Oggetto del Consiglio n. 1886 del 6 ottobre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1886/XVI - Interpellanza: "Piano di organizzazione della rete ospedaliera a seguito degli interventi in corso di predisposizione".
Bertin (Presidente) - Punto n. 41. Per l'illustrazione, la parola al consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Dopo ben tre Consigli, riusciamo a dibattere quest'interpellanza, che risaliva al mese di luglio, ma siamo ben felici di farlo oggi in quanto proprio oggi, con le risposte che sono state date nell'interrogazione dei colleghi della Lega, abbiamo un aggiornamento rispetto ai percorsi che si sono avviati all'Ospedale Parini. Credo che con i numerosi comunicati stampa che provengono dalla Giunta c'è il rischio che uno si confonda con l'altro. Noi nell'interpellanza richiamiamo il progetto di ampliamento e ristrutturazione del presidio ospedaliero dove il Governo regionale è impegnato, attraverso la collaborazione e l'incarico affidato alla SIV, a procedere con la variante del progetto esecutivo dell'ala est dell'Ospedale per adeguarla alla salvaguardia e alla valorizzazione dei ritrovamenti archeologici, poi bisogna proseguire contestualmente con le fasi progettuali della ristrutturazione dell'attuale Ospedale e terminare la definizione dei servizi ospedalieri che saranno attivati anche tenendo conto degli effetti dell'attuale pandemia. Bisognerà conseguentemente procedere all'attivazione del tavolo di lavoro tra Regione, Comune di Aosta, studio di progettazione e SIV per la definizione in termini cronologici e la verifica sulla compatibilità tecnico-progettuale ed economica della struttura. Questo pare che questa mattina sia stato nuovamente evidenziato dall'Assessore.
Leggiamo però che, rispondendo a due interpellanze presentate dai colleghi di Pour l'Autonomie e della Lega, che in data 26 maggio si diceva che nella primavera 2023 i lavori per l'ampliamento dell'Ospedale partiranno e questo ci aveva un po' preoccupati, nel senso che avevamo immaginato che non potesse essere così, e stamattina ovviamente la risposta è stata un'altra, ovvero che l'Ospedale Parini nel 2023 avvierà le gare per l'ampliamento a est, ma evidentemente i lavori non potranno partire che nel 2026 se tutto fila liscio. È chiaro quindi che manca il progetto esecutivo, in questo momento mancano tutta una serie di documenti, manca l'atto della Sovrintendenza, bisognerà definire gli aspetti di una gara che si prospetta sicuramente complicata, come può essere una gara di questa portata: si parla di circa 140 milioni di euro, quindi non è lontana la nostra previsione di prevedere nel 2026, se tutto fila liscio, ma ragionevolmente nel 2027 l'avvio dei lavori.
Rileviamo anche che sono iniziati i lavori, credo che siano in fase di completamento, del nuovo reparto di terapia sub-intensiva all'Ospedale Parini, che sarà adiacente all'edificio D, quella struttura modulare che prevede sette posti letto, in più un eventuale ulteriore letto dato al biocontenimento utile ai pazienti da isolare, giustamente utilizzabile come reparto polifunzionale.
Ritorniamo a dire che c'era un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che prevedeva di dotare il Parini di una struttura prefabbricata di circa mille metri quadrati in cui ospitare un Pronto Soccorso riservato ai pazienti positivi al Covid, con ingressi e flussi separati dagli accessi dei pazienti negativi, otto posti di terapia intensiva, nove posti di sub-intensiva, eccetera. L'ipotesi dapprima è stata approvata dalla Giunta regionale, nel senso che andava nella direzione indicata e poi successivamente è stata cassata in quanto sarebbe stata abbattuta - questa era la motivazione - tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026. Il rischio era di impegnare e spendere 8 milioni per la struttura da abbattere fra tre o quattro anni paventando anche ovviamente lo spauracchio della Corte dei conti, che avrebbe chiesto conto degli investimenti effettuati e poi eventualmente abbattuti.
