Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2212 del 23 marzo 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2212/XVI - Interrogazione: "Competenza dell'ARPA della Valle d'Aosta rispetto ad alcune segnalazioni di cittadini residenti nel centro storico di Aosta relative alla qualità dell'aria".

Bertin (Presidente) - Punto n. 36 dell'ordine del giorno. Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Con quest'iniziativa si chiede "Se è vero che le attività segnalate da soggetti privati rispetto a possibili problematiche ambientali, in particolare relative alla qualità dell'aria, non riguardano l'ARPA".

Ai sensi della legge regionale 29 marzo 2018 n. 7 articolo 3 comma1, si dice che ARPA svolge direttamente il monitoraggio dello stato dell'ambiente, quindi anche della qualità dell'aria, e fornisce il supporto ad altri enti per le seguenti attività:

- Punto D: il supporto tecnico-scientifico alle strutture regionali, agli enti locali e alle loro forme associative e all'Azienda USL per l'esercizio di funzioni in materia ambientale previste dalla normativa vigente, con particolare riferimento alla formulazione di pareri tecnici e alla redazione di valutazioni tecniche relative al limite di accessibilità, standard di qualità, norme e metodologie di campionamento e di analisi, in conformità alle indicazioni del sistema nazionale per la protezione dell'ambiente.

- Punto E: i controlli analitici per la caratterizzazione dei fattori ambientali, in connessione alla tutela della salute pubblica e alla prevenzione collettiva, con particolare riferimento agli ambienti esterni e confinanti e agli ambienti di lavoro a supporto dell'Azienda USL anche in relazione a situazioni di emergenza nonché alla salute animale.

- Punto F: le attività analitiche, richieste dal Dipartimento di prevenzione dell'azienda USL, nonché nell'ambito dello svolgimento delle attività di Prefettura da parte dell'Amministrazione regionale, quali laboratorio regionale di riferimento.

- Punto G: il supporto tecnico analitico alle attività di controllo e di vigilanza svolte dal Corpo forestale della Valle d'Aosta nonché, per quanto di competenza, le asseverazioni tecniche delle prescrizioni impartite dall'organo di vigilanza con funzione di Polizia giudiziaria nell'ambito dei procedimenti sanzionatori in materia di tutela ambientale.

ARPA monitora, pertanto, in autonomia lo stato generale della qualità dell'aria del territorio, ma non interviene di propria iniziativa su situazioni puntuali.

In contesti quali quello evidenziato, ARPA agisce a supporto e su richiesta degli organi deputati al controllo. Giova altresì ricordare che il personale dell'ARPA non svolge funzioni di Polizia giudiziaria - che sono poste in capo al Corpo forestale della Valle d'Aosta, alla Polizia locale o ai Vigili del fuoco - e non può pertanto sanzionare eventuali comportamenti illeciti.

Nel caso specifico di immissioni da camino, ARPA fornisce un supporto tecnico agli enti preposti al controllo sul territorio - Corpo forestale, Azienda USL, gli Enti locali - di norma per il controllo degli impianti soggetti ad autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente, per i quali sono definiti precisi limiti al camino. Questo lo conosco bene in quanto Vigile del fuoco e anche da Sindaco ho avuto a che fare con problematiche simili.

A giudicare dalle immagini allegate alle segnalazioni, il camino citato pare riconducibile a una stufa o caminetto a legna o pellet per il riscaldamento di abitazione civile e non a un impianto per il quale si è prevista un'autorizzazione alle emissioni, con conseguente determinazione dei limiti al camino e il conseguente controllo da parte degli enti preposti.

Per quanto riguarda le altre fattispecie di problematiche, quali la scarsa manutenzione, l'inadeguatezza tecnica e la combustione di materiali non convenzionali che possono accrescere il rischio d'incendio, il cittadino, se ritiene lesi i propri diritti, deve rivolgersi agli enti preposti al controllo, quali, ad esempio, Vigili urbani, Azienda USL, Vigili del Fuoco eccetera, che potranno avvalersi appunto del supporto tecnico dell'ARPA in caso d'intervento in loco.

