Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2028 del 17 novembre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 2028/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno alla pubblicazione del bando affitti 2022 e alla modificazione della delibera della Giunta regionale sulla morosità incolpevole".

Bertin (Presidente) - Passiamo ora al punto successivo, punto n. 16 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione della mozione, si è prenotato il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Come abbiamo avuto modo di ricordare più volte in quest'aula, la tutela del diritto alla casa, la tutela del diritto all'abitazione è per noi uno dei temi primari che vogliamo trattare, ma soprattutto difendere in un momento nel quale la crisi economica, così come quella energetica e così come gli strascichi di quella pandemica, hanno colpito con durezza, purtroppo, il nostro tessuto sociale.

Quello che abbiamo voluto riassumere in questa mozione che poniamo all'attenzione dei pochi Assessori rimasti in aula è un tema che interessa purtroppo chi in questo momento non ha la possibilità di difendersi dal "caro vita" e che occupi un alloggio di edilizia residenziale pubblica o che occupi un alloggio in un affitto privato, evidentemente si trova a dover combattere con dei costi che sono diventati insostenibili. Lo sappiamo, l'abbiamo detto, i costi delle bollette sono lievitati e tutte e due queste categorie di persone, chi sta in un alloggio di edilizia residenziale, chi sta in un alloggio privato, con il reddito che hanno avuto fino a quel momento, alcuni anche senza alcun reddito o con un reddito ridotto, devono affrontare queste spese.

Ho voluto primariamente inserire all'interno di questa mozione un principio, cioè il diritto sociale che è sancito dall'Unione europea nella Carta sociale europea e che è stato introdotto nella legislazione italiana con il quale viene stabilito che tutte le persone hanno diritto all'abitazione, all'articolo 31 viene previsto che "le parti si impegnano a favorire l'accesso all'abitazione di livello sufficiente, prevenire e ridurre lo status di senzatetto in vista di eliminarlo gradualmente, ridurre il costo dell'abitazione accessibile alle persone che non dispongono di risorse sufficienti".

Io vorrei concentrarmi particolarmente sull'ultimo punto e prevenire il secondo punto, quindi lo status di senzatetto, perché ci troviamo a che fare, come abbiamo detto prima, con due problemi che sembrano differenti ma che in realtà sono gli stessi. Dal punto di vista di chi sta in un alloggio privato, e quindi paga un affitto privato, evidentemente ci sono quelli che hanno purtroppo un livello di ISEE molto basso, e anche quelli che hanno un livello di ISEE medio ma che, purtroppo, si vedono fotografare la propria situazione con dei redditi che sono pregressi, quindi precedenti rispetto all'attualità, quindi lo strumento dell'ISEE fotografa una situazione che non è quella reale e si trovano ad affrontare un problema che è quello dell'alloggio e del pagamento dell'affitto, che è evidentemente un problema se il reddito cala o se il reddito rimane uguale ma le spese e le bollette aumentano. Per intervenire su questa modalità, parliamo sempre della parte di affitto privato, la Regione, così come tutte le Regioni italiane, ha uno strumento: quello del cosiddetto "bando affitti". Quello strumento è quello che permette di pagare una parte importante per chi sta appunto in un alloggio privato per così riuscire a far fronte alle spese che sono sempre più pressanti e sempre più onerose. Il problema però su questo bando affitti nasce quando nel 2021 vengono cambiate le modalità di erogazione e di pubblicazione di questo bando, perché fino al 2020 si pagava, ovviamente in maniera contestuale, diciamola così, o comunque per tempo, il costo degli affitti, cioè io facevo la mia domanda alla fine dell'anno e per l'anno che veniva mi veniva rimborsata una quota dell'affitto che io pagavo, quindi io potevo così sopravvivere perché una parte del mio affitto veniva pagato e veniva sostenuto dalla Regione. Parliamo, come giustamente ha stimato anche l'Assessore, di 4.000-5.000 persone, quindi non parliamo di poche persone, ma di 4.000-5000, che potenzialmente potrebbero anche essere aumentate nel frattempo vista appunto la crisi economica e la crisi energetica che si è venuta a creare. Il problema però è proprio questo, e ringrazio i colleghi rimasti in aula ad ascoltare, quelli a cui interessa il problema della casa: effettivamente accade che questo bando affitti è stato ritardato nel 2021 e quindi le persone che nel 2021 volevano fare una richiesta per avere un rimborso di una parte del proprio affitto hanno dovuto aspettare tutto il 2021 pagando l'affitto pieno, poi a dicembre del 2021 hanno potuto fare la domanda, le domande si sono chiuse a gennaio 2022 e hanno avuto il pagamento di questo affitto a luglio del 2022. Allora se io ho pagato il mio affitto pieno per tutto il 2021, in più ho pagato l'affitto pieno per altri sei mesi, ho passato un anno e mezzo a pagare un affitto che probabilmente io non potevo pagare, intaccando magari i miei risparmi o magari facendomi prestare anche dei soldi, perché questo è un fenomeno che sta accadendo. In tutto questo evidentemente la Regione ha avuto un colpevole ritardo a cui viene data una giustificazione dicendo: "ma noi paghiamo a consuntivo", che è comprensibile, cioè voi dite giustamente: "vogliamo prima vedere gli affitti pagati, vogliamo prima vedere un contratto, vogliamo prima vedere che effettivamente questa persona sia residente in un alloggio e poi vogliamo a quel punto erogare il contributo". Benissimo, ma nulla impediva di fare un'erogazione a consuntivo trimestrale, in maniera da aiutare le persone per quei tre mesi precedenti, perché io credo che il padrone di casa probabilmente - e questo lo evidenzio - a chiunque all'interno di quest'aula andasse da lui dicendogli: "guarda, io l'affitto non te lo posso pagare, però tra un anno e mezzo forse mi arriva un contributo dalla Regione, tu abbi pazienza" gli risponderebbe con una pernacchia, però questo è quello che è accaduto a migliaia e migliaia di famiglie.

Con questa mozione che cosa chiediamo? Chiediamo banalmente di anticipare i tempi che sono stati previsti, perché è assolutamente inverecondo pensare che un bando affitti venga pubblicato nell'anno successivo nel quale io dovrei avere l'aiuto, quindi per le persone che devono pagare l'affitto nel 2022 è impensabile pensare di pubblicare un bando nel 2023 e poi farli aspettare per la domanda e poi farli aspettare per il pagamento e reiterare il sistema che si è creato già nel 2022, quindi lasciare migliaia di famiglie senza che possano pagarsi un affitto in questo modo, non prevenendo, ma favorendo lo status dei senzatetto, perché obiettivamente qui ci ritroveremo invasi di sgomberi coatti, perché il proprietario di casa che non si vede pagare l'affitto per un anno e mezzo obiettivamente che cosa può fare? O dotarsi di santa pazienza se ha dei fondi personali oppure dire: "guarda, caro inquilino, io ho questo alloggio perché ne devo trarre un beneficio, non ho altre fonti di reddito, quindi lascia il mio alloggio e ci metto un'altra persona". Questo è quello che noi dobbiamo combattere.

