Oggetto del Consiglio n. 2032 del 17 novembre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 2032/XVI - Approvazione di risoluzione: "Impegno a trovare soluzioni al problema del sovraffollamento e della carenza dei posti sui treni della linea Aosta-Torino".
Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 19. Illustra il consigliere Marquis.
Marquis (FI) - Questa risoluzione l'abbiamo presentata a seguito della trattazione di due Consigli fa di due interrogazioni da parte del gruppo Lega e una interpellanza da parte del gruppo di Forza Italia, che rappresento nell'illustrazione. Sostanzialmente si era trattato di riflettere e di discutere sulla situazione di sovraffollamento dei treni sulla linea Aosta-Torino, era emersa dalla discussione a livello di sintesi che sostanzialmente non ci sarebbero state possibili dilazioni nell'immediato per affrontare la questione, perché veniva evidenziato il fatto che il tutto dipendeva dalla mancanza di materiale rotabile, e sostanzialmente il problema era differito al momento in cui sarebbero arrivati nuovi treni, dalla messa a disposizione di Trenitalia o piuttosto da forniture tramite acquisti della Regione. Questo avrebbe significato, tenuto conto che allo stato attuale si prevede che a fine del 2023 debba essere intrapresa l'attività di elettrificazione della ferrovia, che la questione sarebbe stata demandata al dopo elettrificazione.
Sono passati due Consigli regionali, la questione di fatto non è cambiata e di nuovo questa domenica la situazione è ancora peggiorata rispetto a quella che era stata rappresentata nel momento dell'interpellanza. Addirittura il treno è partito carico ad Aosta, è arrivato a Ivrea, si sono fermati e hanno fatto scendere a Ivrea tutti quelli che dovevano arrivare sino al Chivasso, diversamente il treno non sarebbe ripartito. Quindi, il problema rimane di grande attualità su alcune situazioni e pertanto, alla luce di queste considerazioni, e tenuto quanto che su questa linea Aosta-Torino c'è la competenza sia della parte della Valle d'Aosta che del Piemonte, ci sono due contratti di servizio, sostanzialmente si richiede di portare questo argomento in Commissione, perché può essere trattato sicuramente con maggiore attenzione e con più tempo rispetto a quello che si ha in Consiglio, per eventuali audizioni di Trenitalia e, se del caso, di organizzare anche con la Regione Piemonte, per cercare di trovare una soluzione a questa problematica.
Fra l'altro, al momento della discussione dell'interpellanza, dove era stata evidenziata la possibilità di risolvere la problematica attraverso la rottura di carico, cioè sostituendo in quelle circostanze in cui ci sono più persone dei posti che garantisce il treno, si poteva eventualmente pensare di sostituire il bimodale con due Minuetto attaccati, per creare un numero di posti necessari per risolvere questa problematica. In quell'occasione era stato detto che non si voleva reintrodurre la rottura di carico. Nel frattempo ho fatto un 116, una richiesta di accesso agli atti, alla quale è stata prontamente data risposta, quindi ringrazio gli uffici per la disponibilità, e riferendosi solo al mese di settembre, ci sono state ventuno rotture di carico sulla linea Aosta-Torino sui bimodali. Pertanto, non è vero che non c'è la rottura di carico, è vero che la rottura di carico è limitata dalle situazioni circoscritte.
La considerazione che era stata fatta è che, se non c'è la possibilità di aggiungere dei treni, i casi sono due: o accettiamo che la gente stia a terra, o diversamente organizziamo un sistema diverso, che è quello di agganciare due Minuetto in sostituzione del bimodale, su quella situazione o quelle due situazioni che ci sono che continuano creare ricorrentemente questa situazione, che direi che non è solo più di disagio, perché se la gente viene fatta scendere a Ivrea, la questione è molto più complessa rispetto che a stare in piedi, perché a quel punto deve scendere, prendere un altro treno regionale e aspettare poi le coincidenze.
Per farla breve, per affrontare la questione, l'impegno della risoluzione è di portare la questione nella Commissione competente, credo sia la quarta, per affrontare e per vedere quali possibilità ci sono per dare una soluzione a questa contingenza che comunque va affrontata.
