Oggetto del Consiglio n. 1877 del 6 ottobre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1877/XVI - Interpellanza: "Iter per la definizione e approvazione del piano regionale di decarbonizzazione finalizzato all'obiettivo del fossil fuel free per il 2040".
Bertin (Presidente) - Se siete d'accordo, facciamo ancora un'interpellanza prima di chiudere i lavori del matino. Punto n. 32. Per l'illustrazione, la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Inizio l'illustrazione di quest'interpellanza subito dopo la risposta del Presidente, nonché Assessore ad interim, riguardo all'iniziativa dei colleghi, che ha dato delle informazioni importanti e che non sono slegate dal discorso di questa iniziativa, quindi io apprendo con favore di quest'interlocuzione con l'assessore Gabusi e della conferma della Regione Piemonte di sostenere il progetto di elettrificazione. Chiaramente la questione delle compensazioni chieste dal Comune di Ivrea è importante, e anche logica a mio avviso, al di là di quelle che possono essere delle richieste esagerate.
Mi fa anche piacere vedere che c'è un'evoluzione nel pensiero dei colleghi, perché eravamo partiti su una questione legata all'impossibilità di avere dei finanziamenti per l'eletrificazione, poi sulla tecnologia a idrogeno, adesso parliamo di una tecnologia che in realtà non è tanto per i trasporti ma quanto per l'indotto, che è importante perché si parla del futuro della Valle d'Aosta.
Quindi sono considerazioni interessanti, ma particolari.
Riparto dall'ordine del giorno che era stato approvato in Consiglio regionale all'unanimità il 18 dicembre del 2018. Un ordine del giorno che ha una forte rilevanza politica, che non si è certo affievolita negli anni, al contrario. Sono passati quattro anni da quell'approvazione ma la situazione purtroppo a livello di decarbonizzazione non è migliorata, la questione climatica è sempre più al centro di un'attenzione generale e la decarbonizzazione dei consumi energetici è un imperativo categorico che è diventato ancora più presente.
Quell'ordine del giorno del 2018 indicava un obiettivo chiaro e sfidante, cioè agire in modo che entro il 2040, perché questa era la data, che anticipava quella prevista a livello europeo, la Valle d'Aosta abbandoni l'uso di combustibili fossili in tutti i settori della società valdostana. L'ordine del giorno, lo ricordo, individuava come primo passo per perseguire quell'obiettivo la redazione e l'approvazione delle linee guida per la decarbonizzazione, cioè una road map contenente le indicazioni principali, non già tutta la strategia.
Quel documento è stato poi redatto nel corso del 2019-2020, con tutti i problemi che ci sono stati, e il 22 febbraio 2021, con la delibera 151, la Giunta regionale lo ha approvato. Nella prefazione del testo che è allegato alla delibera, c'è scritto: "La road map, una volta approvata dal Consiglio regionale, troverà attuazione in provvedimenti applicativi che assumeranno le caratteristiche di una vera e propria strategia regionale"; cito da pagina 3 del documento. Poi ci sono degli altri documenti, come anche il disegno di legge sulle comunità energetiche rinnovabili che è stato assegnato alle Commissioni, in cui si rimanda giustamente a quella road map, a quelle linee guida che peraltro però non sono state approvate.
Il percorso doveva essere, ed era scritto in quell'ordine del giorno, rapido e incisivo ma, al di là delle interruzioni dovute all'amministrazione controllata del 2020, eccetera, a noi pare che le cose non stiano però andando esattamente come sarebbe opportuno, ed è il motivo per cui abbiamo presentato questa interpellanza, che vuole essere un modo per fare il punto della situazione ma anche una sollecitazione per agire.
Quella road map dopo varie richieste, è stata poi finalmente oggetto di un'illustrazione in III e in IV Commissione il 17 giugno del 2021, è decorso però da allora più di un anno e non è stata portata all'approvazione del Consiglio regionale. Eppure noi riteniamo che quest'approvazione sia un atto necessario, perché la road map, in relazione alla sua valenza strategica, come del resto è stato sottolineato anche da vari interventi in aula in quella riunione di Commissione di oltre un anno fa, ha un livello più alto rispetto a tutta una serie di piani programmatori che si stanno predisponendo; penso al Piano energetico regionale, prima di tutto, e anche a testi di legge, e ne ho citata un poco fa.
