Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2138 del 12 gennaio 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2138/XVI - Interrogazione: "Adempimento, da parte di Trenitalia, degli obblighi previsti dal contratto di servizio per la gestione della tratta ferroviaria di competenza della Regione.".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo l'analisi dell'ordine del giorno, siamo al punto n. 17. Per la risposta, il Presidente della Regione ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Come dice il titolo dell'iniziativa, si interroga il Governo per chiedere se Trenitalia ha dato corso a tutti gli obblighi previsti dal contratto di servizio ed eventualmente a quali previsioni è venuta meno. Su questa prima domanda, in relazione alle premesse delle interrogazioni citate, Trenitalia non è affidataria della gestione della linea, che è come noto a capo di RFI in qualità di concessionaria dello Stato, bensì è soltanto concessionaria del servizio che si svolge su di essa. Per quanto riguarda la prima domanda il contratto di servizio è stato avviato in un periodo particolarmente complesso, in particolare a seguito della pandemia e poi della guerra in Ucraina.

Tale situazione ha portato alla definizione di una serie di varianti al contratto di concessione da parte della Regione e di una proroga su alcune scadenze. Per effetto di tali varianti e proroghe, a oggi sono stati posticipati alcuni obblighi, in particolare i seguenti. Il primo, l'utilizzo di treni Minuetto provenienti dal procedente contratto. I termini, che l'articolo 21 del contratto limita ai primi due anni di servizio, sono stati prorogati di un anno, quindi fino al cambio orario di dicembre 2023, a causa delle difficoltà segnalate da Trenitalia di approvvigionamento da parte dei fornitori, per effetto della guerra in Ucraina e dei conseguenti posticipi delle consegne dei nuovi treni bimodali Hitachi Blues. La proroga ha anche consentito di valutare alcune proposte, formulate da Trenitalia e poi non accolte dalla Regione, di modificare, utilizzando i fondi statali destinati al rinnovo del materiale rotabile, i treni oggetti di acquisto da parte di Trenitalia per passare a treni bimodali o elettrici a quattro casse. Il secondo, l'installazione di dotazione sui treni, come i sistemi conta passeggeri, la connessione WiFi e le validatrici.

I termini, che l'articolo 22 di contratto fissa nei primi due anni di servizio, sono stati prorogati fino al primo settembre 2024, a causa delle difficoltà segnalate da Trenitalia nei processi negoziali e di produzioni industriali, a seguito prima della pandemia e adesso della nota crisi generale.

Rispetto agli altri obblighi previsti dal contratto, sulla base di controlli effettuati dalla Regione, Trenitalia risulta aver adempiuto con alcune eccezioni. La principale inadempienza riguarda il rispetto dei tempi di percorrenza, ne abbiamo parlato tante volte: con una propria offerta economica Trenitalia aveva assunto l'impegno di effettuare i servizi Torino-Aosta in 1 ora e 50, mentre allo stato attuale si hanno valori di 1 ora e 55. Un problema analogo riguarda il servizio Aosta-Ivrea e viceversa.

Inoltre, Trenitalia non ha rispettato gli obiettivi di puntualità, che viene rilevata attraverso tre parametri che descrivono le percentuali dei treni che giungono a destinazione con ritardo non superiore ai 5, 15 e 30 minuti, per i quali il contratto fissa valori di 94 percento, 98 percento e 99 percento. Per tali parametri i valori rilevati per il 2020 sono stati: 91,4 percento, 97,4 percento e 99,6 percento, quindi quest'ultimo è l'unico rispettato. Quelli per il 2021: 91,4 percento, 97 percento e 98,9 percento. Quelli per i primi 11 mesi del 2022 risultano essere: 89,4 percento, 96,2 percento e 98,8 percento, quindi limiti abbastanza vicini.

Sono state rilevate poi altre inadempienze relative ai parametri: assenza di graffiti, illuminazione e clima, pulizia e integrità degli arredi, funzionalità delle toilette, informazioni esterne, informazioni a bordo, che riguardano aspetti puntuali del servizio, come per esempio la presenza di singoli sedili macchiati, di lampade non funzionanti o l'assenza di detergente lavamani nelle toilette.

Per le situazioni sopra rilevate, il contratto prevede l'applicazione di penali. A oggi sono stati definiti premi e penali per un valore complessivo di circa 4197 euro relativamente al 2020, ovvero per 19 giorni di contratto, perché il contratto è partito a fine anno. Il conteggio dei premi e delle penali per il 2021 e per il 2022 è in corso di perfezionamento, poiché Trenitalia non ha ancora fornito tutta la documentazione contrattualmente prevista riguardo ai servizi resi in tali anni. La Regione pertanto non ha ancora proceduto alla determinazione e al pagamento del saldo e del corrispettivo contrattualmente previsto.

