Oggetto del Consiglio n. 1934 del 20 ottobre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1934/XVI - Interpellanza: "Quantificazione delle risorse economiche e umane previste a sostegno del progetto di Aosta Capitale della cultura 2025".
Bertin (Presidente) - Punto n. 39. Illustra l'interpellanza il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Avremmo voluto trattare quest'argomento lo scorso Consiglio, sarebbe stato sicuramente più centrato sul momento in cui era uscita quella nota dell'Assessore che, rispondendo a un'iniziativa delle colleghe, disse "Abbiamo deciso di sostenere quest'impegno fattivo e oltre ad aver dato incarico per la stesura del dossier di candidatura, abbiamo già messo a bilancio importanti fondi per investimenti e quant'altro. Oltre alla lettera di intenti che abbiamo formalizzato con il Comune di Aosta, abbiamo agito con i fatti e continueremo fortemente a farlo". La cosa divertente era che in quell'occasione uscì una dichiarazione del sindaco Nuti, tonante come suo solito, con la sua energia straordinaria, che disse: "Nuti: un dispetto contro Aosta capitale, ora voglio gli atti!", perché non è che si fa mettere i piedi in testa da qualcuno. Ora può smentire per dire che non aveva chiesto gli atti, non voleva niente e andava tutto bene così.
A fronte delle sue parole, abbiamo deciso di prendere un po' quello che è il dossier della candidatura che è stato presentato e sottoposto a molti organi istituzionali che hanno dovuto valutare se sostenere o meno. Io immagino che lei questo dossier l'abbia visto. Io ho dovuto vederlo e anche aprirlo e leggerlo. Io spero che l'abbia visto, perché questa è la copertina, poi apriamo e troviamo la prima pagina, "Cos'è una capitale italiana della cultura?", preso credo da Wikipedia. Prima frase: "Il titolo di capitale italiana della cultura nasce in seguito della nomina", prima riga e abbiamo già il primo errore. Poi c'è il testo che è copiato esattamente dal bando del Ministero, copia e incolla, e poi troviamo l'ultima frase che dice "Ogni anno la commissione di valutazione sceglie la città che a cui sarà destinato un milione di euro". Questa è la prima pagina di presentazione di questo bellissimo progetto che lei intende sostenere. Io sono rimasto assolutamente colpito.
Proseguiamo, seconda pagina, l'elenco delle capitali; originale. Terza pagina: obiettivi specifici. Questa è la copia dell'articolo 2 del bando del Ministero, "Obiettivi specifici". Pagina successiva: "I goal globali dell'ONU"; copia incolla. Pagina successiva: la road map che si dovrebbe seguire per destinare e far diventare Aosta della cultura; è l'articolo 3 del Ministero copiato e incollato con un diagramma, dove ci sono le date in cui si dovrebbe designare la capitale italiana della cultura; copia e incolla. Pagina successiva: "Criteri per il conferimento del titolo di capitale italiana della cultura"; copia dell'articolo 4 del bando del Ministero; qui però c'è l'immagine della statua che saluta, quindi c'è stata un po' di rielaborazione del dossier; molto bella.
Prima pagina originale: "Cosa chiediamo? Il progetto di candidatura ha bisogno di sostegno e condivisione con azioni già finanziate e da finanziare"; quindi la prima pagina originale di questa cosa chiede i soldini o le azioni a sostegno. Pagina successiva: "Aosta Aoste", che fa fico e non impegna. Poi abbiamo una seconda pagina originale, una citazione di tal André Zanotto, che io personalmente non conoscevo e mi sono andato a informare sulla pagina di Wikipedia a lui dedicata. Le prime righe sono "Zanotto, negli anni '80 fa coming out iniziando a indossare abiti femminili, diventando così una delle prime queer in Italia". Questa è la seconda pagina originale di tutto questo dossier.
Poi c'è, a seguire, "AE" e poi abbiamo un'altra serie di "Aoste" città plurale, "AE dei molti passati e degli infiniti futuri, AE della cultura e della sfida, AE della pietra e dell'acciaio del fuoco, AE, AE, AE, AE, delle vicine vette, AE, A E", c'è un altro pezzo.
