Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1880 del 6 ottobre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1880/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito al ruolo dei centri per l'impiego nella gestione del reddito di cittadinanza".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo all'oggetto n. 35 all'ordine del giorno. Per l'esposizione, la parola al consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Torniamo a parlare nuovamente di centri per l'impiego, di reddito di cittadinanza. Nel febbraio 2021 avevamo affrontato questo tema dove avevo sottolineato che l'allora ministro Di Maio, ministro ma ancora per poco, aveva considerato questa misura una misura di reinserimento al lavoro che dura diciotto mesi. Va ricordato comunque il dibattito che si è tenuto sul reddito di cittadinanza e che ha sicuramente alimentato gran parte della campagna elettorale che si è appena conclusa, soprattutto quella nazionale, non tanto in Valle d'Aosta. Abbiamo assistito a intere serate nei quali i dibattiti ci hanno fatto vedere il peggio di quanto questa misura possa aver dato da una parte, dall'altra anche che comunque è servita a sostenere chi realmente era in difficoltà.

Ora, al Governo nazionale ci sono forze politiche che hanno sempre sostenuto in campagna elettorale che va cambiato e non cancellato e, se cancellato, va sostituito con un'adeguata misura a favore di chi non può lavorare per motivi d'età, per problemi di salute, per problemi di disabilità, per problemi di esclusione sociale e va rivisto soprattutto nella parte che riguarda il reinserimento al lavoro e nella reintegrazione nel mondo del lavoro. Ci chiediamo quindi: ma lavoro c'è o non c'è? Il lavoro c'è, e soprattutto in una Regione come la Valle d'Aosta, che è a vocazione turistica lo si trova anche per periodi limitati, quindi le stagionalità: ecco spiegato il fenomeno per cui molti percettori di reddito di cittadinanza non accettano contratti a tempo determinato per paura di perdere il reddito di cittadinanza e sono disponibili a lavorare solo in nero. Abbiamo avuto quest'estate episodi eclatanti da questo punto di vista. Forse sarà necessario trovare una formula differente che preveda magari l'integrazione tra i due redditi, tra un reddito parziale stagionale e il reddito di cittadinanza, ma in questa direzione credo che al Ministero, con i nuovi Ministri, si potrà lavorare in questo senso. Per capire meglio anche in Valle d'Aosta che cosa succede, abbiamo presentato a luglio un'interrogazione con risposta scritta, che chiedeva quanti cittadini hanno beneficiato negli ultimi diciotto mesi del reddito di cittadinanza e qual è la retribuzione media che è stata percepita. La risposta che è arrivata è 461 euro nel 2021, 481 euro mediamente nel 2022.

"Quanti navigator sono ancora operativi in Valle d'Aosta", la risposta è stata al 31 dicembre 2021 sei navigator hanno cessato la loro operatività.

"Quanti percettori di reddito negli ultimi diciotto mesi hanno partecipato a corsi di politiche attive del lavoro, quanti sono stati avviati al lavoro e se l'organizzazione dei centri per l'impiego è risultata efficace rispetto agli obiettivi previsti": come ho detto, la risposta è pervenuta puntuale, ringrazio sicuramente l'assessore Bertschy e la risposta parlava soprattutto di un'importante riorganizzazione prevista dalla legge n. 26/2019, appunto quella istitutiva del reddito di cittadinanza. Dei centri per l'impiego ci interessa sapere com'è articolata questa riorganizzazione, quanto nuovo personale sia assunto e per quale motivo non sono state intercettate le tante e tante richieste di personale dell'estate appena passata, quindi quale ruolo hanno avuto i centri dell'impiego per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro in Valle d'Aosta in periodi che sono periodi stagionali. Per questo noi gradiremmo sapere se i 524 soggetti che hanno avuto contratti di lavoro successivi alla presentazione delle domande di reddito di cittadinanza hanno usufruito di contratti a tempo determinato di lunga durata o stagionali oppure quanti contratti a tempo indeterminato sono stati siglati. Quanti degli 822 beneficiari rientrano nelle fasce d'età, perché è importante anche capire quali sono le fasce di età che intervengono con questa misura, le tre fasce che abbiamo individuato: 18-35 anni, 36-45 anni e over 46. Quale ruolo hanno avuto i centri per l'impiego - l'ho appena detto - considerata l'importanza e la riorganizzazione palesata e gli intendimenti per il futuro.

