Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1733 del 14 luglio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1733/XVI - Interpellanza: "Incentivi per la rottamazione dei vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e la loro sostituzione con impianti a basse emissioni in atmosfera ed alta efficienza energetica".

Bertin (Presidente) - Punto n. 44. Per l'illustrazione dell'interpellanza, la consigliera Spelgatti ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Il collega Marquis, a un certo punto nella sua esposizione, ha detto che le altre Regioni sono più avanti. Purtroppo questo accade decisamente troppo spesso ed è anche per questo che spesso e volentieri do un'occhiata a quello che accade nelle altre regioni. Recentemente, il 21 giugno 2022, ho visto un comunicato stampa della Regione Veneto relativo a un bando dal titolo: "Ambiente, al via il bando per la rottamazione delle vecchie stufe, priorità ai redditi bassi. Assessore Veneto, 4 milioni di euro per migliorare la qualità dell'aria". In questo comunicato stampa si legge: "Su proposta dell'Assessore all'ambiente, la Giunta regionale ha approvato i criteri del bando, finalizzato a incentivare la sostituzione dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa, legna, pellet o cippato, con potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW. Una nuova ed ulteriore azione per migliorare la qualità dell'aria, spiega l'Assessore, con l'obiettivo di rottamare i vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica. L'iniziativa è rivolta ai residenti privati sul territorio regionale, con una situazione economica familiare non superiore a 50 mila euro, con riferimento all'ISEE ordinario 2022. Il contributo è aggiuntivo rispetto all'incentivo assegnato dal GSE, quantificato in rapporto alla situazione economica familiare, fattore principale, nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. In un momento di grave difficoltà, in primis per le famiglie, specifica l'Assessore, abbiamo scelto la formula di sommare il nostro contributo a quello statale previsto dal conto termico, così da ampliare la platea dei possibili richiedenti, che potranno ottenere un contributo molto alto, vicino al 100 percento della spesa ammessa. Ovviamente per le medesime ragioni abbiamo scelto, come criterio principale, il reddito familiare, così da aiutare chi ne ha veramente bisogno. La disponibilità finanziaria messa in campo dalla Regione sarà di 3 milioni 880 mila euro, di cui 1 milione e 600 mila euro sul bilancio 2022, la differenza nel 2023. Nella determinazione della graduatoria si terrà altresì conto del comune in cui viene realizzato l'intervento, con un ulteriore coefficiente premiale per quei comuni che dal 2019 abbiano adottato ordinanze per il miglioramento della qualità dell'aria. Oggi parliamo delle vecchie stufe, ma in programma c'è anche il bando per la sostituzione delle auto che sarà pronto a breve, conclude l'Assessore regionale. Questo per confermare l'attenzione nei confronti dell'inquinamento atmosferico che si concretizza con importanti e continui investimenti, che negli ultimi anni ammontano complessivamente a oltre un miliardo di euro, per incentivare la sostituzione dei mezzi pubblici con treni e autobus a basso impatto ambientale, con il miglioramento delle infrastrutture e l'efficientamento energetico".

Si specifica tra l'altro che tali provvedimenti sono stati adottati da altre Regioni, per cui interpelliamo l'Assessore competente per conoscere se vi sia l'intenzione di adottare provvedimenti analoghi a quello adottato dalla Regione Veneto e a quelli similari adottati da altre Regioni, volti a incentivare la rottamazione dei vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica.

Ho poi preso il bando, ad esempio, della Regione Emilia Romagna. Anche qui, il bando è molto similare, poi ci sono chiaramente delle differenze, però quando andiamo a leggere gli obiettivi del bando: "la Regione Emilia Romagna persegue da sempre politiche attive finalizzate alla riduzione degli inquinanti in atmosfera, a tutela della qualità dell'aria. Obiettivo del bando è quello di contribuire al miglioramento della qualità dell'aria e all'incremento dell'efficienza energetica, attraverso la sostituzione dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con classificazione emissiva inferiore o uguale a 4 stelle, classificazione ai sensi del decreto 7 novembre 2017 n. 86, regolamento recante la disciplina dei requisiti, delle procedure e delle competenze per il rilascio di una certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse e combustibili solidi, con generatori alimentati a biomassa legnosa di ultima generazione, 5 stelle, oppure con pompe di calore. Gli impianti oggetto della sostituzione devono avere potenza al focolare inferiore a 35 kW ed essere appartenenti ai residenti dei comuni dell'Emilia Romagna e delle zone di pianura, pianura est, ovest, agglomerato - vedi l'elenco dei comuni allegati - dove si verificano i superamenti del valore limite giornaliero di PM10. L'impatto emissivo di queste tipologie di impianti è sostanziale. Dall'inventario delle emissioni regionali, aggiornato al 2017, risulta che il riscaldamento domestico a biomassa è responsabile del 57 percento delle emissioni di PM primario".

