Oggetto del Consiglio n. 1770 del 28 luglio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1770/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alle interlocuzioni in sede di Conferenza Stato-Regioni finalizzate a valutare il ripristino dell'Iva agevolata al 10 percento per il pellet".
Bertin (Presidente) - Punto n. 13. Risponde il Presidente della Regione.
Lavevaz (UV) - Con quest'interrogazione si chiede a che punto siano le interlocuzioni in sede di Conferenza Stato-Regioni per ripristinare l'IVA agevolata al dieci percento, al fine di consentire un buon risparmio alle famiglie che risiedono in aree climaticamente svantaggiate del Paese, il cui riscaldamento è necessario per la maggior parte dell'anno. L'interrogazione evidenzia una questione non nuova, considerato che l'esclusione dell'aliquota IVA al dieci percento risale al 2015, ma che è entrata ora in una tempesta perfetta, oserei dire, le cui vittime sono, come spesso accade, i consumatori finali.
Nonostante l'IVA al 22 percento, infatti, fino al 2021, il prezzo del pellet è rimasto sostanzialmente stabile anche durante la pandemia, determinando anche, a seguito dell'agevolazione messa in atto, una rapida diffusione dell'acquisto di stufe, impianti a biomassa e una altrettanto rapida crescita della domanda di questo combustibile.
La situazione è cambiata a seguito dell'invasione russa in Ucraina. Abbiamo scoperto che l'Italia dipende da altri Paesi anche per l'approvvigionamento di legno e di pellet e quindi, come per il gas e le altre materie prime, anche in questo caso siamo in balia delle tensioni internazionali. La guerra in Ucraina non solo ha tolto dal mercato un importante produttore di pellet, ma ha anche indotto le grandi centrali a biomassa del nord Europa a fare incetta di questo combustibile, a discapito del segmento domestico.
Sono poi aumentati i costi di produzione, il trasporto del pellet e l'inflazione ha ripreso a correre.
A fronte dell'aumento del gas e delle altre materie prime energetiche, aumenta di conseguenza la domanda domestica di alternative meno costose, come il pellet, e la tempesta perfetta appunto si concretizza nella legge di mercato per cui all'aumento della domanda di una risorsa meno disponibile, i prezzi schizzano alle stelle.
La mozione a cui fa riferimento l'interrogazione, approvata a dicembre dello scorso anno, già all'inizio del mese di febbraio 2022 è stata formalmente portata all'attenzione dei parlamentari valdostani e del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Da allora l'argomento è entrato nell'agenda della Conferenza delle Regioni confluendo nel contesto più generale delle misure volte a ridurre gli effetti della guerra in Ucraina, in particolare dei costi energetici a carico delle famiglie e delle imprese. Ad esempio, un documento di proposte delle Regioni presentato al Governo italiano nel marzo scorso, in cui tra l'altro era evidenziata la necessità di incentivare la gestione sostenibile delle superfici forestali italiane, anche per contenere la dipendenza dall'estero di materiale a scopi energetici quale il pellet.
Per quanto riguarda l'IVA, emendamenti per la riduzione dell'IVA applicata al pellet sono stati presentati da tutte le forze politiche in ogni occasione utile. Da ultimo in occasione della conversione in legge del decreto legge 21 marzo 2022 n. 21, recante "Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari delle crisi Ucraina". L'argomento inoltre sarebbe stato posto del senatore Lanièce e da tutto il gruppo per le autonomie in occasione della prossima legge finanziaria dello Stato.
Quello che colpisce da parte di un Governo, che almeno in teoria aveva un ampio sostegno parlamentare, è stata l'assenza di qualunque disponibilità al confronto su tutti questi emendamenti e queste proposte, finalizzati comunque a dare delle risposte a oggettive difficoltà economiche delle famiglie.
Presidente - Per la replica il consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie Presidente per la risposta. Siamo fortunati, qualcuno a Roma si è interessato alla nostra situazione qui in Valle, quindi ringraziamo il Senatore. Noi otto mesi fa ne parlavamo già in questo Consiglio: certo che diminuire l'IVA di dieci punti percentuali sarebbe stato un piccolo aiuto alle famiglie, ma certo non risolutivo.
Come ha detto lei, già nel novembre 2021 come gruppo Lega avevamo presentato una mozione votata in questo Consiglio. Si chiedeva al Governo l'impegno a trovare una soluzione per aiutare i valdostani ad affrontare i costi del riscaldamento attraverso una misura di sostegno, oppure tramite la riduzione dei costi con il ripristino dell'IVA agevolata.
Oggi, come ha detto lei Presidente, le cose sono cambiate, il prezzo del pellet è aumentato, per non dire raddoppiato, ma è aumentato anche il costo dell'energia. In generale, come abbiamo potuto constatare, chi ne paga le conseguenze sono le famiglie e le imprese.
In questi giorni sui giornali sono apparsi articoli che cercavano di far luce sul problema, additando in particolar modo i commercianti, come se fossero loro gli speculatori. Tutti quanti noi sappiamo che non è così, che l'aumento del costo del pellet è dovuto, come ha detto lei, anche all'aumento del costo delle materie prime e alla difficoltà di reperirle; oltretutto negli ultimi anni sono venute a mancare anche le industrie che lavorano il legname e per questo sarebbe importante creare una filiera del legno nel nostro territorio.
Vorrei rendere edotte le persone che parlano di speculazione sul pellet, di quanto sia aumentato il costo di acquisto al fornitore. Vorrei fare un esempio: nel 2021 un carico di pellet costava circa 6200 euro, oggi costa 11 mila euro, quindi non mi pare una speculazione. Tutto questo è dovuto ai motivi che abbiamo elencato: costo delle materie prime, caro energia, la mancanza sul territorio nazionale e regionale di una filiera del legno. Pensate che noi importiamo circa l'85 percento del pellet, quindi tutto questo ha provocato un aumento.
Occorre intervenire al più presto tramite interventi mirati e immediati. Tra poco arriverà il momento di accendere le stufe e, se non si corre ai ripari nell'immediato, molte famiglie valdostane andranno incontro a numerose difficoltà. Lo chèque énergie, come hanno sottolineato il collega Aggravi e il collega Manfrin, andava in quella direzione, ma voi ce lo avete bocciato.