Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2034 del 17 novembre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 2034/XVI - Reiezione di risoluzione: "Impegno del Presidente della Regione e dei singoli Assessori a esplicitare in aula se sussistono le condizioni per proseguire l'attività politico-amministrativa".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 20.01. Il consigliere Aggravi si è prenotato, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Questa risoluzione vuole essere il combinato disposto di un po' quello che è successo nella mattinata di ieri e anche di quello che ci siamo sentiti dire - parlo almeno per i gruppi di opposizione - in più di una occasione, non soltanto negli ultimi Consigli, ma da quando è iniziato questo teatro dell'assurdo, prendendo una citazione da un'intervista rilasciata dal presidente Lavevaz. Quando si è parlato o si sono trattati i punti di interpellanza, quindi di intendimenti, quando si sono trattate mozioni, risoluzioni, impegnative, in più di un'occasione ci siamo sentiti rispondere da alcuni membri del Governo regionale: "Io l'impegno lo prendo, ma non so fino a quando sarò qua, non so se questo verrà rispettato", qualcuno addirittura paventava la possibilità di non essere più qui nel Consiglio successivo.

Abbiamo provato a cercare la modalità di poterne discutere in quest'aula, che dovrebbe essere un luogo che, oltre a permettere la possibilità a tutti di esprimersi, di dissociarsi, di associarsi o di trattare degli atti che sono consentiti ovviamente dai regolamenti, dovrebbe anche consentire di fare chiarezza e capire effettivamente se chi si ha di fronte da una parte e dall'altra può rivestire il ruolo deputato. Altrimenti cadrebbe anche lo stesso senso, ad esempio, delle interpellanze, perché io, al di là delle motivazioni, chiedo anche gli intendimenti, quindi è inutile che mi senta dire: "Sì, sì, io penso di fare così, ma non so se sarò qua". Se uno è seduto lì, fino a prova contraria, dovrebbe rispondere a questi passaggi.

Detto questo, e non voglio farla troppo lunga perché la risoluzione è volutamente semplice, preso atto di tutta una serie di aspetti, e soprattutto preso atto di documenti che sono stati presentati (scaricati, come si dice per le vie brevi) già in discussione nelle Commissioni, penso al Documento di economia e finanza regionale che non è un documento banale, magari a volte è banalizzato, ma in realtà dovrebbe essere il documento principe della programmazione di un Governo, di una maggioranza, e soprattutto i disegni di legge del bilancio.

Questa risoluzione cerca di fare chiarezza. Visto che per altre risoluzioni c'è stato anche l'intervento pronto con richiamo all'intervento da parte del Governo, io sinceramente penso di parlare anche per tutti i sottoscrittori, ci sentiamo anche liberi dal proseguire con la risoluzione, se effettivamente dovesse, nel corso della discussione, risolversi la cosa con quello che chiediamo. Mi spiego: l'impegnativa della risoluzione chiede al Presidente e a ogni singolo Assessore di esplicitare in aula se sussistano, per ognuno di essi, le condizioni necessarie per prendere impegni politici e amministrativi a breve e medio termine, perché nel lungo periodo Keynes ci insegna che ovviamente non siamo più qua - ma non sto parlando di politica -, nelle materie di rispettiva competenza e responsabilità, nonché sul mantenimento del proprio ruolo all'interno del Governo regionale. Ci sono due componenti molto chiare: potete prendere impegni politici amministrativi nelle materie di rispettiva competenza e responsabilità? Potete dirci se siete intenzionati a mantenere il vostro ruolo o se vi lasciano, lo dico in senso lato, mantenere ognuno il proprio ruolo all'interno del Governo regionale? In maniera tale che così ci regoliamo e capiamo come possiamo proseguire nelle attività consiliari e non solo.

Presidente - Per il Governo, il presidente Lavevaz.