Non vado avanti, leggo soltanto un'altra parte velocissimamente dove dice: "Con riferimento in particolare agli impianti di biomassa, promuove il sostegno e la sostituzione degli impianti domestici alimentati a biomasse poco efficienti con impianti più performanti, anche alimentati a biomassa nel rispetto delle misure di salvaguardia ambientale e in particolare in piena coerenza con le politiche della qualità dell'aria". Anche qui, se andiamo a leggere, al punto 4 del bando dell'Emilia Romagna, l'entità del contributo regionale, si dice: "I nuovi interventi devono conseguire l'incentivo conto termico 2.0. Il contributo concesso dalla Regione, cumulato anche qui con altri contributi pubblici o privati non potrà complessivamente superare il 100 percento della spesa ammissibile, così come risulta dalla documentazione validata dal GSE" e ci sono anche altre esperienze.

Chiedevamo se ci fosse l'intenzione di andare anche noi in questa direzione, perché con questi interventi statali da una parte con tutti gli incentivi che ci sono, ma anche delle Regioni che stanno arrivando a coprire gli altri costi per arrivare al 100 percento, si persegue un doppio obiettivo assolutamente importante, che è quello del risparmio energetico, quindi della riduzione anche per le famiglie dei costi per l'energia, e anche quello importantissimo della riduzione delle emissioni nocive nell'aria. Anche perché sappiamo benissimo che in Valle d'Aosta sì, per carità i trasporti, si parla tanto di treno quando sappiamo benissimo che non è quello certo che modifica la qualità dell'aria, ma abbiamo chiaramente da una parte gli autoveicoli, gli automezzi, ma dall'altra in realtà le emissioni più rilevanti, quelle più importanti e che peggiorano la nostra qualità dell'aria sono sempre legate al riscaldamento, soprattutto da noi viste le temperature che abbiamo.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VDA UNIE) - Grazie collega Spelgatti. Le darò una risposta il più possibile politica per evitare di raccontarci poi cose tecniche. Intanto, io credo che di questi temi è sempre più opportuno parlarne, perché nella situazione che stiamo vivendo - vale un po' per l'iniziativa del collega Rollandin - sempre di più dovremmo essere in termini politici capaci di essere efficaci nelle strategie e non solo di definirle. Il tema di incentivare il lavoro che porta nella direzione di renderci più indipendenti energeticamente, ma anche a livello qualitativo di migliorare l'ambiente, è quello che ci troviamo a porre come obiettivo.

La situazione Valle d'Aosta, per fortuna, è migliore di quella di tutte le altre regioni del nord d'Italia, nel senso che noi non siamo soggetti a infrazione europea e non siamo in questo momento messi in difficoltà da tutto un intervento che appunto si sta realizzando e che certe regioni devono realizzare per ritornare a migliorare la qualità dell'aria. Essere in una situazione migliore, non vuol dire però tergiversare rispetto alle cose da fare.

Noi ci siamo anche dati una strategia, che è quella della Roadmap fossil fuel free. Noi vorremmo lavorare in maniera efficiente per cercare di migliorare la situazione, cercando di portare avanti nei vari settori tutte quelle operazioni e quegli investimenti che sono necessari per raggiungere questo obiettivo. Ci siamo anche però detti, e questo Governo e questa maggioranza, ma io sono convinto che anche in questo senso il gruppo Lega lo condivida, che vogliamo che questa strategia sia adattata al nostro territorio per evitare, e in questi mesi lo stiamo leggendo, di raccontarci che tutto si può realizzare, inseguendo però fonti energetiche che stanno mettendo fortemente in difficoltà l'Europa e che stanno mettendo fortemente in difficoltà i territori.

Se è vero che la legna, per parlare in italiano, produce forte inquinamento, è vero anche che oggi ci sono tutta una serie di possibilità di rendere migliore, attraverso l'impiego delle biomasse, l'utilizzo di quello che è un nostro bene primario. Qui intorno a noi è pieno di boschi che dobbiamo ritornare a imparare a coltivare, a renderli produttivi, a costruire un sistema di imprese che li sappia valorizzare, ma a costruire un sistema energetico che sappia chiudere il cerchio, ovviamente sapendo che quella non deve essere l'unica fonte. Però sappiamo anche che il nostro territorio è fatto di pianura, di vallate, di posti in cui certe energie non le potremo mai sviluppare e di posti in cui l'aumento di FER non potrà essere realizzato.