Se l'obiettivo generale è l'abbandono a breve dell'utilizzo dei combustibili fossili, questo ha un'incidenza enorme su tutti i piani di settore e non solo, anche su tutte le politiche regionali, non soltanto sull'energia e sui trasporti, ma anche sull'edilizia, sull'urbanistica e via di questo passo.
La prima domanda posta dall'interpellanza riguarda quindi la mancata approvazione del documento della road map da parte del Consiglio e chiede che cosa intenda fare la Giunta, affinché il Consiglio infine discuta e approvi quest'importante documento. È un'approvazione che, a nostro avviso, metterebbe un punto fermo, confermando quell'opzione del 2018, ma che comunque sarebbe soltanto un piccolo passo, perché poi dalle linee guida bisogna passare a un vero e proprio piano per uscire dal Fossil Fuel Free: un piano che indichi ovviamente nel dettaglio che cosa bisogna fare nel settore dei consumi civili e domestici, per abbandonare il gasolio e i combustibili gassosi; nel settore dei trasporti, per abbandonare il più possibile l'utilizzo di prodotti petroliferi; nell'industria, in prospettiva, per abbandonare i combustibili fossili. È vero, si tratta di una riconversione che ha una portata enorme, però, visto che è una cosa così importante, ci vuole l'indicazione di una tempistica che sia rigorosa, altrimenti quest'obiettivo del 2040, questa scadenza del 2040, non sta in piedi.
La seconda domanda che poniamo, intende verificare se si stia già lavorando a questo piano di decarbonizzazione e, in attesa di un piano organico, capire e comprendere se ci sono dei provvedimenti che stanno per essere assunti.
La terza domanda dell'interpellanza riguarda la percentuale dei consumi energetici complessivi che ora viene coperta con i combustibili fossili in tutti i settori della società valdostana. Nel 2017, perché i dati che avevamo a disposizione erano solo quelli, la percentuale era del 63 percento di combustibili fossili e del 37 percento di FER, di fonti energetiche rinnovabili. Quello che sarebbe interessante capire è a che punto siamo oggi. Si sta procedendo con un buon ritmo verso l'azzeramento dei combustibili fossili, verso quest'obiettivo del Fossil Fuel Free, oppure la marcia è troppo lenta e la scadenza del 2040 è in forse?
Infine, l'ultima domanda riguarda le priorità. Sono stati individuati i settori e le misure che si ritengono prioritarie? Ad esempio, nella road map si propone - a pagina 34, c'è scritto così - un pacchetto normativo per vietare l'immatricolazione di automobili a sola combustione interna entro il 2030. Se c'è scritto questo, e siamo nel 2022, quasi 2023, questo pacchetto normativo è stato predisposto, sta per essere varato? La stessa cosa potrebbe valere per altri settori, perché questo è soltanto un esempio.
Io spero che vengano dal Governo delle risposte rassicuranti, sia nell'indicazione di una tempistica per l'approvazione in Consiglio regionale della road map, sia sui tempi di redazione del piano della decarbonizzazione, nonché delle indicazioni, questo sì positive, sui risultati che abbiamo già raggiunto in questi anni e di cui non siamo a conoscenza, nell'auspicio che indichino che la Valle d'Aosta è indirizzata sulla buona strada per raggiungere quell'obiettivo che si è data quattro anni fa all'unanimità.
Presidente - Si è prenotato il consigliere Perron.
Perron (LEGA VDA) - Chiedo di poter intervenire rapidamente per fatto personale, visto che c'è una manipolazione un po' di quello che viene detto.
Nessuno ha cambiato idea sulla questione idrogeno, assolutamente, ma penso che in politica bisognerebbe avere una visione un po' più larga delle cose e non al proprio angolino. Se un investimento viene fatto e magari costa di più nel breve, ma produce degli sviluppi in campo lavorativo di indotto e di prospettive per l'intera Valle d'Aosta, ha un senso valutarlo ad ampie vedute. Questo è quello che abbiamo sempre detto e che chiunque può dire.
