Oggetto del Consiglio n. 2146 del 12 gennaio 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2146/XVI - Interpellanza: "Inquadramento lavorativo degli operatori di sostegno dipendenti della Società di servizi Valle d'Aosta."
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 31 Consiglieri, riprendiamo l'analisi dell'ordine del giorno dei lavori del Consiglio di oggi. Siamo al punto n. 27. Per l'illustrazione dell'interpellanza, consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Torniamo a parlare in questa assise della situazione contrattuale degli operatori di sostegno che operano nelle varie istituzioni scolastiche della nostra regione.
Come ricorderete, nel mese di novembre ci eravamo occupati principalmente degli aspetti didattici e anche degli aspetti formativi di questa figura, la figura dell'operatore di sostegno, aspetto su cui ovviamente comunque torneremo, perché abbiamo fatto anche su questo tema ulteriori approfondimenti.
Oggi invece vogliamo occuparci della questione contrattuale che riguarda appunto questi operatori di sostegno.
In questi mesi abbiamo infatti studiato approfonditamente il Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori dei servizi assistenziali Agidae, e in particolar modo l'accordo per il contratto di prossimità aziendale. Dobbiamo innanzitutto fare un passo indietro. Nel 2009, come anche qui insomma credo che sia abbastanza evidente, la Regione Valle d'Aosta ha indetto un concorso pubblico per titoli ed esami finalizzato all'assunzione di operatori di sostegno da assegnare alla Sovrintendenza agli studi, da inquadrare nella Categoria C, posizione C2, del Contratto Collettivo Nazionale e Regionale di Lavoro Unico, Comparto Unico ovviamente.
Dopo l'esito di questa procedura concorsuale è accaduto un fatto inusuale che, per altro, come ho già ricordato, era già stato affrontato in quest'aula anche nelle passate legislature, e cioè la graduatoria veniva annullata e il servizio di operatore di sostegno veniva esternalizzato e affidato in house alla società di servizi della Valle d'Aosta.
Gli idonei della graduatoria sono stati così assunti con un contratto che di fatto è di natura privatistica e, nonostante nel contratto di prossimità sia previsto un superminimo aziendale, l'inquadramento attuale previsto di fatto è peggiorativo rispetto alle condizioni che sarebbero state applicate in base al Contratto Collettivo Nazionale Regionale del Comparto Unico con cui gli operatori di sostegno avrebbero dovuto essere assunti. Un contratto che, inoltre, non prevede l'attribuzione del francese, nonostante gli operatori di sostegno di fatto - e questo credo che sia proprio sotto gli occhi di tutti - evidenzino e affrontino tale disciplina non solo come supporto d'insegnamento della lingua in sé, ma anche come lingua veicolare per lo studio delle altre discipline.
Non solo. Il contratto esclude dalla retribuzione i mesi estivi. Questa è un'altra grave questione di cui abbiamo parlato. Mesi nei quali gli operatori di sostegno non possono chiedere la disoccupazione, come fanno invece i docenti precari, costringendoli a trovare un impiego che, purtroppo, può accadere sia anche un impiego sommerso; questo è bene che ce lo diciamo.
Troviamo per altro strano che - da segnalazioni ricevute - i Sindacati che hanno firmato il contratto di prossimità non soltanto lo abbiano firmato e abbiano firmato un contratto peggiorativo per i lavoratori, ma l'abbiano fatto senza alcun confronto con i propri iscritti che avrebbero dovuto essere in seguito ovviamente assunti.
Su questo tema, da un articolo comparso sul settimanale "Gazzetta Matin", abbiamo appreso che è intervenuto anche uno studio legale a sostegno di alcuni di questi operatori. Lo studio legale, da quanto abbiamo appreso, ha anche inviato una PEC alla Società dei servizi chiedendone la messa in mora, perché il contratto firmato dagli operatori sarebbe stato appunto, come già detto, peggiorativo rispetto al Contratto Collettivo Nazionale, in base al quale avrebbero dovuto essere assunti e, di fatto, con l'unico scopo di far risparmiare la Regione a danno dei lavoratori.