La mia risposta, e vengo alla parte più politica, è che sicuramente dobbiamo incentivare la maggiore efficienza energetica, ma non dobbiamo tralasciare l'utilizzo della biomassa, anzi, dovremmo cercare proprio di valorizzare in una strategia che renda peculiare il lavoro che dobbiamo fare in Valle d'Aosta, i finanziamenti da dedicare in questo settore. Lo stiamo facendo su tutta una serie di investimenti e lo faremo: abbiamo da poco messo a disposizione il disegno di legge di assestamento, che prevede circa 8 milioni di euro per gli investimenti che vorremmo dedicare alle imprese di nuovo con una parte a fondo perduto. All'interno di questo disegno di legge, che spero potremo discutere con la collaborazione che c'è stata fino ad ora sui temi dell'energia, andranno introdotti anche elementi premianti nella direzione della sostituzione, per esempio, di apparecchi che rendano maggiormente efficiente l'utilizzo anche delle biomasse e soprattutto che diano la possibilità a tutti di investire in questa direzione.

Per chiudere, noi siamo nella direzione di portare avanti questo progetto. Siamo anche a dirvi che, se ci sono delle buone idee ben vengano, però non vorremmo chiudere, anzi, non lo faremo, non chiuderemo la porta politicamente all'utilizzo di una fonte primaria che è peculiare sul nostro territorio e che può darci comunque, per certe comunità e certi luoghi, l'unica risposta possibile.

Presidente - Per la replica la consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Assessore Bertschy non la seguo, proprio non ho seguito il filo del suo ragionamento. Provo a rileggere il bando che ho citato dell'Emilia Romagna: "L'obiettivo del bando è quello di contribuire al miglioramento della qualità dell'aria e all'incremento dell'efficienza energetica, attraverso la sostituzione dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con classificazione emissiva inferiore o uguale a 4 stelle, con generatori alimentati a biomassa legnosa di ultima generazione, 5 stelle, oppure con pompe di calore" e così via, la stessa cosa per quanto riguarda il bando della Regione Veneto.

Tutto il suo ragionamento sul fatto che dobbiamo adattarlo al nostro territorio, che noi non dobbiamo rinunciare alla biomassa, eccetera, non ha niente a che vedere con quello che sto chiedendo io. Infatti, quello che sto chiedendo io è: siamo anche noi a incentivare la sostituzione dei singoli impianti, attraverso questi bandi che sono molto semplici e che li stanno facendo già altre Regioni e quindi andiamo puntualmente a sostituire gli impianti a basso rendimento energetico con impianti a più alto rendimento energetico, sempre parlando di biomassa? Questa era la domanda! Di conseguenza io non ho certamente detto e non ho chiesto di passare ad altre fonti di alimentazione, semplicemente di sostituire.

La premessa che noi non siamo soggetti ad infrazione europea: sì, ben venga, non è questa chiaramente una giustificazione per non correre. Noi abbiamo una Roadmap Fossil Fuel Free che stiamo seguendo: benissimo, giusto, peccato soltanto che comunque questa strada che abbiamo impostato non tiene conto di quello che sta succedendo oggi. Oggi c'è bisogno di correre, perché era stato tracciato un solco, però anche qua gli eventi portano a un'accelerazione spaventosa del tutto e, di conseguenza, bisogna correre per cercare di essere il più possibile efficienti e poter dare la possibilità alle persone di riscaldarsi e di farlo con il minor costo possibile; oltretutto la stessa misura ha anche un beneficio enorme per la qualità dell'aria, quindi si prendono due piccioni con una fava.

Costruire un sistema energetico autonomo e indipendente: assolutamente sì, però se quello è l'obiettivo di lungo periodo che viene sempre detto e citato come libro dei sogni, e si spera che diventi il più possibile attuale e concreto, di fatto però sono sempre quegli obiettivi di lungo periodo di cui ci si riempie la bocca, che però alla fin fine non vengono poi realizzati concretamente. Ci va concretezza. Allora io dico: per scalare il Monte Bianco bisogna comunque fare un passo alla volta; bellissimo dire "Vogliamo arrivare in cima al Monte Bianco", ma per arrivare in cima al Monte Bianco bisogna incominciare a salire, a fare un passo dopo l'altro. Piccoli passi e piccole misure potrebbero essere anche queste. Ben venga se volete mettere qualche incentivo, eccetera, però queste sono azioni veloci, semplici, basta copiare, guardare anche cosa stanno facendo gli altri, adattarle alle esigenze della nostra regione, ma non è che ci sia molto da adattare. Incentiviamo intanto almeno questo passaggio per migliorare. Queste sono piccole azioni puntuali, poi benissimo, bisogna assolutamente andare nella direzione che lei ha detto, visto e considerato il patrimonio che abbiamo qua in Valle d'Aosta, però sa benissimo anche lei che sono sempre obiettivi di lungo periodo.

Adesso dobbiamo guardare al breve, perché c'è fretta, c'è urgenza, quindi pensateci.