Per quanto riguarda questa parte, quindi la parte dell'affitto privato, approvando questa mozione ci si impegna a pubblicare tempestivamente il bando affitti a copertura delle spese già sostenute nel 2022 da parte dell'inquilino del mercato privato, introducendo la liquidazione trimestrale o quadrimestrale del bando". C'è un ampio mandato all'interno di questa mozione per dire: fate quello che volete, nella maniera in cui volete, ma pubblicate questo bando e date delle risposte alle persone che aspettano il bando affitti da un anno.

Nella seconda parte invece di questa mozione, trattiamo un tema che abbiamo trattato altre volte all'interno di quest'aula, che è quello del mercato dell'edilizia residenziale pubblica, le cosiddette "case popolari". Facciamo un po' di cronistoria, alcuni sanno... ma mi sono trovato a confrontarmi con qualche persona che lavora all'ARER che ci ha detto: "meno male che quest'anno... non sappiamo come mai ma finalmente è stata pubblicata la delibera sulla morosità incolpevole". Ho dovuto giocoforza ricordare loro che non è grazie all'intervento di alcune divinità che è stato pubblicato il bando, ma noi abbiamo picchiato i pugni e sono anni che picchiamo i pugni all'interno di quest'aula per chiedere che venisse pubblicata quella delibera, perché altrimenti qui questa delibera forse non sarebbe mai stata pubblicata e siamo comunque in ritardo di nove anni. Assodato questo dato, la pubblicazione di questa delibera però rappresenta una serie di problemi, perché la delibera della morosità incolpevole che cosa fa? Semplicemente definisce chi è moroso incolpevole, cioè chi non paga l'affitto perché non ha i soldi per pagarlo e lo distingue da chi invece non paga perché non vuole, perché ha i soldi ma dice: "io sono più bello di tutti e non pago l'affitto". Facendo questa distinzione che cosa crea? Crea una situazione nella quale la Regione interviene nei casi di morosità incolpevole e dice: "tu che non puoi pagare perché non hai i soldi, siccome la casa popolare e la casa in generale è un diritto, noi ti aiutiamo con questa morosità incolpevole", perché ci sono casi di persone che sono invalide, ci sono casi di persone che sono anziane, ci sono casi di persone che perdono il lavoro, ci sono casi di persone che affrontano delle disgrazie familiari, dei lutti, perdono la propria fonte di reddito e quindi io intervengo.

Il problema di questa delibera è che è stata tarata semplicemente su chi perde il reddito, lo abbiamo detto mille volte ma lo voglio evidenziare ancora una volta. Questa delibera di Giunta che definisce la morosità incolpevole dice che possono essere dei morosi incolpevoli, cioè persone che non hanno i soldi per pagare e che possono essere aiutate, se hanno un reddito di massimo 25 mila euro di ISEE, però devono aver perso il 20 percento del loro reddito. Allora se una persona che ha 25 mila euro di ISEE perde il 20 percento del proprio reddito, arriva - i numeri sono abbastanza chiari - indicativamente a 20 mila euro di ISEE. Una persona con 20 mila euro di ISEE potenzialmente potrebbe anche avere delle risorse da parte per pagarsi un affitto, ma, visto che 20 mila non è una cifra altissima ma comunque non è zero, può rientrare nella morosità incolpevole perché gli viene riconosciuta la mancanza di colpa nella riduzione del reddito. Il problema è che si copre questa cifra, si copre questa parte ma le persone che, ad esempio, avevano ISEE zero, persone che prendono 300-400 euro, per esempio, di pensione di accompagnamento perché sono disabili o pensionati che hanno la minima, non si vedono riconosciuto questo diritto perché un pensionato che ha la minima avrà sempre quella cifra al netto della rivalutazione delle pensioni. Il disabile che ha quella pensione di accompagnamento avrà sempre quella pensione di accompagnamento al netto della rivalutazione delle pensioni. Non avranno quindi una perdita di reddito ma se queste persone hanno e subiscono un aumento dei costi per esempio dell'energia come in questo periodo, troveranno che questi costi sono superiori alle loro possibilità, ma non avendo loro avuto una perdita di reddito, non possono entrare nella morosità incolpevole.

Io vorrei richiamare l'attenzione di quest'Aula e dei Valdostani fuori nel cercare di chiedere qual era il loro parere rispetto alla definizione di "incolpevole", cioè l'incolpevolezza definisce il fatto che io non ho colpa di quello che succede. Allora se io pago un affitto di 10 e guadagno 20, posso pagarlo; se il mio affitto - perché ricordiamo che nelle case popolari l'affitto e la bolletta delle spese sono tutte assieme - diventa di 30 e io continuo a guadagnare 20, io non pago l'affitto perché non voglio o perché non posso? Spero che la risposta sia perché non posso, allora se non pago l'affitto perché non posso, perché non sono incolpevole? Non ce li ho, nel portafoglio quei soldi non li ho, eppure non rientro in quella definizione. Allora io ho fatto un esempio: due settimane fa mi sono recato in un alloggio, che peraltro presentava parecchi problemi, e mi sono fatto dare la bolletta che era arrivata quel mese. Preciso il caso: madre con due figli da sola, che ha un lavoro che le garantisce un reddito di circa 250 euro al mese senza altre entrate. L'affitto che è dovuto è di 65 euro, l'affitto solo dell'alloggio, e con un reddito di 250 euro e due bambini da gestire direi che è già un problema. Il problema sono le spese, perché le spese assommano a 209 euro, allora se io prendo 250 euro di stipendio tutti i mesi e di affitto me ne escono quasi 300, come faccio a far fronte a questo tipo di spese? Guardi, se noi parliamo di queste cifre, moltiplichiamole semplicemente per un affitto normale, un affitto che potrebbe pagare, per esempio, una persona che possiede lo stipendio che prendiamo noi Consiglieri regionali, aumentiamo per 10 queste cifre, così riusciamo a figurarci qual è l'esborso.