Questo è il dossier sulla base del quale qualcuno avrebbe dovuto decidere di candidare Aosta capitale della cultura, quindi la ringraziamo per la valutazione che ha voluto fare.
Io spero che lei abbia visto anche gli atti che il Comune di Aosta ha presentato per sostenere questa candidatura. Per esempio, la determinazione 648, con la quale si dispone; ovviamente questo dossier andava presentato per essere valutato dalla commissione, quindi si presenta un dossier alla commissione dicendo "Valutate la candidatura di Aosta" e per questo viene fatta una determinazione. Con questa determinazione si dà incarico a una ditta privata per coordinamento e redazione dossier, assistenza alla giornata di coprogettazione e cura alla sezione valutazione impatto. Per questo incarico vengono dati 18.910 euro e viene specificato "costruire, sviluppare, redigere il dossier di candidatura in collaborazione con le risorse messe a disposizione dalla pubblica amministrazione, con i professionisti selezionati per il progetto grafico, in modo tale che possa essere pronto entro la scadenza di prenotazione per il 13 settembre del 2022". Lo sa di quand'è il provvedimento dirigenziale? Del 14 settembre. Il Comune di Aosta fa un provvedimento dirigenziale il 14 settembre chiedendo di fare il dossier, con 18 mila euro a un professionista esterno, per il giorno 13. Direi un tempismo invidiabile.
Ma c'è di più, perché con la determinazione 655 viene spiegato che si dà mandato agli uffici competenti per l'affidamento dei servizi necessari alla presentazione della candidatura, quali in primis la redazione del dossier e la realizzazione di un logo rappresentativo della progettualità. Quindi, si dà il mandato di realizzare il logo identificativo della candidatura. Viene assegnato allo studio grafico Arnica Design di Valentina Sesia per una cifra di 3952 euro e quindi con questa determina si dà mandato di creare il logo di Aosta capitale della cultura. Sa di quand'è questa determina? Il logo andava consegnato il 13 settembre assieme alla candidatura. È del 15 di settembre. Il 15 settembre si dà mandato di fare il logo di Aosta capitale della cultura, ovviamente da consegnare il 13, ma questa è un'iniziativa sicuramente importante.
Oltre a questo, e per fortuna l'abbiamo salvato a scanso di equivoci, la cosa bella che abbiamo reperito sul sito è un servizio RAI, dei miei colleghi giornalisti RAI che ringrazio. Viene fatto un servizio il 25 di agosto 2022, dove alla Cittadella dei Giovani si riuniscono le migliori teste pensanti che il Comune di Aosta ha messo insieme per redigere questo dossier in un primo incontro straordinario e da questo summit ci sono una serie dichiarazioni. Le dichiarazioni più interessanti il 25 di agosto, dopo che il 23 la Giunta delibera di partecipare ad Aosta capitale della cultura. Il 25 si vedono in Cittadella e c'è, guarda caso, la designer Valentina Sesia dello Studio Arnica Design, che mostra il logo di Aosta capitale della cultura, quello che poi è stato utilizzato. Cioè, il 25 di agosto il logo era già pronto ed era già fatto e lei l'incarico l'ha avuto il 15 di settembre? E il logo era già pronto il 25 di agosto? Chi gliel'ha detto di farlo? Con quali soldi? Per quale spesa? Perché lei manda il preventivo e lo manda a settembre il preventivo; c'è nella determina. E la cosa bella è che quel logo viene inquadrato e nell'articolo, che è allegato e che abbiamo salvato, c'è scritto: "Intanto si parte dal logo affidato allo studio Arnica Design"; c'è scritto nell'articolo. Hanno affidato un incarico prima ancora che ci fosse la determina.
E questa è l'iniziativa di Aosta capitale della cultura? E voi ritenete opportuno che questo sia Aosta capitale della cultura e ritenete che sia un progetto finanziabile? Ci dica cortesemente, Assessore, quanti, quali soldi e quale personale regionale volete utilizzare per supportare questo bellissimo progetto e questo fantastico sesquipedale dossier.
Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie, collega Manfrin, per la panoramica che ha fatto sulle iniziative del Comune di Aosta. Francamente non avevo fatto queste ricerche sulla successione di determine, incarichi che hanno dato al Comune, che adesso probabilmente credo che, dopo il suo intervento, verrà trasferito al Comune di Aosta l'interrogativo. Noi, rispetto a tutte le cose che ha detto, non siamo né coinvolti e non sappiamo nulla né di assegnazione di incarichi né di altro.
Poi lei ha fatto vedere delle slide di presentazione del dossier di candidatura. Prendo atto, le ho viste anch'io quelle slide ed è la presentazione di un dossier che è stato fatto direttamente dal Comune di Aosta. La fase poi di valutazione delle candidature, eccetera, avverrà poi successivamente sulla base delle informazioni che sono state inviate dal Comune di Aosta a supporto della candidatura.
Zanotto, da noi degli anni '60, non è ricordato come un'icona queer o non so che cosa. Se Wikipedia è la sua fonte d'informazione, questo è un problema suo e non è mio. Io le dico che noi ci ricordiamo benissimo, ma proprio per l'età che abbiamo, e ne parlavamo prima anche con l'assessore Caveri, che Zanotto prima del suo outing o coming out, non so come è stato definito, era per noi una figura autorevolissima di ricercatore e di intellettuale valdostano, ma anche dopo per chi non si ferma agli aspetti puramente folkloristici del suo cambio di sesso o di altre cose. Per quanto mi riguarda io non ho mai dato peso a quegli aspetti; a scuola e anche successivamente noi abbiamo studiato e approfondito la storia della Valle d'Aosta sui suoi testi e vi consiglio veramente di leggerli, perché sono di altissimo livello storico e di ricerca. Poi, ripeto, se sia diventato un'icona queer, io non so quale sia la valenza di questa abbinata rispetto ad Aosta capitale, ma poi ognuno fa quello che vuole.
L'espressione che ha citato nel testo dell'interpellanza non è quanto da me letteralmente detto lo scorso Consiglio, infatti noi non abbiamo dato nessun incarico ma, e mi cito testualmente, "È stata individuata una figura di riferimento, la dottoressa Maria Cristina Ronc, che già durante l'estate ha collaborato alla stesura del dossier di candidatura, fornendo contenuti e suggerimenti"; questa è la trascrizione esatta della risposta all'interpellanza di qualche collega, non ricordo di chi. La dottoressa Ronc, responsabile scientifico del MAR e archeologa, è una risorsa interna che si occupa appunto del Museo archeologico regionale, della comunicazione, delle attività laboratoriali, oltre che di divulgazione del Museo stesso. In quest'ambito, in particolare per i 2050 anni della fondazione di Augusta Praetoria, la dottoressa Ronc è stata senz'altro il giusto trait d'union tra la Regione e il Comune di Aosta nell'ambito della stesura del dossier. Infatti, la dottoressa ha redatto una relazione storico archeologica di supporto all'incaricata del Comune, la dottoressa Linda Di Pietro, che è la persona con la quale si è interfacciata, per contribuire alla redazione del dossier che la Di Pietro stava redigendo, che credo possa ottenere dal Comune di Aosta se fa un accesso agli atti; visto che loro fanno gli accessi agli atti da noi, credo che sia possibile fare l'inverso.
Se sia intenzione dell'Assessore esplicitare i contenuti della lettera trasmessa al Comune di Aosta sul tema, nonché dare contezza della previsione in termini di impegno economico e di personale forniti dalla Regione a supporto dell'iniziativa. Relativamente alla lettera trasmessa, non ho nessun problema a farle avere i contenuti che ribadiscono l'interesse verso la candidatura e la collaborazione da parte nostra. La lettera lei credo che ce l'abbia e dice sostanzialmente: "In merito alla candidatura, rinnovo l'interesse già più volte sottolineato rispetto a quest'importante impegno e percorso intrapreso dall'amministrazione comunale. Ritengo pertanto importante ribadire la volontà di sostenere l'iniziativa come già fatto finora, con l'intervento dei nostri tecnici, facilitando e generando processi di condivisione, anche mettendo a sistema progetti, eventi e manifestazioni che si svolgono nel territorio di riferimento. Come già avvenuto in fase di costruzione del dossier" sempre la lettera dice "la dottoressa Maria Cristina Ronc sarà il referente per l'Assessorato che rappresento e garantisce una continuativa fattiva collaborazione, al fine di poter contribuire al buon esito di questa importante candidatura. Cordiali saluti". Né più né meno che questo impegno, cioè di mettere a disposizione le risorse tecniche, senza nessun altro impegno di tipo economico, anche perché non possiamo prenderlo fintanto che non capiamo l'esito della candidatura.
