Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2090 del 15 dicembre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 2090/XVI - Interpellanza: "Disponibilità dei campi da tennis della struttura sportiva Palaindoor di Aosta.".

Bertin (Presidente) - Punto 29. Per illustrare l'interpellanza, consigliere Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Questo è l'ennesimo capitolo della vicenda del Palaindoor, che è stata già affrontata più volte in quest'aula. Io faccio in particolare riferimento alla iniziativa di qualche mese fa, dove sulla risposta dell'Assessore all'epoca alle opere pubbliche, l'assessore Marzi, si disse che probabilmente, anzi con una certa certezza, i campi da tennis, quindi la parte di struttura dedicata al tennis sarebbe stata resa disponibile entro il mese di ottobre. Questo era preordinato, in base alla nostra iniziativa dell'epoca, a valutare la possibilità di far partire i corsi invernali, quelli che naturalmente ripercorrono un po' cronologicamente l'anno scolastico, i corsi di avviamento e di sviluppo degli atleti nel tennis. Purtroppo, dalle informazioni che abbiamo, questi corsi non hanno potuto prendere l'avvio, quantomeno in quella sede di Regione Tzamberlet, perché i campi non sono stati messi a disposizione entro il promesso mese di ottobre e nemmeno in quello di novembre e nemmeno in quello di dicembre, visto che ormai siamo a metà anche del mese di dicembre.

Questo naturalmente pregiudica e condiziona, come già abbiamo detto all'epoca, lo svolgimento di questi corsi sportivi. Quindi vogliamo interpellare l'Assessore su: quali siano i motivi che non hanno consentito di rispettare i predetti tempi di consegna delle strutture ai soggetti operanti; se sia intendimento del Governo regionale mettere a disposizione la struttura relativo alla pratica del tennis e per quando; se siano state poi individuate alternative all'eventuale non disponibilità dei terreni di gioco del Palaindoor per la restante parte del corrente anno e per l'inizio del prossimo.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Oggi rispondo io, mi alterno con l'assessore Marzi, anche se sappiamo che le questioni impiantistiche toccano ai due assessorati.

Solo una piccola premessa, giusto per definire il campo. Esistono in Valle d'Aosta 46 strutture sportive di interesse regionale, come lei sa. La Regione è proprietaria di cinque impianti: le piscine di Aosta, Verrès e Pré-Saint-Didier e la Bocciofila di Sant'Orso e il Palafent; altre 41 sono di proprietà dei Comuni e delle Unités, che ne hanno la responsabilità diretta, come lei sa. La Regione, tramite la legge regionale 16 del 2007, finanzia semplicemente interventi di manutenzione straordinaria su questi impianti. Questo per precisare il ruolo della Regione rispetto alla questione impiantistica. In ogni caso le interlocuzioni, come abbiamo già avuto modo di evidenziare sia io che l'assessore Marzi, anche per la rilevanza della struttura, come voi avete più di una volta evidenziato, sono costanti con il Comune, il quale ci tiene a ribadire la stretta competenza relativa agli interventi e il costante impegno su un cantiere che sta a cuore a tutti.

Quindi, riguardo alla domanda uno: quali siano i motivi che non hanno consentito di rispettare i predetti tempi di consegna? I tempi dichiarati il primo novembre sono stati rispettati, da quello che dice il Comune di Aosta, e sono relativi all'ottenimento del CPI per i locali destinati all'attività di arrampicata, tennis e atletica. Al momento il Comune di Aosta sta provvedendo ad alcuni lavori di manutenzione dell'impianto di riscaldamento e alle pulizie generali, ed è pronto, così ci è stato detto, ad affidare la gestione temporanea della struttura, presumibilmente a partire dal mese prossimo, nelle more dell'iter di coprogrammazione e coprogettazione che ha avviato con le associazioni sportive.

Alla domanda due: se sia intendimento del Governo regionale mettere a disposizione la struttura relativa alla pratica del tennis. Il Governo regionale, come le ho detto, nulla può, perché la struttura è in capo al Comune di Aosta.

E alla domanda numero tre: se siano state individuate alternative all'eventuale non disponibilità dei terreni di gioco del Palaindoor per la restante parte del corrente anno e per l'inizio del prossimo. Le rispondo che vengono utilizzati i campi in piazza Mazzini, come da due anni a questa parte, e probabilmente appunto dall'inizio dell'anno prossimo dovrebbe essere affidata la gestione temporanea della struttura e quindi il problema dovrebbe essere risolto.

Presidente - Per la replica, il consigliere Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie, Assessore. Ci troviamo di fronte a uno di quei casi classici di palleggiamento, proprio come avviene nel tennis, delle responsabilità: la struttura è del Comune, i soldi sono in parte della Regione, insomma è un classico. In ogni caso il risultato finale è che i campi non aprono e non apriranno ancora, a quanto pare. Adesso la palla è stata bottata avanti, sempre per rimanere in termini sportivi, e vedremo a gennaio cosa succederà.

Sapevamo, ci siamo interessati più volte appunto di questa struttura e delle sue funzioni, io e anche il collega Baccega che sta seguendo sempre con grande attenzione queste tematiche. Si parlava di un tavolo di confronto e sarebbe auspicabile che questo tavolo funzionasse, ma ho il sospetto che non funzioni un granché, quantomeno che non si riunisca nemmeno. Il fatto che ci siano delle strutture alternative, è evidente, a parte che sono in materiale diverso, ma per chi conosce il tennis anche questo è un po' un problema. Comunque, è evidente che impegnare le strutture di piazza Mazzini significa che quelle strutture non possano essere utilizzate da altri utenti, perché le scuole tennis occupano molte ore.

I campi da tennis di Regione Tzamberlet potrebbero essere utilizzati separatamente, perché in realtà la struttura del tennis è all'esterno dell'altro corpo, quello che riguarda appunto l'arrampicata, le palestre varie, eccetera. Con un po' di attenzione, direi con un po' di oculatezza, si sarebbe probabilmente potuto risolvere questo problema in modo diverso, invece che accomunare tutta la struttura in una sola e far sì che ci fossero questi problemi; il CPI, per esempio, immagino sia riferito essenzialmente alla struttura grande, quella a fianco di dove invece si pratica il tennis. Per ricordare a tutti: sono due campi coperti e addirittura tre campi all'aperto; quindi lì credo che...!

Insomma, vediamo nella gestione di questa questione un po' di approssimazione, che probabilmente nasce essenzialmente dal Comune di Aosta, ma anche la Regione crediamo avrebbe potuto un pochino dare un'impronta un po' più forte e cercare di intervenire in modo più concreto per risolvere questa problematica, che purtroppo invece si sta ancora trascinando. Vedremo se adesso la palla avanti buttata nel mese di gennaio se davvero finirà finalmente in gol, oppure ancora no.