Oggetto del Consiglio n. 1725 del 14 luglio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1725/XVI - Interpellanza: "Azioni volte all'attuazione dell'impegno a uniformare la segnaletica regionale relativa alla via Francigena".
Bertin (Presidente) - Punto n. 36. Per l'illustrazione il consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Torniamo a parlare in quest'aula della segnaletica della Via Francigena, una tematica che il nostro gruppo ha già affrontato presentando diverse iniziative in Consiglio regionale. In particolar modo va ricordato che durante la seduta del Consiglio regionale del 7 ottobre 2021, è stata approvata una nostra mozione che impegnava l'Amministrazione regionale a porre in atto le azioni utili per migliorare, in collaborazione con i soggetti interessati, quindi enti locali e tutti, la segnaletica relativa al tratto di Via Francigena che transita nel territorio regionale, al fine di renderla omogenea a quella nazionale. Peccato che a oggi nulla sia cambiato.
Affermo questo perché ancora oggi sono numerose le problematiche che persistono lungo la Via Francigena, rilevate non solo dal sottoscritto, ma dai turisti e anche da chi la frequenta per lavoro. Personalmente posso farle presente che la segnaletica lungo il tratto Montjovet-Verrès è pressoché inesistente e, in alcuni tratti, diventa facile perdersi, cosa che è già successa qualche anno fa a un camminatore. La segnaletica non è per niente uniformata, le indicazioni sono spesso fuorvianti e non fanno altro che confondere il camminatore. Unica nota positiva è che la Via Francigena a breve interesserà anche il comune di Issogne.
Vorrei inoltre portare all'attenzione del Consiglio la testimonianza di chi lavora, o meglio, di chi accompagna i gruppi lungo la Via Francigena. "Nelle mie tante camminate sul tratto valdostano della Via Francigena ho visto peggiorare sempre più la segnaletica verticale con pali che cadono a terra e vengono lasciati lì, alcune segnaletiche sbagliate, altre - quelle verticali multilingue - con scritte in colore bianco su fondo marrone ormai illeggibili e altre con indicazioni del percorso sbagliate, che fanno confondere i pellegrini italiani e stranieri".
Per quanto riguarda l'unificazione della segnaletica in tutte le regioni attraversate dalla Via Francigena in Italia, ricordo che l'Associazione europea delle Vie Francigene ha distribuito il nastro adesivo di colore bianco rosso con la scritta centrale Via Francigena. Tale adesivo è ormai diffuso sull'intero percorso e supplisce al fatto che in tutte le regioni italiane ci sono ormai moltissime segnaletiche differenti. Ricordo che nella nostra regione il percorso della Via Francigena è segnato con il cartello giallo recante il segnavia 103. In merito a questa considerazione l'Assessore aveva risposto che i colori bianchi e rossi nella nostra regione si sarebbero potuti confondere con i confini delle particelle forestali. Peccato che questi nastri abbiano forse anche un pellegrino rappresentato all'interno, quindi facilmente riconoscibili, o meglio, con la scritta anche "Via Francigena".
Per quanto riguarda la sicurezza del percorso in Valle d'Aosta devo dire che ci sono zone molte pericolose. Sia scendendo dalla Valle del Grand San Bernardo tra Gignod e Signayes, che nella valle centrale tra Montjovet e Verrès, dove si cammina sul bordo delle strade statali senza marciapiede e senza una protezione che separi il camminatore sull'asfalto della carreggiata, o in tratti di montagna molto distanti dal percorso storico e più logico. Questi problemi di sicurezza sono rimasti irrisolti da anni. Riferisco le parole di chi mi ha segnalato la cosa: "quando accompagno amici e soci della mia associazione lungo questi tratti, li evito e proseguo verso alcune varianti più sicure, che ho studiato ad hoc e condiviso con i miei molti amici". In conclusione, c'è molto da lavorare per mettere in condizioni di sicurezza e di efficienza il nostro tratto valdostano lungo appena 90 chilometri.
Alla luce di queste segnalazioni che persistono lungo il percorso della Via Francigena, interpelliamo l'Assessore competente per conoscere se l'Amministrazione regionale abbia messo in atto o intenda porre in essere azioni utili a migliorare, in collaborazione con i soggetti interessati, la segnaletica relativa al tratto di Via Francigena che transita nel territorio regionale, fino a renderla riconoscibile a tutti i fruitori, così come da impegno preso in Consiglio regionale.
Presidente - Per la risposta l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Merci conseiller Ganis. Mais dans la motion que cite le conseiller Garnis, le Conseil de la vallée invitait le Gouvernement régional à mettre en place les mesures utiles aux fins de l'amélioration, en collaboration avec les sujets concernés, de la signalisation relative au tronçon de la Via Francigena qui traverse le territoire régional, afin de le rendre plus facilement identifiable par tous ceux qui souhaitent de l'emprunter.
