Oggetto del Consiglio n. 674 del 19 dicembre 1980 - Verbale

OGGETTO N. 674/80 - APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 15 MAGGIO 1978, N. 12, RECANTE NORME E PROCEDURE PER LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE. (Interpellanza dei Consiglieri Tonino, Bajocco e Péaquin)

Il Presidente DOLCHI propone lo svolgimento della seguente interpellanza, presentata dai Consiglieri Tonino, Bajocco e Péaquin, concernente l'oggetto: "Applicazione della legge regionale 15 maggio 1978, n. 12, recante norme e procedure per la programmazione regionale", interpellanza trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.

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Ill.mo Signor PRESIDENTE

del Consiglio regionale

SEDE

I sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo comunista chiedono alla S.V. di voler inserire all'ordine del giorno della prossima seduta consiliare la seguente

INTERPELLANZA

La legge regionale n. 15 maggio 1978, n. 12, recante norme e procedure per la programmazione regionale, prevede che il primo piano regionale di sviluppo doveva essere predisposto dalla Giunta regionale entro il 1978, per il periodo 1979/1983;

Al fine di fornire alla Giunta regionale un supporto tecnico-scientifico per la redazione del piano, la stessa legge, istituiva un comitato tecnico per la programmazione regionale, formato da sette membri esperti, nominato dalla Giunta stessa.

La legge regionale n. 12 prevedeva inoltre all'art. 16 che, entro un anno dall'entrata in vigore della legge, la Giunta regionale doveva presentare al Consiglio due proposte di legge riguardanti le procedure per la formazione del piano regionale di sviluppo e le modalità per la redazione di un piano urbanistico della Regione.

Visti i clamorosi ritardi della Giunta regionale, i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

la Giunta regionale per conoscere:

1) quale è stato il lavoro finora svolto dal comitato tecnico-scientifico istituito dalla Giunta regionale;

2) quali sono le proposte della Giunta in merito agli adempimenti previsti all'art. 16 della legge regionale;

3) entro quali tempi si prevede di discutere in Consiglio regionale una proposta di piano di sviluppo regionale.

Aosta, li 5 dicembre 1980

F.ti: Tonino Alder

I. Bajocco

Péaquin

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Il Consigliere TONINO illustra dettagliatamente l'interpellanza.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE, in risposta, comunica che è stata predisposta dagli uffici una relazione e procede alla lettura di alcune parti di essa. Indica la composizione del Comitato tecnico-consultivo previsto dalla legge regionale n. 12 del 1978, i cui membri sono stati designati con deliberazione di Giunta n. 678 del 9 febbraio 1979.

Riferisce che il Comitato, insediatosi il 14 maggio 1979, si è riunito quindici volte ed ha dato il proprio parere sul documento "Prima indicazione in merito al Piano regionale di sviluppo" e che da parte di sottogruppi, appositamente creati, sono in corso approfondimenti di settori prioritari indicati dalla Giunta regionale. Pone l'accento in particolare sull'approfondimento relativo al collegamento organico tra Programmazione e Bilancio per giungere alla predisposizione di un progetto di legge, che dovrà tenere conto anche di disposizioni che sono all'esame del Parlamento.

Fa inoltre rilevare che esistono difficoltà organizzative ed istituzionali che riguardano:

- il raccordo tra la programmazione generale e la programmazione settoriale, che comporta un'organizzazione interdisciplinare tra gli uffici degli Assessorati e che per ora ha consentito di pervenire alla formazione di programmi quadro sulla formazione professionale per gli anni 1980-1981;

- il raccordo tra decisioni regionali e decisioni comunitarie e/o nazionali che, visto lo scarso coordinamento della legislazione dello Stato, l'accresciuta settorizzazione di trasferimenti finanziari dallo Stato alle Regioni ed il non definito riparto fiscale, costringono la Regione ad operare in regime di incertezza che si riflette di conseguenza sugli enti locali, sia sul versante finanziario che istituzionale.

Afferma che entro il prossimo anno si ritiene di poter proporre al Consiglio un nuovo Piano, più approfondito, in base al quale orientare l'azione della Regione per gli anni 1982-1984 e poter avviare il processo di programmazione per il triennio 1983-1985.

Conclude comunicando la propria disponibilità a fornire all'interpellante copia della relazione ora illustrata predisposta dagli uffici di segreteria ed approvata dal Comitato tecnico regionale per la programmazione.

Il Consigliere TONINO ringrazia per la risposta e per la trasmissione della relazione. Sottolinea che il sottogruppo di lavoro dovrà sottoporre al più presto, al Consiglio regionale, un documento con indicazioni concrete.

Ritiene che se è giustamente criticabile la programmazione settoriale dello Stato effettuata in modo pedestre, a livello regionale è urgente che il Consiglio, tenendo conto che il Piano di sviluppo regionale è lo strumento che fornisce gli orientamenti generali della Regione, deve approvare una programmazione settoriale, collegata ai progetti indicati nel bilancio regionale.

Per quanto riguarda il progetto di riforma delle autonomie, fa rilevare che, come Regione autonoma, è opportuno vigilare sulle nuove disposizioni statali che saranno adottate in materia di finanza delle regioni ordinarie, e che l'aspetto importante da seguire per la Valle d'Aosta saranno le decisioni concernenti il ruolo delle Comunità montane nel processo di programmazione.

Conclude con l'auspicio che le future proposte della Giunta in materia non contengano unicamente lo slittamento dei termini.

Il Consiglio prende atto.

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