Oggetto del Consiglio n. 2187 del 23 marzo 2023 - Verbale

Oggetto n. 2187/XVI del 23/03/2023

REIEZIONE DI MOZIONE: "ANALISI DELLA SITUAZIONE LINGUISTICA VALDOSTANA COMPRENDENTE UN CENSIMENTO LINGUISTICO A CAMPIONE IN TUTTI I COMUNI DELLA VALLE D'AOSTA".

Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri LAVY, MANFRIN, PLANAZ, LUCIANAZ, PERRON, AGGRAVI e BRUNOD e iscritta al punto 12 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere LAVY.

Interviene l'Assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre GUICHARDAZ.

Replica il Consigliere LAVY.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri LUCIANAZ, DISTORT e il Presidente della Regione TESTOLIN.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli quindici (presenti: trentaquattro; votanti: quindici; astenuti: diciannove, i Consiglieri BARMASSE, BERTIN, BERTSCHY, CARREL, CAVERI, CHATRIAN, CRETIER, GROSJACQUES, GUICHARDAZ Jean-Pierre, JORDAN, LAVEVAZ, MALACRINÒ, MARGUERETTAZ, MARZI, PADOVANI, ROLLANDIN, ROSAIRE, SAPINET e TESTOLIN);

NON APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

RICORDATI l'art. 6 della Costituzione egli artt. 38, 39, 40 e 40bis dello Statuto Speciale della Regione Autonoma Valle d'Aosta;

RICORDATA la Legge Regionale 19 agosto 1998, n. 47, Salvaguardia delle caratteristiche e tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni walser della valle del Lys e la legge 482/99;

RICORDATA la Carta delle lingue regionali o minoritarie, firmata (ma ancora in attesa di ratifica) dall'Italia il 27 giugno del 2000;

PRESO ATTO del lavoro di Anna Giacalone Ramat in Lingua dialetto e comportamento linguistico, La situazione di Gressoney;

PRESO ATTO del sondaggio linguistico effettuato nel 2001 dalla Fondation Chanoux;

CONSTATATO che in Valle d'Aosta non esiste una scuola in lingua francese e che la maggioranza delle materie viene insegnata in lingua italiana;

PRESO ATTO della risposta data dall'Assessore in data 20-10-2022 in merito all'interpellanza "Avvio in alcune scuole di un insegnamento immersivo in lingua francese";

TENUTO CONTO che l'unica rete che trasmette programmi in lingua francese o nelle lingue minoritarie è Rai 3 e che, secondo i dati del Monitoraggio linguistico dei TGR e dei programmi informativi Rai 3 Valle d'Aosta del Corecom Valle d'Aosta, la lingua italiana, per esempio nella settimana presa in esame dal 15 al 21 febbraio 2021, è usata per l'86% dei programmi esaminati (TGR Buongiorno Regione, TGR ore 14:00, TGR ore 19:30, Programmazione serale a cura della Struttura programmi della sede regionale RAI), contro il 13% del francese e l'1% del Francoprovenzale;

CONSTATATO, alla luce di molteplici esperienze minoritarie di successo italiane, europee ed extraeuropee (Sud-Tirolo, Friuli-Venezia-Giulia, Catalogna, Paesi Baschi, la Svizzera tutta, comunità germanofona belga, Québec e Acadia in Canada, ecc.) e di approfonditi studi in materia, che altresì fondamentale al preservamento di una lingua minoritaria risultano la lingua di comunicazione con l'amministrazione pubblica, il quadro mediatico e il c.d. "paesaggio linguistico", e quindi la percezione che si ha della vitalità e dell'uso della lingua minoritaria nel suo impiego nella cartellonistica e nelle indicazioni sulla via pubblica;

DEPLORATO invece lo stato carente, sommario e primitivo tanto delle realizzazioni quanto persino dell'analisi di quanto sopra in Valle d'Aosta e constatando che detta gravissima mancanza risulta pregiudizievole alla sopravvivenza delle minoranze linguistiche valdostane, nonché vergognosamente indegna di una regione che da un lato si vanta del proprio "particolarismo" all'origine della sua autonomia amministrativa, mentre dall'altro assiste passiva, inerte alla distruzione del proprio patrimonio etnolinguistico;

TENUTO CONTO degli studi relativi al maintenance, shift, endangerment, loss, death e al reversing language shift in diverse pubblicazioni di sociologia del linguaggio che ben illustrano le condizioni progressive di scomparsa di una lingua o, a rovescio, di una sua rinascita;

EVIDENZIATA la presenza sul territorio valdostano di numerosi enti che si occupano anche della tutela delle lingue come il B.R.E.L, il Centre d'études francoprovençales, il Walser Kulturzentrum, l'associazione Augusta;

ACCERTATO che l'ultimo censimento (anche) linguistico in Valle d'Aosta risale al 1921, data oltre la quale il fascismo abolì la domanda relativa alla lingua parlata nelle successive rilevazioni, soppressione peraltro mantenuta dopo il 1946, e che in quell'occasione oltre l'85% si dichiarò di gruppo linguistico francese;

PRESO ATTO che lo strumento del censimento linguistico è l'unico efficace per monitorare una politica linguistica, in quanto da esso si possono capire le percentuali dei locutori delle varie lingue e l'attitudine che si ha verso di esse, e che apparentemente nulla impedirebbe che in Valle d'Aosta si provasse a reintrodurre la normativa pre-fascista in materia;

IMPEGNA

la Giunta regionale a commissionare entro 60 giorni un'analisi completa della situazione linguistica valdostana comprendente, oltre agli elementi su indicati (sistema di insegnamento delle lingue minoritarie e valutazione della sua efficacia, uso nei media, modalità e realtà d'uso nei rapporti con l'amministrazione pubblica lato sensu intesa, situazione del paesaggio linguistico), un censimento linguistico da realizzare con un campione in tutti i comuni della Valle d'Aosta, per le diverse fasce d'età, da consegnare nell'arco del prossimo anno, evidenziando almeno i seguenti dati rilevati dai campioni scelti:

1) quale sia la lingua materna (intesa come la prima lingua parlata) e se si parli ancora all'età attuale dell'individuo;

2) quali siano le lingue conosciute;

3) quali siano le lingue che si vorrebbero imparare (Francoprovenzale, Titsch, Töitschu, italiano, francese, tedesco e inglese);

4) quanto sia ritenuto utile, attribuendo una valutazione numerica alla scelta, conoscere il Francoprovenzale, il Titsch e il Töitschu;

5) quanto possa essere utile, attribuendo una valutazione numerica alla scelta, conoscere l'italiano, il francese, il tedesco e l'inglese.

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