Oggetto del Consiglio n. 2185 del 22 marzo 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2185/XVI - Ritiro della P.L. n. 79: "Modificazione alla legge regionale 23 luglio 2010, n. 23 (Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale. Abrogazione di leggi regionali.)".
Bertin (Presidente) - Punto n. 10 all'ordine del giorno. La PL n. 79 ha avuto parere contrario delle Commissioni II e V. Per la relazione ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.
Marquis (FI) - Il 21 ottobre del 2022 abbiamo presentato una proposta di legge di modificazione della legge regionale 23/2010 che tratta la materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale. La presente proposta tratta il tema della disabilità e si riferisce all'accesso ai contributi delle spese di cui all'articolo 22 della legge 23/2010. In particolare, si tratta delle spese derivanti dall'assunzione diretta di uno o più assistenti personali e finalizzate a compensare i limiti funzionali e a favorire la partecipazione alla vita sociale delle persone non autosufficienti. Sostanzialmente si tratta del sostegno regionale a contribuire alle spese della figura dell'assistente personale, che è quella figura fondamentale nell'accompagnare le persone con disabilità all'attuazione del proprio progetto di vita.
Quest'iniziativa intende colmare una lacuna legislativa per perseguire l'equità sociale, anche nel rispetto di quanto trova applicazione al di fuori della nostra regione. In particolare si introduce il riconoscimento del diritto di accesso alla misura a tutti i soggetti di cui al comma 1 dell'articolo 3 della legge 104/1992, ovvero si inseriscono tra gli aventi diritto anche coloro che presentano una minorazione psichica, che sono oggi esclusi, perché ad oggi sono finanziati gli assistenti sociali a coloro che hanno un handicap grave in relazione alla fisicità e alla sensorialità. Questo credo sia un problema che era già conosciuto dalle strutture dell'Assessorato, è stato confermato dall'Assessore in sede di audizione ed è un problema al quale c'era la volontà di dare soluzione all'interno della revisione complessiva della legge 23/2010. Sostanzialmente si tratta di introdurre solo un articolo: l'articolo che ho descritto poc'anzi e sono state anche individuate le disposizioni finanziarie, così come previsto dalla legge. Io su questo volevo fare due considerazioni: una di carattere di metodo e l'altra nella sostanza. Sotto il profilo del metodo, è stato dato un parere di compatibilità finanziaria negativo.
Voglio ripercorrere per sommi capi com'è andata la trattazione di questo argomento e chiedo al presidente Bertin di prestare particolare attenzione a tutela delle funzioni dell'assemblea legislativa. Nella prima audizione del 14 novembre il Presidente della Regione diceva che, a seguito di un confronto con l'Assessore regionale competente in materia, è in fase di predisposizione un disegno di legge di revisione della legge 23/2010 oggetto di modifica della proposta di legge in discussione e precisa che le risorse finanziarie indicate nella proposta di legge sono disponibili nell'entità richiesta dall'articolo 2 del progetto di legge che abbiamo messo in discussione e approvato. Solo qualche giorno successivo, il 22 del mese di novembre, veniva rilasciata una lettera, sempre dalla Presidenza, dove viene detto: "con riferimento alla nota di pari oggetto, sentito l'Assessore alla sanità, si esprime parere negativo in quanto, come già comunicato in sede di audizione presso la II Commissione consiliare permanente, la materia è ricompresa in un disegno di legge di modifica della legge regionale 23/2010".
