Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1933 del 20 ottobre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1933/XVI - Interpellanza: "Riapertura dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans e azioni di comunicazione per incrementare i visitatori".

Bertin (Presidente) - Punto n. 38. Per l'illustrazione il consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Se poco fa un articolo di giornale aveva risposto a un'interpellanza, adesso proprio un articolo di giornale che ha attivato una promozione negativa per la nostra regione, mi fa prendere spunto. Il titolo dell'articolo era: "Un tesoro sprecato in piena stagione estiva". Un articolo di questo tipo, era il 18 agosto, dal mio punto di vista era deleterio. E a supporto anche di un'interrogazione che feci nell'aprile 2021, dopo l'audizione in Commissione della dottoressa De La Pierre e della dottoressa Armirotti, nella quale si faceva proprio il punto sugli investimenti fatti nella struttura museale archeologica dell'area megalitica di Saint-Martin-De-Corléans, soprattutto si voleva sottolineare l'esigenza di un'adeguata azione di comunicazione che permettesse di incrementare il numero di visitatori già allora molto carente.

Ribadisco che l'articolo pubblicato in piena stagione estiva non ha certo fatto una bella pubblicità alla nostra regione e all'immagine della struttura, ed è andata anche a offuscare una stagione che mi pare di aver valutato, sulla base dei dati che sono poi intervenuti, abbastanza positiva per tutto il comparto turistico della nostra regione.

Però quell'articolo traccia un quadro direi impietoso: 45 milioni di euro spesi, solo 129 mila euro gli incassi, solo 39 mila presenze. E poi ancora diceva: "Il sito spende per le pulizie 90 mila euro all'anno e oltre 792 mila euro per i costi di gestione della vigilanza e della biglietteria". Direi un quadro catastrofico. La polemica ovviamente era legata al sito chiuso da marzo, che aveva una previsione di riapertura a maggio, quindi con la possibilità di rendere fruibile il sito a tutti i turisti che arrivavano in Valle d'Aosta. Questo certamente avrebbe favorito l'afflusso di tanti turisti che erano presenti.

Apertura a maggio, poi spostata ad agosto, successivamente a ottobre, ora pare si sia programmata l'apertura per il 12 novembre. Intanto sarebbe carino sapere il motivo di tutti questi spostamenti e quali intoppi hanno determinato lo spostamento dell'apertura, poi vorremmo avere la certezza che l'apertura possa avvenire il 12 novembre 2022, anche se è un fuori stagione ma ben venga che apra. Inoltre, chiediamo se sono previste le audioguide, come avevo già richiesto un anno fa, perché nei diversi target di fruitori di quella struttura, chi non ha l'audioguida fa fatica a capire in che contesto si trova. Oppure ci sono altri sistemi di realtà virtuale che possono essere estremamente comunicativi; non so se si vuole andare anche in quella direzione o se si è voluti andare in quella direzione.

Infine ci piacerebbe conoscere quali iniziative e quali azioni di comunicazione sono programmate per incrementare il numero di visitatori. Qualcosa lei lo ha già accennato nella risposta che ha dato poco fa al collega della Lega, ma vorrei capire se c'è una pianificazione che sia strutturata, che guardi a un rilancio dei visitatori in quella struttura. Aspetto la sua risposta, grazie.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Il tema dell'area megalitica, collega Baccega, credo che abbia toccato tutti i Governi che si sono interfacciati in questi ultimi anni. Lei è stato in Giunta anche nel periodo in cui non c'eravamo noi, non c'ero io; io l'avevo sfiorato nella mia esperienza due legislature fa. È un tema di cui si parla da decenni: rispetto ai costi sono stati fatti degli accessi agli atti, delle interpellanze e altro. Sappiamo tutti che le scelte che negli anni e nei decenni sono state fatte, sono state delle scelte di valorizzazione di questo sito. Come sa anche il collega Sammaritani che tra l'altro ha fatto un breve periodo all'interno dell'Assessorato alla cultura e che so essersi interessato, in maniera positiva peraltro da quello che mi è stato detto, dell'area megalitica, l'area megalitica purtroppo è un sito che, al di là della volontà e della promozione, richiede delle strategie di avvicinamento di target e anche di narrazione del sito, che noi stiamo elaborando e che probabilmente otterranno anche dei risultati e dei moltiplicatori di accesso nel prossimo futuro, quando l'area megalitica diventerà anche sede museale.

