Oggetto del Consiglio n. 1867 del 6 ottobre 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1867/XVI - Interrogazione: "Tempistica di presentazione al Consiglio regionale del Piano della povertà della Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 22. Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - L'interrogazione dei Consiglieri è puntuale: quando sarà presentato in Commissione e successivamente in Consiglio regionale il Piano della povertà della Valle d'Aosta. Con provvedimento dirigenziale n. 5105 del 6 settembre 2022, è stato affidato l'incarico di consulenza per la redazione del Piano regionale delle misure per il contrasto alla povertà e, a seguito dell'autorizzazione pervenuta dall'Università del Piemonte orientale, trattandosi di docente universitario in carica presso la medesima università, è in corso di sottoscrizione il relativo contratto di incarico.
Il lavoro di analisi del processo d'impoverimento in atto sul territorio regionale e la successiva redazione del piano regionale, si svolgeranno per un periodo stimato di circa cinque mesi e si concluderanno dunque indicativamente nel mese di marzo 2023.
Successivamente, il documento verrà presentato in Commissione e al Consiglio regionale. Il percorso di approvazione, come indicato dal Piano nazionale per le misure e gli interventi a contrasto della povertà 2021-2023, prevede, inoltre, la concertazione con gli enti locali e con i soggetti del terzo settore, che verranno coinvolti nell'ambito dei tavoli del Piano di zona regionale.
Presidente - Per la replica si è prenotato il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Grazie Assessore. È vero, l'affidamento dell'incarico al professor Carbone, per quest'attività di supporto all'analisi tecnico-scientifica per analizzare il processo di impoverimento, è legato al provvedimento dirigenziale n. 5105. Il contratto, come lei ha detto, prevede la consegna dell'elaborato, secondo quanto indicato appunto dal provvedimento dirigenziale, con una tempistica di cinque mesi, però dice anche salvo eventuali proroghe. La redazione dell'oggetto dell'incarico prevede la redazione di report, la ricerca, analisi e sistemazione dei dati raccolti, la redazione della bozza del piano, compito abbastanza impegnativo. Credo che, sulla base di quello che sta succedendo sul territorio nazionale e quello della nostra regione, siamo abbastanza in ritardo. Prima del mese di marzo non vedremo questo piano approdare in Commissione e la fase di concertazione con gli enti per cui è prevista questa fase sarà piuttosto articolata, perché sono coinvolti tutti i Comuni e sono coinvolte le associazioni del terzo settore.
Quello che dico è che le famiglie da molti mesi, alcune da anni, sono costrette a rivolgersi alle strutture di volontariato, proprio quelle del terzo settore, come la San Vincenzo de' Paoli, la Caritas, la Caritas parrocchiale e la Caritas diocesana, il Banco alimentare, che vede un incremento di richieste di approvvigionamenti alimentari del 25 percento in questa fase, il gruppo di volontariato sociale delle parrocchie. Intanto, bisogna fortemente ringraziare queste associazioni che in questo momento stanno dando una risposta importante perché, ahimè, capiterà che nei prossimi mesi alcune famiglie dovranno capire se scaldarsi o se mangiare. Quella che noi chiamavamo fino a qualche mese fa, semestre fa, la fascia grigia, ovvero quella che si barcamenava più o meno, sta sempre di più spostandosi nella fascia delle persone e delle famiglie che sono più in difficoltà.
Io credo che, l'ho già detto nel Consiglio scorso, dobbiamo pensare a una seria rimodulazione del tessuto sociale dopo questa pandemia, ma anche dopo gli effetti di una guerra che non è finita, come non è finita la pandemia perché sta tornando. Quindi, credo che ci sia bisogno di una gestione delle politiche sociali più incisiva e attenta, con una struttura, lo dico non a lei Assessore ma a tutta la Giunta, che va sicuramente rafforzata. Ci torneremo su quest'aspetto, lo dico perché conosco bene quella struttura che già era in sofferenza due anni fa, sofferenza di personale; ora la situazione si è sicuramente e fortemente aggravata sulla base degli adempimenti che spettano alla struttura dei servizi sociali dell'Assessorato. L'invito sarà quello di agire tempestivamente, e magari sollecitare affinché questo Piano della povertà possa arrivare prima dei cinque mesi indicati.