Mettiamo che l'affitto sia di 650, quindi dieci volte tanto, e le spese di 2 mila euro. Ma voi obiettivamente, riuscireste a pagare un affitto di 2.700 euro tutti i mesi? Lo riterreste conveniente per otto-nove mesi? Io ritengo che sia assolutamente impossibile, eppure a queste persone viene richiesto questo e a queste persone a cui viene chiesto questo non gli viene data la possibilità di aderire alla morosità incolpevole. Tutto questo nasce perché? Perché l'affitto è determinato sulla base dell'ISEE ed è corretto, perché se io mi rivolgo agli alloggi di edilizia residenziale pubblica è perché non ho un reddito che mi permette di ricorrere al mercato privato, quindi è giusto, ma le bollette vengono richieste sulla base dei consumi che sono effettuati. I consumi sono indipendenti dal reddito e le cifre dell'energia le conosciamo tutti, se noi uniamo questi fattori, non possiamo pensare che questa gente arrivi a pagare e sapete che cosa succede? Che dopo quattro mensilità non pagate, dopo quattro bollette che non vengono pagate, arriva una bella letterina che dice: "caro inquilino, o mi saldi tutto o tu sei sfrattato dal giorno dopo". Noi quindi immaginiamoci l'effetto che queste lettere stanno avendo sulla popolazione che vive di edilizia residenziale pubblica: disabili, anziani, persone che hanno perso il lavoro, madri singole che cercano di gestire due figli con il misero stipendio che ricevono, con case che peraltro hanno mille problemi. Questo è l'effetto che si crea e nonostante noi da mesi, da quando è stata fatta la delibera, denunciamo il fatto che questa morosità incolpevole non dà risposta a nessuno, nessuno è ancora intervenuto. Io mi chiedo, ma davvero, ma con quale faccia qualcuno potrà pensare che si arrivi a un provvedimento di decadenza di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per un disabile che non riesce a pagare le spese dell'energia, in quale maniera, con quale faccia si manderà la forza pubblica a sgomberarlo a forza da quell'alloggio? Con quale faccia lo si prenderà di forza e lo si butterà fuori dall'alloggio perché non è riuscito a pagare le spese della bolletta? Perché non abbiamo avuto la decenza di pensare al suo caso specifico o ai casi delle altre migliaia di famiglie che si trovano nella stessa situazione, di chi non ha modificato il proprio reddito ma ha visto aumentare le spese, perché le spese delle bollette non sono parametrate al reddito.

Secondo me, il problema fondamentale è di mancata conoscenza del fenomeno e della burocratizzazione eccessiva che è stata fatta di questa gestione, cioè invece di verificare quali sono i casi meritevoli di attenzione, magari comunicarli per porre dei correttivi immediati rispetto alla legge e alle delibere o quant'altro, si è preferito fare i grigi burocrati e dire: "hai i soldi? Paghi. Non hai soldi? Ti sbatto fuori. C'è la morosità, questi sono i parametri, non rientri? Non rientri per problemi indipendenti? Sai che c'è? Ti sbatto fuori di casa perché la legge dice così perché questo è così", invece bastava agire cum grano salis e ripensare alle definizioni di morosità incolpevole. Non si è voluto fare fino a questo momento e quello che accade è che la gente viene sbattuta fuori di casa e vi garantisco che per dieci persone che vengono sbattute fuori di casa ce ne sono altrettante che stanno impegnando i propri poveri averi, perché non parliamo di gioielli di famiglia in questi casi, stanno chiedendo i soldi ai parenti o, peggio, stanno chiedendo soldi agli strozzini per evitare di essere sbattuti fuori di casa, aprendo un debito che poi non potranno pagare con gli effetti che ben conosciamo. Gli effetti di questa situazione sul nostro tessuto sociale saranno devastanti se non si pone immediatamente un rimedio: ecco perché con questa mozione abbiamo parlato nella prima parte riguardante l'affitto privato, nella sua seconda parte chiediamo di modificare tempestivamente la delibera sulla morosità incolpevole, ricomprendendo in questa tutti i soggetti che siano nelle condizioni oggettive di impossibilità di pagamento delle bollette concernenti l'alloggio di edilizia residenziale pubblica, è un'impossibilità oggettiva quella che dobbiamo individuare nella delibera sulla morosità incolpevole perché si hanno i soldi per pagare.

Poi piccola osservazione a latere: mi fa specie vedere che in questi casi si adotta ogni strategia coercitiva possibile per obbligare le persone a installare il teleriscaldamento a casa minacciando la decadenza dall'alloggio, si trova subito la forza per farlo, forti con i deboli, per intimare le persone di pagare con i soldi: "paga o ti sbatto fuori di casa", forti con i deboli.

Poi ho ricevuto la risposta ieri da un accesso agli atti, quindi citerò soltanto gli atti elementari, vi segnalo che c'è un alloggio che non è occupato da diversi anni e lei, Assessore, mi legge una nota degli uffici che dicono che hanno fatto un controllo e questo alloggio invece è occupato e abitato. Io ho chiesto un dato molto semplice: ho chiesto di avere i dati rispetto al consumo di acqua di quell'alloggio per il triennio 2019-2020-2021. Ieri mi è arrivata la risposta, vuole sapere quell'alloggio che era abitato quanti metri cubi di acqua ha occupato in tre anni? 2 metri cubi, 1 metro cubo nel 2019, 0 metri cubi nel 2020 e 1 metro cubo nel 2021. Allora mi sono chiesto o questa è gente che non si lava, non cucina, non pulisce e non fa nulla, altrimenti quell'alloggio non è abitato e qualcuno passa semplicemente a ritirare la posta, ma se le viene segnalato, significa che c'è una persona che, al di là di quel grigio potere che viene esercitato nei confronti dei deboli, fa quello che vuole, perché vive da un'altra parte e toglie la casa a un altro debole che è in mezzo alla strada.

Parimenti - e anche qui faccio riferimento a un altro articolo di questa legge: la n. 3/2013, che disciplina l'alloggio di edilizia residenziale pubblica - c'è uno specifico articolo di questa legge che dice che chi commette delle violenze, dei reati e quant'altro in questi alloggi non ci può stare. Mi permetto di segnalarle che è assurto agli onori della cronaca un caso in questa settimana di una persona, che, assieme ad altre tre, ha preso a bottigliate in testa un povero malcapitato in Piazza della Repubblica per rubargli il telefonino. Uno di questi Signori che è stato arrestato è residente in un alloggio di edilizia residenziale pubblica; la legge ci dice che dovrebbe perlomeno essere fatta un'istruttoria per capire come mai questo qua ci vive e soprattutto magari per vedere se abbia ancora i titoli per viverci, perché una persona che dà una bottigliata in testa a una persona in pieno centro di Aosta per rubargli il telefonino forse è il caso che il diritto di occupare un alloggio pagato con i soldi dei Valdostani non ce l'abbia. Io sento il silenzio più totale, ma non soltanto su questo, su tanti altri casi ma anche di tentato omicidio, niente, zero, lì le verifiche non si fanno, però guai al disabile, all'anziano, alla madre single che deve tirar su due figli se si permette di non pagare una bolletta, lì interveniamo subito e senza pietà, guai, per tutti gli altri invece va bene così.

