Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2109 del 15 dicembre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 2109/XVI - Interpellanza: "Tempistica per la risoluzione della carenza di figure professionali sanitarie nel distretto sanitario AUSL n. 1".

Bertin (Presidente) - Punto n. 47. Dopo questo punto interrompiamo. Per l'illustrazione, la parola alla consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - Quest'interpellanza affronta nuovamente il problema ormai dibattuto più volte in quest'aula consiliare della carenza di figure operanti nel settore della sanità. Numerosissime sono le segnalazioni che sono pervenute in merito alla carenza del servizio di medici di assistenza primaria, di pediatri e infermieri relativi al distretto USL n. 1, vale a dire nella zona della Valdigne. Recentemente si è avuta notizia di imminenti pensionamenti e aspettative per maternità del personale sanitario in servizio nella zona in questione; notizie e segnalazioni che trovano riscontro anche a seguito di articoli pubblicati su testate giornalistiche locali. Questa problematica interessa quasi tutti i Comuni appartenenti all'Unité Valdigne-Mont-Blanc, ma nello specifico vorrei evidenziare la problematica sorta soprattutto nel comune di La Thuile, dove, a partire dal 1° dicembre, non è più possibile avere il medico di assistenza primaria, senza contare la mancanza di pediatri e della figura infermieristica, che, purtroppo, è disponibile solo un giorno ogni quindici. La Thuile è un Comune che conta una popolazione pari a 794 residenti, dove ben 268 persone hanno un'età superiore ai 60 anni, ovviamente essendo un Comune altamente turistico, ha dei picchi di popolazione che aumentano in maniera esponenziale nei periodi di maggior afflusso turistico. In estate e in inverno la popolazione presente sul territorio si attesta sui numeri intorno alle 25 mila presenze. Senza contare il fatto che La Thuile non è proprio dietro l'angolo e, qualora si potesse accedere agli ambulatori ad accesso diretto, occorre comunque far presente che questi sono situati nel comune di Morgex. Risulta quindi difficile poter usufruire di servizi che dovrebbero essere un diritto garantito. Se pensiamo poi che le persone che hanno un'età sopra i 60 anni, e che, come ho già detto prima, sono in numero di 268, si capisce quale sia la portata di questa problematica. Non tutte queste persone possono contare sulla presenza di un familiare che corre da una parte all'altra, anche solo per una semplice ricetta di medicinali. Vero è che si può fare affidamento alla tecnologia, utilizzando le varie App a disposizione, tipo "il mio dottore", dove si scrive il messaggio dei medicinali di routine che servono e successivamente viene inviata la ricetta o via mail, o via WhatsApp; d'altro canto, è altrettanto vero che la tecnologia e tutti questi nuovi strumenti di comunicazione se per una certa fascia di popolazione, intendo quella relativamente più giovane e più avvezza all'utilizzo dei vari sistemi informatici, rappresentano uno snellimento delle pratiche e delle attese, per tanti altri soggetti sono un ostacolo enorme. Tante persone di una certa età non hanno a disposizione un computer, hanno magari sì un cellulare ma non sanno utilizzare tutte le funzioni, men che meno interloquire con il medico attraverso la App dedicata per ottenere quei medicinali che assumono ormai di routine, magari per tenere sotto controllo la glicemia piuttosto che la pressione arteriosa, il colesterolo, o medicinali che servono per fluidificare il sangue o che riguardano l'apparato cardiocircolatorio e che fanno quindi parte di quella serie di farmaci con cui ormai hanno una certa familiarità.

Vorrei far presente a quest'Aula consiliare che tutto il Consiglio comunale di La Thuile, su proposta del gruppo consiliare di minoranza, ha unanimemente concordato di indire una raccolta firme con decorrenza 2 dicembre per mettere in risalto la difficile situazione che sta vivendo la popolazione, nella speranza che le istituzioni di dovere cerchino al più presto di risolvere questa problematica che ormai ha investito tutta la Regione.