Tra l'altro continuo, così mi tolgo questo sassolino dalla scarpa per i continui attacchi sui social che avvengono a un livello bassissimo...
Presidente - Consigliere...
Perron (LEGA VDA) - ... mi faccia dire, perché è proprio sul tema! Quando leggo "Le perle del centro destra" scritto da voi, su questo tema - me lo faccia dire Presidente, due secondi! - in cui si dice che la Valle d'Aosta deve giocare un ruolo di primissimo piano nella politica energetica nazionale, che vedrà nel 2030 quasi il 50 percento dei consumi energetici nazionali,
Presidente - Consigliere, non è un fatto personale!
Perron (LEGA VDA) - ... non significa che noi non vogliamo la Fossil Fuel Free. Significa che in Italia si andrà verso un aumento anche dell'idroelettrico e noi vogliamo esserne protagonisti.
Se non conoscete le cose di cui parlate, licenziate quelli che vi scrivono i post su Facebook!
Presidente - Il fatto personale deve limitarsi ai fatti che avvengono nel Consiglio. Consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Solo per capire, perché a questo punto diventa veramente difficile ragionare su quello che è un fatto personale. Se in quest'aula si può chiedere la parola per fatto personale e per riferirsi a tutto ciò che esula da quello che si sta dicendo e facendo in quest'aula, come citare post che sono stati fatti legittimamente da chi li ha scritti, io mi chiedo dove andremo a finire.
Quindi non replico e non chiedo di parlare per fatto personale, ma chiedo a lei, Presidente, una gestione diversa dell'aula, perché di questo passo allora la prossima volta mi alzo e faccio tutto un discorso molto ampio su tutto ciò che viene utilizzato dall'altra parte dell'aula! Se andiamo avanti così...! Mettiamoci solo d'accordo, perché se è possibile, lo faremo ogni qualvolta!
Presidente - Come ho evidenziato, il fatto personale deve rimanere nell'ambito della discussione e credo che il consigliere Perron volesse precisare una posizione sua. Poi, però, ha introdotto degli elementi esterni, come ho evidenziato, che non erano da introdurre; altri soggetti e altri contesti che altrimenti, evidentemente, porterebbero a una situazione non più gestibile.
Consigliere Manfrin per mozione d'ordine, poi la chiudiamo qui.
Manfrin (LEGA VDA) - Solo per dare lettura del Regolamento, che all'articolo 57 nel fatto personale prevede che: "É fatto personale l'essere intaccato nella propria condotta o il sentirsi attribuire opinioni contrarie a quelle espresse", cosa che è avvenuta. Lei non ha poi letto bene il Regolamento, perché c'è anche un richiamo per esempio all'aderenza a quelle che sono le iniziative: mi pare che lei ieri sia andata un po' fuori tema su una mozione, parlando della sua interpellanza che non c'entrava un fico secco; nessuno l'ha interrotta, quindi quello che lei voleva fare e vorrà fare in futuro, lo ha già fatto, non si preoccupi.
Presidente - Sottolineo ancora una volta che il consigliere Perron aveva il diritto di precisare la sua posizione, non quello di introdurre nuovi elementi, che poi, come si vede, allungano ancora di più una situazione che dev'essere limitata e circoscritta.
Il presidente Lavevaz ne ha facoltà. Risponda, grazie, e mi scusi per il ritardo.
Lavevaz (UV) - Rispetto ai contenuti dell'interpellanza, in particolare alle prime due domande, gli uffici competenti ricordano che in effetti il 17 giugno 2021 è stato presentato alle Commissioni consiliari III e IV il documento "Road map per una Valle d'Aosta Fossil Fuel Free al 2040", approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 151 del 22 febbraio 2021, ma che il riferimento contenuto nelle premesse, circa l'approvazione da parte del Consiglio regionale, è in sostanza un refuso in quanto per il documento in questione, per la sua stessa natura, e come richiesto dall'ordine del giorno del 18 dicembre 2018, non è richiesta l'approvazione da parte del Consiglio regionale. Al Consiglio regionale saranno invece sottoposti per l'approvazione i piani attuativi della road map Fossil Fuel Free 2040. La road map rappresenta infatti la cornice di riferimento, come lei ha ricordato, in cui si inseriranno una molteplicità di piani di programmi di settore, che sinergicamente e trasversalmente perseguiranno obiettivi di sostenibilità, ivi compreso quello della decarbonizzazione.