Questo è un giudizio politico, non tecnico, perché le disponibilità finanziarie c'erano. Non è finita qui, nella Commissione poi consiliare che si è tenuta e ha esaminato l'atto in II Commissione è stato sollevato il problema dai Commissari, in particolare dal commissario Aggravi, riporto le frasi dalla lettera che abbiamo ricevuto dall'Assessorato delle finanze: "al fine di agevolare l'iter delle proposte di legge, si chiede per il futuro di non richiedere il parere alla struttura competente in materia di bilancio allorquando dall'audizione del Presidente sia già chiara la non disponibilità a dare copertura alla proposta di legge". Allora io mi chiedo - e voglio condividere con l'Aula questa cosa -: premesso che esistono due organi, la Regione e il Consiglio regionale, l'organo legislativo è il Consiglio regionale, che con le sue articolazioni, attraverso le Commissioni, istruisce le pratiche, com'è possibile che su un parere tecnico venga espressa una volontà politica che sopprime la possibilità di esprimersi per il Consiglio regionale successivamente sull'argomento o per la Commissione? Perché viene detto: "il Presidente della Regione ha detto che non dà copertura", che quindi nessun Consigliere può permettersi di trattare e dire la sua su quest'argomento. Presidente Bertin, credo che lei debba prendere posizione a tutela dell'organo legislativo, perché il parere di compatibilità finanziaria finisce nella misura in cui si individuano le risorse a bilancio, dopodiché la questione entra nel merito, la proposta può essere approvata o bocciata, non è possibile che ci sia una pregiudiziale di questo tipo che mortifica il ruolo dell'Assemblea legislativa!
Due parole nel merito: il problema che veniva trattato da questa proposta di legge è un problema che vivono delle persone che hanno difficoltà e non hanno la capacità di venire qui a protestare tutti i giorni o il martedì in Regione, hanno bisogno di qualcuno che interloquisca per loro. Veniva detto nell'audizione che si condivideva pienamente l'oggetto della proposta, che tuttavia la modifica integrale della legge 23 era una questione di qualche giorno, era già stata trasmessa a tutti gli uffici competenti, che dai primi di gennaio doveva essere approvata dalla Giunta regionale. Allora oggi siamo alla fine di marzo, va bene che c'è stata dell'instabilità politica in questo periodo, ma ad oggi non c'è ancora traccia dell'approvazione in Giunta del disegno di legge n. 23/2010, ma attenzione, prima che questa cosa vada a compimento, nella migliore delle ipotesi arriva l'estate. Allora faccio un passo indietro, dal momento che è stata istruita una proposta seria che era condivisa da tutti nella sua necessità, mi chiedo perché quando bastava schiacciare un bottone, dire: "condividiamo", il problema era risolto dal 1° gennaio, delle persone che oggi sopravvivono potevano tracciare un percorso di vita, provare a vivere e a uscire da delle difficoltà che vivono nel quotidiano. Mi rendo conto che la politica ha mille cose da fare, si confronta su duemila argomenti, che questi sono problemi che toccano soprattutto solo chi li vive, che a volte si ascolta quei cinque minuti e poi dopo ci si dimentica del problema.
Anche oggi nella discussione, nel nostro caso sulle Cime Bianche abbiamo detto: "collaboriamo nel ruolo di opposizione", e crediamo che questo possa essere un approccio nuovo, ma l'approccio nuovo ci dovrebbe essere anche dalla maggioranza, che, quando condivide una cosa, non perché l'ha proposta l'opposizione la boccia, perché sennò vi suggerivamo a voi di presentarla e magari oggi saremmo riusciti ad approvarla... invece purtroppo ci sono delle persone di mezzo che hanno mille problematiche. Ancora oggi qualcuno dice: "va beh, ma è già da anni che c'è questo problema", è come dire: "uno è già da un mese che non mangia, può stare ancora una settimana, due settimane senza mangiare se non è morto fino ad oggi", ma non è questo il ragionamento politico. Allora io mi sono permesso di chiedere all'Assessore competente se al momento dell'insediamento c'è stato qualche ripensamento sull'iniziativa. Da quello che ho capito, mi pare che non ci sia nessun ripensamento, quindi mi spiace per queste persone che dovranno continuare ad aspettare vivendo i loro problemi i tempi della politica.
