Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1904 del 19 ottobre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1904/XVI - Approvazione di mozione: "Impegno del Governo regionale a dare immediata attuazione alle disposizioni della l.r. 19/2021 in materia di equo compenso per gli incarichi conferiti a professionisti da parte della Regione, suoi enti strumentali e società controllate".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 8 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il vice presidente Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Con questa mozione abbiamo voluto richiamare di nuovo l'attenzione - e in modo più forte naturalmente rispetto a quanto avevamo fatto nel passato e nell'ultimo anno - sostanzialmente sulla nostra legge 19/2021, cioè sulla legge che riguarda l'equo compenso e le clausole vessatorie nei contratti fra pubblica Amministrazione e liberi professionisti.

Viste le risposte che nel tempo sono state date alle varie iniziative - mi pare quattro, se non erro, nell'ultimo anno su questa legge - e ricordato il disposto della legge che dice espressamente all'articolo 2 che la Regione e i relativi enti strumentali e società controllate debbano garantire all'atto dell'affidamento nel corso dell'esecuzione degli incarichi conferiti ai professionisti il diritto all'equo compenso, e contrastare così l'inserimento di clausole vessatorie anche nei vari contratti... ma soprattutto quello che ci interessa con questa mozione è il comma 2 di quest'articolo, cioè il fatto che, ai fini del rispetto di quanto previsto dal comma primo, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge - che è avvenuta appunto l'anno scorso, nell'estate scorsa - la Giunta regionale debba adottare atti d'indirizzo nei confronti delle competenti strutture regionali, degli enti strumentali della Regione, delle società controllate direttamente o indirettamente dalla stessa, prevedendo in particolare che negli atti relativi alle procedure di affidamento i compensi professionali siano determinati sulla base dei parametri stabiliti dai decreti ministeriali adottati per le specifiche professionalità e che gli stessi, così individuati, siano utilizzati quale criterio o base di riferimento per determinare l'importo a base di gara, tenendo conto delle possibilità di avvalersi, senza oneri a carico del richiedente, dell'ausilio delle Commissioni di valutazione degli onorari istituite presso i vari ordini professionali.

Considerato che la mancata adozione, di cui ci siamo già lamentati più volte, di questi atti d'indirizzo di cui all'articolo 2 comma II, che ho appena citato, ha provocato più di un'ipotesi di mancato rispetto della legge in questione da parte dei soggetti tenuti alla sua applicazione, tanto che appunto abbiamo fatto queste iniziative che hanno visto nel tempo peraltro interessarsi della questione, ad esempio, l'ordine professionale degli avvocati ma di ANAC che ha dovuto rilasciare un parere nel quale, peraltro, citava proprio anche l'articolo della nostra legge, dove si diceva che, al di là del principio generale e costituzionale del diritto all'equo compenso, abbiamo proprio anche una norma regionale, dice l'ANAC di Roma, che prevede espressamente questa disciplina, quindi è chiaro che diventa un po' paradossale, come abbiamo già segnalato nei nostri vari interventi, che la Regione si sia data una legge e poi in realtà non la applichi perché manca quest'aspetto d'indirizzo.

È evidente che tutto ciò appare poco efficiente dal punto di vista amministrativo, proprio sotto il profilo del principio di buona amministrazione, quindi siccome avevamo detto nell'ultima di queste nostre iniziative che era opportuno emanare questi provvedimenti e il Presidente della Giunta ci aveva risposto che, giustamente, in quel momento era quasi arrivata in dirittura d'arrivo - finalmente! - la legge nazionale sull'equo compenso, ed è importante forse segnalare per chi è fuori da qui e per chi non è un tecnico che questa legge che riguarda noi, la legge che abbiamo fatto noi, e che potevamo fare noi, era solo quella concernente i rapporti fra il professionista e l'ente pubblico e gli enti amministrativi; la legge nazionale può riguardare, invece, rapporti altrettanto importanti se vogliamo, forse anche di più, per certi aspetti, fra il professionista e i privati committenti, quindi sarebbe stata una legge più efficace ed efficiente sotto quel profilo.

Purtroppo però - e mi spiace aver fatto la Cassandra in quel momento, ma l'aria che tirava era già quella - il Governo è caduto e quindi quell'iter legislativo si è interrotto; quindi torniamo di nuovo alla carica dicendo che sarebbe alquanto opportuno, visto questo stallo della norma nazionale, che finalmente ci si impegnasse per arrivare a dare immediata attuazione a quanto previsto dall'articolo 2 comma 2 della legge 19/2021.

Presidente - Ci sono richieste d'interventi? Non essendoci richieste, chiudo la discussione generale. Per il Governo, il presidente della Regione Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Sarò molto breve perché non ho l'abitudine di arrampicarmi sugli specchi, nel senso che le informazioni che il collega Sammaritani ha fornito sono puntuali e ricostruiscono quello che è avvenuto nelle diverse iniziative, peraltro ce n'è un'altra a firma dello stesso collega Sammaritani in questo Consiglio; effettivamente i ragionamenti fatti nei mesi scorsi erano legati al fatto, come ha giustamente richiamato il collega, che era in fase ormai di arrivo questa norma nazionale che avrebbe avuto una copertura più generale rispetto alla norma regionale e quindi ci sembrava corretto aspettare queste indicazioni più generali per fare le delibere previste nella legge regionale 19/2021.

Oggi questo non è avvenuto, probabilmente ci vorrà ancora tempo, quindi è chiaro che l'impegnativa che richiede, in buona sostanza, di dare attuazione a una norma regionale, non può che essere accolta.

Voteremo questa mozione così come è stata presentata sperando che, con il nuovo Governo, arrivi comunque anche questa norma perché, come è stato detto, è una norma necessaria per dare copertura a una problematica che ha delle ricadute non soltanto sui rapporti tra pubblica Amministrazione e professionisti ma anche nel mondo privato.

Presidente - Dopo l'intervento del Presidente, ci sono richieste d'intervento? Non essendoci richieste d'intervento, metto in votazione la mozione. La votazione è aperta.

Appello nominale del Consigliere presente in remoto sulla piattaforma zoom.

Padovani (FP-PD) - Favorevole.

La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 32

La mozione è approvata all'unanimità.