Oggetto del Consiglio n. 1932 del 20 ottobre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1932/XVI - Interpellanza: "Visione, strategie e strumenti per favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici in Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 37. Illustra il consigliere segretario Distort.
Distort (LEGA VDA) - Poiché mi risponderà immagino l'assessore Guichardaz, le anticipo che, avendo lei anche delega allo sport, per spirito sportivo le do un vantaggio sul dibattito dialettico di quest'interpellanza. Io sono ben cosciente che quanto contenuto soprattutto nel quesito dell'interpellanza è né più né meno che il programma di un'intera legislatura, però poiché "programma" è una parola che significa scrivere prima, vuol dire che per avere un programma, bisogna avere già una visione, ed è esattamente la natura dell'interpellanza, capire quale visione. Ecco, il vantaggio è già stato appianato.
Effettivamente in un Paese che deve ripartire, il turismo non può essere considerato un fattore stagionale, soprattutto in un territorio come la Valle d'Aosta che vede il settore turistico occupare una parte preminente della sua economia. La scelta, si sa, di programmare le vacanze in periodo estivo e nelle vacanze invernali è dettata da regole che vanno al di là della programmazione del turismo, ma che comunque risiedono anche nell'attività e nel funzionamento della nostra società: attività di lavoro, ferie, l'organizzazione delle famiglie, la scuola, quindi sono tutta una serie di fattori che interferiscono e che in qualche modo vanno a forzare la stagionalità. La sfida diventa ancora più competitiva e quindi quello dell'Assessore al turismo diventa ancora più ruolo cardine. Pertanto, quanto è richiesto all'Assessore al turismo, soprattutto in questo periodo, è uno sforzo imponente, una sfida che riconosco imponente, ma che lei deve assumere e soprattutto deve sapere gestire.
Teniamo conto che la stagionalità, come è del tutto noto, fa sì che noi abbiamo più o meno, dai dati che ho recuperato, un tasso di occupazione rispetto alla capacità ricettiva nel settore turistico, quindi alberghiero ed extra alberghiero, del 30-35 percento annuo. Quindi è un dato che per certi versi, anche di fronte a certe stagioni, in particolare alla recente stagione estiva, porta dei dati di soddisfazione da parte di un settore, però comunque, a rifletterci dal punto di vista dell'amministrazione di un territorio, sono numeri che richiedono di essere superati, di essere sorpassati, bisogna andare oltre questo 30-35 percento. Anche perché teniamo conto che le attività imprenditoriali legate al turismo invece hanno una distribuzione e un'occupazione delle spese che va ben oltre questo 30-35 percento, perché comunque ci sono spese fisse, spese di personale anche se è personale stagionale, che comunque si distribuiscono in un periodo e in un'incidenza maggiore.
Proprio perché lo sforzo è arduo, io le dico, Assessore - spero che lei ne sia già cosciente, però lo ribadisco - che è estremamente importante che ci sia un ruolo sinergico nella Giunta, perché nella declinazione di una visione strategica del turismo intervengono fattori esterni alla pura competenza del turismo; sono fattori infrastrutturali, fattori legati anche al territorio e alla cultura, che un'ulteriore sua delega, ma anche attività produttive, all'innesco di iniziative che richiedono comunque una collaborazione interassessorile. Questo è il tenore di un Governo, soprattutto in un periodo così delicato per l'economia della Valle d'Aosta.
Una riflessione simile io l'avevo già portata all'attenzione dell'aula circa due anni fa: le avevo dato il beneficio del fatto che era da poco insediato, per cui mi ero limitato semplicemente a dare un appello accorato, a incitarla su questa visione. Oggi l'appello diventa un incalzare, perché è estremamente importante, non possiamo rimandare, almeno proprio come visione!
È vero anche che l'appetibilità turistica, nei periodi esterni alle stagioni di maggior flusso, dipende giustamente dalle capacità della classe imprenditoriale, degli imprenditori di settore, questo è del tutto evidente. Ma la pubblica amministrazione, non sostituendosi alla libera imprenditoria e ai meccanismi della libera imprenditoria, però deve porre le condizioni, deve saper porre le condizioni in modo da mettere in atto delle dinamiche che siano capaci di definire questa attrattività extra-stagionale. Queste condizioni sono le più disparate - tra l'altro io immagino che se lei ha sforato nella risposta al mio collega Aggravi, su questo tema io penso che, considerato che è un programma di una legislatura e tratta un ambito ancora più ampio, sia necessaria una sorta di seduta di Consiglio dedicata - però io mi aspetto, anche nella sintesi di una risposta, che possono essere percepibili gli elementi di bontà o meno, la chiarezza o meno di una visione che sappia portare e determinare queste condizioni, perché gli operatori turistici, gli operatori del settore, possano muoversi con tutto il dinamismo della loro capacità imprenditoriale.