Sulla base di questi percorsi che ho voluto ricordare al Consiglio regionale, noi chiediamo se la struttura in fase di realizzazione dovrà essere abbattuta anch'essa, immagino di sì, perché l'edificio D, secondo la progettazione di ristrutturazione e di ampliamento dell'Ospedale, dovrà essere abbattuta, a meno che non ci siano dei ripensamenti ma lo sapremo; "quanto costerà la struttura completa di arredi, quanto costeranno i beni strumentali da inserire in questa struttura e se è stato realizzato o si intenda realizzare nel breve termine un nuovo piano di riorganizzazione ospedaliera a seguito delle modifiche che si stanno prevedendo". Aspetto quindi le risposte.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Grazie consigliere Baccega, così mi permette anche di precisare o comunque condividere un po' il percorso di quest'Ospedale. Se mi permette, come avevo già detto stamani mattina rispondendo a un'interrogazione dei colleghi della Lega dovremmo... almeno questo è il programma e speriamo poi di poterlo rispettare, questo non solo perché uno è al Governo in questo momento, fa parte del Governo di questa Regione, di questa maggioranza, ma perché l'Ospedale è un bene di tutti, quindi prima riusciamo a portare a termine questo progetto e meglio è per tutti noi...come dicevo, i programmi prevedono di ottenere il progetto esecutivo per la fine dell'anno dell'Ospedale, mentre si potrebbe, come avevo detto stamattina, visto che ci sono due lotti, uno finanziato dal PNRR, ma questo non vuol dire che il lotto finanziato dal PNRR sia un progetto diverso da quello dell'ampliamento perché riguarda le centrali termoelettriche, riguarda l'Hospital Street, quindi parte di quello che è il progetto... questa parte potrebbe andare in gara d'appalto già nel mese di gennaio, mentre potremmo andare, come ho detto prima, in gara d'appalto per la restante struttura in primavera.
Per quanto riguarda i tempi dell'espletamento della gara di appalto, io non sono un esperto e spero che non siano così lunghi, anche se si tratta sicuramente di un appalto importante perché si tratta di molti milioni di euro. Secondo le previsioni fatte dai tecnici, per la fine dell'anno potremmo arrivare ad appaltare, quindi iniziare i lavori dalla parte più impegnativa che è la struttura a est dell'Ospedale, cioè il nuovo Ospedale, mentre decisamente prima potremmo iniziare i lavori per le centrali termiche e per l'Hospital Street, e questa, secondo me, sarebbe una buona cosa per tutti noi.
Per quanto riguarda, invece, la domanda dell'interpellanza, parlando appunto della struttura, del corpo C1, lei ha sicuramente fatto un ottimo riassunto delle motivazioni che hanno portato a cambiare, anche perché mi rendo conto che l'idea del C1 che poi c'è stata in una seconda valutazione è stata così in parte abbandonata per i costi e per tutto quello che lei ha detto, era stata una scelta che in parte avevamo seguito anche noi a inizio di questo Governo, che era stata dettata da un'emergenza, da una situazione sicuramente molto particolare in cui si doveva cercare di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile e quella sembrava la soluzione migliore. Alla luce poi dell'idea di costruzione dell'Ospedale e quelli che sono stati nel prosieguo in questa elaborazione dei progetti del nuovo Ospedale, si sono fatti degli altri ragionamenti che giustamente lei prima ha riassunto su costi, su abbattimenti, eccetera, quindi si è deciso di percorrere un'altra strada.