Constatato che nel piano regionale della salute e del benessere sociale 2022/2025 si evidenzia la volontà di ridefinire e riqualificare la governance dell'assistenza sanitaria territoriale potenziando il ruolo dei distretti e delle risorse umane strutturali e tecnologiche, sono parole, scritti bellissimi che però devono essere messi in pratica, perché fino a che rimarranno sulla carta non produrranno purtroppo alcun effetto a beneficio della popolazione, saranno e rimarranno solo tracce di inchiostro nero su pagine bianche. Sono perfettamente a conoscenza della deliberazione n. 1149 adottata dalla Giunta regionale nella seduta del 3 ottobre scorso, con la quale si cerca di attenuare la carenza di medici adottando apposite misure emergenziali riguardanti i medici iscritti al corso triennale di formazione specifica in medicina generale, che potranno quindi essere di supporto per mille pazienti per ogni figura medica, ma sappiamo bene, com'è stato evidenziato da lei stesso, Assessore, nel corso del Consiglio regionale che si è svolto a metà novembre, che purtroppo queste figure professionali saranno nel numero di cinque e che prenderanno presumibilmente servizio tra la metà di questo mese e il prossimo mese di gennaio, ma ribadisco che a La Thuile il problema si presenta oggi, perché purtroppo è da quindici giorni che l'utenza non ha questa copertura e oggi questo problema dovrebbe essere risolto, perché non è pensabile che i cittadini rimangano senza un servizio sanitario.

Era di lunedì 28 novembre la notizia apparsa su un settimanale valdostano che riportava quest'affermazione da parte della Dirigenza USL: "verso la soluzione la carenza nel distretto dell'Alta Valle. Per la parte bassa dell'ambito non ci sono problemi, per la parte alta un medico arriverà a inizio gennaio e un secondo prenderà servizio a fine gennaio". Leggiamo poi il giorno successivo, quindi il 29 di novembre, che un nuovo medico di assistenza primaria, in sostituzione del medico trasferitosi presso altri Comuni, sarà in servizio dal 1° gennaio prossimo venturo, ma dal 1° dicembre al 1° gennaio 2023 come si dovrà comportare l'utenza che avrà necessità di accedere al servizio?

Vorrei ricordare, come ho già specificato prima, che l'ambulatorio ad accesso diretto è vero che c'è ma si trova nel comune di Morgex e tra Morgex e La Thuile ci sono 15 chilometri di distanza. Non tutti, ribadisco, hanno la possibilità di avere a disposizione un parente, un conoscente, un amico oppure una persona che si occupi del trasferimento, perché vorrei far presente che un numero importante di persone residenti supera la soglia dei 60 anni.

Per le motivazioni che ho appena illustrato, interpello quindi l'Assessore per conoscere la tempistica di risoluzione di questa gravissima problematica e quali misure si intendano attuare nell'immediato al fine di ridurre sensibilmente la carenza delle figure professionali sanitarie mancanti e che verranno a mancare a breve, comunque che sono mancate nel distretto sanitario n. 1.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Grazie consigliera Foudraz. Ovviamente capisco e condivido tutte le preoccupazioni, però lei è un consigliere di opposizione, io sono l'Assessore e i conti devo farli con quello che ho in tasca e non posso fare diversamente.

Dal punto di vista organizzativo, nel distretto 1, ambito territoriale 1, sono incaricati sei medici di assistenza primaria di cui uno a titolo provvisorio e uno effettivamente di questi sei, dal 1° dicembre, perché ha vinto la vacanza - vacanza è giusto una battuta, non perché va in vacanza ma perché era vacante il posto - nell'ambito territoriale 2, nel distretto 2, quindi dal 1° dicembre non è più lì. Rimangono cinque medici incaricati operativi dal 30 novembre, quattro però non sono massimalisti e quindi possono acquisire ancora scelte. Non vi è quindi al momento una carenza tale da non permettere la scelta di un medico e tenete sempre presente che su certi ambulatori noi abbiamo fatto una delibera per le zone carenti, le zone disagiate e disagiatissime per poter incentivare i medici ad aprire gli ambulatori in certe sedi ma non possiamo obbligarli, quindi c'è un'incentivazione economica ma non c'è possibilità, perché io lo ricordo sempre, i medici di medicina generale sono liberi professionisti, non sono dipendenti, consigliere Baccega, questo lo aveva già anticipato lei, non c'è molta voglia di diventare dipendenti da parte dei medici di medicina generale e quindi le nostre possibilità sono relative, tutto va ovviamente concordato e bisogna arrivare a una soluzione. Noi abbiamo cercato di farlo con degli incentivi economici.

