Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1740 del 14 luglio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1740/XVI - Interpellanza: "Valutazioni in ordine al voucher di conciliazione 2022 e azioni volte ad agevolare l'accesso ai centri estivi dei disabili di età compresa tra i 3 e 21 anni".

Bertin (Presidente) - Punto n. 52. Illustra l'interpellanza il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Quest'interpellanza si origina da un evento particolarmente critico che ha occupato, oltre che le pagine di alcuni organi d'informazione, anche, per esempio, le audizioni su una proposta di legge che ha visto protagoniste le associazioni che si occupano di disabilità e che a lato delle loro valutazioni rispetto alla proposta di legge hanno desiderato citare quell'evento quale dimostrazione del fatto che la necessità di addivenire e trovare un punto di riferimento: chi ha dei problemi legati ai diritti dei disabili lo vede assolutamente come un passo necessario.

Stiamo parlando di un evento che ha riguardato un ragazzo con il disturbo dell'autismo che voleva partecipare ai centri estivi e si è trovato respinto perché il Comune di Aosta ha deciso di mettere a disposizione soltanto la colonia di Pinarella di Cervia, una cosa che per chi è affetto da questo tipo di problema, non è una possibilità, non è una scelta che si può adottare.

È una scelta che come gruppo Lega troviamo discutibile, perché la formula dei centri estivi di Aosta - ma credo che questo non sia un mistero - era molto più congeniale alle esigenze dei genitori, per esempio era possibile iscrivere i bambini soltanto per mezza giornata o addirittura non usufruire del pranzo, in modo che i genitori potessero a questo punto andare a prendere il figlio durante la pausa pranzo per poi riportarlo al centro il pomeriggio, magari pagando qualcosa di meno.

Questo è un punto di partenza che serve per arrivare all'oggetto di quest'iniziativa.

Questo servizio era ed è sicuramente più adatto ai bambini con disabilità che hanno bisogno, come sappiamo, anche in estate di socializzare e di partecipare alle attività ludico-didattiche proposte e accompagnati da operatori specializzati, ma anche perché spesso questi minori non possono trascorrere troppo tempo lontano da casa perché la situazione potrebbe sconvolgere la loro routine quotidiana con pesanti ricadute sulla loro stabilità emotivo-affettiva, in questo caso parliamo appunto della tipologia legata all'autismo.

Inoltre molti minori con disabilità hanno necessità di seguire, per esempio, delle terapie salvavita che devono essere somministrate dai genitori con cadenza regolare nel corso della giornata e spesso gli operatori di sostegno non sono autorizzati alla somministrazione di tali terapie, per non parlare poi anche qui delle sedute psicologiche, di logopedia, di fisioterapia, di psicomotricità che questi bambini devono seguire anche d'estate e che, nel caso di un soggiorno lontani da casa, sarebbero difficili da seguire con una regolarità necessaria per la loro patologia.

Per ovviare a questo problema - e quindi qui ci avviciniamo al cuore della questione - il Comune di Aosta ha previsto dei voucher il cui valore era stabilito in base all'Isee con il quale i genitori potevano iscrivere i propri figli a qualunque centro estivo della Regione.

Il voucher però non copriva i costi degli operatori di sostegno per i bambini con difficoltà che, di conseguenza, sarebbero stati a totale carico dei genitori.

Facendo dei calcoli "spannometrici", come ama ricordare l'assessore Marzi, il costo mensile di un operatore di sostegno è di circa 1.500 euro, a cui vanno aggiunti i costi relativi ai contributi previdenziali per una stima indicativa che ovviamente sfonda il tetto dei 2 mila euro; un costo mensile che, appare chiaro, non sarebbe sostenibile da nessuna, a meno che non sia una famiglia che ha molte possibilità economiche.

La Regione autonoma Valle d'Aosta, per venire incontro alle esigenze dei genitori di questi bambini con disabilità, ha previsto, tramite il coordinamento del Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, un voucher di conciliazione - e questa è sicuramente una buona notizia - per l'anno 2022 per i nuclei familiari con a carico figli con disabilità di età compresa tra i 3 e i 21 anni che possono richiedere questo voucher per agevolare l'accesso ai servizi di conciliazione, centri estivi e servizi analoghi, nel periodo di sospensione estiva delle attività scolastiche ed educative.