Lo dico poche volte ma questa volta mi sento assolutamente di dirlo, non so quale sarà la risposta che verrà data in quest'aula, temo di immaginare quale sarà il responso, ma vorrei invitare tutta quest'Aula a fare una riflessione: ogni volta che si vota qui, si prende un impegno, ogni volta che si vota, si rappresenta la comunità. Quando schiacceremo quel pulsante, noi decideremo del destino della vita di migliaia di persone. Mi auguro che chiunque faccia quella scelta la faccia con coscienza e non perché un funzionario, una scelta di maggioranza, un gentlement's agreement trovato all'interno di un brainstorming non dica: "bisogna dirgli di no", perché questo è un problema reale e la vita di migliaia di persone è attaccata a questo tema.

Presidente - La discussione generale sulla mozione è aperta. Si è prenotato il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Ringrazio i colleghi della Lega per aver presentato questa mozione, una mozione che richiama delle problematiche evidenti insieme al settore della sanità e ai servizi sociali dei trasporti, è certamente il più critico che stiamo vivendo in questa XVI legislatura.

Noi, nell'arco del percorso di questi 25 mesi, abbiamo più volte presentato iniziative, abbiamo cercato di motivarvi, di sollecitarvi, di dare impulso a un settore che è davvero fortemente in difficoltà, come ha detto il collega poco fa e le risposte sono state davvero blande, se non completamente assenti. Molte famiglie sono in ginocchio perché capisco le problematiche anche organizzative, è un Assessorato che non ha struttura, un Assessorato che non ha un dirigente da parecchi mesi, è un Assessorato che è fortemente in difficoltà, ma bisogna agire, bisogna mettere a disposizione una struttura, bisogna dare delle risposte. C'è un ulteriore bando che vede 569 famiglie in graduatoria di edilizia residenziale pubblica e queste 569 famiglie non avranno una risposta prima di 6 o 7 anni, perché i primi alloggi che potranno essere messi a disposizione, ma nel prossimo Consiglio discuteremo anche di questo, potranno essere quelli del quinto lotto, quindi si aspettano la progettazione, le risorse del PNRR e poi si va a effettuare i lavori. Mi chiedo se ha ancora senso fare un bando ogni anno, far pagare delle spese alle famiglie quando si sa benissimo che quell'aggiornamento del bando e le nuove domande che costano danno ulteriori costi alle famiglie. Io credo che sarebbe opportuna una valutazione molto più approfondita da parte della Giunta e della maggioranza. Siamo di fronte a una crisi energetica, di fronte a una crisi economica, un "caro vita" piuttosto significativo, ieri Banca d'Italia ha detto che l'inflazione in Valle d'Aosta è l'8,7 percento, che ci sarà un rincaro medio annuo per le famiglie di 2.153 euro e ritorno a parlare del piano della povertà affrontato nel Consiglio scorso, quel piano della povertà, che adesso aveva senso fosse ad appannaggio di tutti per poter dare delle risposte significative soprattutto alle nuove povertà.

Ritornando a parlare di locazione, ci sono oggettive difficoltà anche sul mercato privato a recepire alloggi in locazione: parlo di locazioni a lunga scadenza, i contratti 3 + 2, perché ormai c'è più interesse alle locazioni per gli Airbnb, le case vacanze, che danno meno problemi e forse migliori guadagni. Molti proprietari non mettono a disposizione i loro alloggi perché l'apertura della nuova Università può generare un flusso di locazioni a studenti universitari, e questo è un po' il messaggio che sta passando anche nelle agenzie immobiliari della città e dintorni, e sono temi che sicuramente andremo ad affrontare, ma tornando alla mozione, che vede due temi significativi: il bando affitti, è evidente che le risorse devono essere date nell'immediato, altrimenti si arriva a degenerare, si arriva agli sfratti e conseguentemente i proprietari non affitteranno più a lunga scadenza bensì andranno a ricoverarsi verso ipotesi di tipo diverso come le locazioni delle case vacanze. Ancora di più la delibera sulla morosità incolpevole, l'abbiamo chiesto al Consiglio scorso, va rivista, va modificata, così non funziona, ce lo avete detto la volta scorsa, ad oggi ventuno domande, accolte nove e sette sospese, ma ha un senso? Vuol dire che non funziona, è inevitabile! Allora quel milione cosa facciamo? Lo mandiamo in avanzo di amministrazione? Allora non abbiamo dato risposte, quelle risposte che la collettività aspetta, che quelle famiglie fortemente in difficoltà aspettano.

Noi con convinzione torniamo a dire e a ribadire che su questi argomenti siamo attenti, non so chi sarà l'interlocutore, la volta scorsa ci è stato detto: "non posso prendermi impegni perché non so quale sarà il mio futuro qua dentro", noi parliamo alla Giunta quindi, non parliamo all'Assessore piuttosto che al Presidente; c'è una Giunta, si prenda carico di questo tema, che è un tema che vi esploderà inevitabilmente da qui a qualche mese.

Per queste considerazioni e ancora ringraziando i colleghi per aver presentato questa mozione che noi voteremo con convinzione, mettiamo a nostra disposizione il nostro voto favorevole.

Presidente - Siamo in discussione generale della mozione, qualcuno vuole intervenire nella discussione generale? Nel caso si prenoti. Non vedo prenotazioni, pertanto chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo replica l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Per toglierci dall'imbarazzo della scelta, comunico già che io proporrò l'astensione su questa mozione, anche in coerenza a quanto ho risposto già precedentemente a un'interpellanza che era già stata fatta dal consigliere Baccega, adesso ovviamente andrò a motivare la mia opinione, tutto è opinabile ma ognuno ha le sue idee.

Volevo solamente premettere che mi dispiace - e lo dico nel senso che magari non sarò io a occuparmi di ARER ma questo è un altro discorso - che ci siano tutte queste critiche sull'ARER nel momento in cui ci sono 70 milioni di investimenti nell'ARER, ci sono tredici lotti di cui quattro già assegnati per cui i lavori inizieranno a breve, almeno in questi quattro lotti e poi ce ne saranno altri, sono tredici lotti in tutto, in un momento in cui questa riqualificazione energetica abbatterà del 50 percento i consumi energetici del Quartiere Cogne, in un momento in cui, com'è stato ampiamente ricordato, lo si ricorda sempre, la legge sulla morosità incolpevole non c'è dal 2013, quindi sono nove anni. Adesso in cui invece è stata fatta la delibera, si investono 70 milioni di euro sull'ARER - poi parleremo anche del contributo per la locazione - allora mi chiedo cosa era prima l'ARER. Se adesso è un disastro con investimenti di questo tipo, con delibere che non venivano fatte, mi chiedo effettivamente prima cosa potesse essere. Non oso pensare cosa sia successo nei dieci-undici anni prima, perché visti questi investimenti, visto che vengono fatte queste cose, adesso invece va tutto male, io ho un po' di difficoltà.

