Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2214 del 23 marzo 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2214/XVI - Interrogazione: "Interventi avviati per mitigare gli effetti della siccità e della crisi idrica".

Bertin (Presidente) - Punto n. 38. Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie collega Planaz. Non nego che mi sono collegato a quest'iniziativa anche per il mio intervento di ieri sera in quella piacevole e interessante serata in quel di Saint-Vincent.

Nel corso del 2022, in diverse occasioni, il suo gruppo consiliare, attraverso lei ed altri colleghi, aveva richiesto informazioni sulle azioni poste in essere per far fronte alla crisi idrica, ottenendo indicazioni precise e puntuali sulle misure che si stavano attuando e sulle quali avevate anche convenuto; crisi idrica alla quale abbiamo voluto dare una particolare attenzione e una particolare rilevanza anche in occasione delle iniziative del Bonus Entreprises dove è stato dato un riconoscimento importante al settore agricolo, dando anche una certa retroattività che era un po' motivata anche dall'andare a riconoscere gli investimenti fatti dalle aziende durante l'estate del 2022.

Ritengo che sia importante la massima condivisione del Consiglio su queste tematiche, sulle misure che si possono attuare per mitigare gli effetti di una crisi che dev'essere considerata come una crisi strutturale, con necessità d'interventi, anche urgenti, di natura emergenziale.

Tutto questo è riconosciuto anche dal suo gruppo consiliare con varie iniziative che sono oggi anche all'ordine del giorno, come le premesse dell'interpellanza, se non sbaglio la 85, del collega Ganis.

La strategia del Governo regionale è chiara e più volte ribadita:

Rendere efficiente l'attuale sistema di approvvigionamento e distribuzione idrica potabile e irrigua, riducendo le perdite e migliorando i sistemi di captazione, razionalizzando gli utilizzi delle acque, specie nel settore irriguo.

Pianificare la realizzazione d'interventi volti all'interconnessione tra le reti potabili e quelle irrigue.

Al potenziamento di nuove fonti di approvvigionamento e alla realizzazione di bacini di accumuli delle acque.

Incentivare l'uso razionale delle acque, la lotta agli sprechi, mediante campagne informative e di sensibilizzazione, migliorare la capacità di previsione di monitoraggio delle disponibilità idriche e dei consumi, tutto questo anche collaborando con gli enti locali, con il CELVA che sono in prima linea al nostro fianco.

Semplificare le procedure autorizzative relative ai piccoli bacini per lo stoccaggio delle acque destinate all'irrigazione, adeguare la governance del sistema di gestione di controllo anche mediante l'istituzione di tavoli di concertazione tra i diversi utilizzatori. Sulla semplificazione di procedura daremo seguito a un ordine del giorno nella prossima legge di assestamento. Tale strategia di intervento si è già concretizzata in misure operative.

Alla fine dello scorso anno è stato approvato, da parte dell'Ente di Governo dell'Ambito, noto come EGA, un piano triennale di interventi per circa 447 milioni di euro per rendere più efficiente e razionale l'approvvigionamento idropotabile per adeguare e potenziare il trattamento delle acque reflue.

A settembre poi la Regione ha approvato, proprio su proposta della Lega, il piano degli interventi nel settore acquedottistico, per far fronte a criticità di rifornimenti idropotabile, come previsto dall'articolo 13 della 18/2022, e con il quale abbiamo stanziato i primi 4 milioni di euro.

Nel disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale del 2023, in corso di predisposizione, è previsto - come dicevo - l'inserimento delle disposizioni che recepiscono gli impegni assunti dal Governo e dalla Regione in sede di Consiglio regionale in accoglimento dell'ordine del giorno n. 3 che citava "Disciplina urbanistica per bacini di stoccaggio delle risorse idriche", formulato in sede di approvazione del Documento di Economia e Finanza Regionale per il triennio 2023-2025, riguardante appunto l'inserimento di una procedura semplificata per la realizzazione di piccoli bacini di stoccaggio delle acque destinate all'irrigazione con capacità fino a 100 metri cubi.

Proseguono poi da parte delle strutture competenti le attività di monitoraggio e di preannuncio delle condizioni di crisi, in relazione all'evoluzione delle disponibilità idriche regionali, in raccordo con l'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del distretto del fiume Po, quale utile momento di approfondimento e confronto interistituzionale per il miglioramento della governance complessiva del sistema e per la proposizione di azioni congiunte e coordinate, uniformi e omogenee in termini di messaggi e contenuti da realizzare nell'ambito della gestione di una possibile crisi.

A tale proposito si richiama, ad esempio, la bozza di direttiva, lo studio in sede di autorità di distretto sulle eventuali deroghe al deflusso minimo vitale per le derivazioni potabili e per quelle irrigue, il servizio di colture pregiate.

L'aspetto "tutela dell'ambiente" non è infatti secondario anche nella gestione di un'eventuale crisi idrica, e le diverse misure devono il più possibile assicurare anche la tutela, in particolare, degli ecosistemi fluviali.

In particolare il lavoro di ricognizione e di analisi è volto a individuare le criticità specifiche per l'approvvigionamento della risorsa a uso idropotabile e irriguo per fonte di approvvigionamento per area di territorio e consente di poter meglio indirizzare eventuali interventi di emergenza e l'adozione di misure di riduzione o razionalizzazione dei prelievi a beneficio dei diversi utilizzatori, in particolare, appunto, quelli irrigui.