Tale voucher, però, prevede uno stanziamento complessivo di 200 mila euro che viene erogato a rimborso e - facendo due conti, anche qui spannometrici - non è in grado di coprire i costi degli operatori per i centri estivi per tutti i minori con disabilità residenti nella Regione autonoma Valle d'Aosta che usufruiranno dei servizi ludico-ricreativi estivi.

Per quale motivo, nonostante il potenziale voucher del Comune di Aosta e il voucher della Regione, non si riesce a coprire questo costo? In primis perché l'erogazione massima viene stabilita in euro 2 mila a fronte di un costo superiore ai 2 mila euro al mese per l'operatore, e che quindi eventualmente, anche se il costo fosse contenuto in 2 mila euro al mese, potrebbe coprire un solo turno mensile per ogni minore con disabilità, ma la necessità di assistenza arriva anche a richiedere tre turni. Come sapete molti genitori lavorano anche tutta l'estate ed evidentemente un servizio che compie tre mesi è assolutamente necessario.

Tale cifra, anche nel caso fosse erogata - però sfondando il muro dei 2 mila euro - sarebbe comunque sufficiente a coprire il costo di soli trenta bambini in tutta la Regione ed evidentemente abbiamo delle realtà, per esempio La Petite Ferme du Bonheur che quest'estate ospiterà ben settanta bambini con disabilità, quindi abbiamo numeri sicuramente superiori, anche se lì ci sono anche bambini che vengono da fuori valle ma il numero su cui dobbiamo fare affidamento è sicuramente superiore rispetto ai trenta.

Infine l'erogazione a rimborso di questi fondi presuppone una disponibilità economica immediata da parte della famiglia che però, purtroppo, non riesce a farvi fronte, cioè una famiglia dovrebbe potenzialmente spendere facciamo anche soltanto 2.500 euro, se sono tre mesi sono 7.500 euro, anticipandoli e poi vedendoseli rimborsare, sicuramente sarebbe un esborso molto importante per una famiglia con un budget limitato.

Nel frattempo, per andare incontro alle famiglie dei minori con disabilità, è intervenuta anche una delibera di Giunta comunale della città di Aosta, la 103 del 13 giugno 2022, che prevede però, a copertura dei costi per assistenza disabili con rapporto uno a uno, uno stanziamento di 31.494,031 euro che anche qui non sono purtroppo sufficienti a coprire i costi per l'operatore di sostegno per tutti i minori con disabilità residenti nel Comune di Aosta.

Come gruppo Lega siamo convinti che l'inclusione non sia solamente una parola di cui riempirsi la bocca, spesso in campagna elettorale o in altre sedi, ma crediamo sia necessario passare dalle parole ai fatti - come cerchiamo di fare più volte con le nostre proposte - per creare un sistema di welfare che sia realmente inclusivo per le persone con disabilità.

Per questo crediamo che sia fondamentale garantire a tutti i minori con disabilità la possibilità di usufruire del servizio di un centro estivo per permettere loro di portare avanti il proprio progetto di vita, senza doverlo interrompere a causa della mancanza o della mancata programmazione dei fondi necessari affinché questo avvenga.

Tutto questo chiaramente non è e non rappresenta una critica rispetto a un voucher che sicuramente è andato ad aiutare le famiglie, ma è un campanello d'allarme per dirci e per valutare quello che questo voucher può avere, l'effetto che questo voucher può avere, perché se effettivamente s'interviene, si decide di provare a incidere in maniera positiva sulla vita di chi ha una famiglia con necessità e di chi affronta le criticità legate alla disabilità, dobbiamo purtroppo fare innanzitutto una stima e capire l'entità della platea a cui ci si rivolge, capire le entità, le necessità di spesa successivamente per andare a comprendere quali sono le esigenze per permettere alle famiglie di avere un supporto, dopodiché incidere con gli aiuti.