Lavevaz (UV) - È chiaro che così come ha espresso la questione il collega Aggravi, diventa difficile non rispondere nel merito della risoluzione dovendo intervenire, nel senso che la richiesta è talmente generale, una richiesta di definizione di passaggi politici futuri, che diventa difficile discutere nel merito la risoluzione senza rispondere al quesito stesso della risoluzione. Non cadrò in questo tranello perché, come ho già detto ieri e come ho detto nello scorso Consiglio, è di tutta evidenza che siamo in carica e rispondiamo di quello che facciamo fino a prova contraria. Fintanto che siamo in carica, rispondiamo di quello che facciamo e degli atti che approviamo sia in Giunta, sia in Consiglio. Abbiamo approvato un bilancio in Giunta pochi giorni fa, approvato un DEFR, nonché delle norme e delle leggi importanti di aiuto anche all'economia valdostana nelle ultime settimane, quindi credo che le risposte siano sempre le stesse. Al netto di evoluzioni politiche che ci potranno essere nei prossimi giorni, che sono oggetto di dibattito politico all'interno dei movimenti, ci sono però dei passaggi che sono, come abbiamo già detto, non legati a una apertura formale di una crisi in quest'Aula.

Una crisi formale in quest'Aula che potreste fare anche voi, perché ancora ieri sentivo un rappresentante del vostro movimento nello specifico, che diceva che era impossibile presentare delle alternative fintanto che questo Governo non cade. Ma non mi sembra che sia così: il nostro ordinamento permette un passaggio che si chiama mozione di sfiducia costruttiva, che permette in qualsiasi momento di presentare un nuovo Governo e una nuova maggioranza. Quindi, non è vero che voi dovete aspettare che questo Governo cada per un qualche motivo per presentare un'alternativa; se avete un'alternativa da proporre, lo potete fare in qualsiasi momento.

Ci sono state delle discussioni anche a inizio legislatura, che sono state peraltro riprese da un vostro rappresentante ancora negli ultimi giorni, che dice: non è stata mantenuta o seguita la volontà degli elettori, perché noi siamo quelli che hanno vinto le elezioni e non governiamo. Ma questo non dovete rimproverarlo a noi, nel senso che noi abbiamo fatto una maggioranza che ha governato per due anni; potevate farlo voi e potete farlo ancora oggi. Da questo punto di vista gli scenari sono tutti aperti, non è che dovete aspettare che noi inciampiamo per fare una proposta alternativa; se ne avete la forza, fate una proposta alternativa. Funziona così, come sapete benissimo peraltro.

Da questo punto di vista, credo che in tutta serenità, con tutte le difficoltà del caso, si stia portando avanti un dibattito politico sicuramente non semplice, sennò l'avremmo già risolto settimane fa, questo non lo nascondiamo, ma per quanto riguarda i lavori consiliari, i lavori della maggioranza e i lavori del Governo, vorrei trovare qualcuno che mi dica che non si stanno facendo le cose, non si stanno portando avanti i dossier, non si stanno portando avanti le problematiche, che credo come Governo e come Consiglio dobbiamo affrontare.

Non aggiungerei altro, lascerò a voi fare le considerazioni che in parte già ieri avete fatto, utilizzando un tempo di discussione che non era preposto a quello. Non abbiamo alzato la voce, non abbiamo cercato di fermarvi, vi abbiamo lasciato parlare. Oggi ne avete titolo pienamente, quindi fatelo.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Le considerazioni che sono state fatte su questo testo risentono del momento in cui sono state poste. Ora, è vero che non siamo in una situazione da poter contare su tutto quello che qui è scritto, però l'impegno, che era stato ed è a oggi il riferimento, è di mantenere quella volontà di rispettare quanto si propone. Si dice: il Presidente e ogni organo praticamente facciano il possibile per tener conto di queste esigenze. Naturalmente non c'è l'elenco, però c'è chiaramente il riferimento a quelle che sono le esigenze che devono essere comunque assolte.

Noi non entriamo nel merito di come e di quando succedono certe cose, non è lì il tema. Il tema è seguire già oggi quella situazione che ci permetta successivamente di mantenere quanto qui è scritto. Di più non possiamo. Non possiamo obiettivamente immaginare di predisporre una situazione che non siamo in grado di intraprendere. Evidentemente le valutazioni saranno conseguenti di volta in volta a quello che anche noi seguiremo, per cercare di rispettare quanto in questo documento si è voluto inserire.

