Oggetto del Consiglio n. 1676 del 23 giugno 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1676/XVI - Interpellanza: "Attuazione della riqualificazione energetica degli impianti deliberata dall'Azienda USL della Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 51. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Con quest'iniziativa torniamo su una vexata quaestio, che è appunto quella dell'efficientamento energetico delle nostre strutture ospedaliere, che è stata oggetto di diverse iniziative. Il punto focale di quest'iniziativa è stata questa convenzione stipulata con Edison, la convenzione Consip Mies 2, che ha portato a quello che, in teoria, così viene definito dalla delibera del 23 aprile 2021, dovrebbe essere la 164 se non sbaglio, come da una parte un qualcosa di conveniente perché si andava a rinnovare in maniera importante tutta una serie di impianti che dovevano essere rinnovati e dall'altra parte che avrebbe portato a un risparmio effettivo: 230 mila euro di risparmio effettivo. Ora ricorderete tutti, me lo auguro, il fatto che questo risparmio verteva principalmente sul fatto che si mandavano in pensione due persone, e che quindi chiaramente questo risparmio non era dovuto alla convenzione, e che se ne trasferivano altre sotto un altro settore, il che significa che se io invece di piantare i pomodori nel mio orto li pianto nell'orto vicino, dico: "non ho più pomodori" ma in realtà sono in un orto vicino, sempre quelli sono.
Detto questo, però arriviamo ai giorni nostri, perché sulla delibera n. 164, che, ripeto, è del 23 di aprile, si diceva che il piano tecnico economico, concordato per ottenere efficientamento energetico, prevede che l'assuntore della convenzione, quindi Edison, investa una quota del canone corrispondente a poco meno di 1.600.000 euro per un improcrastinabile rinnovo impianti. Nello specifico la sostituzione di un cogeneratore più prestazionale, perché l'attuale macchina è prossima a fine vita tecnica, si scriveva nel 2021. La sostituzione del cogeneratore del Beauregard, perché le attuali macchine sono a fine vita tecnica, l'installazione di un assorbitore al Beauregard, attualmente non presente, la sostituzione di una delle tre caldaie al Beauregard, le attuali caldaie sono a fine vita tecnica e, grazie alle condizioni introdotte dalla convenzione di questi interventi, verranno portate a termine entro 12-18 mesi senza ulteriori tempi amministrativi intermedi, poi qualche informazione l'abbiamo presa però, mi auguro di essere smentito, ci pare che nessuno di questi interventi sia stato effettuato fino ad oggi. Era il 23 aprile 2021, oggi siamo a giugno, quasi a luglio 2022, ci pare di poter dire con abbastanza certezza che qualche ritardino c'è probabilmente.
Se ci limitassimo ai ritardi in questi interventi, potremmo quasi ricadere nel consueto discorso della poca efficienza della Pubblica Amministrazione, si fa un appalto, poi passa un po' di tempo, c'è la variante in corso d'opera, poi c'è un'attesa, la progettazione, alle cinque la penna cade e l'impiegato non scrive e quindi i tempi si allungano.