Per queste motivazioni con quest'interpellanza chiediamo all'Assessore competente quali siano le motivazioni per le quali non si è prevista una copertura integrale del corso degli operatori di sostegno per minori con disabilità che frequentano i centri estivi su tutto il territorio regionale; quali siano le motivazioni per le quali si sia previsto di far anticipare i fondi alle famiglie invece di coprirli direttamente; se siano state fatte delle analisi per calcolare la potenziale platea dei beneficiari e se sia intenzione - per l'immediato futuro e intanto per la prossima estate, perché ricordo che le famiglie si sono sentite rispondere "Intanto per quest'estate passa così, poi la prossima vedremo" - se sia intenzione intervenire secondo le indicazioni raccolte per formulare un bando di sostegno maggiormente rispondente alla necessità espressa dalle famiglie.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Trovo l'iniziativa assolutamente necessaria per rinforzare il lavoro che abbiamo iniziato a fare con il Piano politiche del lavoro.

Ovviamente io non mi occupo dell'organizzazione dei centri estivi, ma, attraverso la mia delega, cerco di costruire delle azioni che possano andare a supporto per i tempi di conciliazione con il lavoro da parte delle famiglie. Quindi pur avendo una delega che incide, in questo caso l'interpellanza è legata al voucher, quindi risponde in pieno alle richieste, lo sforzo che dobbiamo fare e che tra l'altro era già stato sottolineato da alcune iniziative in aula, è di riuscire, insieme agli enti locali e al terzo settore, a costruire per l'estate 2023-2024 un progetto di risposta alle famiglie nel periodo estivo maggiormente organizzato per dare a tutti, al di là della disabilità, le maggiori opportunità, perché questo è diventato un periodo dell'anno sempre più impegnativo.

Proprio per cercare di assolvere al meglio questa delega, noi l'anno scorso, a supporto delle famiglie con ragazzi e bambini e giovani disabili, abbiamo iniziato a introdurre una misura che aveva un limite molto più basso di quello attuale, in termini economici erano 500 euro, ma eravamo partiti al buio in assenza di un'organizzazione nella quale inserirsi, ci siamo inseriti per sperimentare.

La risposta l'anno scorso era stata una risposta - mi ricordo che l'avevamo discusso con le associazioni disabili - che non avremmo assolutamente tenuto conto di quel dato perché non era un dato che ci poteva permettere d'immaginare di fare una pianificazione in termini di bilancio, essendo una misura che era partita in piena pandemia, anche in maniera tardiva; comunque erano state solo dieci le famiglie che avevano utilizzato quel voucher.

Rispetto a quella misura, quest'anno abbiamo introdotto alcune novità: è stata ampliata la fascia d'età dai 3 ai 21 anni; la richiesta l'abbiamo estesa anche ai lavoratori con Partita I.V.A.; è stata prevista la possibilità di un rimborso anche ai servizi di conciliazione da fruire a domicilio; il rimborso è arrivato fino a 2 mila euro e abbiamo anche introdotto una quota riservata ai nuclei familiari con figli disabili in particolari situazioni in gravità, nel senso che nel caso che ci fossero troppe domande, a loro sarebbe data la priorità, ma oggi non siamo in questa situazione.

Poi l'ammissibilità della domanda a fronte di un semplice preventivo di spesa, non ancora di una rendicontazione.

Questo per dire che si è lavorato già per far evolvere quella misura, in più, a inizio primavera, dovendo lavorare per pianificare l'utilizzo del voucher, abbiamo fatto due riunioni con tutti i soggetti che potevano portare un contributo per dirci come organizzare al meglio la nostra misura all'interno di un'organizzazione complessiva. Devo dirle che abbiamo fatto un'enorme fatica, perché oggi non c'è un Progetto Estate per le famiglie, ci sono più interventi, più servizi che rispondono alcuni agli enti locali, alcuni direttamente alle Associazioni... quindi il modello non è un modello definito all'interno del quale introdurre una misura ma è un modello in fase di costruzione. Su questo abbiamo chiesto e posto l'accento perché si possa, già dai prossimi mesi, ragionare alla misura per l'estate del 2023.