Presidente - Per il Governo, il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Lavevaz (UV) - Senza entrare nel merito delle considerazioni anche tecniche nelle quali è entrato il collega Marquis, di cui abbiamo già parlato, rimanendo sull'impegnativa io sono perfettamente d'accordo. Il titolo è leggermente forviante, perché si parla di un'impegnativa legata a un passaggio in Commissione che trovo pertinente e che può essere utile nel merito delle questioni. L'unica cosa che chiedo è di togliere, nel caso in cui sia ritenuto ammissibile, la seconda premessa, perché non è vero che il Governo regionale non ha annunciato un'immediata presa in carico della questione. Non è una questione - come già detto nella risposta a un'iniziativa qualche Consiglio fa - che non è presa in carico, tutt'altro, è presa in carico da tempo. Si cerca di fare quello che si può con i mezzi che oggi abbiamo, non voglio ripetere tutto quello che ho detto rispetto ai mezzi a disposizione, alle questioni delle rotture di carico; io non ho detto che non ci sono più rotture di carico, ho detto che cerchiamo di evitarle sulla linea diretta e di non reintrodurla.
Se siete d'accordo a togliere il secondo capoverso, credo che non sposti di una virgola l'impegno, siamo disposti a votarlo, anche perché riteniamo che un passaggio in Commissione possa essere utile a un confronto produttivo, altrimenti no.
Presidente - Si è prenotata la collega Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Comincio con il dire che la formulazione di questa risoluzione non ci convince perché - leggo l'impegnativa - si chiede al Consiglio "di impegnare la IV Commissione ad affrontare la questione del sovraffollamento dei treni - e fin qui non è un problema - per trovare una soluzione". Poi si chiede al Governo di mettere a disposizione della Commissione i dati sulle presenze dei treni. Io immagino che si volesse dire le presenze degli utenti sui treni, o il numero dei treni, oppure i treni stessi, non ho capito bene. Comunque, al di là di questo che è marginale, la seconda richiesta a me sembra più un impegno da 116 che non da mozione, ma l'importante è la prima richiesta.
Per quanto riguarda la prima impegnativa, "trovare una soluzione", intanto non mi pare un compito della Commissione, semmai è compito dell'Assessore di turno, che non so se sarà il Presidente ancora, se sarà qualcun altro, questo è un Mistero buffo; buffo non tanto, ma è un mistero che dura da tantissimo tempo. È compito della Giunta, se vogliamo, sia pure interagendo con la Commissione. Quindi è una formulazione che non ci convince, ma quello che voglio dire è che il tema da affrontare - che è un tema reale, è un tema importante, è un problema reale - non è per nulla banale e soprattutto non è di facile soluzione. Non è di facile soluzione, perché il problema della capienza dei treni è un problema che conosciamo, ma è collegato a delle precise scelte che sono state fatte preventivamente dalla Regione, con l'acquisto dei treni bimodali che sono troppo piccoli. E su questo non ci piove, considerato il fatto dell'utenza che non è solo nostra, perché noi sappiamo che abbiamo fino a Pont-Saint-Martin un'utenza valdostana, ma la tratta è interregionale e quindi il problema della capienza c'è.
Il secondo problema è il contratto di servizio, che risale a tempo prima, ma che è entrato in vigore nell'agosto del 2020, ed è un contratto che prevede espressamente l'utilizzo dei treni bimodali valdostani. Quindi, ci sono degli atti, ci sono dei documenti che sono stati in qualche modo approvati, decisi, eccetera, che ci mettono in una condizione sicuramente difficile. La scelta dei treni bimodali e quel tipo di contratto, a nostro avviso, ma lo abbiamo detto tante volte, non è una novità, non sono state valutazioni corrette, è stata fatta una scelta che non ha tenuto conto dell'utenza piemontese, nonostante sappiamo tutti - come ho detto prima - che la tratta interessa le due regioni.
