Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1863 del 5 ottobre 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1863/XVI - Interrogazione: "Risoluzione delle criticità relative alla mancanza di POS su alcuni autobus in servizio nella regione".

Bertin (Presidente) - Punto n. 18 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola al presidente della Regione Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Si chiede, con quest'interrogazione, come dice il titolo, notizie relativamente alle criticità della mancanza di POS su alcuni autobus in servizio nella regione, nello specifico conoscere quali siano le azioni che l'Amministrazione ha messo in campo per risolvere la criticità segnalata.

Com'è stato giustamente ricordato all'interno dell'interrogazione, il decreto-legge n. 179 del 2012 ormai da dieci anni ha previsto che tutti i soggetti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi abbiano l'obbligo di accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di pagamento, che sia bancomat, carte di credito o carte prepagate, salvo che vi sia un'oggettiva impossibilità di natura tecnica. Il termine era inizialmente previsto per il 2023, è stato anticipato con il decreto-legge n. 36/2022 al 30 giugno 2022. Da quando è stato approvato questo decreto-legge, c'è stato un dibattito piuttosto acceso e piuttosto vivace tra le associazioni di categoria dei trasporti, che hanno, in primis, interessato il Ministero di riferimento e anche le strutture regionali, è stato oggetto di dibattito piuttosto allargato.

Quello che le associazioni di categoria hanno sostenuto è la difficoltà di porre in atto quest'obbligo sia per questioni di natura tecnica, sia per questioni di natura amministrativa: essendoci una rete capillare di servizi sia pubblici che gestiti direttamente dalle aziende erogatrici dei servizi di trasporto, parlo dei punti vendita dei biglietti, nei quali è previsto il sistema di pagamento elettronico, le associazioni di categoria sostengono che l'obbligo sia ottemperato avendo questa rete di servizi sul territorio. Hanno anche sollevato, sempre le associazioni di categoria, delle perplessità di natura più tecnica, che sono legate, da un lato, alle coperture Internet sul territorio, quindi il rischio di non copertura sostanzialmente del POS, nella nostra realtà potrebbe essere cosa facilmente verificabile nelle vallate dove non dappertutto c'è una copertura Internet, e delle perplessità nella gestione, perché probabilmente si mette in campo un'oggettiva difficoltà di facilità di gestione perché se gli utenti arrivano tutti che devono fare il biglietto con il POS, il rischio è di allungare la tempistica di erogazione. In buona sostanza le associazioni di categoria sostengono che la normativa che è prescritta da questo decreto-legge ha in sé un obbligo di carattere generale non cogente, vista la pluralità di canali di vendita esistenti che hanno comunque un servizio completo, quindi con la garanzia di pagamento tramite carte, eccetera.

Detto questo, si stanno facendo dei passi avanti molto rapidi finalmente per quanto riguarda il nostro nuovo sistema di bigliettazione, che andrà a risolvere tutta questa problematica che oggettivamente c'è, non possiamo dire che non ci sia. Forse ne abbiamo già parlato anche in quest'Aula, anche perché è un aspetto partito ormai tre anni fa che poi prima per la pandemia, poi per un ricorso che è stato fatto, l'effettiva aggiudicazione di questo nuovo appalto di sistema di bigliettazione è avvenuta solo l'estate scorsa. Avremo quindi la partenza effettiva del nuovo servizio con la fine dell'anno prossimo perché c'è, come si può immaginare, tutta una parte di passaggio tecnico non banale perché bisogna sostituire tutti i sistemi tecnologici, soprattutto installarli all'interno degli autobus con dei fermi tecnici che non sono banali, nel senso che anche un fermo tecnico di un paio di giorni su un autobus richiede una programmazione di tutto il sistema non semplicissimo. Questo nuovo sistema, che sarà un sistema cosiddetto "open payment", avrà tutte le più moderne tipologie di pagamento, quindi, oltre alle carte di credito prepagate anche tutti i sistemi di pagamento con smartphone, che saranno installati anche sui mezzi; quindi questo andrà a semplificare e a risolvere completamente tutti i problemi di agibilità e anche operare, questo è importante, secondo logiche che permettano l'applicazione di tariffe diverse: quindi computo con logiche multiple di applicazione delle tariffe anche sulle stesse tratte, e questo permetterà anche di poter, da un lato incentivare l'utilizzo di questo tipo di servizio e, dall'altro, avendo la possibilità, di differenziare le tariffe, offrire un servizio più ampio e più consono alle esigenze della popolazione ne parlavamo l'altro giorno in merito all'iniziativa proposta dalla collega Minelli sul trasporto notturno. Oggi quindi c'è un problema per il quale c'è una soluzione che si sta realizzando e nei prossimi mesi sarà completamente utilizzabile.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin a cui passo la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie presidente Lavevaz per la sua risposta. Io devo dirle che apprezzo ovviamente lo sguardo futuro che lei ha voluto dare con l'esplicitazione di alcune proposte, di alcuni accorgimenti che si sta realizzando, credo però che l'evento o gli eventi, perché poi uno è stato reso noto dagli organi d'informazione e altri sono stati resi noti privatamente ma si sono realizzati, siano assolutamente deprecabili, cioè, come giustamente ha ricordato, c'è un obbligo, che è l'obbligo di avere un POS a disposizione sui mezzi di trasporto pubblici e con questo POS si può effettuare il pagamento.

