Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1873 del 6 ottobre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1873/XVI - Interpellanza: "Interlocuzioni con il management della Casino de la Vallée in ordine al progetto di rilancio annunciato dal suo Amministratore unico".

Bertin (Presidente) - Punto n. 28. Per l'illustrazione, consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - L'interpellanza verte sui contenuti di un'intervista che l'amministratore unico della Casino de la Vallée ha tenuto a un quotidiano locale, una delle tante; si vede che si piacciono un po' a vicenda e quindi possiamo leggere sul giornale quello che magari potrebbe essere bene sentire dire e parlarne in Commissione, come una volta si faceva, ma si sa, i tempi sono cambiati e quindi si parla un po' meno di questo argomento nelle Commissioni. Detto questo, io andrei immediatamente sul contenuto dell'interpellanza che prende sostanzialmente i contenuti principali dell'intervista.

Nel complesso, come è titolato all'ordine del giorno, si parla di un generico progetto di rilancio, però ci sono alcune componenti che vale la pena approfondire. Ho citato anche il Presidente nella richiesta di interpello per un semplice motivo, e lo voglio spiegare, al di là del fatto che mi risponderà penso l'assessore Caveri. È per il fatto che c'è anche una parte di linea politica all'interno di queste domande; quindi, pensavo e speravo anche di avere una opinione da parte della guida di questa Giunta. Ma tant'è, se mi risponderà l'assessore Caveri, basta che ci sia anche un contenuto diciamo più di prospettiva; non troppo perché so che lui sulle prospettive è bravo, quindi moderiamo l'élan della risposta.

Detto questo, nell'interpello chiedo se a questo punto la Giunta sia a conoscenza della modalità che l'azienda intende adottare per individuare un partner per la gestione della Sala Evolution e quali valutazioni siano state fatte in merito al suo potenziale futuro utilizzo. Devo dire che leggendo l'intervista, mi è venuto un po' male, perché ho ripensato a un partner che ci ha occupato notevole tempo, non solo nella scorsa legislatura ma anche in quella precedente, e quindi un po' di freddo sulla spina dorsale io l'ho percepito, non so lei. Quindi vorrei evitare di tornare a situazioni passate, o almeno, se si devono trovare partner, che lo si faccia in modalità ortodosse.

Se siano a conoscenza delle valutazioni, ovvero previsioni di potenziale ritorno economico e di sviluppo del segmento di offerta congressuale, e quale sia l'apporto della citata società specializzata nel settore. Di che cosa sto parlando? All'interno dell'intervista l'amministratore unico annuncia che "È indispensabile crescere nel segmento congressuale, perché è ciò che consente di far crescere i ricavi, ma anche di stabilizzare la struttura operativa. Da settembre partirà un importante progetto di sviluppo commerciale con una società specializzata che ha accettato di condividere con noi questa sfida - e direi che è una sfida - e che sarà infatti remunerato solo sui risultati prodotti". Se si poteva capire un po' meglio questo aspetto, perché spesso e volentieri si è parlato di rilancio dell'offerta congressuale, ma forse bisogna valutare, nel rilancio dell'offerta complessiva, cosa farne, soprattutto della struttura alberghiera per mantenerla agli standard che merita, e magari a una gestione differente; ma ripeto, su questo aspetto di sentire le valutazioni che avete fatto.

Se a fronte delle dichiarazioni fatte dall'amministratore unico sulla necessità di finire un progetto di rilancio, si siano già tenute delle interlocuzioni in merito con il management dell'azienda, direi con lui stesso, e su questo magari si può anche valutare, guardo il presidente della IV Commissione, un'interlocuzione in Commissione quando ce ne saranno gli spazi. E poi, quali siano nel complesso gli intendimenti del Governo regionale sul futuro della Casa da gioco a fronte di queste dichiarazioni.