Presidente - Consigliere Aggravi a lei la parola.

Aggravi (LEGA VDA) - Vede, presidente Lavevaz, due battute su quello che lei ha detto, o meglio non ha detto. Non è volontà di farla cadere in un tranello: lei ne ha posti già tanti in questi mesi di tranelli, un po' agli uni, un po' agli altri; stia attento lei a non caderci.

Le dico questo perché lei giustamente sostiene: "Il Governo c'è, noi andiamo avanti, fatevi avanti, fate la proposta, avete la possibilità, i vostri esponenti dicono". Ma se io dovessi fare l'elenco di tutte le cose che abbiamo letto e che soprattutto lei ha detto, io sarei abbastanza stupito: un passo indietro, un passo di lato, si faccia avanti uno, si faccia avanti l'altro, stiamo lavorando, dobbiamo vedere, in alcuni passaggi ci siamo anche visti, anche tanto, è sempre un piacere vederla, però poi non si conclude niente, la crisi non è aperta. Però poi, nello stesso momento, quando si presentano delle iniziative, qualcuno dei suoi assessori dice: "Io sono qui, però non mi prendo l'impegno". Ma allora lei non dia del cornuto all'asino! C'è qualcosa che non va! E quel qualcosa che non va non è nato oggi, è forse addirittura da prima che ci fossero le dimissioni della collega Minelli, perché sembra un po' la tela di Penelope quella del programma di questa maggioranza, che bisognava rivedere, bisognava fare il punto, e adesso si riparla di programma.

Mi perdoni, ma al di là di tutto, un po' di chiarezza è necessaria. Le chiedo un po' di chiarezza, non la chiarezza, perché non voglio chiederle di più. Lo stesso assessore Marzi, ci ha parlato di "ciccionerie". Io non sono simpatico come lui, probabilmente, però "deleghe cicce", dimagrimenti più o meno delicati o più o meno violenti, che non mi auguro la tocchino, Assessore. Sennò la nostra porta è aperta, sembriamo cattivi ma non lo siamo e sicuramente non abbiamo distintivi di paesi o di ideologie che hanno generato tanti morti sulla giacca e non cerchiamo di dare lezioni di democrazia e di libertà agli altri. Perché qua qualcuno, che poi è il peggiore dei conformisti, cerca a volte di dare lezioni agli altri, ma quella stelletta rossa se la dovrebbe togliere, perché è segno di violenza tanto quanto quello che è dall'altra parte. Questo forse dà più fastidio, però questi sono problemi di altri. Ognuno è quello che rappresenta e quello che dice; d'altra parte, come c'è scritto nel Vangelo di Luca, "Ogni persona vale il peso delle proprie parole", quindi bonne chance!

Detto questo, la faccio breve. Penso che andremo al voto e vedremo quello che succede però, ripeto, almeno da parte mia le dico che se da oggi in avanti qualcuno dei membri del Governo o anche lei dovessero dire nella risposta a un'interpellanza o a una mozione "Io mi prendo l'impegno, ma non so se rimarrò qui o vedrò", guardi, lo ritiro subito io quell'atto, perché altrimenti ci stiamo prendendo in giro.

Presidente - Vi sono altri interventi? Consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Credo che se avessimo affrontato ieri a caldo il tema, probabilmente con cinque minuti a testa avremmo certamente chiarito una serie di aspetti. Noi ci presentiamo con un impegno che è quello di capire. Anche oggi, nel dibattito odierno, più volte è stato detto che siamo qui pro tempore, quindi vedremo se questa maggioranza continuerà a lavorare e andrà avanti.

Quando si è alzato il sipario 25 mesi fa di questa XVI legislatura, già allora avevamo sottolineato che il mondo autonomista, allora entusiasta di aver trovato la sintesi per la composizione di una maggioranza esposta a sinistra - queste sono le parole dell'assessore Caveri riportate telles quelles - aveva trovato una quadra. Ma una quadra troppo a sinistra, lo avevamo sottolineato, e avevamo sottolineato che molto presto quella maggioranza si sarebbe incagliata. Sette mesi dopo quella maggioranza si è incagliata: le colleghe Minelli e Guichardaz hanno deciso, per divergenze programmatiche, di uscire da quella maggioranza, andando a sottolineare che era necessaria una verifica di maggioranza, tanto richiesta sia da loro quanto dai loro colleghi di partito.