Detto questo, per venire alle domande che ci pone, "Quali siano le motivazioni per le quali non è stata prevista una copertura integrale del costo degli operatori di sostegno per i minori con disabilità che frequentano i centri estivi su tutto il territorio regionale": nella fase di preparazione dell'utilizzo del voucher abbiamo fatto più riunioni, anche coinvolgendo le associazioni che rappresentano le famiglie con disabilità ed è stato pensato, ancora per quest'anno, di non introdurre l'elemento della fascia Isee, nel senso che si è deciso di lavorare ancora in via sperimentale e, a questo punto, avendo a disposizione risorse per 200 mila euro e poi andando alla domanda 3 - ma poi ci ritorno - avendo una platea che è definita intorno alle 400 famiglie, abbiamo cercato di organizzare un contributo che desse la massima risposta ma per le risorse che avevamo a disposizione.

Ripeto che non abbiamo a disposizione dei dati sul passato, perché è una misura completamente nuova e quindi ci si sta cercando di organizzare.

Credo che sarà possibile, anche alla fine di questa prima sperimentazione, provare a immaginare o di introdurre la fascia Isee oppure di organizzare diversamente la misura, e ci ragioneremo in termini di bilancio per dare, soprattutto alle famiglie con maggiore difficoltà, come avviene per tutta l'organizzazione delle politiche di equità, magari il contributo massimo in alcune situazioni e il contributo percentuale in altre.

Per quanto riguarda la seconda domanda, "Quali siano le motivazioni per le quali si sia previsto di far anticipare i fondi alle famiglie invece di coprirli direttamente": qui il tema tra l'altro è ancora in discussione nel senso che stiamo cercando di capire se possiamo in alcuni casi arrivare alla surroga, nel senso del pagamento diretto ai servizi. Se potremo farlo, lo introdurremo anche durante quest'azione che stiamo portando avanti per quest'estate.

Il tema è sempre lo stesso, quando l'Amministrazione deve anticipare dei soldi, o ha - come succede per qualsiasi attività - la possibilità d'introdurre una fideiussione o qualche cosa, o sennò l'anticipo rischia di esporre l'Amministrazione regionale a un possibile non rientro.

Quindi in questo senso, pur rendendoci conto che era un problema, abbiamo cercato di organizzarci in questa maniera con il preventivo e con un veloce pagamento, ben consapevoli che, se lo potremo fare già con la surroga ed eventualmente con altre misure, dovremo cercare di superare questo limite che sicuramente, per alcune famiglie, è un ostacolo.

Bisogna dire che al momento, rispetto alle domande che vengono fatte agli uffici che si stanno occupando della gestione della misura, che non è stato posto come un elemento di criticità rispetto ad altre cose, quindi bisogna capire anche sotto questo profilo... magari non abbiamo ancora raggiunto tutte le famiglie, in ogni caso stiamo cercando, e ne abbiamo parlato negli incontri con gli enti locali, di far arrivare, su tutto il territorio, la comunicazione che c'è questa disponibilità e che ci sono queste risorse a disposizione.

Ad oggi sono trentacinque le famiglie che hanno fatto domanda del voucher.

"Se siano state fatte delle analisi per calcolare la potenziale platea di beneficiari": sì; dicevo che è stato convocato questo tavolo al quale hanno partecipato anche gli enti locali, poi c'è stata qualche difficoltà probabilmente di trasmissione d'informazioni tra enti perché poi abbiamo visto, con un po' di ritardo, che il Comune stava operando altre scelte, abbiamo letto più che altro, che visto.

A questi incontri c'erano le politiche sociali e la Sovraintendenza agli studi; ci sono stati forniti i dati, sono 461 i soggetti in età scolare con disabilità accertata, circa 400 famiglie.

I dati forniti dalle politiche sociali invece dall'istruzione sono 435 con disabilità all'interno dei percorsi scolastici, anche qui abbiamo dati, comunque, che hanno probabilmente un'organizzazione diversa.

Rispetto a questo, sono stati organizzati sedici centri estivi dagli enti locali, nove di questi centri hanno l'educatore di supporto già presente, quindi senza costi aggiuntivi per la famiglia, invece sette di questi hanno la previsione di un costo aggiuntivo per l'educatore.

Poi ci sono dieci iniziative private e poi c'è l'iniziativa prevista dall'istruzione e attivazione del Piano Estate con fondi Stato e fondi regionali per il periodo estivo giugno-settembre.

La ricognizione per pianificare il Voucher è stata fatta a fine primavera. A fine estate cercheremo di avere dei dati completi.

