Oggetto del Consiglio n. 1705 del 13 luglio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1705/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito all'accesso delle istituzioni scolastiche ai fondi relativi al piano di digitalizzazione nell'ambito del PNRR".
Bertin (Presidente) - Punto n. 14. Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (AV-VdA Unie) - L'incontro cui voi fate riferimento è uno dei vari incontri avuti con il ministro Bianchi il 15 giugno. In particolare gli Assessori che si occupano di istruzione nelle Regioni hanno incontrato il Ministro per fare il punto sul PNRR e all'interno del PNRR i due punti cardine che a noi interessano in particolare sono i fondi dell'edilizia scolastica e dall'altra, come giustamente è stato detto, la questione della digitalizzazione. In realtà in un incontro vis-à-vis con il Ministro di parecchi mesi fa, noi abbiamo presentato il progetto che personalmente ritengo più importante, cioè il progetto di inserimento delle nostre scuole e abbiamo cautelativamente messo dei soldi anche in assestamento per l'inserimento della Valle d'Aosta nel sistema nazionale SIDI di gestione degli alunni e aree correlate mediante la possibilità di rendere interoperativo il sistema che viene usato nelle nostre scuole che lei conosce: il SIAL, per garantire la necessaria personalizzazione dei diversi servizi. Questo è un problema annoso perché tutte le volte che si va al Ministero il sottoscritto e la Sovrintendente escono con un grande sorriso, grandi promesse e poi comincia una trafila di ricerca dei responsabili che non è sempre facile. Tra l'altro, il sistema del Ministero è emigrato a un altro fornitore, quindi stiamo lavorando per fare un interscambio in modo graduale a partire dai prossimi mesi e dovremo, tra il 2022 e il 2023, completare tutta la parte relativa agli esiti e all'uso delle altre aree correlate, come, per esempio, il piano triennale dell'offerta formativa e l'atteso curriculum dello studente, che è legato all'esame di Stato del secondo ciclo.
Il Ministero dell'istruzione - e rispondo alla seconda domanda - e il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio hanno attivato il programma "Scuola digitale 2022-2026", sempre nell'ambito del famoso PNRR, volto a sostenere un percorso di innovazione dei servizi pubblici, rendendo le istituzioni scolastiche più digitali, più moderne, più accessibili e più efficienti: questo è lo slogan. Questo programma si compone di due iniziative: la misura 1.2: "Migrazione al cloud", che mira a realizzare la migrazione di servizi applicativi delle istituzioni scolastiche verso soluzioni cloud e infrastrutture che siano qualificate per garantire maggiore affidabilità e sicurezza, in coerenza con quanto definito all'interno della strategia "Cloud Italia", in questo caso si migra sul cloud di INVA, quindi su cloud regionale. La misura 1.4.1 "Siti web" mira alla realizzazione resa obbligatoria di aggiornamento dei siti web delle istituzioni scolastiche tramite l'utilizzo di un modello standard che migliorerà l'esperienza digitale di genitori e studenti e più in generale dell'intera comunità scolastica. Tra l'altro, non si tratta di buttar via i siti che ci sono, si tratta di adeguarli alla tecnologia unitaria che il Ministero vuole che ci sia in tutte le scuole, il che è anche comprensibile non solo dal punto di vista tecnologico, anche nella capacità di ricerca degli elementi fondamentali per chi entri nei siti per avere delle informazioni.
Per quanto riguarda la misura 1.2 di cui ho parlato prima, tutte le nostre ventiquattro scuole regionali (diciotto scuole dell'infanzia del primo ciclo più sei scuole del secondo ciclo) si sono iscritte nel portale e si sono candidate per il finanziamento di nove applicativi base condivisi con la Sovrintendenza agli studi e con il DIAD per uniformare sul territorio le soluzioni tecniche adottate. Anche in questo caso gli incontri che ci sono stati, uno dei quali ha visto anche la mia partecipazione, anche a fronte di tutta una serie preoccupazioni sia da parte dei responsabili delle segreterie, sia da parte dei dirigenti scolastici. Piano piano ci si è resi conto che anche in questo caso si va verso un miglioramento dei servizi. Questi applicativi, perché non si tratta di programmi ma si tratta di applicativi, riguarderanno il bilancio, che permette la gestione della contabilità della scuola; pagamenti, che permette di effettuare pagamenti con il collegamento diretto alla piattaforma PagoPA; la gestione MAD, che gestisce le candidature MAD per la scuola fornendo anche una graduatoria provvisoria; l'inventario di magazzino, che contiene la lista dei componenti attivi e passivi del patrimonio della scuola registrati sotto gli aspetti qualitativo e quantitativo, comprese le scorte aziendali; la gestione degli incarichi individuali, quindi esperti esterni; il supporto alla segreteria nello svolgimento degli adempimenti collegati al conferimento di incarichi individuali a esperti esterni alla scuola; il MOF, che supporta la segreteria nello svolgimento degli adempimenti collegati al MOF dal momento in cui si conoscono le risorse finanziarie disponibili fino alla liquidazione dei compensi al personale e ancora analisi e gestione dei rischi; supporto al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), come si dice con l'acronimo, nella redazione del documento di valutazione dei rischi; ancora nella parte "Classe servizi didattica agli alunni" permette la gestione delle anagrafiche degli alunni e delle relative informazioni; infine la piattaforma didattica digitale integrata, che permette lo svolgimento della didattica a distanza tramite, ad esempio, la creazione di classi virtuali e la condivisione del materiale didattico. Alcune istituzioni scolastiche hanno selezionato ulteriori applicativi, perché rientriamo sempre nella logica dell'autonomia scolastica, noi ci siamo permessi di fare una regia perché questo ci è consentito da una legge regionale relativa alla parte didattica, quindi il registro elettronico, esami primo ciclo e amministrativa, in quanto gli stessi sono stati acquistati dalle singole scuole solo a decorrere dal 1° febbraio 2020, come previsto dall'avviso.