Eravamo nel pieno di un devastante ritorno alla pandemia. Sicuramente l'assessore Barmasse lo sa benissimo, perché ha vissuto anche lui un momento tremendo. E voi che cosa avevate detto? La maggioranza va avanti comunque. Nonostante questa opposizione rimarcasse quali erano le difficoltà, lei dice: "Sì, andiamo avanti, facciamo le delibere". Certo, fate le delibere, proponete delle leggi, eccetera, ma il sentore esterno, siete convinti che sia quello che avete in tasca voi? Voi pensate che fuori la gente è convinta che tutto vada bene? Leggendo i giornali e i quotidiani tutti i giorni pare di no, leggendo quello che è successo all'interno di una forza politica che è l'Union Valdôtaine, che è quella trainante. Fuori non si capisce bene come funziona, sia il mondo imprenditoriale, che le famiglie, che il mondo dello sport e quant'altro.

Noi abbiamo capito che la mancanza di attribuzione di quell'assessorato, mancante da ben diciotto mesi, era una mera questione politica che non si riusciva a definire, nonostante il collega e amico Restano era lì a dire: "Ma io sono a disposizione, sono di questa maggioranza e credo che sia corretto è giusto di farne parte integrante". No, lo avete lasciato al palo, in stand-by, prima bisognava risolvere tutte le altre magagne che erano in campo.

Poi sono arrivate le elezioni politiche e avete detto: "Ne parliamo dopo le elezioni politiche"! Di che cosa parliamo? Le elezioni politiche hanno portato a casa un risultato, l'Union Valdôtaine ha deciso di spostarsi verso il Parlamento candidando il deputato, lasciando l'onore del Senato a qualcun altro in quella lista e le elezioni politiche hanno dato un responso. Nonostante questo responso, ancora siamo lì ad attendere che questo assessorato venga attribuito. Devo dire che ci sono delle cose che sicuramente sono cambiate da allora a oggi. Una cosa tra queste è che c'è a Roma un Governo di centro-destra, che ha vinto le elezioni in quasi tutta Italia e che sta già dando fiato a un programma di Governo per cui si è impegnato con tutti gli elettori. Oggi si doveva parlare di autonomia, suppongo, e quello è un impegno di Governo che a un mese di distanza viene preso: il Ministro incaricato parla di autonomie e autonomie speciali, e questo è già significativo. Impegno preso, cominciamo a fare il percorso adeguato per andare nella direzione giusta.

Io ho capito il suo beau geste, Presidente, ma dal beau geste a quello che è successo dopo, c'è grande confusione, non c'è chiarezza. E noi abbiamo bisogno di capire se i suoi assessori e lei siete ancora in grado di dare delle risposte a questa minoranza, a questa opposizione che vi pone dei quesiti, vi pone l'attenzione sulle liste d'attesa, l'attenzione sul piano della povertà, l'attenzione sull'edilizia residenziale pubblica, l'attenzione sui mutui, sul bando affitti, tutta una serie di questioni che a noi pare che non vadano nella direzione giusta.

Quello che mi ha in modo particolare colpito sono le dichiarazioni che venivano fatte su una testata, erano virgolettate, e sono il risultato di dichiarazioni della presidente dell'Union Valdôtaine: "Il tempo sospeso può diventare perduto, si aspetta una risposta dagli alleati". Questa roba qua fa ridere, scusate ma fa ridere! Perché la crisi non l'hanno provocata gli alleati, la crisi è interna a una certa situazione, e mi fermo a dire situazione, che va chiarita. Ma andare a prendere gli alleati per le orecchie, mi pare una roba che non sta né in cielo né in terra, anche perché poi questo ha generato all'interno di tutta una serie di altre segreterie la grande baruffa: abbiamo detto "C'è baruffa nell'aria" e questo non ci è piaciuto.