Voglio tornare un attimo su quello che ho citato a riguardo della Sala Evolution. C'è un fil rouge complessivo e comune un po' a tutte le risposte dell'intervista, che si richiama al fatto che i problemi non sono finiti, perché giustamente l'impegno del management a portare a termine quello che è il piano di risanamento è ancora in essere, con tutte le difficoltà che ci sono state, però giustamente - cito sempre le parole dell'amministratore unico - "Occorre pensare già oggi ad un progetto di rilancio che avrà inevitabilmente dei costi, perché si tratta d'intervenire sulla manutenzione e tutta una serie di aspetti". Giustamente, è corretto: bisogna anche pensarci, e di questo con l'assessore Caveri più volte è capitato di parlarne già in quest'aula e non solo. Ma c'è un passaggio, e voglio tornare a monte: il fatto che è possibile che tutto ciò richieda l'impegno finanziario di un soggetto privato. Tempo fa si parlò, se non erro su un altro giornale, dell'ipotesi privatizzazione, bando europeo, chissà cosa facciamo, eccetera; poi abbiamo avuto altre cose di cui trattare, altre problematiche incombenti. Leggere questo ad agosto ovviamente fa venire delle domande, cioè qual è il futuro che si prospetta? E soprattutto, si intende discuterne, parlarne, vedere? Perché mi si permetta di dire, visto che un pochettino ho avuto a che fare anche io su questo, ne ho sentite tantissime nel corso della scorsa legislatura e ognuno ha detto la sua. Adesso leggere una cosa del genere, pensando che forse è anche il socio che deve dire la sua, almeno sul futuro più che altro, però sull'individuazione di soggetti privati che possono intervenire a fronte di un piano di rilancio, forse conviene quasi fare un passaggio in più, perché le soluzioni a media portata ci hanno già portato a notevoli problemi. Non voglio citare quella realtà là, però se si devono trovare degli accordi con soggetti privati, siano accordi che non prevedano poi di legarsi a questi a doppio filo, oppure a trovarsi di fronte una lama che non si può controllare, perché comunque quell'accordo là qualcosa è costato all'azienda e non penso che abbia portato dei risultati.

Presidente - Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Intanto, naturalmente la piena disponibilità ad approfondire i temi all'interno delle Commissioni competenti, perché è ovvio che nei dieci minuti di risposta cercherò di soddisfare non solo le legittime curiosità e la richiesta d'informazione, ma anche fare il punto su alcune questioni molto specifiche che lei ha affrontato in questo atto ispettivo.

Per quanto riguarda la Sala Evolution, in effetti piange il cuore a chi è cittadino di Saint-Vincent come me di vedere chiusa questa sala davanti a Viale Piemonte e sicuramente non esistono dei rimpianti De Vere, virgolettando il ricordo di questa vicenda che poi si è chiusa, come lei, con una transazione. L'idea è quella di pubblicare una manifestazione d'interesse, così come previsto dall'articolo 4 del regolamento acquisti che è stato approvato l'11 luglio del 2022. L'oggetto dell'avviso pubblico sarà la realizzazione di un progetto senza oneri per l'azienda, oneri non previsti dal piano industriale concordatario, che purtroppo ha grossi limiti, che generi opportunità per lo sviluppo delle attività caratteristiche dell'azienda: gioco, servizi alberghieri, oltre che ricadute positive per il comune di Saint-Vincent. Quella sala fu aperta, a suo tempo, esattamente per avere una specie di maggior cordone ombelicale che evitasse in qualche maniera di non avere a che fare con il paese, con quella logica di isolamento che in certi periodi di gestione c'è stata nei casinò, come una specie di Turris Eburnea che non dava al territorio i vantaggi del passato. L'avviso sarà pubblicato entro questo mese, entro ottobre 2022. Sappiamo che ci sono stati interessamenti più o meno credibili, ma devono essere inseriti in una logica di procedura pubblica.

Per quanto riguarda invece i congressi, la società ritiene di grande importanza il segmento congressuale presso il Grand Hotel Billia - naturalmente, questo è uno spunto importante nel post-pandemia, perché il periodo pandemico è stato un disastro - perché contribuisce all'uso delle strutture alberghiere quando queste non vengono adoperate prevalentemente nel fine settimana per la casa da gioco. Basandosi sul dato del 2019, ultimo anno di attività prima della chiusura per il Covid, il fatturato prodotto dal segmento congressuale è stato di 949 mila euro, pari al 20 percento dell'intero fatturato per i clienti terzi. Questa percentuale si è ridotta al 7 percento nei sei mesi di attività, nel 2021, e al 12 negli otto mesi di attività dell'anno in corso.

I dati dell'Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi, confermano il trend positivo del periodo 2014-2019, con un tasso di incremento annuo del numero di eventi pari al 4,1 percento. Il dato positivo non ha comunque impattato sul piano industriale concordatario, in quanto il segmento congressuale non ne fa parte e non è stato valorizzato né in termini di ricavi né in termini di costi; un trend, come dicevo, diminuito a causa dell'emergenza sanitaria del Covid. Esiste a oggi la necessità di mettere in atto le azioni commerciali di recupero e di rilancio dell'attività, anche in considerazione del fatto che i dati dello stesso Osservatorio italiano evidenziano che il 37,8 percento degli operatori del settore stimano di tornare ai livelli pre-Covid del 2019 già nel corso del 2023.