Alla luce quindi di queste considerazioni, esplicito il tema del solo quesito. È un solo quesito conciso, anche generale, ma non generico per chi è competente, ed è sicuramente fondamentale. Si chiede al Governo regionale di portarci a conoscenza di quali siano, a integrazione della situazione attuale, la visione, le strategie e gli strumenti che si intendono attivare, per favorire una corretta destagionalizzazione dei flussi turistici in Valle d'Aosta; è già difficile pronunciarlo, immaginiamo la difficoltà a eseguirlo, però questo è il suo compito: lei è lì che siede e quindi questo è il suo mandato.
Sicuramente non sarà sufficiente il tempo previsto per la sua risposta, ma i minuti disponibili potranno essere sufficienti a capire qual è il tenore dell'attività di Governo della Regione in un settore così importante come il turismo. Grazie per l'attenzione, ascolto la risposta.
Presidente - Assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Voglio confortare più chi ci ascolta che lei, nel senso che prima c'erano quattro domande molto articolate e richiedevano per ogni domanda almeno tre o quattro declinazioni, invece la sua è una domanda - come dice lei - su una visione e una programmazione pluriennale, di periodo più lungo, di legislatura, quindi ho cercato di sintetizzare al massimo. Ma il suo suggerimento, rispetto a un confronto franco e anche, secondo me, costruttivo sulle strategie e sulle idee che possono, ripeto, essere condivise ma anche no, nel senso che poi in politica vale sia l'aspetto della condivisione, sia quello della polemica politica, però non c'è nessun problema rispetto a un tema così complesso anche di trovarsi in Commissione o in altri contesti per ragionare in termini più ampi, perché come dice lei una tematica del genere richiederebbe un confronto lungo, articolato e su argomentazioni che non siano risolvibili nei dieci minuti di una risposta.
Una premessa: solo l'altro ieri mi sono confrontato lungamente con alcuni imprenditori di settore, come li ha definiti lei, del campo turistico e devo dire che mi hanno confermato anche per quest'anno un'inedita presenza di turisti nell'attuale periodo e nei periodi fuori stagione. Io pensavo che questa presenza così massiccia negli esercizi soprattutto di fondo Valle, ma anche in alcune località più gettonate da un punto di vista turistico, e devo dire anche, da quello che mi è stato confermato, in località minori, avvalora l'idea di un turismo che probabilmente con il Covid (io non imputo alla strategia di comunicazione-promozione, perché sarebbe prendersi dei meriti che poi non sono verificabili) conferma un trend che va proprio nella direzione di una nuova modalità di fare vacanza, non di fare turismo, ma proprio di fare vacanza. È una modalità che concentra ampie fette di turisti estremamente interessanti, parecchi internazionali tra l'altro della vicina Svizzera, per esempio, Germania e altri, che dicono di un interesse per la nostra meta Valle d'Aosta, che è legato al territorio e credo che sia favorito anche dal clima, quindi dal cambiamento climatico; abbiamo visto in questi giorni delle ottobrate che credo non si ricordano forse neanche nei luoghi dove le ottobrate sono considerate una normalità. Va da sé che già con questa destagionalizzazione in corso noi facciamo quello che possiamo, nel senso che concentriamo moltissime delle nostre energie e risorse per una promozione che vada nella direzione di suggerire la vacanza alternativa e nei periodi più interessanti sotto il profilo della vacanza slow, intelligente e sostenibile, che sono appunto i periodi - come diceva lei e come li ha un po' sintetizzati - destagionalizzati.
Io le leggo la risposta; poi ripeto, il tema è talmente ampio che si può, secondo me, affrontarlo anche in altra sede. I numeri sono di fonte Istat, al netto delle locazioni turistiche brevi che al momento non sono regolamentate e che quindi non appaiono direttamente, ma che pare siano importanti sotto il profilo della fruizione, perché parliamo forse di un terzo delle presenze non registrate.