L'ultima, e poi mi fermo, dichiarazione che la presidente, dottoressa Machet, ha pubblicato: "Il lavoro è in divenire, siamo al lavoro per finire di costruire la nuova Giunta". Buon lavoro! "Oggi abbiamo dovuto analizzare come Comité Fédéral la dichiarazione di Testolin e una serie di passaggi che sono stati fatti, oltre a una analisi interna all'Union Valdôtaine, per capire dove possiamo aver sbagliato". Qui l'apoteosi, scusate.

Io vi auguro buon lavoro. Formate questa Giunta quanto prima, se avete la forza e le energie, ma fatelo, perché lì fuori sono preoccupati.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Noi non abbiamo firmato questa risoluzione e ieri non siamo intervenute a inizio del Consiglio, nonostante per due volte in due riunioni della Conferenza dei Capigruppo avessimo chiesto di parlare della situazione politica, perché riteniamo che quello che sta avvenendo, ed è sotto gli occhi di tutti, è grave. Si continua a sentir dire: "Non so se ci sarò, se sarò ancora io, se avrò ancora queste deleghe". E in questo clima ci chiediamo come si potrà affrontare, come si possano affrontare quei due documenti importanti che abbiamo nelle Commissioni, quei due documenti di indirizzo, che sono il DEFR e il bilancio. Per questo noi abbiamo continuato anche in questi ultimi due Consigli a presentare iniziative, a presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni, perché comunque ci è sempre stato detto che c'era una Giunta, che c'era una maggioranza. Però crediamo, e continuiamo a crederlo e continuiamo a chiederlo, lo chiederò anche nella prossima riunione della Conferenza dei Capigruppo, se non sarà ancora risolta la situazione, di poter capire quello che sta avvenendo fuori.

Io ricordo bene il breve tempo in cui sono stata in quella maggioranza, e in quel tempo mi ricordo che si diceva che non erano i movimenti e i partiti che dovevano entrare nelle discussioni, erano i ventuno consiglieri che dovevano decidere. Questo è stato detto più volte, si diceva anche che il programma non era un totem, e questo lo abbiamo visto, perché evidentemente si può anche continuare ad andare avanti senza un programma e una programmazione. Però noi continuiamo a chiedere, e lo chiediamo per i valdostani, perché crediamo che sia un momento di estrema difficoltà e queste siano risposte che dobbiamo dare principalmente ai cittadini e non a quest'aula. Quello che chiediamo è che ci venga in qualche modo detto; poi questo forse non è il modo, ed è anche per questo che su questa risoluzione noi non siamo così d'accordo, perché immaginiamo che sia un po' difficile per ognuno di voi alzarsi e impegnarsi in questo momento. Però quello che chiediamo è che questa situazione si risolva, perché ci vuole chiarezza! Lo ripeto, ci vuole chiarezza perché noi da lunedì in Commissione affronteremo quei due documenti e quindi chi verrà a presentarceli dovrebbe essere quello che dovrà applicarli, almeno questo immaginiamo.

Quello che semplicemente ci sentiamo di dire è che non state facendo un danno a qualcuno di noi, lo state facendo all'intera Valle d'Aosta continuando in questa ambiguità, perché non è con l'individuazione di perimetri, revisioni, programmi, verifiche programmatiche: ne abbiamo sentite di ogni in questi diciotto mesi. Non è in quel modo che si affrontano i problemi. Molto probabilmente, i problemi si affrontano alla radice e quindi, secondo noi, è arrivato il tempo, e questo glielo chiediamo Presidente, di fare chiarezza, non tanto per noi ma per i valdostani.

Presidente - Vi sono altri interventi? Consigliere Marquis, è già intervenuto il consigliere Baccega per il suo gruppo. Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Non vi porterò via tanto tempo. Vorrei semplicemente dire che qui nessuno nega il fatto che vi siano dei confronti politici, ci siano delle valutazioni, vi siano degli scenari che possono essere confermati, così come essere modificati. Però quello che mi preme è riprendere anche un passaggio che è stato fatto dal presidente Lavevaz, ovvero che noi non stiamo creando nessun danno. Collega Guichardaz, lei sta facendo una narrazione che non ha né capo né coda, perché...