Da quanto si legge, la Società dei servizi - credo che sia questa la cosa più grave - non ha nemmeno risposto a tale PEC ed è stata avviata però, proprio a seguito di questo invio, sembra che le due cose non siano collegate, ma, insomma, si manda una PEC e poi dopo accade questa convocazione di questo tavolo interlocutorio, senza per altro che lo studio che rappresenta circa 30 lavoratori sia stato invitato, quantomeno informato di questo fatto...
Gli organi di informazione hanno riportato anche di una denuncia da parte dell'avvocato che rappresenta questi lavoratori, secondo la quale i lavoratori sarebbero stati caldamente invitati a non proseguire con il ricorso, altrimenti non sarebbe stato avviato il tavolo di conciliazione. Un'accusa che, davvero, mi auguro che sia assolutamente infondata.
Fatte queste dovute premesse, anche a fronte della situazione che ho illustrato, chiediamo all'Assessore competente se sia a conoscenza del fatto che l'inquadramento lavorativo degli operatori di sostegno sia peggiorativo rispetto a quanto previsto dal concorso del 2009 e quali azioni intenda mettere in campo il governo regionale per colmare tale disparità contrattuale.
Presidente - Risponde il Presidente della Regione a cui passo la parola.
Lavevaz (UV) - Chiedo scusa ma la mia voce è peggiorata ulteriormente rispetto a stamattina.
Rispetto all'interpellanza, rimando a quanto già comunicato in linea generale dalla richiamata iniziativa del 3 novembre, alla quale aveva risposto l'Assessore all'Istruzione in occasione di una nuova interpellanza relativa alla situazione contrattuale degli operatori di sostegno.
È anche opportuno precisare - rispetto a quanto riportato nelle premesse - che la graduatoria del concorso espletato nel 2009 non è stata annullata, ma è stata approvata con deliberazione della Giunta Regionale 2146 del 31 luglio 2009, recante "Approvazione della graduatoria finale dei concorrenti, utile per l'assunzione a tempo indeterminato nella misura del 75% di 5 collaboratori nel profilo di operatori di sostegno da assegnare al Dipartimento Sovraintendenza agli Studi nell'ambito dell'organico della Giunta regionale". Le 5 persone dichiarate vincitrici del concorso sono state regolarmente assunte e nel periodo di validità della graduatoria si è attinto dalla stessa per assunzioni a tempo determinato.
Per quanto riguarda nello specifico le domande poste nell'interpellanza, va intanto ricordato che la Società di servizi è stata creata, come è noto, al fine dell'erogazione dei servizi strumentali e dell'esercizio di compiti istituzionali della Regione che, altrimenti, non avrebbero più potuto essere assicurati a causa dei ben noti vincoli normativi alle assunzioni; di conseguenza, la società opera secondo le regole del diritto privato, applicando i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e gli eventuali Contratti Integrativi Regionali di riferimento in relazione ai diversi settori di attività.
Di più, l'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale, Agidae, non è stato un atto unilaterale della società, ma il frutto di espressi accordi tra la società stessa e le organizzazioni sindacali con cui, come ricorda l'interpellanza stessa, è stata anche definita l'erogazione da parte della società di un superminimo aziendale per equiparare la retribuzione annuale lorda al contratto del Comparto Unico.
Ciò detto, ricordato che oggi la società ha in organico 239 operatori di sostegno a tempo indeterminato, l'inquadramento contrattuale degli operatori di sostegno non è necessariamente peggiorativo ma è sicuramente diverso, l'abbiamo già detto, e non direttamente confrontabile, perché occorrerebbe valutare altri istituti economico-normativi, quali, ad esempio, la correlazione dei livelli d'inquadramento, gli scatti di anzianità, le ferie e i permessi, l'orario di lavoro, il welfare contrattuale, anche questo con particolare riferimento all'assistenza sanitaria integrativa e alla previdenza complementare, che, è solo per fare un esempio, a oggi i dipendenti regionali non hanno, e anche di questo abbiamo già avuto modo di discutere diverse volte.