À ce propos, je tiens à préciser que le tronçon de la Via Francigena, en Vallée d'Aoste correspond à l'itinéraire intervallée 103 et que, à côté d'elle, il est signalé par un carré jaune à bord noir, sur la base des prescriptions prévues pour la signalisation du réseau régional des sentiers, par les délibérations du Gouvernement régional numéro 4541 du 1990, 1695 du 1997, 2164 du 2003, au sens de la loi régionale numéro 16 du 1986, abrogé par la loi 21 du 1993. Cependant, pour mettre en évidence le fait que cet itinéraire suit le tracé de la Via Francigena, sur tous les panneaux relatifs à l'itinéraire intervallée 103 est présenté une ailette externe de dix centimètres, de côté, portant le logo officiel de la Via Francigena: celui du pèlerin, qui caractérise de façon homogène tout le parcours, même hors de notre vallée. En outre, cet aspect est bien mis en évidence sur la page du site internet de la Région consacrée à la randonnée.
À l'heure actuelle, et en vue de définir les actions nécessaires afin de donner suite à la motion susmentionnée sans générer des frais excessifs où injustifiés à la charge des contribuables, nous procédons à la collecte des signalements à travers les canaux ordinaires, pour comprendre quelles sont les mesures les plus opportunes à réaliser. Je tiens cependant à souligner que, jusqu'à présent, nous n'avons reçu aucun signalement de la part des personnes qui empruntent la Via Francigena, en ce qui concerne des éventuels problèmes de signalisation. Par ailleurs, j'invite vraiment le collègue à communiquer directement au bureau de la structure forêt et sentier les signalements précis dont il est à connaissance, afin d'aider nos services à résoudre la question. En tout cas, l'Assessorat à l'agriculture et aux ressources naturelles a l'intention d'organiser, dès que possible, en collaboration avec l'Assessorat des biens culturels, du tourisme, des sports et du commerce, une réunion avec les collectivités locales traversées par l'itinéraire de la Via Francigena, afin d'examiner tous les problèmes éventuels et d'envisager les solutions les mieux appropriées pour améliorer et valoriser cet itinéraire important, notamment à travers sa signalisation.
Su questo tema, pur con le differenze rispetto alla gestione del Cammino Balteo e dell'Alta Via, dove il nostro Assessorato ha una competenza diretta, si continuerà un lavoro che è già avviato e che è continuo di monitoraggio e verifica con i singoli Comuni, i quali frequentano il nostro Assessorato magari per altri motivi, ma che stimoliamo e ai quali chiediamo di farci pervenire le problematiche che giustamente anche lei ci ha già segnalato.
Come dicevo, bene una gestione della Via Francigena che vada un po' nella direzione del Cammino Balteo o dell'Alta Via. È chiaro che andranno fatti dei ragionamenti anche sulle risorse necessarie a gestire questo tratto di Alta Via, le quali, come per la legge 17 di cui parlavamo ieri, non possono essere quelle dell'assestamento che possono essere, come ben sappiamo, spese solo per la parte di investimenti.
Presidente - Per la replica il consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Merci, Assesseur, pour les numéros que vous avez bien exprimé dans votre réponse. Ma io le ho fatto presente più volte lo stato attuale della Via Francigena, non solo io ma gente che ci lavora. Mi dispiace dirlo ma, ripeto, nulla è stato fatto, anche dopo che è stata votata una mozione; veda lei!
Questo mi rattrista, perché in altre regioni la Via Francigena viene valorizzata al meglio e considerata un fenomeno in forte crescita. Bisogna cercare di valorizzarla al meglio, ma in che modo? Secondo me viene a mancare proprio una sinergia tra Regione, enti locali e associazioni. Come abbiamo più volte evidenziato in questo Consiglio, la Via Francigena è un'ottima idea di turismo slow o green o, meglio ancora, lento e veloce, cosa che il mio collega Dennis Brunod forse non farebbe, perché un percorso lento magari non è per lui.
Vorrei ricordare il numero di pellegrini che ci sono lungo il cammino di Santiago. Certo, sono due realtà diverse, ma sono 350 mila coloro che percorrono il cammino di Santiago mentre sono 50 mila quelli sulla Via Francigena. Tutto può migliorare, però grazie a cosa? A delle sinergie. Io dico che ci sono 90 chilometri di percorso lungo la nostra regione tra bellezze artistiche, culturali e turistiche, abbiamo tutto, ci manca solo la capacità di valorizzare al meglio quello che ci circonda.