Il problema però è un altro, perché nella deliberazione del Direttore generale c'è la previsione del quadro economico e della spesa che sarebbe stata effettuata per questi interventi, più specificamente dal 1° ottobre 2021 al 31 dicembre 2021 il canone annuo totale risulta di 284.150 euro, quindi per tre mesi si andavano a spendere 284 euro, sempre considerando che, grazie a questi, si risparmiavano 230 mila euro all'anno. Ora di questi tre mesi noi abbiamo ricevuto, grazie a una richiesta di accesso agli atti, una fattura: la fattura di Edison dei primi tre mesi di attività e mentre si prevedevano con delibera n. 164 euro 284.150, la fattura è di 492.000 euro. La prima fattura per tre mesi di attività è di 492.000 euro e mi sento di dire che con questa ci siamo già fumati il risparmio, che, in teoria, si era messo in campo. Se noi pensiamo che era stato progettato d'intervenire sugli impianti e manco si è intervenuto significa che la situazione è ancora più grave, perché questi sono i costi senza neanche aver toccato una macchina. Mi chiedo quindi - ma, ripeto, spero di essere smentito - per quale caspita di motivo si è messo in piedi tutto questo bel circo della convenzione se i costi sono questi? O a cosa sono dovuti questi costi? Mistero che speriamo di poter risolvere oggi. A questo se ne aggiunge un altro: abbiamo appreso, da dichiarazioni appunto del dottor U. che verrà installato un nuovo impianto frigorifero e questo... o perlomeno la proposta che è stata fatta è di utilizzare l'avanzo di amministrazione per installare un terzo gruppo frigorifero presso l'Ospedale Parini. Il problema è che in questo documento della convenzione, su cui appunto si parla di tutte le macchine da manutenere e da installare, non si fa menzione di nessuno impianto frigorifero, cioè nella convenzione che doveva portare a un'innovazione tecnologica di tutto l'impianto non si fa assolutamente menzione di un impianto frigorifero, faccio notare che, quando si è sottoscritta la convenzione, di impianti frigoriferi ce n'era uno solo, se n'è installato un secondo a questo punto penso a spese direttamente dell'USL, quindi al di fuori di questa convenzione, adesso si intende utilizzare l'avanzo di amministrazione per installare un terzo gruppo frigorifero, perché non si è inserita questa possibilità nella convenzione? Per quale motivo si è lasciata fuori? E per quale motivo, invece di installare un secondo e un terzo impianto frigorifero, non si è proceduto a rinnovare quegli impianti che si diceva nel 2021 sono prossimi a fine vita tecnica, le attuali caldaie sono prossime a fine vita tecnica, le macchine sono a fine vita tecnica e parliamo di cogeneratori che sicuramente sono essenziali. Io credo che in tutto questo ci sia sicuramente la necessità di fare luce e la necessità di fare luce è anche alla luce - scusate il gioco di parole - del fatto che, per esempio, in data 2 giugno 2022 sono pervenute numerose segnalazioni e credo che ne abbia già parlato questa mattina il collega Baccega rispetto alla mancanza d'acqua al Beauregard, tant'è vero che, come giustamente ci ha ricordato, un'infermiera credo abbia detto che ha dovuto andare a comprare le bottigliette d'acqua per la macchinetta per i pazienti.
Io guardo il futuro che viene descritto, perché noi spenderemo in teoria da questo foglio che prevede le spese dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 euro 868.389,78 e questa sarà l'identica spesa per ogni anno fino al 2027 per poi, il 1° gennaio 2028 fino al 30 settembre 2028, spendere euro 585.590,66, sempre considerando che queste siano le spese che poi effettivamente verranno sostenute, perché il previsionale è di poco meno di 7 milioni di euro, ma se noi per tre mesi abbiamo speso mezzo milione di euro, prevedendo di spenderne meno di 300, ho paura che queste spese dovranno lievitare in maniera importante da qui al 2028. Allora a quel punto mi chiederò come mai si è voluto sottoscrivere questa convenzione ma soprattutto come sia possibile che affidare degli impianti di manutenzione a una società porti a far mancare l'acqua al nosocomio del Beauregard.
Riteniamo davvero, al di là di qualsiasi cosa, al di là di qualsiasi valutazione, la mancanza di medici, di infermieri, di OSS, di personale, di macchinari, di strumentazione, ma qui stiamo parlando di acqua, cioè manca l'acqua dentro un ospedale! È questa la manutenzione? È questo il servizio di supporto tecnico che è ricompreso all'interno di questa convenzione? Perché se è questo, forse conveniva non sottoscriverlo quell'accordo. Io mi auguro che lei, Assessore, abbia delle ottime spiegazioni e motivazioni e starò con ansia ad ascoltarle.
Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Grazie consigliere Manfrin. Spero che non abbia troppa ansia ma perché è un argomento che lei ha portato in quest'aula tremila volte, io penso che sia un argomento estremamente tecnico.
Io adesso le darò due risposte delle quali lei ovviamente non sarà soddisfatto ma penso che a questo punto forse converrebbe convocare in V Commissione direttamente la Direzione strategica, che spiegherà bene le motivazioni, perché rispondendo a un'interpellanza, che poi è un'interpellanza molto tecnica, per cui è anche molto difficile riuscire a dare delle risposte, più di questo penso di non poterle dare.