Ciò detto vorrei fare anche due considerazioni in merito all'ARPA con la quale ho avuto un primo costruttivo confronto nella mattinata di venerdì 10 marzo, iniziando appunto quel processo di approfondimento di questa realtà e delle sue potenzialità; realtà, quella dell'ARPA, che ovviamente già conoscevo ma che intendiamo continuare a valorizzare, anche tenuto conto delle elevate competenze che troviamo al suo interno.

Presidente - Replica il consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Direi che in quest'inverno così poco piovoso e poco innevato, di canne fumarie che hanno generato incendi ne abbiamo viste parecchie, i suoi già colleghi Vigili del Fuoco questo lo sanno bene.

Siamo stati contattati dagli abitanti di quella zona del centro storico di Aosta, del Vecchio Borgo di Aosta, che, prima di sentire gli enti e di coinvolgere noi Consiglieri regionali, si sono rivolti ovviamente al proprietario della casa che genera queste problematiche, che ha fatto un poco spallucce.

Intorno a questo camino, ci sono tanti altri camini e tutti quanti ovviamente risultano idonei dal punto di vista ambientale e non sprigionano dei fumi come quelli che vengono sprigionati da questo camino, che faccio vedere in fotografia.

Ora tenuto conto che l'ARPA redige un rapporto mensile sulla qualità dell'aria nella nostra regione, io ho qui quello di gennaio 2023, gli abitanti di quella zona si sono rivolti non solo all'ARPA, si sono rivolti ai Vigili del Fuoco, si sono rivolti all'Assessorato all'ambiente del Comune di Aosta, hanno scritto all'Assessorato all'ambiente anche della Regione e c'è stato un sollecito intervento - chapeau - dei Vigili del Fuoco per verificare, perché ovviamente la preoccupazione veniva fuori, però quello che ci ha stupiti è proprio la risposta dell'ARPA che, come ha detto lei, ha scritto: "L'ARPA è un ente strumentale che interviene su richiesta o delle autorità competenti, AUSL eccetera eccetera, e, quando si configura una possibile violazione di norme, verifica se siano necessari accertamenti tecnico-analitici".

Lei ci ha illustrato, rispetto alla legge 29 marzo n. 7, una serie di punti ma non è andato all'articolo 4, che parla di attività non istituzionali, dove a un certo punto dice: "Le attività di cui al presente comma sono svolte solo se compatibili con l'imparzialità dell'ARPA e se non determinano situazioni di conflitto d'interessi, anche solo potenziali, in particolare è vietato lo svolgimento di attività di consulenza in favore di soggetti privati su ambiti sottoposti a vigilanza da parte delle strutture regionali competenti". Qui non parla di privati, quindi un minimo di attenzione per chi deve redigere un rapporto mensile sulla qualità dell'aria ci aspettavamo che si potesse fare.

Dico semplicemente che sono risposte un po' evasive, ma qui bisogna approfondire, qualcuno deve intervenire, perché in qualche modo può succedere qualcosa di grave, perché probabilmente vengono anche bruciati sfalci o qualcosa che non è consono alla normalità, quindi non è un semplice cammino da casa eccetera, e credo che gli abitanti delle case intorno abbiano il diritto di poter tenere le finestre aperte senza respirare i fumi che sprigiona questo camino, che certamente qualche problema ce l'ha, lo si vede a occhio nudo.

Visto che è stato coinvolto anche l'Assessorato, inviterei a fare una valutazione più attenta rispetto a chi deve fare che cosa.

Il Comune di Aosta aveva sollecitato un incontro con gli abitanti, poi lo ha disdetto, non si capisce bene perché. L'auspicio è che il Comune di Aosta si faccia anch'esso promotore di un confronto per chiarire questa posizione.