In merito alla società Loop S.r.l., affidataria dell'attività di promozione e vendita dei servizi congressuali presso il Grand Hotel Billia, a seguito dell'avviso di ricerca che è stato pubblicato sul sito della Casino in data 2 febbraio 2022, si informa che la società ha proposto un'offerta che, come lei diceva, prevede la corresponsione di Commissioni collegate ai ricavi prodotti nel segmento congressuale, che vanno a remunerare anche la capacità di sviluppo commerciale. Non sono previsti, perché non lo prevede il concordato, costi fissi a carico della Casino, perché appunto nel piano industriale non c'era riferimento alla parte congressuale. Allo stato attuale è in corso, come lei ricordava, la contrattualizzazione fra Casinò e questa società.

Terza domanda. Le relazioni con il management dell'azienda sono costanti e vi è la comune convinzione di dover creare le condizioni perché la società, oggi ancora condizionata a degli obiettivi del concordato, possa in prospettiva avere le risorse finanziarie prima al mantenimento del posizionamento competitivo e poi al rilancio. Gli elementi valutativi, a tal proposito, sono contenuti nella relazione d'accompagnamento al bilancio 2021, sapendo che ci sono ancora delle riflessioni da fare su alcuni elementi specifici. Lei ha già fatto un'iniziativa sulla questione dei problemi dell'informatica e ci sono anche problemi manutentivi: la logica dovrebbe essere quella di avere la possibilità di un global service che reagisca anche all'invecchiamento progressivo di alcune parti della struttura.

In tale prospettiva si può ragionare sull'interessamento eventuale di privati, che deve avvenire naturalmente in logiche da bando e una valutazione sotto il profilo giuridico economico verrà dal DEFR. Nel prossimo DEFR che approveremo lunedì, una parte per il dipartimento delle partecipate sarà legato proprio alla necessità, in vista della scadenza del 2024, di avere un approfondimento serio e approfondito in vista di quelle procedure, che poi dovrebbero partire con una certa celerità qualora si ritenesse che la fine del concordato possa in qualche maniera essere collegata a qualche riflessione sul tema. Ma è una riflessione politica aperta, oggi bisogna avere dei dati esatti su quali procedure e quale contesto c'è. Lo faremo e abbiamo messo una posta di bilancio per poter fare questo approfondimento.

Come più volte e in più sedi richiamato, intanto il rispetto è quello degli obblighi concordatari. Il Governo regionale e la società auspicano un'anticipazione della chiusura del concordato, a oggi prevista al 31 dicembre 2024, con tutte le criticità di un concordato che alla fine, per i creditori, sarà al 100 percento. Probabilmente resterà nei libri di chi studierà il diritto fallimentare questo fatto, purtroppo, di un concordato al 100 percento, sapendo che per adesso le cose vanno bene. Con la chiusura del mese di settembre siamo a 45 milioni di euro ed è un gruzzolo importante per una semplice ragione, cioè che potrebbe anche essere che la crisi energetica possa in qualche maniera incidere sulla casa da gioco, nel momento in cui, per esempio, per il risparmio si dovesse decidere la chiusura dei locali pubblici alle 10 di sera. É chiaro che questo per noi, come nel periodo pandemico, sarebbe molto negativo.

L'orizzonte del piano del concordato è breve ed è condizionato dalle regole poste a garanzia e a soddisfazione dei creditori. Quali sono le esigenze di medio-lungo termine? Il complesso alberghiero, che è stato oggetto di una ristrutturazione 2012-2013, necessita ormai di interventi di manutenzione coerenti con il segmento elevato dei servizi offerti. La casa da gioco è stato oggetto nello stesso periodo di una ristrutturazione parziale che ha riguardato le sale del gioco e pur tuttavia le attrezzature di gioco, la configurazione logistica, gli elementi accessori, l'impianto audiovisivo riflettono una crescente obsolescenza. Tutte le aree destinate a uffici e servizi interni non sono state oggetto di alcun intervento significativo: bisogna farli, nel rispetto delle norme di sicurezza. La comunicazione aziendale, essenziale per una coerente capacità di presenza sul mercato, necessita di una totale riflessione, a partire dai siti Internet del complesso alberghiero della casa da gioco. Ricordo, tra l'altro, che c'è ancora in vigore quella norma vessatoria, voluta da Movimento 5 Stelle, che impedisce alle case da gioco di poter fare pubblicità. Venire meno - questo è un punto essenziale - dal primo gennaio 2024 degli effetti sul costo del lavoro, è un tema importante perché peserà sui conti della società. Il capitale intellettuale della società è costituito da personale operativo che nel breve periodo raggiungerà il diritto alla pensione; c'è anche un problema di cambio di personale.