A ogni modo - come già in diverse interpellanze che a vario titolo abbiamo affrontato sia io che i colleghi di Giunta, e anche relativamente alle procedure di raffreddamento o degli stati di agitazione indetti da alcune sigle sindacali - la necessità di affrontare questa questione in maniera strutturale per dare una stabilità e un'equiparazione - usiamo questo termine - definitiva e organica e necessaria è anche un impegno che ci siamo presi, o meglio che si è preso la società in sede di raffreddamento e il Governo istituirà a breve - abbiamo lunedì la delibera di Giunta - un tavolo tecnico-politico diciamo tripartito: Regione, Società di servizi e Organizzazioni Sindacali, per approfondire queste tematiche e per individuare possibili soluzioni relativamente anche al personale della Società di servizi, che si occuperà anche degli operatori di sostegno.
Il gruppo di lavoro è più generale, abbiamo parlato delle questioni legate agli assistenti sociali diverse volte; nei due punti forse più delicati dal punto di vista degli aspetti contrattuali e di diversità di trattamento: rispetto ad altre figure, forse più tecniche che creano meno problemi, queste effettivamente hanno necessità di trovare una soluzione definitiva che permetta di avere una tranquillità per le prospettive future.
Presidente - Per le repliche, consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Beh, insomma, voglio accogliere la parte diciamo positiva rispetto alla sua risposta, ovvero il fatto che lunedì, da quanto anticipato, ci sarà una delibera che creerà un tavolo tecnico e quindi potrà affrontare la situazione, non soltanto quella specifica degli operatori di sostegno, ma, insomma, credo che sia un buon passo avanti e credo che sia quello che va nella direzione corretta, poi dovremo vedere che cosa partorirà quel tavolo.
Io rimango solo un po' sconcertato nell'apprendere che si crei una sorta di diallelo in questo caso, cioè nel momento in cui noi abbiamo dei Sindacati che annunciano uno sciopero - questa era la notizia che era stata riportata - e si deve mettere in atto una procedura di raffreddamento, di cui per altro sono andato anche a ripassarmi alcuni appunti dei miei esami di Diritto del Lavoro. Poi guardo e approfondisco la questione e vedo che quel contratto però dai Sindacati è stato firmato. Non ho ben compreso come sia possibile che i Sindacati firmino un contratto - e quindi dovrebbero avere il via libera dei lavoratori - e poi gli stessi Sindacati però a distanza di tempo annuncino una procedura di sciopero e poi ricorrano al tavolo di raffreddamento per una cosa che loro hanno sottoscritto, quindi è abbastanza curiosa questa procedura; ma questo ovviamente non ha nulla a che vedere con la nostra azione, questo è chiaro.
Magari lei si è attenuto alla risposta che gli uffici le hanno redatto, però penso che anche la questione che è emersa e che io ho voluto citare e che è proprio uscita sul tema sia importante, cioè il fatto che trenta lavoratori abbiano mandato una comunicazione alla società ritengo sia un sintomo importante di malessere. E se trenta lavoratori si rivolgono a uno studio legale per farsi tutelare credo che a questo punto probabilmente questo studio legale rappresenti una parte dei lavoratori e che forse debba essere per lo meno interpellato o messo a conoscenza delle procedure. Credo che queste siano le modalità corrette.
Non mi ha detto nulla rispetto al fatto che i lavoratori sarebbero stati sconsigliati... o sarebbero stati caldamente invitati a terminare ogni procedura che avevano messo in atto con l'Ufficio Legale, io spero sempre che questo sia soltanto un'illazione giornalistica, però mi sarebbe piaciuto apprenderlo dalla viva voce di coloro che sono stati citati, non ho avuto questo tipo di risposta, mi auguro che in qualche maniera arrivi.
La ringrazio per la risposta. Vedremo quello che sarà e valuteremo quello che sarà il tavolo tecnico che uscirà dalla delibera che lei ci ha annunciato e verificheremo anche le tempistiche con le quali si lavorerà per riuscire ad arrivare a definizione delle condizioni lavorative di questo personale.