Queste attività conoscitive consentono inoltre di acquisire le informazioni necessarie per definire le esigenze, le priorità d'intervento, le possibili disponibilità anche in vista della definizione di un piano a media e lunga scadenza di realizzazione dei bacini di accumulo e di misure per la loro gestione.

Concludo, nelle sue premesse scrive: "Evidenziando che i tempi utili all'insediamento della nuova Giunta, in particolare dei nuovi Assessori, non favoriscono e non accelerano il raggiungimento delle tappe prefissate dal nuovo programma di legislatura", a questo proposito posso garantirle che nell'ambito del passaggio di consegne con il collega Carrel stiamo lavorando, i prossimi saranno giorni e settimane importanti proprio su questa tematica che oggi io affronto da un'altra angolazione, ma che già in questi due anni mi hanno visto trattarla e che il collega Carrel ha trattato in quanto Consigliere di opposizione.

Presidente - Per la replica, consigliere Planaz.

Planaz (LEGA VDA) - Assessore, della sua ultima affermazione non faccio neanche un cenno, faccio finta di non aver sentito niente; ognuno faccia quello che vuole, quello che pensa e con la coscienza a posto.

Mi fa molto piacere che le mie iniziative le servano anche per illustrare le sue serate in giro per la Valle, ma io continuo a battere su quest'argomento, perché ci troviamo in una situazione di grande emergenza e dal mio punto di vista - lasciamo stare il fatto che ha accennato lei prima o quant'altro - però non solo in Valle d'Aosta ma forse noi qui avremo qualche possibilità in più, per la nostra posizione geografica, di dare un segnale e di provare a capire cosa si potrebbe fare.

Bene quello che mi ha accennato, è normale, si parla di acqua a uso potabile. Io ieri ho visto dei Sindaci che si sono ormai rassegnati, portano l'acqua con le botti perché tanto non ce n'è; è una rassegnazione, si è già in piena emergenza, per fortuna abbiamo i mezzi per riuscire a tamponare in parte quest'emergenza, è normale che prima si farà uso dell'acqua per uso potabile - per fortuna non c'è bisogno in questo caso di andare a fare degli studi - e poi si penserà all'uso agricolo e anche all'uso idroelettrico.

Ieri è stata una serata molto interessante anche su quest'argomento e abbiamo visto i dati anche sulla produzione dell'energia elettrica, i danni che ha avuto anche il comparto, perché se non c'è acqua per turbinare, per effettuare tutte le operazioni che devono fare le centrali idroelettriche, è normale che di conseguenza il danno è a caduta libera su tutta la comunità.

Per carità, io non è che voglio sottolineare questo, però io ho portato quest'iniziativa perché dovremmo, tutti assieme - non è che le do la colpa e la causa né a lei né al suo Governo - cercare di fare qualcosa in più.

Siamo già in ritardo, se non piove, la prossima stagione sarà peggiore di quella dell'anno scorso, però cercare di migliorare qualcosa... come ha visto ci sono le iniziative dei vari Comuni che cominciano a muoversi.

Ieri è stato messo al corrente che ormai ci siamo abituati tutti che si apre il rubinetto e non ci chiediamo da dove provenga l'acqua... però ieri ho visto persone che sono un po' a conoscenza del territorio, che riscontrano che tutte le zone che oggi subiscono una criticità superiore, perché non hanno ghiacciai, non hanno fonti di acqua potabile o anche solo irrigua a monte, e hanno già avvistato la problematica: dovremo andare in breve tempo nella stagione estiva, abbiamo ancora un po' di tempo e le piogge primaverili possono migliorare un po' la nostra situazione, ma è una situazione per la quale ad oggi io vedo ancora pochi risultati.

Lei ha accennato ai bacini, per realizzare dei bacini ci vogliono dei progetti. Io non ho ancora visto nessun documento dove si vada almeno a - perché avevamo presentato quella mozione - cercare dov'è che si possono fare questi piccoli bacini - che lei continua a citare - inferiori ai 100 metri cubi, per individuare le zone.

Per fare le cose, secondo me, bisogna andare per passi e per passi bisogna decidere dove farli, dove c'è più necessità, avviare dei progetti e dopo i progetti trovare anche delle formule finanziarie; ieri mi sembra che anche il Presidente del BIM, Creton, sia stato chiaro: se si lavora tutti assieme si arriva a un risultato, se invece ognuno fa la sua strada, arriveremo comunque a qualche risultato ma magari un po' più drammatico e questo dispiace, perché - ieri lo abbiamo sentito - la politica dovrebbe fare qualcosa.

Adesso noi non possiamo metterci a fare la danza della pioggia, però dobbiamo fare il massimo di quello che possiamo fare per dare delle risposte.

Questo io penso che sia dovere di noi tutti, non sto accusando nessuno, le dico la verità, però se vogliamo, magari in Commissione, portare questi argomenti, tenere l'attenzione su questo argomento in modo da dare più risposte alla comunità il più possibile.

Presidente - Sospendiamo brevemente il Consiglio per arieggiare i locali. Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 17:19 alle ore 17:42; alla ripresa dei lavori assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.