Poi in questo momento c'è la crisi energetica con il rincaro delle bollette magari non sarà così alto ma con la riqualificazione di un intero quartiere e con l'abbattimento del 50 percento del consumo energetico vuol dire abbattere del 50 percento le spese, però, per carità, ognuno fa il suo lavoro, l'opposizione dice che va tutto male e che sicuramente potrebbe far meglio.

Per quanto riguarda i contributi, sapete che abbiamo fatto il bonus sociale, sono stati 8 milioni di investimenti. Io ritengo questa una misura democratica, perché non possiamo aiutare a parità di fragilità solo chi abita nelle case di edilizia residenziale pubblica, abbiamo dei contributi, è stato chiuso il bando, che vanno da un minimo di più di 600 euro fino a 1.500 euro a famiglia, e non mi sembra che questo voglia dire non prendersi cura delle persone e dei loro problemi.

Per quanto riguarda alcune considerazioni che ha fatto il consigliere Manfrin, devo dire che è bravissimo, ma è un po' il suo mestiere anche per l'estrazione culturale, mi sembra sia laureato in Giurisprudenza, quindi è sicuramente molto più bravo di un medico a cercare di toccare i punti dolenti, facendo anche riferimento a una donna che sicuramente, detto così: da sola, 250 euro al mese, due bambini... la signora è al di sotto della soglia della povertà. Esiste la legge 23 che dà degli aiuti, si hanno gli assistenti sociali, la Commissione per le politiche abitative che non abbandona sulla strada una donna, perché ci sono tutta una serie di aiuti per chi è veramente in difficoltà, per chi ha i 400 euro dell'accompagnamento... e la legge 23 ci permette di fare questo, quindi non è che esiste solamente la morosità incolpevole. Se voi mi trovate un riferimento sulla morosità incolpevole in Italia che non faccia riferimento alla riduzione del reddito, io ne prenderò atto molto volentieri, parliamo sempre dell'ISEE ma poi l'ISEE può essere falsato, ha ragione, consigliere Manfrin, però c'è anche la possibilità di non scegliere l'ISEE ma il reddito di 35 mila euro. Se siamo al di sotto dei 35 mila euro, perché magari l'ISEE è falsato e ci dà un reddito più elevato, possiamo anche fare questa scelta e avremmo comunque l'accesso alla morosità incolpevole.

Con riferimento al primo impegno, come ho già avuto modo di segnalare nella scorsa seduta del Consiglio regionale, il bando di sostegno alla locazione. Rispetto al bando di sostegno alla locazione, gli impegni sono due, verrà a breve adottato dalla Giunta regionale non appena è disponibile la piattaforma informatica di cui abbiamo già parlato per la presentazione delle istanze da parte degli interessati. Attualmente è in fase di sviluppo da parte di INVA S.p.A. e quest'ultima ci ha comunicato per iscritto, quindi non verbalmente - che potrà essere pronta per fine novembre-primi di dicembre in quanto la possibilità di introdurre la liquidazione trimestrale o quadrimestrale del contributo, e di questo gliene do atto, nel senso che ascolto ovviamente quali sono le motivazioni e cerco di ragionarci... su questo hai ragione, questo non ha senso per quanto riguarda il 2022, perché ormai siamo a ridosso di dicembre, quindi per il 2022 la liquidazione avverrà in un'unica soluzione agli aventi diritto, tuttavia ritengo che la liquidazione periodica a consuntivo sia una buona soluzione. Se questo dipenderà da me, ribadisco - parlo per me - che mi opererò per mettere in atto già dal bando 2023 - che potrebbe essere quindi pubblicato già nella primavera del prossimo anno - e per andare a pagare almeno i 3-4 mesi precedenti a consuntivo, perché sicuramente, anche se sono un chirurgo - a volte i chirurghi non pensano tanto, dicono: "siamo un po' gli artigiani della medicina" -, ci ho ragionato su e mi sembra una proposta più che corretta. Se non è possibile, per le motivazioni che ho già esposto tante volte, quindi anticipare questo contributo perché ha creato tutta una serie di problemi, mi sembra corretta la proposta che lei ha fatto, la condivido e questo, se potrò farlo, a partire dal 2023 ci dovrà essere una disponibilità residua di bilancio perché in bilancio 2023 ci sono i fondi per il 2022 ma, dagli approfondimenti che abbiamo fatto, direi che al 99 percento ci sarà comunque una disponibilità residua e questo ci permetterà di andare ad anticipare questi soldi.

Per quanto riguarda invece la legge sulla morosità incolpevole, ho già avuto modo di dire, in risposta all'interpellanza presentata prima al consigliere Baccega, che non intendo al momento modificarla. Come ho già detto l'altra volta, le delibere non sono scolpite sulla pietra, si può fare una valutazione ma è applicata da poco, quindi vedremo un po' come funziona. La rassicuro che i 900 mila euro non andranno in avanzo di amministrazione perché sono già impegnati, ma saranno comunque utilizzati, quindi non butteremo via dei soldi. Come accennato in precedenza, la definizione di moroso incolpevole è legata proprio alla sopravvenuta impossibilità di provvedere al pagamento del canone locativo in ragione della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. Questo è previsto dall'articolo 2, del decreto interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze del 30 marzo 2016, non riguarda quindi chi si trova in una situazione di fragilità stabile. In tali casi, come già più volte affermato, sono altri gli strumenti a disposizione degli interessati, la già citata legge 23, ci sono state le misure, gli 8 milioni che abbiamo messo in campo per poter dare un aiuto ai soggetti fragili che non sono solamente all'interno dell'edilizia residenziale pubblica.

Inoltre segnalo che l'eventuale modifica della DGR sulla morosità incolpevole nel senso prospettato dalla mozione sarebbe quindi iniqua, di questo ne sono profondamente convinto, nei confronti di cittadini che non accedono agli alloggi ERP a fronte di una fragilità economica similare, cioè dalla stessa fragilità economica, giustamente, come lei ha ricordato, abbiamo 500 domande, io non sapevo fossero così tante, ma se non ci sono 500 domande... è perché ci sono altri 500 cittadini valdostani che hanno la stessa fragilità economica ma che non accedono all'ERP e non sarebbe giusto non poter dare anche a loro degli aiuti.