Prima però di rispondere alle sue ulteriori domande, vorrei fare una precisazione, perché purtroppo si parla di candidatura di Aosta capitale della cultura, ma ci si dimentica spesso che il 2025, come già dicevo credo alla collega Guichardaz, è il compleanno di Aosta che festeggia i 2050 anni della fondazione di Augusta Praetoria da parte di Cesare Ottaviano Augusto nel 25 a.C. Al di là della candidatura di cui si è occupato il Comune, di cui lei ha dato conto, da tempo la struttura patrimonio archeologico sta sviluppando queste tematiche, sia con il progetto di riqualificazione del Museo archeologico, di cui citavo prima, che dalla sua apertura è il fulcro espositivo del museo diffuso della romanità, sia con ulteriori esperienze di digitalizzazione e ricostruzioni virtuali, per amplificare la potenza narrativa della città romana meglio conservata in Europa, fatta di relazioni tra passato e presente cui non intendiamo sottrarci anche in considerazione dei dibattiti culturali in corso sui musei di futuro di cui ho parlato prima.
Quanto abbiamo messo a bilancio, assestamento e previsione, non è dunque, come già avevo detto nello scorso Consiglio, una conseguenza unica della candidatura, ma il tutto è anche, anzi in particolare, in vista del 2025, concetto che è stato esplicitato anche nel DEFR peraltro. Prima ancora che il Comune esplicitasse la volontà di candidarsi, vi erano già in cantiere attività costruttive e silenziose che gli uffici affrontano e portano avanti non da quando mi sono insediato io ma, le ripeto, sono processi lunghi e che sono il frutto di decisioni degli amministratori che si sono succeduti nei decenni, proprio per costruire quegli strumenti scientifici culturali che permetteranno di svelare una città ancora troppo spesso poco conosciuta nelle sue eccezionali storie sommerse e nelle pluristratificazioni millenarie che sono sotto i nostri piedi.
Di seguito il dettaglio di quanto a bilancio, alcune voci in assestato, altre in previsione.
Spese per il progetto di valorizzazione - queste sono tutte progettualità che sono già state implementate prima e che abbiamo completato adesso - del comparto cittadino denominato Aosta Est avviato nel 2016: l'importo complessivo di 6 milioni 660 mila euro, di cui 2 milioni 780 mila da fondi FESR programmazione 2014-2020. Spese per lavori di manutenzione, rilievo e restauro e conservazione patrimonio archeologico: nel 2023, 333 mila euro; nel 2024, 510 mila euro; nel 2025, 510 mila euro. Spese per la qualificazione del Museo archeologico regionale sottostante il sottosuolo dell'area archeologica sottostante la parte di Aosta, 80 mila euro nel 2023. Spese per la valorizzazione del criptoportico, la zona dell'area sosta custodi, 25 mila euro, per lavori di manutenzione ordinaria. Cinta urbana in epoca romana, Arco onorario di Augusto: per il 2023 abbiamo messo 200 mila euro. Villa della Consolata: 2023, 100 mila euro. Spese per incarichi professionali e progettazione museo e forme di comunicazione virtuale e via app, riscrittura testi e varie per la predisposizione delle attività per la celebrazione del 2050esimo della fondazione di Augusta Praetoria nel 2025; quindi dal 2022 al 2024 per questo capitolo sono 102 mila 310 euro. Credo di aver risposto.