Faccio una premessa: io sono un assoluto supporter dell'utilizzo dei contanti e aborro ogni obbligo che si vuole introdurre per costringere le persone a pagare con gli strumenti informatici e magari tenere traccia degli spostamenti e degli acquisti che sono fatti e magari anche profilare quello che uno fa e fare una descrizione della persona, ma credo che sia, come abbiamo più volte affermato, necessario affermare anche la libertà di poter utilizzare tutti gli strumenti che la tecnologia ci fornisce. Leggere di persone, in questo caso due ragazzi, ma di altre persone che vengono lasciate a piedi e che non possono utilizzare il servizio di trasporto perdendo l'utilizzo del biglietto, perdendo le coincidenze, perdendo il treno e in caso di turisti anche facendo perdere la faccia alla Valle d'Aosta non penso sia un servizio ottimale.

Ben venga quindi, ho trovato, secondo me, un po' puerili le motivazioni addotte che direbbero che se tutti utilizzassero il bancomat, ci metteremmo troppo tempo per far salire i passeggeri sui mezzi; lo stesso tempo che io utilizzo per dare i contanti, lo utilizzo per usare il bancomat. Questa non mi sembra proprio una scusa di quelle che possono funzionare, invece sulla facoltà e la possibilità che le disposizioni aprono, ovvero, salvo casi di oggettiva impossibilità tecnica, devo darle in parte ragione, perché giustamente lei dice che ci sono alcune zone nella nostra Valle che non sono coperte dalla linea Internet e quindi magari potrebbe succedere che non ci si riesce a collegare e non si riesce ad effettuare il pagamento, è altrettanto vero che l'impossibilità tecnica va intesa come in quel momento. Se io con il mio autobus mi trovo in una zona non coperta dalla linea Internet e quindi non posso effettuare il pagamento, al netto di quello che giustamente ha detto la rete di bigliettazione, il sito e quant'altro, a quel punto ci saranno motivazioni di oggettiva impossibilità tecnica, ma questo non toglie che un autobus debba essere fornito del pagamento POS e se si trova una zona coperta, quel pagamento possa essere effettuato, perché altrimenti diamo un pessimo servizio e soprattutto, e questa è la cosa che, secondo me, ha fatto più male - non dico ovviamente qual è la società che fa il trasporto -, quando si è chiamato quest'azienda, la persona è stata derisa perché dice che era colpa dei figli che non avevano in contanti con sé. Credo che questo non sia dare un buon servizio alla popolazione né valdostana, né turistica, in questo caso, per esempio, erano in montagna, dovevano rientrare a Milano e avevano le coincidenze, ritengo che forse la cosa migliore sarebbe stata scusarsi o avere, nel caso soprattutto dei due ragazzi giovani, un po' di tolleranza e permettere che essi potessero perlomeno raggiungere la loro casa.