Abbiamo previsto dalla legge 8 milioni di finanziamento, mi sembra che più di 600 euro come contributo minimo, ovviamente parametrato all'ISEE, parametrato all'altitudine, non mi sembra siano pochi... fino a 1.500, quindi anche queste persone si trovano a sostenere gli aumenti delle bollette.

Le motivazioni per cui fondamentalmente io non ritengo in questo momento di modificare questa delibera sono il fatto che la morosità incolpevole - e questo è così in tutta Italia - è legata a una perdita del reddito e poi che sarebbe iniqua perché in questo momento è applicata solamente agli inquilini ERP.

Confermo quindi - l'ho già detto in apertura - la mia proposta di voto di astensione da parte della maggioranza.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega per dichiarazione di voto.

Baccega (FI) - Ovviamente il voto a questa mozione sarà positivo ma sono assolutamente perplesso per l'intervento dell'assessore Barmasse, che ci dice: "l'ARER sta facendo una serie di investimenti", sia nell'introduzione e nella presentazione della mozione fatta dal collega Manfrin, sia nel mio intervento questa volta non si è parlato di ARER. L'ARER è il braccio, lo strumento, la struttura strumentale che deve ricevere e accogliere gli indirizzi politici e li deve mettere in atto. Noi quindi non abbiamo neanche sfiorato il comportamento dell'ARER, lo abbiamo fatto in passato, lo faremo in futuro ma in questo momento e su questo tema non abbiamo neanche citato l'ARER. Ben vengano quindi gli investimenti del PNRR, lei mi dà ragione, fra sei-sette anni molto probabilmente potremo vedere una casa popolare nuova, mentre noi abbiamo più volte sollecitato, e ogni anno lo facevamo, e il collega Grosjacques lo sa molto bene questo... ogni anno 70-80-40-50 alloggi venivano messi a disposizione sempre e questo dava una veicolazione più efficace al tema della casa che lei, protagonista con le risposte che ci ha dato, ha voluto abbandonare in questi 25 mesi.

"Le risorse della morosità incolpevole sono impegnate"; sì, sono impegnate, non vanno in avanzo ma saranno spese? Questo vorremmo capire e lo capiremo perché, sulla base di quello che abbiamo avuto come primi risultati, non saranno spese e, attenzione, se fate fare delle variazioni di bilancio e le inserite in altri ambiti, fatecelo sapere, perché quello determinerà il fallimento di quella delibera.

Per quanto riguarda il bando affitti, lei continua nella sua motivazione: "si dà a consuntivo"; a consuntivo hanno già i documenti di sfratto nelle case, Assessore, ci sono gli sfratti esecutivi, quegli alloggi non andranno più nel mercato, lo vuole capire o no?

Noi viviamo in una situazione diversa, stiamo meglio, abbiamo degli stipendi confortevoli, ma c'è una serie di famiglie che, pur avendo uno stipendio, sono fortemente in difficoltà e questo non lo volete recepire! Parlo a tutti i colleghi della maggioranza, perché qui l'assessore Barmasse ha esordito dicendo: "io mi astengo", poi "propongo l'astensione", ma fate una valutazione davvero attenta, ma ve lo dico con il cuore in mano, guardo voi della Sinistra che avete sempre sostenuto queste famiglie, le case popolari erano appannaggio vostro, ma potete andare avanti a seguire questi indirizzi? Fate un'attenta valutazione su come votare questa mozione che noi voteremo con convinzione.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Vede, Assessore, cercherò di controllare le reazioni e le emozioni che ho avuto durante la sua risposta. Lei ci dice che la risposta da dare alle famiglie rispetto al possibile sfratto che stanno subendo adesso è dire: "va beh, ma stiamo investendo 70 milioni sul quartiere, fra sei o sette anni sarà molto più bello", oppure ancora: "va beh, adesso non riuscita a pagare le bollette e arriva la Polizia locale e vi sbatte fuori di casa, però, ragazzi, stiamo facendo un efficientamento energetico che diminuirà del 50 percento il costo delle bollette". Assessore, il problema è la tempistica, se questi suoi interventi arrivassero adesso, cioè fossimo alla fine dei lavori e quindi domani le bollette fossero dimezzate, allora la soluzione sarebbe corretta. Il problema è che non è così. Allora non condivido la sua visione rispetto al fatto, e l'ha già detto una volta e mi spiace, io questo non lo accetto... ha già detto una volta che è iniqua una misura che aiuti chi è in uno stato di difficoltà, non lo è. Il fatto che vi siano 500 persone in attesa di un alloggio di edilizia residenziale pubblica sa quale riflessione ci deve far formulare? Ci deve far chiedere: ma le persone che invece occupano un alloggio di edilizia residenziale pubblica e magari hanno un ISEE di 150 mila euro hanno diritto a rimanerci togliendo il posto a una delle famiglie che sono in graduatoria magari da anni? Io umilmente dico di no, perché una persona che ha 150 mila euro di ISEE un affitto se lo può pagare, ma attualmente la legge dice che una persona che avesse un miliardo di euro in banca può rimanere nelle case popolari. Lei ritiene di fare un discorso di equità su queste basi? Mi dispiace, Assessore, non condivido, non è un discorso equo. Questa non è equità!

Lei ci chiede di fare degli esempi rispetto a leggi che prevedano che viene dato un aiuto come morosità incolpevole a quelli che non hanno una perdita di reddito, ma a me non mi interessa, io non voglio copiare o vedere quale altra Regione ha una legge di qua o una legge di là, io penso al nostro territorio, alla nostra Regione, alle nostre esigenze, perché se c'è un valore dell'autonomia, dell'amore e della conoscenza del nostro territorio, è proprio questo: che noi sappiamo la realtà in cui viviamo e la conosciamo, non tutti, ma qualcuno nelle case popolari ci va, parla con la gente, vede i problemi, prova a studiare quali sono le soluzioni. Questa è la differenza: conoscere per poter risolvere.

