alla loro condizione appunto di disabilità nel rispetto del loro percorso di vita e anche della vita delle loro famiglie.
Per quanto riguarda la terza domanda, e quindi la sua terza risposta, "Quali proposte, decisioni in particolare, sono state avanzate e prese per risolvere il passaggio automatico dell'affido di persone con disabilità over 65 ai servizi assistenziali per anziani". Quando io ho presentato la mozione, l'ho fatto anche perché si era nell'imminenza del trasferimento presso strutture per anziani di alcune persone con disabilità nella nostra regione. Lei su questo non ha detto niente, io so che in un caso la situazione è stata fermata per valutare meglio quello che succederà, però, da quello che io capisco, nelle more della preparazione del nuovo disegno di legge, della revisione della legge 14/2008, continuiamo a non sapere bene che cosa accadrà di queste persone nel caso in cui venga richiesto un loro trasferimento, così come previsto dalla legge, in strutture per anziani.
Quindi quello che le chiederei, Assessore, è di valutare se, considerati i tempi di lavoro di questo gruppo interistituzionale, e i tempi di revisione di un'importante legge come quella 14 - lei dice che bisogna disporre di una norma quadro - io le chiederei, nell'attesa di arrivare alla norma quadro, di valutare la possibilità di sospendere questi trasferimenti qualora venissero richiesti, almeno nei casi in cui è possibile continuare a tenere queste persone nelle strutture residenziali di provenienza nelle quali stanno vivendo.