La prima domanda che lei mi fa è: "se la struttura che è in fase di realizzazione - siamo ormai quasi al termine - dovrà essere abbattuta in funzione del progetto di ampliamento e ristrutturazione dell'Ospedale Parini". Le confermo che, sulla base della programmazione, dell'intervento di ampliamento e ristrutturazione del presidio unico ospedaliero regionale per acuti, l'edificio D dovrà essere demolito nel corso della fase 4 dei lavori prevista nel periodo 2027-2030 al fine di realizzare al suo posto il nucleo di carico e scarico merci. Fin dalla sua prima redazione, il progetto del presidio unico regionale prevede la realizzazione di una piastra logistica dal lato di Via Chaligne con la demolizione di tutti gli edifici che si affacciano sulla via, il corpo D, la morgue e il depuratore; conseguentemente si valuterà, in accordo con l'Unità per il completamento della campagna vaccinale di Roma, cioè l'ex Unità di gestione dell'emergenza Covid che è proprietaria del manufatto, il riutilizzo del prefabbricato del nuovo Reparto di terapia sub-intensiva. Com'è emerso nella presentazione dell'ultimo masterplan, la realizzazione della piastra logistica sopracitata pare essere obbligatoriamente l'ultima di una successione di diverse macro-fasi.
La seconda domanda è relativa ai costi di questa struttura, la struttura prefabbricata e i relativi arredi sono forniti a spese dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale di Roma, quindi i costi non ci sono stati comunicati. La parte interna di collegamento al corpo D, cioè l'effettuazione dei lavori preliminari e l'adattamento del terrazzo al piano di appoggio della struttura prefabbricata sono invece realizzati a spese dell'Azienda USL e il relativo investimento è stimato intorno ai 600 mila euro.
"Quanto costeranno i beni strumentali": qui la risposta è la stessa, nel senso che le apparecchiature elettromedicali sono fornite a spese dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale di Roma.
Quarta domanda: "se è stato realizzato o si intenda realizzare nel breve termine un piano di riorganizzazione ospedaliera a seguito delle modifiche che si stanno predisponendo". È in previsione una delibera di Giunta, ora all'esame del Ministero della salute, per la rimodulazione e riapprovazione del piano di riorganizzazione per il potenziamento della rete ospedaliera per l'emergenza Covid-19, redatto ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, già approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 584 in data 8 luglio 2020 e riapprovato con deliberazione della Giunta regionale n. 1070 in data 16 ottobre 2020.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Grazie Assessore, grazie per le risposte ai quesiti. Evidentemente quello che le avevano scritto a maggio, ovvero che i lavori partiranno nella primavera del 2023 non era esatto, è riportato da tutti i testi, eccetera. Siamo sul pezzo.
Sì, l'Ospedale è un bene di tutti, quindi la volontà di questa opposizione, per quanto riguarda noi di Forza Italia, è quella di contribuire affinché i percorsi vadano avanti, nel senso che la gente fuori ci chiede: "ma cosa sta succedendo? Non si muove niente, il cantiere non parte", "partirà nel 2023", perché questo è stato scritto all'epoca, oggi si è fatta chiarezza perché la data è sicuramente un'altra, quindi c'è bisogno di avere le migliori informazioni affinché si possa dire: "questo Ospedale sarà pronto la parte nuova, l'allargamento a est in quella data, il rifacimento dell'attuale Parini avrà un altro percorso", eccetera.
Io non so se i fondi PNRR e i fondi che ha stanziato la Regione per la ristrutturazione possono intersecarsi o prevedono gare differenti, questo in qualche modo potrebbe provocare degli intoppi e, guardando i colleghi e guardando il Presidente della V Commissione, credo che sarebbe opportuno ritrovarci un momentino in Commissione, magari fra un mesetto, per fare il punto di tutto questo percorso, perché così siamo tutti in grado di dire delle cose all'esterno, che sono le cose giustamente che la Giunta ha deciso di portare avanti e che noi recepiamo una volta per tutte. Questo è, dal mio punto di vista, fondamentale dal punto di vista dell'informazione e dal punto di vista anche della chiarezza verso l'esterno.
La ringrazio per la risposta, eventualmente proporremo al Presidente della V Commissione, prima del bilancio, di ritrovarci in Commissione solo per parlare di ampliamento dell'Ospedale Parini.