La seconda domanda interroga il Governo per conoscere se nel periodo intercorrente dalla stipula del contratto vi siano state formali sollecitazioni o monitoraggio sulle previsioni ad adempiere. Il controllo sullo svolgimento del servizio è stato svolto dai soggetti che si sono succeduti nel ruolo di direttore dell'esecuzione del contratto, con il coordinamento delle diverse figure che hanno assunto il ruolo di RUP. Le attività di controllo e monitoraggio sono avvenute secondo le modalità previste dal contratto compatibilmente con le risorse disponibili. In particolare, per monitorare il pagamento di puntualità, è stato utilizzato l'applicativo Peek Web contenente i dati ufficiali rilevati dal gestore e dall'infrastruttura RFI, mentre per quelli inerenti alla pulizia, l'integrità e il comfort dei treni e sui servizi in stazione, si è fatto essenzialmente riferimento ai controlli effettuati dal DEC: sono stati 34 controlli nel 2021 e 205 nel 2022. Per il coefficiente di riempimento, si è fatto uso dei dati di frequentazione inviati da Trenitalia.

Gli esiti del controllo sono sempre stati comunicati via mail da Trenitalia. Il mancato raggiungimento degli obiettivi di puntualità e le anomalie rilevate nei controlli, determinano automaticamente l'applicazione di penali. I problemi di puntualità sono stati oggetto di varie discussioni svolte per vie brevi con Trenitalia e anche di formali segnalazioni all'impresa nonché, considerato che molti ritardi risultavano attribuiti a problemi inerenti all'infrastruttura, anche a RFI. Il mancato rispetto dei tempi di percorrenza è stato oggetto di specifiche comunicazioni formali, con le quali è stata annunciata l'applicazione di una penale ai sensi dell'articolo 35 del contratto, che peraltro Trenitalia ha contestato.

Presidente - Replica il consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Grazie Presidente per la dettagliata esposizione della risposta ai quesiti che sono stati posti. Solo una breve considerazione di carattere politico. Capiamo il discorso dei treni Minuetto, che sono delle questioni difficili e pesanti da gestire, però non possiamo condividere che la pandemia e la guerra in Ucraina abbiano bloccato completamente Trenitalia per dare le dotazioni che erano previste dal contratto sui treni, tanto da dire che, se c'erano due anni di tempo per adeguare il materiale rotabile, te ne concediamo altri due. Io credo che questa sia una concessione, fatta dall'Assessorato, un po' troppo generosa a Trenitalia, soprattutto in ambito di certe situazioni che, secondo me, sono fondamentali per i problemi che avevamo rilevato negli scorsi mesi derivanti dal sovraffollamento di determinate corse, dove c'è la necessità di avere un sistema conta passeggeri, perché diversamente non si arriva a capo della situazione e non si capisce neanche qual è l'effettivo utilizzo dei mezzi.

Io vi posso garantire che ieri l'altro sono salito sul treno, nessuno ha controllato il biglietto, mi dicono che sia sempre così, quindi non capisco come fanno a fornire i dati delle presenze sui treni, senza i conta passeggeri e in una situazione che è piena di abbonamenti. Non vedo nessuno che li conta, ma poi puntualmente - ho fatto un 116 - viene dato un numero esatto delle persone a bordo. Questo mi suscita delle perplessità.

Rispetto a tutti questi obblighi anche minimi di dotazione, perché non stiamo parlando dell'acquisizione di ulteriori treni, ma di dotare i treni del sistema WiFi, del sistema conta passeggeri e della validatrice di bordo, mi fa capire che qui non c'è la volontà di adempiere da parte del soggetto Trenitalia che, come ha detto lei, esercisce il contratto di servizio. Sotto questo profilo il nostro invito è di cercare di presidiare un po' di più questo argomento da parte delle strutture e cercare di tenere un po' di più le briglie al gestore dei servizi, senza acconsentire a tutte le richieste dilatorie che vengono fatte. Da quello che è stato detto sostanzialmente, tenuto conto che l'elettrificazione dovrebbe partire, ciò vuol dire che fino al 2026 dobbiamo aspettare che Trenitalia adempia agli obblighi che erano previsti dal contratto effettuato due anni fa.