Questa è l'ennesimo tentativo che è stato fatto di valorizzare un sito di importanza mondiale. Solo ieri sono stati accompagnati un centinaio di direttori dei musei di scienze naturali che in questi giorni stanno effettuando in Valle d'Aosta il loro congresso e sono rimasti strabiliati dal sito. Ma è evidente che la lettura di quel sito presuppone l'affiancamento di tutta una serie di attività, che il completamento adesso della fase di ristrutturazione e di completamento museale probabilmente forniranno. Ripeto, quello è un progetto peraltro che è stato precedentemente sdoganato da altri Assessori. Francamente, rispetto a quel progetto di musealizzazione, io avrei per esempio inserito quantomeno una buvette o un bar, avrei capito se era possibile inserire un ristorante all'interno dell'area, ma pare che la scelta allora fu fatta tenendo di conto anche degli esercizi del circondario che, in qualche modo, pare si fossero opposti a questo tipo di sviluppo. Poi tutte le strategie sono discutibili e nessuna di queste è così corretta in maniera assoluta ma, ripeto, le soluzioni secondo me adesso sono vicine, rispetto a un aumento dell'afflusso; questo per rispondere alle sue considerazioni rispetto a quell'articolo di giornale. Articoli di giornale che peraltro tendenzialmente parlano dell'area megalitica spesso quando si innescano delle polemiche, non tanto invece come risorsa di carattere internazionale o come sito d'interesse unico. Prima, rispondendo al collega Aggravi, si parlava dell'interesse per esempio che l'area megalitica ha all'interno della rete dei musei delle stele Menhir: tutti quanti confermano che un'integrità rispetto a un'area di interesse artistico e storico come l'area megalitica non ce l'ha nessuno. Quando parliamo delle Stonehenge, lei sa bene che è stato ricostruito, ritirato su, imbullonato ed è stato immaginato...; la nostra area megalitica invece è una realtà.

Poi può non piacere l'installazione che è stata il frutto di una scelta di qualche decennio fa. Devo dire però che anche rispetto a questo tema, e poi qui concludo questa premessa, ma siccome lei me l'ha tirata un po' perché è importante anche quello, anche la parte ingegneristica richiama moltissimo interesse da parte di esperti del settore, perché un'area di quel genere di quasi un ettaro, 10 mila metri quadrati, senza pali intermedi, senza opere di disturbo intermedie, da quello che ho capito da quando sono Assessore è qualcosa di eccezionale anche sotto il profilo ingegneristico.

Lei mi chiede se realmente il sito archeologico riaprirà il 12 novembre. La temporanea chiusura al pubblico dell'area megalitica fino al 3 ottobre 2022 è stata per il momento prorogata fino all'11 novembre 2022; il giorno 12 avevamo intenzione di fare un evento con la sottoscrizione proprio di questo protocollo con Laconi. Come di seguito spiegato però la riapertura, io questo vorrei che fosse chiaro, dipende totalmente dalle decisioni e condizioni degli organi addetti alla prevenzione incendi, alla sicurezza nei cantieri di lavoro e nelle strutture aperte al pubblico, i quali, per la complessità all'interno dell'area megalitica, hanno manifestato a più riprese richieste di approfondimenti pluridisciplinari; è previsto a brevissimo un incontro con le strutture competenti per giungere ad una soluzione definitiva. Tra l'altro, vi sono varie interlocuzioni e lei sa che questa commissione, stante la complessità del titolo, presuppone la presenza dei Vigili del fuoco della Valle d'Aosta, dei Vigili del fuoco di Torino, della USL, dell'Ordine degli ingegneri; è una commissione che non per causa nostra ovviamente in questo momento ha faticato anche un po' a incrociarsi.

La chiusura temporanea dell'area megalitica nel corso di quest'anno è stata determinata per un primo periodo, come è scritto su quegli articoli, dalla necessità di proseguire con gli allestimenti museali e lavori per la realizzazione del progetto integrato "Rete cultura e turismo", per la competitività area megalitica di Saint-Martin-De-Corléans secondo lotto, che è stato progettato e mandato in esecuzione molto prima dell'apertura, quindi era necessario che fosse chiuso, realizzando alcune lavorazioni che, per loro natura, non permettevano lo svolgimento per ragioni di sicurezza delle visite. Dal 2019 a oggi i lavori del secondo lotto, la cui conclusione è prevista nel secondo semestre 2023 come da progetto, hanno comportato parziali e localizzate interferenze con il percorso di visita delle parti aperte al pubblico nel 2016, che sono state risolte immediatamente con opere provvisionali e modifiche del percorso, ogni volta che venivano richieste le soluzioni rispetto a queste interferenze. Questo lo devo dire per dar merito alle strutture dell'estrema flessibilità con le quali tutte le volte venivano accolte le richieste. Ma le lavorazioni in corso quest'anno hanno implicato maggiori e forti promiscuità con i percorsi di visita, tra le quali per esempio la movimentazione e verticalizzazione delle stele per l'allestimento nella relativa sala. Come lei sa le stele sono state prese da dove erano custodite prima e sono state messe e verranno rese visibili e visitabili, finalmente dopo decenni che non potevano esserlo.

In ogni caso, per farla corta, perché poi mi perdo e poi le lascerò la risposta, si è dovuto affrontare un intervento manutentivo della parte solitamente aperta al pubblico, funzionale al rinnovo del certificato di prevenzione incendi, la cui scadenza è stata ridotta proprio a causa di una norma recente da dieci a cinque anni. È questo che ha implicato, da un punto di vista programmatorio, anche una rivisitazione completa della programmazione di apertura, e credo che anche la commissione, nelle sue varie richieste di valutazione, abbia tenuto conto di questa novità normativa. Questa certificazione richiede un requisito indispensabile per i luoghi aperti al pubblico.