Presidente - Interviene per la risposta l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Apro e chiudo una parentesi rispetto alla replica del collega Marquis sull'attività dei tirocini extracurriculari, pur condividendo l'importanza dello strumento, mi preme anche sottolineare che non è esattamente lo strumento per l'inserimento lavorativo il tirocinio extracurriculare e posso garantire che c'è un grandissimo dibattito in corso tra Assessori e Ministero sulla riorganizzazione del tirocinio proprio perché non si configuri esattamente come l'unico strumento per, dall'altra parte invece mi fa piacere confrontarci su questi temi perché di politiche attive e di lavoro dobbiamo continuare a dibattere per cercare di avere la migliore risposta al sistema a chi cerca lavoro e a chi cerca i lavoratori.

Rispetto al reddito di cittadinanza, credo che sarà oggetto di una bella discussione politica a livello nazionale appena si formerà il Governo e appena riinizierà l'attività politica, perché tra chi lo vuole cancellare e chi lo vuole mantenere speriamo che si trovi una via di mezzo per migliorarlo e renderlo più efficace, ma che questo strumento abbia bisogno di una bella revisione per essere utile a tutti credo sia dato di fatto. Anche il dato di certi movimenti politici rispetto a queste ultime elezioni nelle varie parti del nostro territorio la dice lunga su che tipo di approccio e anche su che tipo di attenzione c'è da parte della popolazione rispetto a questo strumento. Questo è uno strumento di politica attiva che deve dare risposte a chi il lavoro lo ha perso, a chi il lavoro non ce l'ha, a chi ha bisogno di un sostegno e di un aiuto perché in una comunità solidale non bisogna abbandonare nessuno, ma non deve dimenticarsi che la cosa più importante è quella di dare operatività attraverso anche il reddito di cittadinanza alle politiche che devono far rientrare le persone che possono farlo al più presto nel mercato del lavoro, perché di questo c'è bisogno per vivere, per la dignità delle persone e io credo e spero che questa sia la volontà da parte di tutti perché, ripeto, il lavoro è dignità ed è rispetto della persona. Noi stiamo cercando di lavorare con questo tipo di attenzione ai centri dell'impiego, sapendo bene che il nostro mercato del lavoro è differente da quello di altri territori, uguale a quello di altri territori montani come il nostro, dove la caratterizzazione di alcune professioni a livello di stagionalità è molto più forte che in altri modelli economici produttivi.

Per venire alle domande che rispondono all'interrogazione scritta e quindi completano l'attività ispettiva che era iniziata sul reddito di cittadinanza, "se i 524 soggetti che hanno avuto contratti di lavoro successivi alla presentazione delle domande del reddito di cittadinanza hanno usufruito di contratti a tempo determinato di lunga durata o stagionali oppure quanti contratti a tempo indeterminato sono stati siglati". Come nota a commento dell'interrogazione, dico solo che i dati sul reddito sono sempre in progress, nel senso che ovviamente non sono dati fissi, cambiano di mese in mese perché poi, per fortuna, qualcuno trova lavoro, ne rientrano altri, quindi la fotografia è a quei dati che le abbiamo dato. Il numero di contratti di lavoro registrati a carico dei percettori del reddito di cittadinanza è pari a 4.094, di cui 3.769 a tempo determinato e 325 a tempo indeterminato, una media di circa quasi 8 contratti a persona, che vuol dire che questo è il sistema, il SIL, che registra ogni contratto di lavoro. Ci possono essere tanti contratti per una persona, se si tratta, per esempio, della tipologia di contratto a chiamata, ogni volta che uno fa una prestazione, il sistema lo registra, quindi quello è il dato.

Domanda n. 2: "quanti degli 822 beneficiari rientrano nella seguente fascia d'età 18-35, 36-45 e over 46". Tra i 18 e i 25 anni ci sono 279 persone, 36-45 anni 186 persone, over 46 357 persone.

"Quale ruolo hanno avuto i centri per l'impiego considerata l'importante riorganizzazione palesata e gli intendimenti futuri in merito", la riorganizzazione dei centri per l'impiego ha permesso di rispettare, dal punto di vista strettamente quantitativo, tutti gli obblighi posti dalla normativa in termini di convocazione, presa in carico da parte dei Case Manager dei soggetti tenuti alla stipula del patto per il lavoro e avvio delle stesse politiche attive. In tal senso i dati forniti al mese di giugno dalla cabina di regia nazionale evidenziano come sul piano nazionale solo quattro Regioni superano il 70 percento delle prese in carico rispetto alle domande notificate, una di queste è la Valle d'Aosta, quindi questo è un aspetto positivo e dobbiamo continuare a lavorare con quest'attenzione. Non solo, dal punto di vista più qualitativo si segnala che la presa in carico dei lavoratori da parte dei Case Manager, talvolta in sinergia con il servizio sociale, ha permesso la costruzione di progetti professionali effettivamente calati sulle esigenze dei singoli individui, non ritenendo possibile un rimedio generalistico alla povertà o alla disoccupazione. Si consideri che nella maggioranza dei casi i beneficiari del reddito di cittadinanza sono persone con bassa scolarizzazione e il cui percorso professionale è connotato da mansioni non qualificate, esperienze risalenti nel tempo o sporadiche e con competenze che bisognerà ovviamente aggiornare e cercare di ritornare a renderli utili alle richieste che il mercato del lavoro oggi fa.