Allora se lei dice che le persone che sono in quella situazione di necessità possono far ricorso alla legge n. 23/2010, io le dico: grazie Assessore, lei ha tirato fuori un nuovo argomento perché anche sulla 23/2010, come la legge che ha depositato il collega Marquis dimostra, ci sono parecchi problemi, perché c'è una sorta di percorso che a noi umani purtroppo non è dato conoscere. Dal momento in cui una persona che è in uno stato di necessità si rivolge all'assistente sociale, se ce l'ha, perché ovviamente mancano... e se questa gli risponde, perché a fianco di persone che fanno un lavoro sacrosanto in mezzo ai problemi ce ne sono altre che a volte non rispondono... una piccola percentuale per fortuna ma c'è, quindi se ha un'assistente sociale e non è completamente sfiduciato nei confronti di questa, perché purtroppo è così, se questa lo può ricevere in ufficio e se gli risponde al telefono, può presentare una domanda, che, ricordo, non può essere superiore eventualmente come aiuto ai 2.600 euro, tranne per alcune categorie di persone che le ho già illustrato precedentemente, che invece possono avere tutto: per esempio, un residence pagato per dei mesi per un totale di 60 mila euro, per quelle persone il residence lo paghiamo: 60 mila euro di spese, nonostante i limiti delle delibere di Giunta siano 2.600, quelli li paghiamo. Per altri comincia un percorso nel quale sì, adesso c'è la commissione, poi c'è lo Spirito Santo, poi dobbiamo vedere se il tempo è sereno perché se piove, magari mi fa male il tallone e non riusciamo a esaminare la domanda e forse tra sei mesi ti dico se puoi avere 50 euro. Se questa è la concezione dell'aiuto che si dà alle famiglie che sono in difficoltà, obiettivamente le risposte non ci sono.

Allora la fragilità economica di queste persone, lo ripeto, parte dal concetto di incolpevolezza, morosità incolpevole, definizione delle parole, una persona è morosa quando ha dei debiti e su questo penso siamo tutti d'accordo, una persona è incolpevole quando non può pagare quei debiti perché non ha i soldi per pagarli, perché non ha reddito sufficiente per pagarli, allora se io non ho i soldi sufficienti per pagarli, sono un moroso incolpevole. Con quella delibera, dove si determina che ci possa essere un contributo di 10 mila euro a persona che ha una situazione debitoria... innanzitutto uno forse dovrebbe verificare sui morosi che esistono e che ci sono... morosi, per esempio, degli anni Settanta, persone che peraltro hanno compiuto delle rapine in altre regioni e sono tutte qua, hanno avuto la casa popolare e poi hanno occupato abusivamente un altro alloggio e, nonostante la legge dicesse che dovevano perdere quell'alloggio, hanno ottenuto quell'alloggio, si sono spostati, ci hanno lasciato il figlio dall'altra parte, poi dopo un intervento non si sono spostati e sono sempre lì con arroganza. Lei sa di chi sto parlando e di cosa sto parlando perché ho girato anche qui tutto l'incartamento ed è da allora che io aspetto che questa persona decada dall'assegnazione, perché una persona che occupa abusivamente un alloggio deve decadere e andarsene a casa a calci nel sedere e lasciare posto a chi invece rispetta le regole, ma io aspetto e continuo ad aspettare.

Il problema rimane e quello che ho detto, e ringrazio il collega Baccega per l'intervento, e quello che poi accadrà quando noi andremo a votare è che oggi noi vediamo un foglio di carta e votiamo sulla base di qualcosa scritto su un foglio di carta, ma ve lo assicuro che, quando ci saranno gli sgomberi, mi auguro di no, ma quando ci saranno gli sfratti, noi saremo lì e la colpa di quegli sfratti sarà di chi non avrà voluto modificare le disposizioni della delibera di Giunta o non avrà voluto pubblicare il bando affitti per dare delle risposte. La colpa sarà quella e a quel punto noi lì ricorderemo chi c'era a votare e chi non c'era. I Valdostani ci guardano, fate la vostra scelta.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marquis per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Intervengo con due parole a supporto e a completamento delle considerazioni che sono state fatte dai colleghi Baccega e Manfrin, che condivido pienamente.

Credo che alla base di tutto ci sia un problema di mancanza di conoscenza di una questione assai delicata e mi riferisco a queste considerazioni avendo a supporto le parole che trovo sul DEFR.

Quando si parla di povertà sul DEFR, si dice che la situazione in Valle d'Aosta è nettamente migliorata, nel 2021 la povertà relativa interessa il 3,8 percento della popolazione rispetto al 6,9 dell'anno prima, 3,8 percento sono 3.800 persone su 100 mila abitanti, semplifico per fare un ragionamento molto breve. Se consideriamo che ci sono 1.700 alloggi di edilizia residenziale pubblica e ogni alloggio è occupato da 2 persone, ci sono 3.400 persone già nell'edilizia residenziale, ci sono 5 mila persone con un ISEE a 7.500 euro e che sta comunque al di sotto dei 12 mila che beneficiano del bando affitti; se anche questi 5 mila nuclei familiari sono composti da due persone, ci sono ulteriori 10 mila persone, pertanto noi diamo un contributo, un sostegno, a 13-14 mila persone che sarebbero il 13 percento che versano in situazioni di difficoltà, quindi non mi riconosco nei dati che vengono scritti nel DEFR, dove si dice che il 3,8 percento dei Valdostani sta in una situazione di povertà. Io credo che qui dentro si viva una realtà parallela rispetto a quella che si vive sul territorio.

Ieri è arrivata a tutti una nota informativa di un'Associazione consumatori che dice che i problemi principali della Valle d'Aosta, che attanagliano famiglia e imprese li suddividono in tre categorie: famiglie alle prese con affitti privati e bollette che non si riescono a pagare, famiglie alle prese con bollette delle case popolari, imprese soffocate dai costi energetici; quindi una realtà fuori che sicuramente morde molto di più di quello che si vuole rappresentare qui in quest'aula. Pertanto, a mio avviso, c'è una mancanza di conoscenza del problema, quindi invito a fare una verifica sui dati che vengono indicati sul DEFR, perché se poi le politiche vengono attuate sulla base dei dati, sicuramente le risposte non sono adeguate alle aspettative.

