Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1891 del 6 ottobre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1891/XVI - Interpellanza: "Azioni volte a risolvere il problema della carenza di medici di medicina generale e di medici di continuità assistenziale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 47. Per l'illustrazione, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - È un'interpellanza dei primi di settembre che portiamo oggi all'attenzione ma che poco cambia rispetto ad allora, anzi, credo che dalla sua risposta poi capiremo se qualcosa è cambiato o meno. Durante l'estate avevamo già visto che erano stati attivati i vari ambulatori per l'assistenza medico generica ai turisti in varie località della Valle d'Aosta; successivamente, il 15 luglio, vi sono stati degli accordi collettivi all'interno dell'USL al fine di attivare nuovamente dei rapporti con i medici di medicina generale e di ampliare altre sedi ambulatoriali per quello che riguarda i medici di assistenza primaria ad accesso diretto. Nel mese di giugno poi lei ci parlava di 23 posti vacanti di medici di base su una settantina in attività e circa 14 mila valdostani privi quindi di cure primarie adeguate ai loro bisogni. Oggi i dati che ci ha fornito parlavano invece di 19 medici ma abbiamo già visto che altri 2 medici andranno in pensione il 30 di ottobre e il 1° di novembre, quindi aumenterà nuovamente il numero degli assenti. Nel mese di settembre sono poi stati prorogati anche gli ambulatori di Donnas, Gressoney della Val d'Ayas proprio per la grave carenza che vi è in quelle vallate a causa un po' di trasferimenti, di alcune dimissioni e di una sospensione. Dobbiamo poi tener conto che la Valle del Lys è anche quella più distante dai vari servizi e che in questo momento la popolazione più fragile, come gli anziani e i disabili, fanno fatica a recarsi negli ambulatori di Donnas, cosa che è stata rilevata anche dai Sindaci di quelle località. Successivamente poi vi è stato anche il trasferimento di un medico della Gran Combin e anche qui è stato attivato un ambulatorio a Variney con la possibilità di avere in questo caso dei medici specialisti per l'assistenza domiciliare ai pazienti non deambulanti e agli ospiti delle varie strutture socio sanitarie. Queste notizie e la notizia che altri 10 medici andranno in pensione presto naturalmente preoccupano tutti noi. Evidenziamo poi inoltre che gli ambulatori ad accesso diretto sono operativi nei giorni feriali e non è prevista l'attività a domicilio, quindi questa situazione sta perdurando e soprattutto sta preoccupando gran parte della popolazione valdostana.

Quello che noi le chiediamo con quest'interpellanza è "conoscere i dati delle attività ambulatoriali ad accesso diretto e soprattutto capire se è stato un accesso maggiormente fruito da turisti o da residenti, quanti sono attualmente i pazienti valdostani senza medico di medicina generale, come sono state e come verranno garantite le visite a domicilio non urgenti proprio per questi pazienti privi di medici e quali sono gli intendimenti per cercare di risolvere in qualche modo questa grave carenza".

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Le darò tutte le risposte, ma farei solo una piccola premessa: tutto condivisibile, ci sono problemi di servizio però, secondo me, se non partiamo dal presupposto che in Valle d'Aosta, così come in Italia, così come in Svizzera, così come in Francia i medici non ci sono più, diventa difficile. Non li possiamo creare, ricordiamoci sempre che il problema fondamentale è stata la programmazione errata a livello nazionale, per creare un medico di base ci vanno nove anni, per creare uno specialista, ce ne vanno undici o dodici, questi sono i tempi, quindi prima di poter correre ai rimedi, sarà molto difficile. Tutte le azioni che noi mettiamo in campo sono azioni in cui cerchiamo, come ho già detto altre volte in Consiglio regionale, di rubarci, anche se il termine non è corretto, i medici da una Regione all'altra perché la problematica è importante e di difficile soluzione in tempi brevi. Questo, secondo me, è un dato di fatto che noi non dobbiamo dimenticare, anche per dare delle risposte alla popolazione che giustamente dice: "ma io non ho il medico, non è giusto". Purtroppo tante cose non sono giuste, ma quando proprio i medici non ci sono, non li possiamo creare, non li produciamo noi e l'Università ci mette un po' di tempo.