Lei chiede quali siano a integrazione la visione e gli strumenti che si intendono attivati. Lo sviluppo del sistema turistico regionale e la comunicazione della destinazione Valle d'Aosta sono guidati da una visione che mette al centro l'autenticità. La Valle d'Aosta è molto più di una meta turistica, è un luogo non comune, speciale, autentico dove la natura incontra l'avventura, dove la cultura si fonde con l'armonia del paesaggio e dov'è possibile ritrovare sé stessi attraverso emozioni uniche; che è un po' il nostro claim che ha uniformato questi due anni di specifica promozione turistica.
In Valle d'Aosta mettere al centro un valore come l'autenticità significa, tra le altre cose, diversificare l'offerta, segnando un'importanza prioritaria allo sviluppo e alla promozione delle componenti dell'offerta turistica che afferiscono alle categorie del turismo lento, del turismo culturale in senso ampio e del turismo enogastronomico. Per questo le diverse azioni messe in campo dall'Assessorato, ad esempio le comunicazioni pubblicitarie, le pubbliche relazioni con giornalisti, influencer, le partecipazioni ai saloni turistici e così via, sono spesso focalizzate proprio su questi temi. Per questo anche quando il tema centrale della comunicazione di altra natura, riguardo ad esempio all'offerta sciistica sportiva, questi temi di offerta legati all'identità della destinazione non sono comunque mai trascurati, questo proprio per scelta politica.
D'altra parte, nel nostro territorio, diversificare l'offerta è anche la prima strategia per sostenere i flussi turistici nelle stagioni intermedie. Per questa ragione l'Assessorato dedica grande rilievo, oltre che alle componenti dell'offerta già ricordate, anche al wellness e a proposte tipiche delle stagioni di spalla, come gli itinerari per l'osservazione dei colori autunnali. Inoltre, negli ultimi anni, ha messo al centro della propria attività lo sviluppo e la comunicazione del nuovo prodotto turistico, che è il Cammino Balteo, come accennavo prima, che è stato ideato proprio per favorire la dislocazione dei flussi turistici nel tempo e nello spazio. Il Cammino Balteo infatti collega località di media e bassa montagna ed esprime al meglio le proprie potenzialità nelle stagioni intermedie. Anche su questo prodotto, come dicevo prima al collega Aggravi, c'è veramente un interesse enorme ed è un prodotto che coniuga la parte fisica, quindi del cammino, con una parte culturale, l'enogastronomia, cioè quel tipo di turismo lento, slow e sostenibile di cui accennavo prima.
A questo proposito merita ricordare che, per la conformazione del nostro territorio, lavorare per la diversificazione dell'offerta significa anche favorire una diversificazione delle destinazioni, tutto a vantaggio di una maggiore sostenibilità e resilienza del sistema turistico regionale nel suo complesso. Sempre nell'ambito della strategia di diversificazione dell'offerta si collocano anche le azioni volte a sostenere, dal punto di vista organizzativo o della comunicazione, gli eventi che si collocano nelle stagioni intermedie, siano essi eventi sportivi, culturali o eventi dedicati alla tradizione e alle produzioni tipiche regionali. Ne sono esempio manifestazioni come il campionato di biliardo sportivo a Saint-Vincent, che volutamente è stato messo in un periodo di scarso afflusso turistico, ma che intercetta migliaia di persone tra atleti e accompagnatori, il torneo di tennis Courmayeur Ladies Open 2021, Plaisirs de culture en Vallé d'Aoste, che è un evento che offre cultura sia ai valdostani sia a un ampio pubblico di turisti interessati alla cultura come motore del turismo, Musicastelle per esempio, i cui appuntamenti volutamente quest'anno erano distribuiti da giugno ad ottobre, il Marché au Fort (lei parla di trasversalità: il Marché au Fort non fa riferimento direttamente all'Assessorato al turismo, ma all'Assessorato all'agricoltura, però a livello di promozione noi collaboriamo), la festa de Lo Panner, che è appena avvenuta adesso e che ha attirato un grande pubblico molto interessato, moltissimi turisti e molti altri ancora.
La destagionalizzazione dei flussi è inoltre uno dei criteri considerati nella selezione dei mercati da presidiare e dei target di riferimento. È infatti possibile, anche a parità di prodotto proposto, contrastare la concentrazione temporale dei flussi turistici rivolgendosi ai mercati geografici e a target diversi, tenuto conto che non tutti i turisti viaggiano preferibilmente negli stessi periodi dell'anno; i francesi, svizzeri e tedeschi hanno vacanze diverse, in periodi diversi.