L'obiettivo perseguito dai servizi, oltre all'accompagnamento al lavoro, è quello di rendere quest'ultimo effettivo ed efficace, cioè mediante il rafforzamento delle competenze dei singoli lavoratori, avviando percorsi formativi di qualificazione o riqualificazione. In un'ottica di continuità rispetto al lavoro svolto sino a questo momento, i centri per l'impiego sono attualmente tenuti nell'ambito del programma nazionale Gol e del quale i percettori del reddito di cittadinanza sono target primario, alla profilazione e all'invio dell'utenza iniziative di politica attiva, siano esse in termini di riqualificazione, qualificazione, orientamento e inclusione sociale.

Per completare la risposta, visto che l'ha sottolineato e condivido, noi dobbiamo fare anche attenzione di costruire un sistema modello del lavoro leale da parte delle imprese, leale da parte dei lavoratori, il che vuol dire che se c'è bisogno di lavoratori, i lavoratori vanno assunti, pagati e stipendiati nella maniera giusta e non vanno scelte strade come quelle che ha indicato lei, il lavoro magari non formalizzato, non contrattualizzato, che fa danni sia alle imprese, che invece le cose le fanno seriamente, sia ai lavoratori che cercano un lavoro serio. È per questo che negli appuntamenti per il lavoro a fine anno promuoveremo un confronto sul tema del lavoro nero, nel senso che dobbiamo essere chiari sul fatto che un lavoro di qualità, e l'alleanza per il lavoro questo lo sottolineerà in maniera importante, lo si propone e lo si sostiene tutti insieme cercando di creare le migliori condizioni perché chi fa seriamente la sua attività di impresa e chi fa seriamente la sua attività professionale possa trovare un modello che dia la giusta risposta.

Presidente - Replica il consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Io sono sicuramente soddisfatto della sua risposta ed è una risposta che va a completare tutti i dati che servono a far capire che questa misura va modificata, va cambiata in senso assoluto. Le dico con certezza che tutti i big nazionali che sono venuti a trovarci in Valle d'Aosta per sostenere l'alleanza del Centro-Destra, non hanno mai parlato di cancellare il reddito di cittadinanza ma certamente di modificarlo. L'auspicio è che vada modificato, da una parte, per i lavoratori, dall'altra parte soprattutto per le imprese. Io le porto un esempio: quest'estate passeggiando in Val Ferret mi sono avvicinato a un ristorante-albergo, dove mi viene detto: "no, non tengo più il ristorante aperto perché purtroppo non trovo il personale, mi sono dovuto adattare a fare bed & breakfast". Quest'estate non sono andato in vacanza ma ho girato la nostra regione in lungo e in largo, di cartelli "cercasi personale", "cercasi commessa", "cercasi cuoco", "cercasi cameriere" ne abbiamo trovati a decine, quindi non è pensabile che si possa andare avanti così. Questa misura, così com'è stata progettata e articolata, non funziona, non va bene, è una misura che purtroppo fa stare a casa persone tra i 18 e i 45 anni, sono 465 in Valle d'Aosta, sono tanti. Credo quindi sia necessario fare una riflessione, la faranno ovviamente a livello governativo con il nuovo Governo con l'auspicio che trovino l'equilibrio per dare le risposte giuste a chi ne ha bisogno e che invitino i fannulloni fortemente ad andare a lavorare.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Chiedo una breve sospensione per la riunione di maggioranza.

Presidente - La seduta è sospesa.

La seduta è sospesa dalle ore 15:58 alle ore 16:26.

Sammaritani (Presidente) - Riprendiamo i lavori d'aula. Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Semplicemente per dare una spiegazione rispetto all'interruzione: abbiamo voluto fare un po' il punto sull'organizzazione dei lavori e sulle future mozioni, quindi possiamo proseguire.