Quello che noi cerchiamo di fare è ovviamente di essere, per quanto possibile, attrattivi, cercando di migliorare le condizioni anche economiche e quindi di poter far sì che magari qualche medico venga qui da noi ovviamente non dando un servizio nelle Regioni limitrofe, tenendo sempre presente che la Valle d'Aosta non ha una Facoltà di medicina, quindi siamo comunque dipendenti dalle altre Regioni in cui questa situazione è diversa e le facoltà ci sono. Quello che cerchiamo di fare è di essere attrattivi e di cercare di organizzare al meglio il servizio territoriale parlando di servizio medico, quindi di guardia medica di medicina generale, con le forze che abbiamo.

"I dati sull'attività degli ambulatori ad accesso diretto suddivisi per serie e tipo di accesso", questa era la prima domanda che lei mi fa: l'Azienda, al fine di garantire un'adeguata assistenza ai turisti presenti nella regione - questo era il periodo 20 luglio-31 agosto - ha attivato nei comuni di Ayas, Cogne, Courmayeur, Gressoney, La Thuile, Pila e Valtournenche degli ambulatori di accesso diretto - le dico una cosa visto che parliamo di accesso diretto: i medici che hanno fatto l'accesso diretto hanno accettato di fare l'accesso diretto, ma assolutamente non di andare a domicilio, quindi ovviamente noi dobbiamo fare i conti con quello che abbiamo, non possiamo obbligare nessuno con il fucile, possiamo fare delle proposte ma non possiamo andare oltre - che sono stati gestiti prevalentemente da medici di medicina generale e sono cessati il 31 agosto 2022. I dati che lei mi chiede sono ancora in fase di elaborazione, appena ci saranno, perché si sta aspettando appunto la consegna da parte dei medici coinvolti dei registri, e non tutti li hanno consegnati, glieli metterò sicuramente a disposizione.

"Quanti sono attualmente i pazienti senza medici di medicina generale": le criticità più grandi le abbiamo nel distretto 4, ambiti 1 e 4, dove alcuni medici di medicina generale hanno cessato l'attività per trasferimento o per altre esigenze, nel distretto 2 ambito 1 dove un medico si è trasferito nella zona di Aosta, quindi anche nel distretto 2, di cui faceva riferimento lei, è stata una scelta del medico, visto che c'erano dei posti vacanti, di trasferirsi e anche lì purtroppo non ci si può opporre, sono delle scelte personali che hanno delle conseguenze su un servizio che è sicuramente molto fragile. Quanto al distretto 4, nell'ambito territoriale 1 dal 3 ottobre ha preso servizio un medico con incarico provvisorio e pertanto oggi è garantita la scelta per gli assistiti a favore di due medici di famiglia. Nell'ambito territoriale 4, dal 12 settembre ha preso servizio un nuovo medico con incarico provvisorio, ad oggi rimangono 3.200 assistiti in attesa di poter scegliere il proprio medico. Questo non vuol dire che questi pazienti non hanno assistenza medica, è ovvio che devono richiedere l'assistenza presso gli altri medici di base a cui abbiamo aumentato il massimale. Non è la soluzione ottimale, ma è un tentativo di tamponare una situazione sperando di riuscire a migliorare la presenza dei medici sul territorio. Quanto al distretto 2, ambito 1, oggi gli assistiti, in attesa di poter scegliere il proprio medico, sono 1.300. L'Azienda USL, per far fronte alle descritte criticità, in attesa di individuare altri professionisti, ha provveduto ad attivare un ambulatorio ad accesso diretto presso il Poliambulatorio di Donnas, a prorogare l'attività dell'ambulatorio ad accesso diretto nel comune di Gressoney-Saint-Jean, adesso vediamo se con l'ambulatorio ad accesso diretto nel comune di Gressoney-Saint-Jean il medico che lo sta coprendo accetterà di fare magari qualche ora anche a La Trinitè, questo per poter dare un servizio di prossimità. Siamo abbastanza fiduciosi, ma non bisogna mai vendere la pelle dell'orso prima di averla presa, di poter utilizzare alcuni medici del corso triennale per poter andare a coprire questi servizi, quindi magari non ci sarà bisogno. Ritornando a prima, quindi Gressoney-Saint-Jean... attivare un ulteriore ambulatorio ad accesso diretto presso il consultorio di Variney nel comune di Gignod. Tale attività continuerà fino a quando saranno incaricati i medici necessari a garantire a tutti gli assistiti le cure primarie.