Vado alla conclusione: "Se sia intenzione, per un immediato futuro per la prossima estate, di intervenire secondo le indicazioni raccolte per formulare un bando di sostegno maggiormente rispondente": assolutamente sì, siamo in una fase - come le dicevo - di lavoro e tutto quello che raccoglieremo, compresa l'iniziativa che ha portato in aula, ovviamente sarà oggetto di valutazione.

È veramente complicato in questa fase poter pianificare e anche programmare le risorse, perché non abbiamo sufficienti dati a disposizione e stiamo cercando di costruirli per far sì che questo supporto possa essere un supporto di aiuto per le famiglie con disabilità non solo per il periodo estivo, perché poi ci sono anche altri periodi dell'anno nei quali le famiglie vanno in crisi, quindi l'intenzione è di rendere strutturale la misura e di rendere sempre più utile quest'intervento.

Concludo, dicendo che abbiamo fatto anche un po' di analisi sull'attività di altre Regioni: ognuna ha una propria organizzazione, non esiste un vero modello di riferimento, quindi credo che sarà opportuno mettere insieme più informazioni possibili e poi riuscire a migliorare ancora il progetto che abbiamo messo il campo.

Presidente - Per la replica, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per le risposte che ha voluto fornire che già contengono numerosi dati sicuramente interessanti da cui poter riflettere, poter trarre delle conclusioni e anche provare a ipotizzare delle soluzioni.

Sono soddisfatto di sentire che c'è una pianificazione in atto, sono meno soddisfatto - ma questo non credo che dipenda dall'Amministrazione regionale - dal fatto che alcune Amministrazioni abbiano deciso di proseguire con una versione edulcorata "intuitu personae", diciamo così, ma, detto questo, prendo atto del fatto che c'è una fotografia della situazione e abbiamo una platea di beneficiari che giustamente lei ci ha quantificato in quattrocento e che quindi potrebbero essere una base da cui far partire una riflessione; è chiaro che questo si lega a un punto che lei ha trattato, cioè la natura della disabilità crea anche una differenza fra le famiglie che giustamente sono state conteggiate.

C'è chi ha un tipo di disabilità che può prevedere un tipo di operatore con un certo tipo di formazione; ci sono certi tipi di disabilità, ed è quello che per esempio lei ha detto... sui sedici centri estivi nove hanno un educatore compreso, io non so se lei ha voluto dire se l'educatore eventualmente a richiesta può essere ricompreso oppure se c'è un educatore nel centro estivo, ma è chiaro che se all'interno di un centro estivo c'è un solo educatore ma ci sono più ragazzi con disabilità e magari all'interno di questi ragazzi ci sono più tipologie di disabilità e qualcuna di questi richiede un rapporto uno a uno, evidentemente un educatore non è sufficiente, quindi va fatta una riflessione anche su questo.

Detto questo, però, è importante e giusta la progettualità che lei ha voluto fornire, quindi la strutturalità di questa misura che giustamente, come ha detto, vede la sua principale necessità durante i mesi estivi, che sono mesi di vacanza, sono la maggior parte rispetto al resto dell'anno, ma che, per esempio, durante altre tipologie di vacanze o altre tipologie di necessità possono richiedere anche uno sforzo nel resto dell'anno e quindi è giusto anche dare una progettualità che guardi a tutto l'anno e non soltanto al periodo estivo.

Positivo il fatto che si rifletta in termini di sistema rispetto all'Amministrazione da una parte e gli Enti locali dall'altra per avere un'azione sinergica e poter elaborare un progetto che possa davvero essere omogeneo da Nord a Sud, da Est a Ovest rispetto alla Valle d'Aosta e che quindi possa trovare la stessa rispondenza, senza magari avvantaggiare qualche famiglia che risiede in una parte della Regione e svantaggiarne delle altre.

Quindi ben venga questa progettualità, ovviamente ci auguriamo di ancora poter approfondire l'argomento e soprattutto di portare questa riflessione negli organi che sono deputati a questo tipo di discussione, oltre che magari approfondire in V Commissione sarà importante, e quindi, con il ringraziamento per le risposte, mi dichiaro soddisfatto della risposta.