In più aggiungo all'Assessore, sempre sul tema della legge 23 - e ci tengo anche che il presidente del Comitato delle politiche valutative neo eletto Sammaritani prenda buona nota di questa considerazione -, che mi stupisce che si dica che tale legge è pronta a essere scaricata, che è un provvedimento che vuole modificare e innovare tutto l'approccio alle provvidenze economiche nel sociale, quando quest'autunno abbiamo chiesto di avere la clausola valutativa, ovvero, traducendo, un rapporto sullo stato di attuazione che verifichi qual è il grado di soddisfazione che c'è stato in questi anni della legge rispetto agli obiettivi che ci si prefiggeva con la sua approvazione. La risposta è stata: "non abbiamo mai fatto una verifica di questo tipo". Io auspicavo che il messaggio che era stato dato di produrre, tra l'altro, quel piano che sarà oggetto di un'interpellanza successivamente, che era stato garantito che sarebbe stato consegnato al Consiglio regionale entro la fine dell'anno e che ad oggi non è ancora stato consegnato... quindi mi stupisco come nelle more di questa verifica si possa prevedere la modifica di legge. Questo sta a significare che la modifica di legge è fatta a vista. Io, sotto questo profilo, vi inviterei a verificare cosa fanno le altre Regioni. L'istituto della clausola valutativa è molto utilizzato in tante materie, perché vengono messi a disposizione su dei temi di carattere generale e significativi dei rapporti annuali al Consiglio regionale affinché il Consiglio regionale possa deliberare con consapevolezza. Così come diceva Einaudi, l'iter di approvazione della legge dovrebbe essere: conoscere, discutere e poi deliberare, invece qui, purtroppo, si continua a deliberare senza conoscere.
Detto questo, dal momento che ho capito che non c'è la volontà di approvare l'iniziativa, tant'è che non mi sembra di avere cenni di riscontro in questo senso, credo che ritireremo l'iniziativa nostro malgrado con la consapevolezza, purtroppo, che chi vive tutte queste problematiche dovrà continuare ad aspettare, e pensiamo che l'attesa non sia del tutto breve.
Presidente - L'assessore Marzi vuole intervenire, la invito a farlo brevemente per una questione tecnica.
Marzi (SA) - A parte le ovvie battute che ci vedranno durante il Consiglio disquisire rispetto al mio brevemente... secondo me, è opportuno dare questo tipo di informazione al collega Marquis, cioè che i Commissari hanno a disposizione gli elementi di valutazione con i contenuti della relazione che è stata approvata dalla Giunta regionale con deliberazione 1605 del 19 dicembre 2022 e trasmessa loro con PEC in data 21 dicembre 2022. Essendo stato inviato al Consiglio e inoltrato ai Commissari della V, tra l'altro, ho anche chiesto la PEC di riferimento nella giornata di oggi... la clausola valutativa rispetto alla vecchia legge 23 è stata espletata sui dati 2021. Naturalmente, collega Marquis, lo specifico, ho detto è stata inviata al Consiglio per essere spedita ai Commissari della V: quindi non essendo lei nella V, è stata mandata in questa maniera, però, di fatto, nel corso dei prossimi giorni la rimanderemo per correttezza visto che, come da lei citato, nel frattempo ci sono stati degli avvicendamenti. Tuttavia come dato tecnico, ed è quello l'unico motivo per il quale sono intervenuto, non soltanto c'è la clausola valutativa di riferimento espletata e approvata in Giunta il 19 dicembre sui dati 2021, ma, di fatto, ci sono anche tutta una serie di rilievi tecnici rispetto a interventi puntuali visto che il processo di riferimento e soprattutto di riforma della legge 23/2010 è assolutamente avviato e ci vedrà la prossima settimana con gli uffici dare corso a quanto indicato.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Intervengo, oltre che come firmatario della proposta di legge, anche per evidenziare un punto ringraziando il collega Marquis per la presentazione, per aver già sottolineato alcuni aspetti.