L'intervento sulle esigenze esposte richiede la disponibilità di risorse finanziarie da indirizzare verso proficui investimenti che assicurano lo sviluppo dell'azienda, oltre il limite del piano concordatario. Quindi bisognerà lavorare sullo sviluppo, ma avendo una chiarezza del quadro giuridico. Va ricordata l'importanza del Billia, perché questa è una peculiarità della casa da gioco. Quindi, è importante a questo punto - e sarò lieto di poterlo fare anche all'interno delle Commissioni -, perché effettivamente con l'avvicinarsi della fine del concordato, delle decisioni significative importanti per il complesso casa da gioco e Grand Hotel Billia dovranno essere assunte.

Presidente - Per la replica consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Mi consenta una battuta, Assessore, sulla chiusura al 100 percento del concordato: magari consentirà anche di rivedere le statistiche nazionali sull'applicazione dei concordati che, spesso e volentieri, avvengono troppo tardi rispetto alla situazione presentata e che spesso si trasformano in qualcosa di brutto. Oppure, meno male che non ci si è persi all'interno di soluzioni fantasiose come la Prodi bis; so che lei ha un buon rapporto con l'ex Presidente Prodi, però questa denominazione non ha portato molto bene a quello strumento.

Diciamo anche - non me ne voglia nessuno, perché io sono sempre stato corretto, personalmente e non ho mai discusso o non ho mai denigrato scelte politiche altrui o passate; non lo dico a lei, ma lo dico in senso lato, in lato sensu - che si chiude al 100 percento, ma c'erano dei debiti e i debiti vanno pagati; poi sappiamo che le cose non vanno sempre così, ma in questo caso così speriamo si chiuderà.

Aspetto di leggere la proposta che farete sul DEFR. Penso che l'approfondimento a questo punto si potrà anche fare in seno delle audizioni che verranno organizzate per il DEFR, così facciamo efficienza e ragioniamo in modo ampio. Sono anche d'accordo, questo gliel'avevo già detto e lo ribadisco, sul fatto che bisogna pensare già oggi a cosa succederà dopo il concordato. Ci sono tutta una serie di variabili non comode, non soltanto per il socio, ma anche per la stessa azienda, perché lei ricordava il divieto alla pubblicità, tutta una serie di divieti, non parliamo del limite del contante che sembra una cosa assurda laddove si parla appunto di un gioco che comunque resta d'azzardo, perché questo è, e tutta una serie di limitazioni che poi in altri ambiti non ci sono, però queste sono delle leggi e su questo bisogna ovviamente muoversi.

Sicuramente io mi auguro che al di là di quello che troveremo nel DEFR, ci potrà essere poi uno o più momenti di approfondimento comune per capire che cosa succederà dopo la scadenza del concordato, anche perché saranno delle scelte che non si possono prendere all'ultimo minuto ma devono essere preparate, perché ne vanno non soltanto di un'azienda ma dell'azienda e soprattutto di un reparto che rimane comunque considerevole, perché ci dimentichiamo che poi alla fine parliamo di fatturati che, per la Valle d'Aosta, sono tutt'altro che banali, anzi, se dovessimo confrontarlo, qualche volta lo si confrontava con l'intero sistema degli impianti a fune, se andiamo a vedere i fatturati, se li consideriamo come due aziende, la concorrenza tra le due almeno ideale è qualcosa che va commentata.

Poi ci sono una serie di problematiche. Vedremo anche quello che è appunto il futuro della Sala Evolution, quindi di quello che evita l'accerchiamento anche indotto che ha creato la stessa struttura. Soprattutto capiremo anche quali possono poi essere eventualmente le ricadute in termini, lei ricordava, di cambio di personale, il cambio generazionale che c'è e tutto quello che compone. Quindi le variabili sul tavolo sono notevoli.

Lei ha parlato in due casi degli avvisi di ricerca per il partner sul turismo congressuale e della parte delle manutenzioni: le metto tutte insieme, perché sono sicuramente tante avendo la struttura i suoi anni. Su questo io mi auguro poi di poter continuare l'attività ispettiva, perché la contrattualizzazione dei servizi blocca e limita - penso che nello scambio di mail che ci sono state tra me e i vari uffici sia stato sottolineato - e ci sono alcune contrattualizzazioni che si stanno un po' dilatando nel tempo; parlo in particolare di quella che riguarda la parte informatica, almeno per quello che riguarda la notizia che avevo io nel corso dell'estate. Spero di poter riprendere l'analisi una volta che i contratti saranno fatti, perché il tempo è denaro anche e soprattutto quando si parla di gioco d'azzardo.

Presidente - Sospendiamo per una pausa al fine di arieggiare i locali. Il Consiglio regionale è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 11:06 alle ore 11:40.