Un'ulteriore considerazione, Assessore, se lei dice: "come ci si può lamentare? Stiamo investendo 70 milioni", è come se in una famiglia che non ha da mangiare e non c'è il pane sul tavolo, il marito dicesse alla moglie: "ma perché ti lamenti che stiamo pensando di comprare una casa al mare nei prossimi anni?", il problema è contingente, è del giorno, è del mese, pagare le bollette, pagare l'affitto, pagare le spese di riscaldamento, non possiamo continuare a pensare per queste 5 mila persone che devono prendere i soldi del bando affitti "vedremo, faremo una piattaforma". Nel frattempo la gente va in difficoltà ed è in mezzo alla strada. Convengo con lei sull'iniquità della misura, però io mi stupisco che non sia stata considerata prima questa cosa, che non sia stata fatta una proposta di delibera sulla base dell'equità sociale, perché lascia fuori tutta una serie di persone che vivono la stessa situazione di oggettiva difficoltà sotto il profilo della capacità reddito-patrimoniale, poi che la questione sia complicata, questo lo riconosciamo tutti, ma non prendersi carico del problema è una cosa che troviamo che sia altrettanto grave. Se poi spendiamo tante energie per fare una delibera sulla morosità incolpevole di cui i beneficiari su 1.700 alloggi rischiano di essere una decina, credo che abbiamo perso del gran tempo, quando abbiamo scritto il provvedimento non ci siamo resi conto delle problematiche dei possibili beneficiari, perché sarebbe un flop completo se questa fosse la fine di quella delibera. Pertanto credo che dire: "non ci preoccupiamo, questa delibera per adesso la lasciamo così" sia un grave atto di responsabilità, perché io avrei detto: "guardi, sto su giorno e notte, studio tutte le possibili soluzioni e mi impegno quanto prima a presentare al Consiglio regionale una proposta per superare questa situazione di difficoltà", invece se, sotto il profilo umano, la possiamo anche capire per la difficoltà che si trova in mano a gestire, sotto il profilo politico, non possiamo che censurare questo comportamento, non condividerlo assolutamente, pertanto sosteniamo convintamente questa mozione che è stata presentata dai colleghi della Lega e invito anch'io, come ha fatto il collega Baccega, tutte le forze che sono presenti in Consiglio a fare una seria riflessione su questa problematica, non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia! C'è gente che fuori non sa come fare a pagare l'affitto, ci sono delle situazioni di sfratto che stanno crescendo sul territorio. Non possiamo continuare a far finta di niente!

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola all'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Sono molto contento di poter riprendere la parola, intanto così dico anche al consigliere Manfrin, che mi ha detto giustamente - e lo apprezzo - che si è trattenuto da esternare... perché non mi conosce bene, perché, quando esterno io, stia sicuro che si sente in tutta l'aula e qualcuno in sala operatoria se lo ricorda, ogni tanto volavano i bisturi. Le dico quindi che faccio molta, molta fatica anch'io e va bene che non abbiamo troppi oggetti contundenti... a volte per un certo populismo e della demagogia che io non amo molto.

Per quanto riguarda l'iniquità a cui faceva riferimento il consigliere Marquis, io l'ho detto molte volte che è iniquo non poterlo estendere...

(intervento del consigliere Marquis, fuori microfono)

...mi lasci parlare perché io non l'ho interrotta e adesso il microfono ce l'ho io, mi fa piacere, solo che quella è una delibera attuativa di una legge, quindi era facilmente applicabile. Per poterlo estendere a tutte le persone, quindi anche al di fuori dell'ARER, bisogna fare una legge e il processo è molto più lungo. Abbiamo preferito quindi fare una delibera che è stata richiesta, giustamente come dice il consigliere Manfrin, un mucchio di volte, ed è stata richiesta anche dal consigliere Baccega, quindi ci è sembrato giusto rispondere a dando attuazione a una delibera attuativa di una legge del 2013. Legge del 2013 di cui si lamenta giustamente il consigliere Manfrin quando dice che chi ha un reddito molto non lascia questi alloggi quindi c'è chi ha 100 mila-200 mila euro di reddito e rimane assegnatario, ma penso che né io, né lei l'abbiamo fatta la legge nel 2013, l'ha fatta qualcun altro e magari ci arrabbiamo poi con qualcun altro e negli indirizzi che sono stati dati all'ARER, ma sono anche indirizzi dell'Assessorato, c'è proprio la revisione della legge del 2013 perché sicuramente certi aspetti andranno rivisti.

Per quanto riguarda poi questi lavori che devono finire sempre nel 2026, in realtà, essendo un efficientamento energetico con il 110 percento, la previsione è tra il 2023, massimo 2024, questo è l'arco temporale, perché altrimenti il 110 percento lo si perde, pertanto non possiamo seguire i tempi del PNRR e arrivare al 2026, gran parte dei lavori quindi devono obbligatoriamente, sennò c'è un problema dal punto di vista economico, finire entro il 2024.

Queste sono alcune considerazioni, dopodiché io sono contento, mi fa piacere che tutti conoscono perfettamente il problema dell'edilizia residenziale pubblica e che mi si dica o si dica al Governo che non sa cosa succede qui fuori. Guardi, e l'ho fatto tutta la vita, vado anche a somministrare i pasti a chi non ha da mangiare, quindi la situazione al di fuori la conosco benissimo, penso che la Giunta,e il Governo stiano cercando le risorse che non sono infinite, l'ha già detto una volta il Presidente, non è che possiamo dire che diamo 100 milioni a destra e a sinistra quando non ci sono, stiamo cercando di dare una risposta e penso che se ce ne sarà necessità, si daranno ulteriori risposte, non ci si può concentrare esclusivamente su una delibera, adesso non ritorno su quello che ho già detto prima, le misure possono essere altre, ma sicuramente la situazione la conosciamo.

Per quanto riguarda il Quartiere Cogne e le case di edilizia residenziale pubblica, forse è stato anche detto che qualcuno la conosce perfettamente, qualcuno no; io ho vissuto in una casa di edilizia residenziale pubblica e la situazione la conosco molto bene, ci vado almeno tutte le settimane perché ho ancora amici e parenti che abitano in quel quartiere, quindi non penso di non sapere qual è la situazione. La situazione di difficoltà è una difficoltà di tutti, poi se qualcuno vuole farsi paladino, per carità, va benissimo, però bisognerebbe anche averle vissute un po' più sulla pelle certe situazioni e magari si conoscerebbero un po' meglio. Poi ci sono dei casi particolari che sicuramente possono determinare delle criticità, ma, come ho detto, ci sono gli strumenti per poterli affrontare.

Nessuno quindi è irresponsabile, nessuno se ne sta fregando dei problemi delle persone, direi che, anzi, questa Giunta, questo Governo, per quanto durerà, se n'è fatto carico in maniera importante e, se sarà necessario, ci saranno altri provvedimenti, quindi ritengo che certe accuse che sono state fatte siano infondate, pretestuose, demagogiche. Comunque continuiamo pure su questo tema e direi che il livello di questo Consiglio continuerà a innalzarsi in maniera significativa.

Presidente - Se non vi sono altre dichiarazioni di voto, metto in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 18 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

La mozione non è approvata.

Con questo punto all'ordine del giorno, sospendiamo brevemente per arieggiare i locali. Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 11:32 alle ore 12:15.

Bertin (Presidente) - Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - Era solo per scusarmi e scusarci con la maggioranza, non so se era passato il messaggio che avevamo una riunione, quindi mi sembrava doveroso, si è prolungata e quindi mi sembrava il caso di giustificarmi di fronte a voi.