Il problema, presidente Bertin, non è banale, perché quando nel 2018 siamo arrivati qui per la prima volta e abbiamo presentato delle proposte di legge, all'Ufficio legislativo ci hanno guardato un po' come se fossimo degli extraterrestri e ci hanno detto: "ma di solito le leggi le fa la Giunta". Questo, per fortuna, mi pare che nel tempo sia cambiato, quello che non è cambiato però è proprio da dove le leggi traggono il proprio supporto economico-finanziario, e questo è un problema soprattutto dell'opposizione, che non ha in mano i conti e quindi non sa materialmente o anche tecnicamente dove andare a reperire i capitoli per le coperture delle leggi, per questo si affida tendenzialmente, non essendoci una procedura delineata, agli uffici stessi. Gli uffici del Legislativo ovviamente non hanno in mano neanche loro i conti e devono chiedere all'Assessorato delle finanze ed è un cane che si morde la coda, perché l'Assessorato delle finanze rimanda... e in teoria dovrebbe rimandare alla II e dare poi un parere di contabilità, che è semplicemente qualcosa che accerta che i capitoli che vengono richiamati nella legge e che vengono utilizzati, i fondi che vengono trovati siano effettivamente dove sono stati indicati e le cifre siano disponibili. Se invece questo viene utilizzato come un grimaldello politico per dire: "va beh, i capitoli ci sono, i fondi ci sono, ma politicamente la legge non va bene", qui veramente siamo effettivamente a una funzione legislativa che viene svilita. Si discuta nel merito, ci si dia le coperture, le Commissioni devono esaminare, devono verificare a fronte della compatibilità se effettivamente le coperture ci sono e poi dopo si discute nel merito, come è stato giustamente detto. Peraltro questa legge è stata presentata in un momento in cui la correzione e l'aggiunta che veniva proposta ci era stata annunciata già contenuta in un provvedimento che doveva modificare completamente la legge 23/2010 e ad oggi questa legge non è ancora arrivata. C'è quindi un problema fondamentale: che questa legge, se fosse stata votata, avrebbe comunque messo una pezza, ad oggi questa possibilità non c'è. Io credo che un intervento in questo senso, una codificazione della procedura che permetta a un Consigliere che vuol scrivere una legge di dire: "non ho le competenze, non ho la cassa in mano, sentite, io ho fatto questa proposta di legge, stimo che la spesa sia indicativamente così, trovatemi le risorse". Se gli uffici dicono: "guarda, le risorse di questo tipo non ci sono", bene, ci si accontenterà di dire: "allora non si può fare"; se le risorse ci sono, si faccia una verifica in II, sia dia la compatibilità finanziaria e poi si discuta nel merito. Credo che la cosa sia semplice. Il perché questa segnalazione rispetto alla procedura che abbiamo già indicato più e più volte non sia mai stata perseguita non lo conosciamo, però credo sia assolutamente necessario intervenire.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Una breve replica. Ringrazio l'Assessore per aver dichiarato che è stato messo a disposizione il documento ma purtroppo il documento sui nostri tavoli non è ancora arrivato. Colgo l'occasione per dire che anche ieri nell'audizione che abbiamo avuto sulla questione del palazzo di realizzazione a Cervinia in Commissione, a seguito di un accesso agli atti che è stato fatto da dieci giorni, il Dirigente competente ha detto che dopo dieci giorni non è ancora arrivata sul suo tavolo la richiesta di accesso agli atti. Allora io, presidente Bertin, forse dobbiamo istituire una procedura nuova: che portiamo noi al dirigente a mano il 116 così ce l'ha in giornata, perché se utilizziamo le mail e la posta elettronica, ci vogliono dieci giorni. Io credo sia necessario a questo punto fare anche una verifica sulle modalità di trasmissione, perché se, come dice lei, è stato inviato un documento che è stato richiesto da noi in Consiglio e non ce l'abbiamo ancora sulle scrivanie, vuol dire che c'è anche un problema di funzionamento che va risolto. Siamo tutti qui per dare il nostro contributo, per poter lavorare e fare del nostro meglio, però questa è una condizione per cui siamo impossibilitati ad affrontare anche poi i problemi che stanno a cuore alla comunità.
Pertanto, a conclusione di questa breve dichiarazione, dico che ritiro la proposta, non c'è la volontà politica da parte della maggioranza di recepirla. Speriamo che nel più breve tempo possibile possa trovare la sua attuazione.
Presidente - La proposta di legge è ritirata.
Il Consiglio prende atto del ritiro.
Presidente - Per quanto riguarda le annotazioni fatte dal consigliere Manfrin, certo bisogna al più presto - avevamo già iniziato con alcune riunioni e altre sono in programma - riuscire ad avere un percorso più chiaro per la predisposizione delle proposte di legge, anche se devo dire che le proposte di legge sono sempre state fatte non soltanto in questa legislatura, ma anche nelle legislature precedenti.