Dopo aver partecipato ad alcuni incontri ed eventi istituzionali on-line con il Ministero sul programma "Scuola Digitale 2022-2026" nel mese di maggio, la Sovrintendenza agli studi, in accordo con il DIAD e con la società in house INVA, ha organizzato momenti collettivi. Io so che lei ha già letto il verbale perché l'ha richiesto con il 116 della Conferenza di servizi del 30 maggio 2022, e altri individuali in base alle esigenze delle singole scuole, per fornire maggiori informazioni, chiarimenti e anche togliere - devo essere franco - una serie di arrière-pensées che c'erano rispetto a questa progettualità apparentemente centralistica, che in realtà offre una serie di risposte interessanti. L'INVA ha fornito costante e puntuale assistenza tecnica per le operazioni amministrative tenuto conto dei tempi di scadenza, che erano il 24 giugno 2022, e degli impegni particolarmente onerosi in tale periodo da parte dei dirigenti scolastici e delle segreterie, sulle segreterie torneremo per l'ennesima volta più avanti.
Come detto in precedenza - e questa è la risposta all'ultima domanda -, tutte le scuole regionali si sono candidate per gli avvisi di finanziamento relativi alle misure di cui sopra e hanno provveduto, perché era obbligatorio, all'inserimento del codice unico di progetto. Sappiamo che il decreto di finanziamento è in fase di emissione da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale.
Aggiungerei che il tema della digitalizzazione è particolarmente interessante, nel senso che va dato atto a INVA di aver ormai collegato praticamente tutte le scuole alla banda larga. La legge regionale, modificata in una omnibus dell'anno scorso consente anche la realizzazione delle infrastrutture esterne, l'assessore Marzi qualche mese fa ha fatto notare come la Valle d'Aosta sia da questo punto di vista in una posizione eccellente rispetto alle altre Regioni italiane. Bisogna ancora lavorare di più sulla formazione digitale e stiamo lavorando con qualche difficoltà che si è manifestata nei mesi scorsi sui device. Perché anche in questo caso è chiaro che per la scuola digitale prevediamo in particolare un intervento sulle scuole più deboli della nostra Valle che sono le pluriclassi nelle zone di montagna, dove la dotazione tecnologica, ad esempio, della nuova generazione di lavagne elettroniche, che sono ormai delle specie di grossi i-Pad con cui entri nel mondo digitale con grande facilità. Questo non solo in qualche maniera è uno stimolo, ma diventa anche un presidio importante laddove il lavoro degli insegnanti è ancora più difficile nel momento in cui tu hai un allievo di seconda e uno di quinta e devi cercare in qualche maniera di rendere la tua lezione particolarmente suggestiva in un mondo nel quale i nostri figli più piccoli sono oramai dei nativi digitali e quindi con questi strumenti bisogna fare i conti.
Presidente - Per replica, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Grazie Assessore. Come lei ha detto, sicuramente la parte di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione rappresenta un fattore strategico e su questo naturalmente anche le istituzioni scolastiche possono giocare la loro partita. Era importante registrarsi a quella piattaforma, quindi è bene che le istituzioni lo abbiano fatto, non tanto per accedere o, meglio, sia per accedere a queste misure ma soprattutto per rimanere collegati con il resto dell'Italia, perché all'interno di quella piattaforma vi saranno anche newsletter e altre iniziative poste dal Ministero, che sicuramente potranno anche mettere in luce future opportunità del mondo scolastico, quindi è bene che le scuole si siano registrate. Se poi posso avere la risposta rispetto ai programmi perché il dubbio che avevo, avendo lavorato comunque in quel settore, era rispetto alla questione dei programmi che già sono in cloud perché diverse istituzioni scolastiche hanno già dei programmi, mi viene in mente il registro elettronico, piuttosto che la segreteria digitale, che già sono in cloud e che quindi leggendo nelle FAQ del Ministero e di Orizzonte Scuola, non si prevede la migrazione tra cloud e cloud, quindi anche per capire come si pensa poi di gestire questa doppia modalità con parte dei programmi che saranno sul cloud di quelle ditte e quelli che invece andranno su INVA. Un suggerimento che mi permetto di darle avendo, come dicevo, lavorato in quel settore, è di cercare di spronare la Sovrintendenza per arrivare a una rete di scuole: questo perché all'interno delle varie istituzioni scolastiche vi sono veramente dei tecnici ormai informatici molto preparati, che credo non abbiano nulla da invidiare ai programmatori di INVA, anzi, conoscendo la realtà spesso sono molto più utili di quei programmatori. Sotto questo punto di vista, secondo me, bisognerebbe cercare in qualche modo di valorizzare quelle figure soprattutto perché sappiamo che spesso, ad esempio, le risposte di INVA non sono state così celeri, lo abbiamo visto sulle graduatorie e su altro, quindi è bene - lo dicevamo già in precedenza - il fatto di collegarsi a SIDI, a un programma nazionale che non ha invece i problemi che, purtroppo, i programmi preparati e gestiti da INVA continuano ad avere nelle istituzioni scolastiche.