"Come sono state e verranno garantite le visite a domicilio non urgenti per i pazienti privi di MMG": l'Azienda USL, con nota 73282 del 26 agosto 2022, ha incaricato due medici per l'assistenza agli utenti non deambulanti in regime di ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), ADCP (Assistenza Domiciliare in Cure Palliative), ADR (Assistenza Domiciliare Residenziale), oltre a garantire l'assistenza infermieristica.

"Quali sono gli intendimenti per risolvere questo grave problema considerato che il mese di settembre sta volgendo al termine", questo era stato preparato l'altra volta e quindi abbiamo questo riferimento. Dopo aver pubblicato in via ordinaria le carenze laddove andate deserte, l'Azienda USL ha attivato tutte le procedure alternative e previste, procedure che seguono i tempi previsti dalla CN e non sono derogabili, quindi noi dobbiamo seguire comunque le procedure previste dal contratto nazionale, che vuol dire tutti i medici iscritti nella graduatoria aziendale per incarichi provvisori sono stati, quindi, interpellati a sostituzione di medici di assistenza primaria, quindi obbligatoriamente siamo dovuti andare nella graduatoria aziendale, hanno interpellato tutti i medici in possesso dell'attestato del corso di formazione triennale, tutti i medici tirocinanti iscritti al corso triennale di formazione MMG, in ultimo, ai sensi del DL 18/2020, i laureati abilitati. Ad oggi la prima procedura conclusa ha permesso di inserire, come già premesso, un nuovo medico a partire dal 12 settembre nell'ambito di scelta a Gaby, Gressoney, Pont-Saint-Martin. In parallelo sono in corso contatti con alcuni dei medici tirocinanti che hanno manifestato interesse ad accettare incarichi provvisori ai sensi dell'articolo 9, decreto legislativo n. 185/2018, anche sino a 2 mila assistiti. Abbiamo appena approvato una delibera in cui riconosciamo i due terzi dei debiti formativi ai medici che danno copertura, ovviamente è tutto proporzionale, fino a un massimo di mille, due terzi dei debiti formativi, e quindi in maniera proporzionale a scalare. Questo per permettere ai medici di dedicarsi agli ambulatori e non dover seguire alcuni corsi formativi che sono stati poi definiti dai responsabili del corso. Prima era un grosso problema perché sennò dovevano fare sia l'ambulatorio, sia i corsi formativi, adesso perlomeno quello che fanno in ambulatorio viene riconosciuto loro in maniera significativa. In riferimento alla delibera che dicevo prima, in data 3 ottobre sono state definite specifiche disposizioni volte al riconoscimento dell'attività lavorativa prestata con l'attività di formazione nell'ambito del corso di formazione specifica con le modalità che le ho detto.