Presidente - Per replica consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Vede Assessore, lei da una parte ci dice che vengono messe a disposizione delle risorse, poi dall'altra ci dice che però quelle risorse in realtà sarebbero messe a disposizione a prescindere perché c'è il compleanno di Aosta. Benissimo, prendiamo atto quindi che lei ci dice che a oggi risorse non vengono messe a disposizione. Bene, perché obiettivamente un progetto di questo tipo è imbarazzante, non so come lo giudica lei. Peraltro, non sono slide, ma è quello che è stato consegnato alle varie istituzioni per valutare o meno di aderire al progetto di Aosta capitale della cultura; non è che sono slide che uno ha mandato nell'aere maligno, sono dei documenti ufficiali con errori di grammatica e ortografia compresi, dove non c'è nulla che non sia copiato e incollato, a parte quella descrizione è la richiesta di soldi. Questo è quanto.
Il fatto che lei metta a disposizione delle risorse di personale, credo che sia inutile evidenziare il fatto che nel momento in cui sono a disposizione di un progetto non fanno altro, quindi si distrae il personale dietro a un progetto che evidentemente è minato all'origine, tralasciando tutte le valutazioni rispetto alle determine dirigenziali.
Rispetto alle determine dirigenziali che lei ha inteso dire "Beh, trasmetteremo al Comune di Aosta", la informo che queste iniziative qui e questi rilievi sono già stati fatti al Comune di Aosta in un'iniziativa che è stata proposta lo scorso consiglio comunale. Lei sa cosa ha risposto l'assessore? "Noi abbiamo fatto tutto nella massima trasparenza". Nient'altro. Il che non so esattamente cosa significhi. Viene dato incarico di fare il 14 settembre un dossier per il 13 settembre ed è stato fatto nella massima trasparenza. Anche se fosse stato fatto nella massima oscurità, i fatti rimangono.
Detto questo, però credo che sia bene evidenziare che un primo evento con il logo, esattamente quel logo che era già stato fatto il 25 di agosto senza alcun incarico, senza alcun preventivo, senza niente, un evento culturale si è già svolto. È un evento che è stato intitolato "Riverberi", penso ne avrà sentito parlare, che riportava già quel logo e che ha previsto una serie di sei incontri. Io spero che lei abbia guardato la qualità dei soggetti che sono stati chiamati a intervenire in questi sei incontri. In tre di questi incontri il Sindaco del Comune di Aosta modera o viene intervistato. Dove viene intervistato, viene intervistato con un sindaco del PD, cioè il Sindaco di Bergamo, quindi una qualità eccelsa di questi eventi culturali. In uno modera l'assessore all'istruzione cultura del Comune di Aosta e nell'altro modera l'assessore alle finanze del Comune di Saint-Christophe. Diciamo, interventi di una certa robustezza che effettivamente ci spiegano come Aosta sia capitale della cultura. Lasciamo poi perdere i temi, ovviamente: il razzismo in buona salute, e ritorniamo chiaramente sulle questioni che ben conosciamo; la storia di Ernesto Nathan che denunciò l'azione del clero intesa a comprimere il pensiero ed eternare il regno dell'ignoranza, questa è un'altra bella serata culturale. Poi c'è una nota: l'uomo nell'età tecnica, dove modera il sindaco Nuti, quest'ultimo viene presentato come musicologo, politico, pedagogista e Sindaco di Aosta. Diciamo che il musicologo viene prima del Sindaco, quindi probabilmente deve essere la sua attività principale, e poi politico e sindaco sono messe disgiunte, probabilmente devono essere due attività differenti. E raccontare anche il diario di bordo dei sindaci nella pandemia non so che cosa abbia di culturale, ma questo è.
Ovviamente trasmetteremo per le opportune valutazioni tutto quello che abbiamo presentato e mi auguro che lo faccia anche lei nei tempi più brevi possibili. Ma penso su questa storia della candidatura l'illustrazione del dossier abbia illustrato effettivamente qual è lo spessore e il valore dei dossier che sono stati presentati e qual è il valore dei progetti che vengono sottoposti a questo Consiglio.
Presidente - Sospendiamo brevemente a questo punto i lavori del Consiglio per arieggiare i locali. I lavori riprenderanno a breve.
La seduta è sospesa dalle ore 10:52 alle ore 11:18 e alla ripresa dei lavori presiede il vicepresidente Sammaritani.