Infine, ricordo che non è mai agevole stabilire un legame diretto tra le azioni di comunicazione in particolare di una destinazione turistica e i flussi turistici rilevati; non è detto, come dicevo prima, che sia la promozione ad attirare le persone. Segnalo però che lo scorso anno, dopo una serie di spot televisivi dedicati al turismo autunnale e a una campagna media dedicata proprio al turismo destagionalizzato, abbiamo avuto un'ottima stagione turistica, recuperando valori analoghi a quelli del 2019, anno in cui si era registrato il miglior novembre di sempre e sembrerebbe che quest'anno addirittura questi flussi si stiano superando.
Presidente Per la replica il consigliere segretario Distort.
Distort (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta e per l'onestà intellettuale, relativa al fatto che questo è un tema che giustamente ha bisogno di essere sviscerato in opportune sedi, quindi anche la possibilità di accesso di questo tema alla Commissione competente, guardo il presidente di Commissione, sicuramente potrebbe essere un'ottima iniziativa a corollario di quest'interpellanza.
Io sono un semplice architetto e so perfettamente di non essere minimamente all'altezza di operatori del settore e di persone competenti in promozione, in turismo, in dinamiche, in economia turistica, per cui io presto umilmente la mia voce e niente di più, e non faccio il grillo parlante nella maniera più assoluta, però è del tutto evidente che il tema della destagionalizzazione diventa una sfida imponente, necessaria e indispensabile.
Immaginiamo anche soltanto la dinamica del reperimento del personale. É noto che quest'anno la grande difficoltà paradossalmente è stata la disponibilità di personale, dettata sia dal fatto che il contratto di lavoro stagionale non è di per sé appetibile, però tant'è, sia perché c'è una concorrenza sleale del sistema del reddito di cittadinanza scriteriato, che quindi crea effettivamente una concorrenza sleale e non si può risolvere la cosa con un aumento della retribuzione del personale, che poi grava sull'imprenditore, è inconcepibile.
Per cui una risposta potrebbe già essere di andare in questa direzione, cioè riuscire a coprire il periodo di bassa stagione. Per le varie iniziative ed eventi, sulla promozione lei ha detto non è così determinante che nel momento in cui ci sia una promozione ci sia automaticamente un ritorno; è chiaro, bisogna anche vedere che ci sia una promozione mirata ed efficace. Allora, senza nulla togliere minimamente alla competenza e alla professionalità del personale attualmente impiegato in questo, però anche l'ipotesi di allargare la visuale e valutare se è il caso di dare affidamenti a ditte specializzate, a figure di altro livello, senza fare un discorso aristocratico, senza fare un discorso di affidamento o comunque di pagelle a chi opera la promozione a tutt'oggi. Se c'è la possibilità di migliorare, è estremamente importante.
Un'ulteriore riflessione è questa. È vero, c'è un pathos che anima gli utenti e i viaggiatori, soprattutto dopo l'evento pandemico, che li spinge a cercare location per i propri soggiorni evitando il sovraffollamento e questo gioca a nostro favore. Questo dev'essere intercettato con una grande capacità e concludo con un esempio: a malincuore io cito una realtà simile alla nostra, che è il nostro grande competitore, e le dico con senso patriottico della nostra petite patrie, che mi spiace che riesca sempre o spesso ad anticiparci, ed è la Provincia di Bolzano. Già anni e anni fa la Provincia di Bolzano aveva deciso di strutturare il corso Casa Clima: un corso di approfondimento per architetti, ingegneri, geometri, periti di settore, per andare a creare queste sorte di master di primo, secondo e terzo livello sugli aspetti legati all'efficientamento energetico. Loro su questo hanno costruito un business di destagionalizzazione, attraverso un tema: la formazione. Tant'è che io come architetto avevo pensato: "Beh, vedo un attimino se riesco a mettere il mio corso in periodo estivo, in periodo invernale così ne approfitto e faccio vacanza"; no, non esiste, perché i corsi sono solo ed esclusivamente all'interno delle stagioni basse. In questo modo a Bolzano riempivano i loro alberghi quasi in continuità, legato a quest'iniziativa.
A noi non mancano intelligenze, non mancano strutture che siano in grado di poter essere appetibili per un turismo di informazione, di approfondimento, di studio e quindi lavoriamo in questa direzione. Buon lavoro.