Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1699 del 13 luglio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1699/XVI - Interrogazione: "Modalità di sostituzione di funzionari assenti responsabili dell'istruttoria di procedimenti amministrativi in materia paesaggistica".

Bertin (Presidente) - Punto n. 8. Risponde l'assessore Guichardaz.

Guichardaz Jean-Pierre (FP-PD) - Il quesito offre l'occasione per chiarire, oltre che ai professionisti che ben conoscono la situazione, in quanto frequentano assiduamente gli uffici, anche alla cittadinanza che si rapporta con gli uffici stessi come funziona, in dettaglio, il servizio che rilascia pareri e autorizzazioni paesaggistiche che, per informazione, sono circa 4.500 all'anno e si riferiscono al territorio regionale intero, che, peraltro, è sottoposto a vincoli di tutela per l'83% del totale.

A tale proposito si fa presente che competente per materia è la struttura Patrimonio paesaggistico architettonico della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, la quale dispone ad oggi, oltre al dirigente, di un organico di dieci tecnici: sette architetti e tre geometri, di questi due attualmente sono in distacco per attività politica.

Degli otto tecnici attuali, due usufruiscono di part-time e tre sono in regime di tele-lavoro. Un tecnico addetto si occupa di urbanistica, valutazioni di impatto ambientale, progetti per impianti da fonti rinnovabili relative a tutto il territorio regionale, un tecnico architetto si occupa dei progetti edilizi per il territorio del Comune di Aosta in via esclusiva e un tecnico geometra si occupa degli aspetti sanzionatori derivanti da illeciti edilizi su tutto il territorio regionale.

Per questioni organizzative, per omogeneità di valutazione, per fungere da riferimento per l'utenza, i sette tecnici che si occupano di istruire le pratiche progettuali edilizie sono suddivisi rispetto alle aree territoriali delle otto Unités des Communes, pertanto un tecnico segue due Unités.

Un geometra di recente pensionato non si è potuto sostituire per i motivi legati alle normative che disciplinano gli organici del settore pubblico e che tutti noi conosciamo.

Si evidenzia in ogni caso che l'attività dei tecnici non è solo quella di valutazione dei progetti, ma anche di partecipazione a conferenze di servizi - che oggi è sempre più diffusa, richiesta e obbligatoria - sopralluoghi, incontri con professionisti o utenza pubblica o privata e altre incombenze di contorno.

Attualmente inoltre gli uffici sono gravati dalla necessità di rispondere in tempi brevissimi - per non far perdere i benefici previsti dalle norme - a tutte quelle pratiche edilizie predisposte per usufruire dei vari bonus statali, che conosciamo tutti, e che peraltro non sempre sono trasmesse o integrate tempestivamente dagli stessi professionisti, anch'essi evidentemente oberati da un carico di lavoro che si concentra in un periodo molto ristretto.

In ogni caso, laddove vi siano assenze di un referente territoriale dovute a ferie, malattie o altri istituti, un altro tecnico, in aggiunta alla sua attività ordinaria, si fa carico per tutto il tempo dell'assenza del collega di istruire le pratiche che rivestono particolare carattere di urgenza.

Peraltro i tecnici, in vista di assenze programmate, cercano, per quanto possibile, di dare risposte a tutte le istanze a loro assegnate, al fine di non dilatare i tempi di risposte e di non appesantire il lavoro dei colleghi.

Per contro, in una, due o tre situazioni attuali, che gli uffici pare aver individuato e che comunque sono in fase di definizione in questi giorni, vi è stato un protrarsi del tempo di risposta, sempre però nei limiti anzidetti, in quanto purtroppo si è manifestata quella che si può definire una "Tempesta perfetta", quindi assenze per congedi ordinari, per Covid - abbiamo avuto diverse assenze per Covid - e un ricovero ospedaliero non programmato. Per cui la gestione momentanea, coincidente indicativamente con il mese di giugno, è risultata particolarmente difficile.

Va comunque sottolineato - come ben sa il consigliere Marquis, essendo anch'esso un professionista del ramo - che non vi sono certo interruzioni di servizio ma semmai alcuni limitati e numericamente ridotti rallentamenti di pratiche dovuti a momenti particolari o a situazioni contingenti come quella di cui è caso.

Io devo però puntualizzare che va riconosciuto al servizio - che, come le ho spiegato in esordio, è dimensionato, intanto per condizioni di normalità e con i limiti dovuti a tutto il sistema assunzionale, che determina poi alla fine organici che conosciamo - va riconosciuto al servizio - e credo che nessuno possa in qualche modo smentire questo - un'efficienza che procede e garantisce risposte, anche in situazioni di difficoltà legate all'incremento di richieste, anche a fronte - come le dicevo prima - di un numero di tecnici istruttori - che peraltro non sono neanche facilmente reperibili al momento - ridotto per le questioni che le ho evidenziato.

Presidente - Per la replica, consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Grazie, Assessore, per l'esaustiva risposta che ha fornito all'Interrogazione che ovviamente è stata presentata a seguito di segnalazioni pervenute da chi opera nel settore.

Sicuramente i dati che ci ha fornito sono dei dati importanti che danno conto dell'impegno degli uffici. Sicuramente, anche in funzione dei distacchi che ci sono, dei part-time e del tele-lavoro, ha evidenziato una situazione di difficoltà organizzativa.

Io ho sollevato quest'iniziativa anche perché tenuto conto dell'alto numero di pratiche che vengono presentate, credo che l'obiettivo dell'Amministrazione dovrebbe essere non solo quello di non omettere le scadenze, cioè di lavorare nei termini delle previsioni di legge, ma anche di riuscire ad agevolare gli interventi, laddove è possibile. Viviamo in un territorio di montagna e spesso e volentieri, nei Comuni più alti, sono pochi i mesi dell'anno che si hanno a disposizione per fare degli interventi sugli edifici e quindi, a volte, il protrarsi l'espletamento delle pratiche, anche solo magari di un mese, in una situazione che si può ritenere che non crei del danno, può posticipare un intervento da un anno all'altro.

Questo cosa sta a significare? Che si differiscono interventi che possono fare leva sull'economia del territorio, sull'occupazione e su tutto ciò che ne deriva.

L'obiettivo era anche quello di mettere in luce - perché segnalazioni ne arrivano anche su altri settori - che laddove è possibile, si dovrebbe essere in grado di sovrapporre anche le competenze, per evitare che per un effetto combinato, come è avvenuto magari ultimamente, si possano creare delle situazioni in cui in quel momento preciso c'è un'interruzione del servizio.

Quindi credo che l'obiettivo a livello organizzativo sia cercare di evitare queste situazioni, perché, ad esempio, nell'ambito del privato non è che se il ragioniere è in ferie, la ditta non emette le fatture; c'è un'organizzazione tale per cui c'è qualcun altro che subentra nell'espletamento dell'incarico.

Questa è una riflessione di carattere generale che andrebbe estesa, a mio avviso, a tutti i comparti della pubblica Amministrazione, di cercare di non interrompere i servizi laddove lo si può evitare.