Come ha già ricordato lei, non sto a ripetermi, abbiamo nel mese di dicembre cercato di ridurre il disagio aprendo questo ambulatorio ad accesso diretto, che giustamente, come lei dice, è nel comune di Morgex, il distretto è aperto tre giorni alla settimana, c'è anche la possibilità ovviamente di contattarlo telefonicamente per avere un primo aiuto. Diciamo che il grosso del disagio ce l'abbiamo nel mese di dicembre, ormai siamo a metà, anche perché la sua interpellanza era precedente, quindi si parlava di tutto il mese, metà mese è passato, l'ambulatorio ad accesso diretto l'abbiamo aperto e dal 1° gennaio ci sarà il nuovo medico con mille disponibilità di scelta e probabilmente un secondo medico a fine gennaio. Diciamo che in questo periodo l'unica possibilità che avevamo, perché non possiamo obbligare i medici ad aprire l'ambulatorio in altre sedi, non è neanche una questione di vasi comunicanti, nel senso che noi non possiamo prendere un medico, al di là del fatto che la carenza è su tutto il territorio regionale, ma, per esempio, non è che posso prendere un medico da un estremo all'altro a Gressoney e dire: "bene, lei da domani va a La Thuile perché abbiamo deciso che lì c'è più carenza", al di là del fatto che a Gressoney, poveretti, hanno anche loro i loro problemi, ma questo non è fattibile, perché la scelta della sede è una scelta del medico e non possiamo assolutamente imporla. Essendoci un po' di carenza un po' su tutto il territorio, le possibilità di scelta sono varie. Dal 1° gennaio quindi ci sarà un medico in più, speriamo entro fine gennaio di poter mettere un ulteriore medico, come ha già ricordato lei, abbiamo anche dei medici argentini che probabilmente verranno a lavorare in regione, avevamo avuto cinque adesioni dei medici del corso di medicina generale, adesso sembra che possano esserci delle adesioni in più, quindi tutto ciò che arriva sarà molto, molto utile, ma queste sono le uniche soluzioni. In una situazione gravemente compromessa, penso che dal 1° gennaio con il medico in più possiamo già dare molte risposte e se ne dovesse arrivare un altro a fine gennaio, le risposte saranno, a mio avviso, a questo punto, complete dal punto di vista dell'assistenza.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Foudraz per la replica.

Foudraz (LEGA VDA) - Grazie assessore Barmasse per la risposta. Sicuramente questa è una problematica che, come abbiamo già evidenziato più volte, non interessa solo la nostra Regione ma è allargata un po' a tutto il livello nazionale. L'aver adottato un atto di Giunta che consenta ai frequentanti iscritti al corso triennale di formazione specifica in medicina generale di essere di supporto a questa grave carenza, andando quindi a sopperire la mancanza di medici di assistenza primaria è lodevole, però comunque rimane il fatto che purtroppo la popolazione di La Thuile si ritrova per tutto il mese di dicembre, sempre che tutto vada per il verso giusto, senza questo importante e fondamentale servizio sanitario. Vorrei aggiungere anche che non c'è solo la mancanza del medico di assistenza primaria, perché anche il personale infermieristico, anziché essere presente sul territorio per tre giorni alla settimana per un'ora per l'effettuazione dei prelievi, mi risulta essere presente sul territorio una volta ogni quindici giorni e in ogni caso, comunque, le prenotazioni, per poter usufruire di questo servizio, debbono essere fatte comunque direttamente al poliambulatorio di Morgex. Ricordo che Morgex, dov'è presente questo poliambulatorio, dista 15 chilometri da La Thuile e 15 chilometri sono pochissimi se percorsi in pianura, ma nelle nostre vallate cominciano a diventare importanti, oltretutto magari in giornate come quella di oggi in cui fortunatamente nevica, però comunque 15 chilometri percorsi in montagna non sono gli stessi percorsi in pianura. Ripeto: 15 chilometri di distanza dove la popolazione di utenti con più di 60 anni di età è il 34 percento della popolazione totale residente e, ribadisco, non tutti sono automuniti o autosufficienti negli spostamenti o nei movimenti. Vi è un medico di assistenza primaria - almeno queste sono le notizie che io ho reperito - che si è comunque fatto carico di entrambi i pazienti dei due medici che attualmente mancano, che però purtroppo riceve gli utenti solo una volta alla settimana al poliambulatorio di Morgex per 2 ore e mezza.

Vorrei anche rimarcare che gli utenti di La Thuile hanno ricevuto una comunicazione da parte dell'Azienda USL dopo la data del 1° dicembre, perché questa comunicazione è datata 25 novembre e non è arrivata con la tempistica corretta alle famiglie. Del resto, come poteva non essere così? Una lettera che è datata 25 novembre, che nel migliore dei casi sarà stata materialmente spedita il giorno dopo, il 26, o forse tre giorni dopo, perché il 26 di novembre era un sabato, non è possibile che arrivi quindi nelle case degli utenti il 1° di dicembre. Questo mi rammarica, perché comunque l'Azienda era a conoscenza, con largo anticipo, della problematica che si sarebbe venuta a creare. Gli utenti spesso, purtroppo, apprendono le notizie prima dagli organi di informazione e non dovrebbe andare così.

Presidente - Come anticipato, sospendiamo brevemente per arieggiare i locali. Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 17:08 alle ore 17:33.