Il principale piano di riferimento, per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione, sarà il PEAR, Piano energetico ambientale regionale, in fase di redazione e i cui contenuti traguarderanno l'obiettivo definitivo di decarbonizzazione al 2040. Altri piani concorreranno, per la parte residua delle emissioni imputabili ai settori residuali, a perseguire il risultato atteso.
Rispetto alla terza domanda, quale sia attualmente la percentuale dei consumi energetici complessivi in Valle d'Aosta coperti con l'utilizzo di combustibili fossili, i dati energetici del territorio regionale aggiornato al 2019 sono riportati nel documento monitoraggio PEAR 2011-2020, in particolare all'allegato 1, "Bilanci energetici regionali 2007-2019", pubblicato sul sito Internet dell'Amministrazione regionale nella sezione energia, pianificazione energetica regionale, al quale si rimanda per maggiori dettagli. I consumi finali netti al 2019, ovvero i consumi finali lordi al netto delle perdite di rete, sono pari a 4515 Gigawatt/ora, di cui 2983 Gigawatt/ora di consumi da fonte fossile (gasolio, benzina, GPL, eccetera) e 1532 Gigawatt/ora di consumi da fonti energetiche rinnovabili: solare termico, quota rinnovabile delle pompe di calore, quota rinnovabile del calore prodotto dalle centrali di teleriscaldamento, biomasse, legnose, energia elettrica, eccetera. Pertanto, al 2019 il 66 percento dei consumi finali netti è costituito da fonti fossili e il 34 percento da fonti energetiche rinnovabili.
Rispetto alla quarta domanda, in quali settori si intende prioritariamente concretamente intervenire, qua i settori evidentemente, come evidenziato nella road map stessa, sono sostanzialmente due: il settore civile e il settore dei trasporti. Le azioni concernenti il settore civile, saranno sviluppate, come accennato, nell'ambito del PEAR, mentre le azioni relative al settore dei trasporti saranno sviluppate, come lei sa, per la componente del trasporto pubblico nel piano dei trasporti.
Va necessariamente ricordato peraltro che le politiche di mitigazione al cambiamento climatico sono tendenzialmente definite a livello statale e comunitario. In tal senso alcune azioni spesso determinanti non sono governate a livello locale, cito ad esempio nel settore civile gli incentivi del 110 percento o la decisione di cessare la produzione dei veicoli con motori termici al 2035, politiche che incideranno sensibilmente e positivamente nel perseguimento dell'obiettivo regionale, superando di fatto, grazie agli incentivi statali, talune criticità che avrebbero potuto insorgere ricorrendo alle sole risorse regionali.
Quello che ritengo doveroso, in chiusura dell'interpellanza, è che sia necessario nei prossimi anni, come si sta facendo, porre maggiore attenzione alle politiche di adattamento al cambiamento climatico, più che alle mitigazioni che, come ho detto, afferiscono a dinamiche più globali. Credo che, in particolare la crisi del settore idrico dell'ultima stagione estiva, siano stati dei segnali evidenti della criticità e della necessità di calibrare attentamente le risorse energetiche regionali - energetiche e naturali, diciamo così - nella direzione che credo sia necessaria di minimizzare in qualche modo gli effetti diretti di questi cambiamenti sul nostro territorio. Come abbiamo sempre detto, una questione è la mitigazione che afferisce a una logica più generale, una cosa diversa è invece l'adattamento che invece spetta più ai territori.
Presidente - Per la replica, la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Comincio con il dire che non ho per nulla travalicato quello che potevo fare, né ieri né oggi, perché mi sono espressa all'interno di una discussione; peraltro era stato proprio detto in Conferenza dei Capigruppo che si poteva discutere nel dibattito sulla mozione, e vado avanti sulle domande...
Presidente - Andiamo avanti, anche perché altrimenti facciamo...
Minelli (PCP) - Lei ha permesso anche un'altra cosa, allora qui permettiamo di tutto, ma vado avanti sulle risposte del Presidente della Regione.