Interruzione fuori microfono.

Cosa vuol dire "Mamma mia"? È un'esclamazione? Sapesse che esclamazioni ho io quando lei parla!

Voce fuori microfono.

Ci sono delle cose drammatiche e anche delle cose comiche. Al di là di questo scambio alla "Raimondo Vianello e Sandra Mondaini", vorrei dire che abbiamo avuto modo di predisporre un DEFR e predisporre un bilancio. Da questo punto di vista affrontiamo serenamente le discussioni che ci saranno dalla settimana prossima per la programmazione del 2023. Abbiamo cercato di fare - per carità, non voglio scomodare delle frasi a effetto - ma cerchiamo di lavorare come se il nostro lavoro andasse avanti tranquillamente fino alla fine della legislatura, nella consapevolezza che il nostro lavoro di maggioranza potrebbe anche interrompersi. Ma lo facciamo per avere la coscienza pulita, per fare le cose che noi riteniamo giuste, per dare una risposta alla nostra comunità, non probabilmente tutte le risposte, le risorse per definizione non sono illimitate, non sono infinite, ma cerchiamo di dare delle risposte.

Collega Baccega, sicuramente sul tavolo ci sono questi problemi, le liste d'attesa, ci sono i problemi nell'ambito dell'agricoltura, ci sono problemi per il caro energia. Ma io non credo che ogni giorno della settimana, ogni ora del proprio mandato, gli assessori piuttosto che i presidenti delle Commissioni, piuttosto che i commissari, non abbiano cercato di dare una risposta; non c'è nulla che è fermo!

Mi dite: è possibile immaginare di trovare delle definizioni? Sicuramente si può sempre fare meglio, ma la narrazione che qua tutto è fermo, io credo che non sia corretta. Giustamente sollecitate il fatto che ci siano dei quadri politici che vanno definiti: condivido, ma non c'è niente che è fermo e non c'è nessun danno alla nostra comunità. Accettiamo lo sprono a fare meglio, ma rimandiamo al mittente il fatto che questo dialogo politico stia portando un danno alla Valle d'Aosta. E il fatto che ci siano il DEFR, il bilancio, che ci siano tutte le attività che daranno continuità all'attività dell'Amministrazione regionale per il 2023, ne è una prova.

Stavo guardando la rassegna stampa: anche oggi la CVA ha mandato a tutti una comunicazione che per il 2023 tutti gli sconti che sono stati garantiti ai valdostani, cioè il 45 percento, sono assicurati anche per il 2023.

Quindi, collega Minelli, dica di nuovo "Mamma mia" così esorcizziamo il lavoro, però quello che pensate voi per il bene dei valdostani, non abbia la presunzione di pensarlo da sola, lo pensiamo anche noi ma, a differenza, lo facciamo.

Presidente - Consigliere Chatrian ne ha facoltà.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Abbiamo ascoltato attentamente le suggestioni portate in quest'aula dalle opposizioni, con delle nuances diverse fra il gruppo della Lega rispetto al gruppo di Forza Italia, e abbiamo colto comunque delle differenze nel mettere in evidenza eventualmente qual è lo stato dell'arte. Anche per quanto riguarda Pour l'Autonomie, nel senso che sul piano più politico siamo consci che bisognerebbe definire meglio quello che è non solo lo stato dell'arte, ma soprattutto pensare a quello che gradiremmo far succedere sul piano politico nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Dicendo questo abbiamo e ho colto una presa di posizione diversa dalla parte destra e autonomista di questo Consiglio, per quanto riguarda PLA. Per quanto riguarda invece l'intervento di PCP non vorrei ripetere delle considerazioni. Sembra quasi dia fastidio se noi troviamo delle soluzioni legislative, se noi approviamo degli atti, se noi troviamo delle soluzioni, ma soprattutto quello che si percepisce in aula, è che dà fastidio se troviamo delle soluzioni a delle questioni magari a loro care sul piano politico e noi troviamo finalmente dei percorsi utili alla comunità.