In ultimo, informo che l'Assessorato sta lavorando alla predisposizione di un accordo integrativo regionale volto a definire gli specifici riconoscimenti economici per i medici sia in relazione agli ambiti disagiati per carenza cronica di medici, abbiamo già fatto due incontri, entro la fine di ottobre non solamente quest'aspetto verrà definito ma anche altri, come l'assistente di studio e l'infermiera, sono tutte delle situazioni e condizioni che possono migliorare e rendere un po' più appetibile l'attività di medico di medicina generale. Stiamo facendo questi accordi integrativi in relazione alle zone disagiate e disagiatissime per condizione geografica e popolazione assistita, siamo più consapevoli che l'aspetto remunerativo non è la sola componente, sicuramente per fronteggiare la grave carenza di medici che oggi investe non solo il contesto regionale, ma tutto il territorio italiano, e non solo, confido che l'azione in fase di implementazione, accompagnata dalla riorganizzazione dell'assistenza territoriale ai sensi del DM 77, sempre che non venga modificato, possano produrre presto i primi effetti benefici nella nostra Regione. Saranno, quindi, degli incentivi economici, siamo in fase di valutazione e contrattazione con le organizzazioni sindacali di medici di medicina generale per un'implementazione della rimunerazione significativa sia per chi accetta di andare a lavorare nelle zone disagiate che potrebbe anche essere Pont-Saint-Martin, non vuol dire per forza Ayas, basta che in quest'ambito vadano deserte le chiamate e un'incentivazione a chi già lavora in quell'ambito, ma è disponibile ad arrivare anche a 1.800 pazienti facendosi carico delle persone che in questo momento sono prive di assistenza.

Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz per la replica.

Guichardaz E. (PCP) - Naturalmente non è molto confortante il quadro che ha delineato e che è sotto gli occhi di tutti noi, ben sapendo, come dice lei, che è una questione sì generale ma credo che alcuni passi avanti possano essere fatti, soprattutto perché aspettiamo con attenzione i dati rispetto agli ambulatori ad accesso diretto ma, rispetto a questi ambulatori, crediamo che non possa essere una soluzione visto che non c'è questo rapporto di fiducia che caratterizza il medico con il paziente, non c'è una sorta di continuità di cure e poi, come lei sottolineava, mancano le visite domiciliari che certo nessuno può essere obbligato a fare, però sicuramente sono un grosso problema proprio per quelle persone più fragili di cui abbiamo anche ampiamente parlato prima. Nel tempo noi abbiamo avanzato diverse proposte rispetto alla questione della sanità territoriale, alla continuità assistenziale che anche dai dati fornitici oggi è in forte carenza, alla questione delle UCA, al 116, 117 e poi alla questione Ospedale, che naturalmente non ci rassicura per nulla. Dai dati che ha fornito, mi sembra di capire che i pazienti senza medico più o meno sono 4.500 in questo momento, numero che molto probabilmente con quei pensionamenti che conosciamo in qualche modo aumenterà.

Va bene togliere un tetto di indennità rispetto al collaboratore di studio, questo potrebbe essere sicuramente un passo importante, concedendo contributi anche per i primi anni di attività o per le zone disagiate come state prevedendo.

Eviterei, se è possibile, di inviare lettere ai pazienti, com'è stato fatto nella Valle del Lys, per invitarli a scegliere il sostituto perché c'è stata una corsa alla ricerca del medico, che poi naturalmente non c'era, quindi molto probabilmente anche questa cosa dell'invio di lettere ai pazienti può creare una sorta di confusione.

Le chiederò poi anche come invece gli specialisti di cui ha parlato che vanno nelle visite a domicilio vengono retribuiti e rispetto a quale tipologie di pazienti, perché purtroppo, forse sono arrivate anche a lei diverse segnalazioni anche sotto questo punto di vista... le famiglie si stanno attivando in qualche modo e spesso ricorrono alla sanità privata o comunque a medici che vanno a pagamento, che credo sia una cosa che non dovrebbe accadere nella nostra regione dove immagino che nessuno di noi voglia andare verso una privatizzazione della sanità e quindi credo che, sotto questo punto di vista, forse una maggiore informazione rispetto a una possibilità di avere anche delle visite a domicilio potrebbe essere d'aiuto per questi utenti.

Potremmo aspettare le AFT ma, sotto questo punto di vista, le mie perplessità sono ancora maggiori, come per l'approvazione del nostro Piano della salute, che continua ormai da mesi a sedimentare in quella Commissione.

Terremo sotto osservazione i dati che ci ha fornito oggi e crediamo che, purtroppo, quanto anche c'è stato manifestato dai rappresentanti dei medici di famiglia durante le audizioni... questa mancanza di medici di famiglia non sta facendo altro che aumentare gli accessi in Pronto Soccorso.