Lei dice, Presidente, che gli uffici, riguardo a quella pagina 3 della road map, dicono che si è trattato di un refuso. No, non si è trattato di nessun refuso. Perché so benissimo quando abbiamo passato quella delibera: l'allegato alla delibera era quello e non c'era nessun refuso, era proprio quello che si intendeva. Sì, lei dice "Il refuso nel dire che dev'essere approvato dal Consiglio", ma si riferisce a un refuso nella Road map, in cui si dice espressamente che dev'essere approvata dal Consiglio, perché non era previsto nell'ordine del giorno del 2018 che si approvasse la road map da parte del Consiglio.
Le ho già detto prima che questo documento ha un'importanza strategica tale per cui è invece necessaria un'approvazione del Consiglio. È un atto necessario, a nostro avviso, perché questa road map, proprio in relazione alla sua valenza, ha un livello superiore rispetto a tutta un'altra serie di piani che si stanno predisponendo, perché dà le linee guida!
Lei dice anche a un certo punto, per quello che riguarda i passi che si devono compiere e il piano di decarbonizzazione a cui io ho fatto riferimento, che sarà il PEAR a occuparsi di questo. Io ricordo che in quell'illustrazione in Commissione, il coordinatore del dipartimento ambiente, nella presentazione della road map, ha parlato chiaramente di strategia per la decarbonizzazione e di strategia per gli adattamenti; lei adesso mi sta parlando riguardo a proposte di adattamenti, che sono più dei territori, la mitigazione è più legata a norme nazionali, generali, eccetera. La strategia di decarbonizzazione è una cosa che noi dobbiamo mettere in piedi! E quel documento invece che è già stato presentato, che abbiamo visto essere la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, è una cosa diversa; basta leggerlo per rendersi conto che non riguarda la decarbonizzazione. Quello è un altro argomento, e ci vuole, ma io avevo insistito già molto tempo fa sul fatto della necessità di un piano, che io avevo definito piano clima sull'esempio di quello di Bolzano.
Nella strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, e sottolineo la parola "adattamento", perché è lei che ha fatto riferimento a quello come responsabilità dei territori, lì si parla di agricoltura, di turismo, di foreste, di acqua, e non si parla di settori che sono, ma lo ha detto lei, fondamentali per quello che riguarda l'utilizzo dei combustibili fossili verso cui dovremo andare a un'abolizione, cioè i trasporti e l'edilizia che sono due settori chiave per la decarbonizzazione. Quindi nella strategia - ma lo ha detto anche il Presidente, ed è ovvio perché ci sono i consumi - per l'adattamento ai cambiamenti climatici, questi due settori non sono neanche presi in considerazione.
Voce fuori microfono.
Attenzione: per la mitigazione lei ha fatto riferimento a norme che sono più generali, ma anche noi possiamo intervenire su quelle, ma non se ne parla in quella strategia!
Sulla terza domanda, lei ha dato alcuni dati: li ha definiti in Gigawatt/ora, poi però ha dato una percentuale, è l'unica che ha dato e io non sono riuscita a calcolare le altre, ma comunque la percentuale dell'utilizzo, se ho capito bene, delle fonti fossili al 2019, perché c'è stato questo aggiornamento del dato, è del 66 percento. Quindi, è del 66 percento contro il 63 percento di due anni prima: vuol dire che dal 2017 al 2019 abbiamo pure peggiorato, mentre ci siamo dati un obiettivo di andare al Fossil Fuel Free nel 2040. Se in due anni peggioriamo, c'è un problema!
Finisco rapidamente, lei ha dato delle risposte che, a mio avviso, non danno una tempistica adeguata e ribadisco che ci vuole un'organizzazione degli interventi più seria, perché non stiamo facendo quello che è necessario. Siamo rimasti a delle enunciazioni! E io continuo a pensare che nel 2018, quando sono state votate, per qualcuno erano puramente delle enunciazioni, e così andremo avanti. Se non ci muoviamo, quest'obiettivo del Fossil Fuel Free al 2040 ce lo scordiamo, ma ce lo scordiamo veramente!
Presidente - Con questo punto all'ordine del giorno, si interrompono i lavori di questa mattina del Consiglio. Il Consiglio è aggiornato alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 13:07.