Oggetto del Consiglio n. 1916 del 19 ottobre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1916/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito all'approvazione delle norme tecniche di attuazione delle modalità autorizzative delle discariche di rifiuti speciali".
Bertin (Presidente) - Punto n. 20. Risponde il presidente della Regione Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Come dice il titolo, si chiedono informazioni in merito alle norme tecniche di attuazione, in particolare si vuole sapere se siano pronte e quando saranno approvate le NTA per la definizione delle modalità autorizzative dei procedimenti di autorizzazione per le discariche dei rifiuti speciali, compresi quelli pendenti, alla stessa data.
Devo dire che su quest'argomento - anche qui oggi è la seconda volta che lo dico - non mi arrampico sugli specchi, nel senso che è sicuramente una priorità importante che stiamo portando avanti.
C'è una prima bozza che è stata redatta dagli uffici e sono in corso le opportune verifiche e analisi anche un po' in relazione a quello che hanno fatto le Regioni vicine in ambiti di attuazione legati alle discariche dei rifiuti speciali.
In queste settimane e in questi mesi siamo stati molto impegnati, anche perché l'Assessore all'ambiente ormai è un essere mitologico, etereo, che tutti aspettano... in realtà c'è ed è anche abbastanza robusto l'Assessore all'ambiente, non è trasparente e qualcosina l'Assessorato all'ambiente ha anche portato avanti in questi mesi.
Abbiamo approvato lunedì due delibere importanti che danno un indirizzo politico agli uffici in merito a una gestione più unitaria delle discariche, in questo caso di inerti, e che ricoprono e ripercorrono anche delle problematiche legate ai rifiuti speciali, in particolare su Chalamy e Pompiod.
È un percorso che abbiamo condiviso con le amministrazioni comunali, abbiamo condiviso e ipotizzato un percorso con gli enti gestori e le proprietà e questo ha preso parecchio tempo, poi come la collega Minelli sa molto bene, purtroppo gli uffici della struttura non sono messi bene a livello di personale, ma questa non deve essere una scusante; è stata una scelta quella di impegnarsi in questi mesi nel trovare una soluzione su una problematica più generale che è quella appunto dei due siti specifici, di Pompiod e di Chalamy, ma anche in ambito più generale delle discariche inerti dei Comuni, cercando di fare un po' di ordine nella materia.
Questo non vuole essere una scusante su questa che rimane un'assoluta priorità, ma semplicemente è stata differita di qualche mese per dare priorità all'aspetto delle discariche di inerti, ma sarà anche questo approvato dalla Giunta regionale nelle prossime settimane e sicuramente entro fine anno.
Presidente - Per la replica, consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Abbiamo presentato quest'interrogazione il 7 di ottobre per fare il punto sull'applicazione della legge votata a maggio, che ha approvato il Piano di gestione dei rifiuti.
Ricordo che uno dei principali temi che abbiamo discusso in quel momento, quando dovevamo approvare la legge e il piano, era la questione delle due discariche per rifiuti speciali di Pompiod e di Chalamy.
Sappiamo tutti che sull'attività della discarica di Pompiod e sull'intenzione anche di avviare quella di Chalamy, si è sviluppata, a partire fin dal 2008 e poi nel 2019 e nel periodo seguente, una forte protesta popolare.
Sono nati dei comitati, ci sono state le lettere e le petizioni che abbiamo affrontato; la politica ha dovuto prendere atto che erano state in passato concesse delle autorizzazioni che avevano avuto un impatto molto negativo e si è dovuto correre ai ripari.
Si è cercato di farlo prima - lo ricordo - con la legge 3/2020, che poi è stata dichiarata in parte incostituzionale, ma che comunque aveva prodotto l'effetto di bloccare un'attività di forte impatto ambientale in corso a Pompiod, che poi si è anche intersecata con dei provvedimenti di sequestro da parte della Magistratura.
Successivamente, in questa legislatura si è intervenuti con delle proposte che il nostro gruppo aveva presentato fin dal febbraio 2021 e poi con un nuovo testo successivo aggiornato in corso d'anno e quindi poi discutendo questa legge.
Con il piano e quella legge, non si sono date delle soluzioni al problema delle due discariche, però è vero che si sono creati dei presupposti su cui poi bisogna lavorare e anche quella legge prevedeva questa cosa.
Da qui l'interrogazione, per avere delle informazioni sull'applicazione della legge, in particolare di quel comma 3 dell'articolo 5 che abbiamo ritenuto importante.
Ora lei ci dice che ci sono state delle interlocuzioni, si sta guardando cosa hanno fatto le altre Regioni e si andrà avanti. Doveva essere fatto in 60 giorni, ne sono passati 160, però nel frattempo abbiamo visto, abbiamo appreso, e poi lei lo ha ricordato poco fa, alla vigilia di questa discussione, che ci sono state delle altre operazioni e ora ci sono due deliberazioni di Giunta di cui prendiamo atto e che provano a indicare una strada per uscire da una situazione che è delicata.
Il problema è che ci sono delle autorizzazioni in essere che sono state malauguratamente date in passato e c'è un'inaccettabilità dell'intervento che ne deriverebbe.
Ci pare di capire che la proposta di lavoro delle due delibere è di andare a disegnare degli scenari nuovi, però le cose a noi non appaiono così semplici, rapide e lineari, quindi credo che sarebbe anche meglio evitare di veicolare un'informazione semplificata rispetto alla situazione reale.
Io sono infatti rimasta sorpresa dal fatto che, immediatamente dopo l'approvazione lunedì mattina di queste delibere, ci sia stato un lungo servizio al TG regionale delle ore 14:00 intitolato: "Pompiod e Chalamy, parte la riqualificazione".
È come se tutto fosse già deciso, semplice e chiaro. "Siti destinati alla fruizione turistica e sociale", quindi "sentieri naturalistici, aree ricreative" eccetera, però le cose non stanno esattamente così.
Le due deliberazioni - va detto - si limitano a costituire dei gruppi di lavoro per approfondire le tematiche e anche altri scenari, perché questo c'è scritto nelle delibere, quindi a mio avviso questo può essere un passo avanti, se gestito bene, però a leggere dalle deliberazioni pare anche di capire che le discariche rimarranno e chissà per quanto tempo, e solo alla fine ci sarà un risanamento, perché non dobbiamo dimenticarci che le bonifiche vanno fatte.
È bene che si apra un confronto con i vari interlocutori, a partire dai Comuni, ma bisognerà anche coinvolgere i comitati, che non sono stati minimamente presi in considerazione, senza la cui azione - e ce lo dobbiamo dire chiaramente - oggi forse non saremmo neanche qui a discutere perché tutto sarebbe andato avanti così, senza "Ma" e senza "Se".
Prendiamo quindi atto di questa situazione interlocutoria che si apre, che è una cosa buona, che indica una strada diversa, ma sicuramente seguiremo da vicino, con attenzione l'intera vicenda.