Dopodiché, riprendo non cosa stiamo facendo, ma cosa abbiamo deciso di fare, che è ancora più importante. Ieri, in pochi minuti, abbiamo approvato un consolidato, un documento non banale, e per chi fa dell'Amministrazione, per chi accompagna tutta una serie di atti, sono degli atti veramente pesanti. Dall'altra parte, nel rispetto dell'opposizione, lunedì in II Commissione non abbiamo voluto forzare per approvare il DEFR, altrimenti lo avremmo approvato oggi, ma lo approveremo nel prossimo Consiglio, prima della settimana importante di...

Intervento fuori microfono

Collega, se vuole prendere la parola... Sono le regole del gioco... Le regole del gioco sono delle questioni serie. Ogni tanto mi sembra che dobbiamo sottostare alle regole del gioco noi, invece per voi non ci sono le regole del gioco. É un po' una partita diciamo particolare!

Dopodiché vorrei mettere, come dicevo, in evidenza questi fatti. Il prossimo Consiglio è convocato per il 30 novembre e il primo di dicembre: arriveremo in aula con il DEFR e quindi discuteremo serenamente il Documento economico finanziario regionale per il 2023, 2024 e 2025. Il presidente Malacrinò, insieme a tutta alla Commissione e a tutti quelli che sono interessati a confrontarsi in quella sede, lunedì mattina inizierà l'iter calendarizzato in modo che, mi sembra, l'11 o il 12 di dicembre arriveremo in aula per approvare il bilancio triennale 2023, 2024 e 2025. Quindi, rimandiamo al mittente quello che è il percorso e soprattutto le azioni che stiamo facendo.

Dopodiché, come dicevo prima, sul piano politico abbiamo anche colto delle differenze oggi in aula e ne faremo tesoro per meglio irrobustire e per dare più forza sul piano politico a questa maggioranza nelle prossime settimane.

Presidente - Consigliere Marguerettaz è già intervenuto. Per mozione d'ordine, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Per la correzione di un errore materiale. Mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo e ho aumentato del 5 percento lo sconto della CVA, dicendo che era al 45 percento: è 40 percento. Un errore materiale, non vorrei generare delle aspettative, perché sennò è un altro "Mamma mia".

Presidente - Consigliere Cretier ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - Volevo partecipare al dibattito su questa risoluzione. Giustamente il collega Chatrian ha evidenziato la programmazione fatta dal collega presidente della II Commissione: i tempi oramai sono certi e dobbiamo affrontare il bilancio in questa fase per dare una prospettiva, perché ci sono comunque delle aspettative. Le tempistiche sono ben cadenzate per procedere e dare stabilità, perché a mio modo di vedere, malgrado la risicata maggioranza a diciotto, è andata avanti in modo compatto, anche oggi su alcune votazioni.

Bisogna dare delle risposte, è importante per tutti accelerare e frenare - come ho già detto stamattina - quando è necessario. Poi sinceramente non voglio mancare di rispetto alle colleghe, ma mi viene in mente la figura di quelle due persone che sono sedute sul ramo, ma che lo segano dalla parte sbagliata. Scusate, ma è una figura che mi viene sempre, perché questo iter è partito nel lontano 2020 e poi abbiamo perso dei pezzi per strada per evidenti motivi, per il totem e oramai diciamo che questa poesia la conosciamo a memoria...

Minelli (fuori microfono) - Il dialogo...

Cretier (FP-PD) - ... il dialogo...

Minelli (fuori microfono) - La possibilità di confrontarsi...

Altre voci fuori microfono

Cretier (FP-PD) - Chiedo scusa, non ho bisogno di suggerimenti, non ho tante parole da esprimere, ma arrivando dal settore agricolo alla fine a me interessa effettivamente la materia. Quindi, i risultati ottenuti in questi mesi, secondo me, sono importanti per tutti quanti.

Presidente - Altri vogliono intervenire? Non vedo altre richieste d'intervento. Mettiamo in votazione la risoluzione. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 20 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Erika, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

La risoluzione non è approvata.