Per arrivare alla sua domanda sulle iniziative per la riapertura del sito, riapriremo l'11 novembre, ma a questo punto non dipende da noi, dipende dalla commissione tecnica. Intanto il giorno di San Martino noi abbiamo stabilito un ingresso quasi gratuito con un euro simbolico; pensavamo alla gratuità, poi invece abbiamo pensato che comunque fosse utile. Il 12 era prevista questa iniziativa insieme al Menhir Museum di Laconi, per la sottoscrizione dell'accordo di convenzione tra i nostri musei; era invitata e preallertata la rete museale, avevamo intenzione di proiettare un video del concerto di Sollima dell'anno scorso, che avevamo commissionato apposta, e di proiettare anche un film che è stato fatto proprio dagli amici sardi su Mezzena, un film interessantissimo di un'ora e mezza che parla proprio della scoperta dell'area megalitica fino alle date odierne. Noi siamo in attesa, proprio oggi mi sono scritto con la Soprintendente, di avere dei dati e spero che finalmente ci diano il nulla osta per quest'apertura, anche se francamente non garantiamo, proprio perché non dipende da noi. Noi siamo pronti da maggio di quest'anno, poi - le ripeto - non è qualcosa che dipende da noi, ma dipende proprio dalla commistione tra la parte museale e i lavori in corso.

Presidente - Per replica consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Assessore, il suo lungo intervento ha toccato tante sfaccettature della problematica, che era nata da un articolo pubblicato in un periodo per noi infelice. Volevo sottolineare un aspetto: le attività ispettive che noi facciamo, anche se siamo stati in Giunta nel tempo e inevitabilmente abbiamo dei percorsi nei quali siamo stati coinvolti, ma ben felici di essere stati coinvolti in progetti e iniziative che poi hanno avuto conclusione, abbiamo qui diversi ex presidenti, una l'abbiamo mandata al Senato, però questo significa che siamo lieti che le cose vadano in una certa direzione.

Ora, il fatto che sia stata chiusa la struttura per tutto il periodo estivo, francamente non ci aggrada, soprattutto con un articolo così polemico pubblicato il 18 agosto. Ma attraverso la comunicazione, la Giunta è in grado di anticipare queste cose dicendo alla comunicazione e ai giornalisti: "Guardate, le cose vanno in questa direzione, c'è una commissione che in qualche modo si deve riunire"; e non capiamo perché non si riunisca. La Giunta è in grado di dire che si riunisca questa Commissione? Non è in grado di sollecitarla? Non lo so, io credo che si possa fare una lettera nella quale si dica: "Noi vogliamo riaprire".

La pianificazione dei lavori dev'essere un momento in cui anche voi assessori...! Quando io ero assessore si interveniva e si diceva: "Ma scusate, non è meglio chiudere a novembre 2021 dopo due anni di pandemia, piuttosto che chiudere a marzo?", perché poi si sa che quando si interviene e si fanno i lavori, c'è la possibilità che i lavori vadano lunghi e quindi ci siano in qualche modo delle interferenze. Ma al di là di questo ormai le cose sono andate in questo modo.

Il fatto di essere stati in Giunta ha significato dei passaggi importanti. Le ricordo che al Comune di Aosta si era richiesto di fare il parcheggio di fronte alla ex maternità per ospitare i pullman come a San Pietro a Roma, il parcheggio in Via Parigi che doveva essere e non lo abbiamo voluto fare, il parcheggio adiacente sulla destra della ex maternità, ma abbiamo agito facendo un parcheggio, perché si pensava che non c'era ancora una stima del pubblico interessato a quella struttura. Una stima che poteva individuare le persone scientificamente interessate alla struttura e credo che stiano arrivando o sono già andate, lei me l'ha certificato adesso, le persone culturalmente interessate a quella struttura per il conoscere e il voler sapere. Le persone destinate proprio a voler conoscere quel percorso e poi gli altri che sono quelli da canalizzare per incrementare il numero di visitatori, per dare informazione su quello che è stato quel momento della vita dell'uomo.

Quello che si chiede sono azioni di comunicazione, idee e creatività che vadano nella direzione di attirare ulteriore pubblico, rispetto a quello che è certamente interessato a una struttura che lei dice è di importanza mondiale; lo dicevano già allora coloro che ce lo avevano proposto quando ero al Comune di Aosta.

Quindi, un'azione di comunicazione molto mirata che, come diceva poco fa il collega Distort, vada anche a coinvolgere la terza stagione, quella che normalmente si chiama coì, che non sia solo nell'afflusso di agosto, ma che preveda una serie di percorsi che vanno a incrementare l'affluenza turistica e di piacere di cultura, voglia di informazione di cultura in quella direzione.

Vi invito a sollecitare questa commissione, affinché si riunisca e dia delle risposte, perché qui siamo sempre alle solite: ci sono delle strutture esterne che ci bloccano. Quando si doveva lavorare per prevedere l'ampliamento dell'ospedale, eccetera, c'era una struttura esterna che in qualche modo creava dei problemi e abbiamo dovuto in sollecitare con più riunioni che si sono fatte. Bisogna andare in quella direzione. Spingiamo.