Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 229 del 30 aprile 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 229/VII - COMUNICAZIONE DELL'UCCISIONE DELL'ONOREVOLE PIO LA TORRE E DEL SUO AUTISTA.

PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, vi aveva informato prima dell'interruzione dei programmi radio per comunicare la notizia dell'assassinio avvenuto a Palermo del Segretario regionale del P.C.I., On. Pio La Torre; la notizia è stata confermata dall'ANSA, è stato ucciso stamani in un agguato ed a quanto sembra è stato ucciso anche il suo autista. Secondo l'ANSA, l'agguato è stato teso da un commando composto da diverse persone a breve distanza da un palazzo del '700 dove hanno sede il Comitato e la Segreteria regionale del P.C.I., che è situato di fronte all'Ospedale Militare di Palermo. Sul luogo sono confluiti ingenti mezzi di polizia e dei carabinieri; posti di blocco sono stati istituiti in tutte le vie d'uscita della città e soprattutto all'imbocco dell'autostrada. L'ANSA comunica inoltre in un ulteriore informazione che numerosi esponenti politici ed in particolare i dirigenti comunisti siciliani sono giunti in via Cuba dove si è svolto l'agguato. Nell'ultimo Congresso regionale del P.C.I., La Torre, che era Deputato alla Camera, era stato eletto Segretario regionale per la Sicilia. Posso aggiungere che era laureato in Scienze Politiche, era nato a Palermo il 24.12.1927. Anche queste vittime si aggiungono a quelle del terrorismo, della mafia, dell'eversione nel nostro Paese a cui bisogna contrapporre la fermezza e la solidarietà delle forze democratiche in modo unitario al fine di proseguire sulla via della democrazia e respingere quindi ogni intimidazione.

Colleghi Consiglieri, la Presidenza propone, in accordo anche con il Presidente della Giunta, che in segno di solidarietà e di cordoglio con la Regione siciliana e con le vittime del terrorismo, il Consiglio regionale sospenda i lavori per alcuni minuti.

La seduta è sospesa.

I lavori sono sospesi dalle ore 10,51 alle ore 11,05 in segno di lutto e di solidarietà.

PRESIDENTE: Riprendiamo i lavori dopo la sospensione in segno di cordoglio e di solidarietà per l'assassinio dell'On. Pio La Torre e del suo autista.

Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): A nome della Giunta e mio personale presento al Partito Comunista le condoglianze per questo efferato omicidio che a noi sembra di chiara matrice mafiosa. Vorrei sottolineare ancora una volta che è intollerabile che in una società che si pretende civile e dove la pena di morte è stata giustamente eliminata, vivano e prosperino delle contro società parallele, dove la pena di morte è ancora praticata, e che con questi sistemi si continui ad ottenere la totale soggezione di intere popolazioni ad un potere occulto e sovente delinquenziale.

Avevamo sottolineato in quest'aula quanto fossimo legati alla persona del Presidente Mattarella e quanto la sua perdita abbia rappresentato un enorme danno per la Sicilia. Siamo convinti che l'On. Pio La Torre fosse sulla stessa strada e che sia stato ucciso per gli stessi motivi. E' per questo che con particolare emozione presentiamo le nostre condoglianze al P.C.I. sottolineando un ruolo che uomini di questo genere possono avere per la vera rinascita della Sicilia.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): A nome del Gruppo comunista ringrazio il Presidente del Consiglio, il Presidente della Giunta e tutti i colleghi per la sensibilità dimostrata in quest'occasione.

Ho avuto il piacere di conoscere La Torre e vorrei dire due parole per descriverne la figura. Si trattava di un uomo politico capace, aveva diretto per conto della Segreteria l'intervento di soccorso dell'Organizzazione comunista nelle zone terremotate. Era stato eletto in Sicilia come Segretario proprio grazie a queste sue capacità.

Si trattava di un uomo combattivo, molto legato alla sua terra, che ricordava continuamente, il quale si occupava dei problemi di questa Regione, in particolar modo della lotta a quel contropotere a cui faceva cenno il Presidente della Giunta, rappresentato dalla mafia. Ancora una volta un uomo generoso, impegnato, che credeva nelle sue idee e nella sua attività, è caduto mentre svolgeva il proprio lavoro. E' caduto come Moro, Mattarella, Alessandrini, Terranova ed altri fra magistrati, uomini politici, giornalisti, poliziotti. Penso che tutti noi in questi momenti, siamo più confermati nella volontà di resistere, di continuare a fare la nostra parte contro l'eversione e la criminalità comune per il bene della nostra Regione e del Paese.

PRESIDENTE: Credo di interpretare i sentimenti del Consiglio nel proporre che, per manifestare anche all'esterno questo nostro cordoglio, venga inviato a nome del Consiglio stesso, analogamente a quanto ha fatto il Governo regionale, un telegramma al Comitato regionale del Partito Comunista siciliano ed al Capo Gruppo dei Deputati alla Camera dei Deputati, dove Pio La Torre era eletto. Il Consiglio non ha obiezioni, pertanto redigeremo con l'ufficio di Presidenza il testo del telegramma.