Avevo ascoltato con interesse le risposte del presidente Lavevaz in quei Consigli in cui erano state fatte le iniziative sul tema, erano state accorpate varie iniziative, e poi c'era stata questa risoluzione. Alcune cose non le avevo condivise, perché c'era stata tutta una valutazione sul fatto che la Regione Piemonte deve in qualche maniera sbrogliarsela. Io sono d'accordo sul fatto che la Regione Piemonte debba attivarsi maggiormente, perché per tanto tempo non l'ha fatto e i pendolari della zona del Canavese e del Chivassese, sono stati trascurati dalla loro stessa Regione, che deve appunto occuparsene per garantire un servizio migliore. Ma anche la Valle d'Aosta, con le sue decisioni pregresse, ha la sua parte di responsabilità, che è innegabile. Con l'elettrificazione della linea, la modularità dei convogli, la modularità dei treni sarà meglio gestibile per quanto riguarda la capienza.
Sulla richiesta di impegno alla Commissione di lavorare per trovare una soluzione, io non posso fare a meno, permettetemi, di ricordare che nel periodo in cui io sono stata Assessore ai trasporti, quella Commissione, senza mandato di un Consiglio - perché come ci è stato ricordato più volte le Commissioni sono autonome e possono lavorare, ma un mandato di un Consiglio è ovviamente ancora un'altra cosa - si è riunita più e più volte per affrontare il problema della ferrovia, il problema del piano regionale dei trasporti, e non mi risulta che abbia risolto alcunché e trovato una soluzione a un qualsiasi problema che era stato evidenziato. Il piano regionale dei trasporti giace ancora nei cassetti e vi resterà non si sa per quanto altro tempo perché, come ci è stato spiegato, la pandemia e la guerra hanno cambiato tutta la faccia dei trasporti per la Valle d'Aosta! Su questo ho qualche perplessità, perché alcune cose possono essere corrette, ma la sostanza, a mio avviso, non cambia.
In conclusione, quest'impegno a noi sembra un generico, un modo per dire che adesso ci si occupa della questione, ma se si vuole incidere effettivamente dev'esserci un'azione del Governo, che si deve attivare o che deve continuare quelli che sono i passi già fatti, in particolare a partire dalla interlocuzione con la Regione Piemonte, quella sì che ci dev'essere e deve continuare, nell'ottica di una collaborazione istituzionale che dev'essere finalizzata all'attenzione delle esigenze dei cittadini, sia valdostani sia piemontesi e canavesani in primis. Perché io credo che non si possa pensare di risolvere o di affrontare una situazione soltanto all'interno dei confini regionali, quando la tratta, e comunque il trasporto ferroviario, non si esauriscono certo ai confini regionali ma ci portano in Piemonte.
Presidente - Consigliere Marquis ne ha facoltà.
Marquis (FI) - Rimaniamo sul sentiero del pragmatismo e quindi accettiamo la proposta del Presidente di eliminare quel "considerato", che non cambia la sostanza. A noi sta a cuore non tanto di sottilizzare sull'argomento, ma che si costituisca un tavolo di confronto per trovare delle soluzioni a un problema concreto. È un problema che non sarà facile da risolvere, ma riteniamo che se ci si mette tutti assieme, si possano magari trovare delle idee, anche sotto il profilo organizzativo, perché leggendo le tabelle che sono state fornite, forse qualche spazio di organizzazione c'è. Poi staremo a vedere se si può fare qualcosa, ma credo che non possiamo permetterci di continuare a tenere la gente a terra una volta alla settimana, anche se su pochi treni: credo che sia un problema concreto da affrontare. Ci spiace non aver convinto la collega Minelli sul lessico o su come è stata compilata la risoluzione, però cerchiamo di rimanere nella sostanza. Ringraziamo il Governo per voler accettare la risoluzione.
Presidente - Aspettiamo l'emendamento. Abbiamo la versione emendata, la mettiamo in votazione. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti: 34
Votanti: 32
Favorevoli: 32
Astenuti: 2 (Guichardaz Erika, Minelli)
Il Consiglio approva.
Sospendiamo brevemente per arieggiare i locali.
La seduta è sospesa dalle ore 16:48 alle ore 17:09.