Con riferimento alla prima domanda, cioè "se quanto previsto nelle deliberazioni n. 164 e n. 571 e riportato nel testo della presente interpellanza sia stato realizzato, in caso negativo, per quali motivi...", con riferimento all'oggetto della presente interrogazione, sentita l'Azienda USL della Valle d'Aosta, confermo che sono in fase di avvio gli interventi previsti dalle deliberazioni n. 164 e 571 da lei citate, che non elenco per comodità perché c'è tutta una sfilza di interventi. In particolare l'Azienda comunica che attualmente è in fase di realizzazione la sostituzione del cogeneratore presso il presidio ospedaliero Parini.
"Quali siano le necessità che hanno portato alla scelta di installare un terzo gruppo frigorifero e per quali motivi non sia stato previsto nella convenzione Consip Mies 2": sulla base dello stato di fatto dei presidi ospedalieri dell'Azienda USL la convenzione Consip Mies 2 calcola un valore degli investimenti a carico dell'assuntore totalmente assorbito dai rinnovi sui cogeneratori, assorbitore e generatore di acqua calda, quindi così come indicato fin dall'istruttoria allegata alla deliberazione n. 164, restano a carico dell'USL gli investimenti mirati al miglioramento della produzione di fluidi refrigerati.
"Quali siano le motivazioni che hanno portato alla mancanza di acqua presso il presidio ospedaliero nella giornata del 2 giugno 2022": la mancanza di acqua al Beauregard il giorno 2 giugno 2022 è stata causata da un guasto sulla linea principale della rete idrica ospedaliera poiché si è disinnescato il sifone che dalle vasche alimenta la rete interna. Tale guasto è stato prontamente risolto nel giro di poche ore. Sicuramente la mancanza di acqua è un problema, ma io penso che un tubo si possa anche rompere, nella mia esperienza è cascato anche un gatto in sala operatoria ed è anche piovuto dentro anni e anni fa, quindi direi che quando gli apparecchi sono piuttosto vetusti, può succedere un po' di tutto.
"Quali siano, ad oggi, i costi fatturati da Edison all'USL dal 01.10.2021 ad oggi": i costi fatturati - ma l'ha già ricordato lei - da Edison sino alla data del 14 giugno sono pari a euro 492.014 IVA compresa.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per l'intervento molto franco che è quello a cui io obiettivamente punto perché, vede, io ho la certezza che chi le compila i fogli con le risposte faccia di tutto per motivare e giustificare e anche per argomentare il fatto di aver lavorato bene, però è chiaro che spetta poi a lei un giudizio su questo.
Ora, io non sono un tecnico, un termoidraulico, non ho fatto nessun percorso di studi di questo tipo, né ho mai avuto la possibilità di lavorare in questo tipo di ambito, però ho letto solo un paio di documenti ed è vero che l'ho portato più volte, come ho ricordato anch'io, all'inizio di questa seduta, ma il problema è proprio questo, che l'ho portato più volte e ho cercato di documentare, all'interno delle iniziative, l'evidenza del fatto che quella convenzione era assolutamente deleteria per la nostra sanità ed era un modo per segnalare il fatto che forse quella convenzione non andava sottoscritta perché non portava dei reali benefici.
Il problema dell'essere tecnici o meno è che in realtà, per quanto io abbia fatto anche degli studi di scienze politiche che avevano una grossa componente della materia economica che ho sempre detestato, ho dovuto gioco forza però vedere banalmente i conti e se io vado a vedere che su una delibera che io le ho indicato nell'interpellanza i costi previsti sono 284 mila euro e la prima bolletta che mi arriva è di 492 mila euro, io credo che molto probabilmente anche chi non ha fatto uno specifico studio economico possa rendersi conto che il conto finale è più alto di quello che era stato preventivato.
Possiamo quindi anche sicuramente - e questo è un suggerimento importante - chiamare la Direzione strategica e rivolgere le domande a loro, però mi trovo basito nell'osservare quello che sta accadendo, perché, quando le abbiamo sollevato ed evidenziato in quest'aula che aderire a quella convenzione non avrebbe portato alcun beneficio, personalmente ero convinto che i costi non sarebbero variati, cioè era semplicemente una partita di giro, questo personale va in pensione, questo personale lo sposto di là, mi rimane a carico, lo pago uguale, però faccio finta che le cose siano migliorate, invece qui si sta rivelando una realtà diversa, cioè si sta rivelando il fatto che questo è ancora più costoso di quello che pagavano prima, è questo il pericolo vero. Tutto questo è detto in un'ottica costruttiva, nell'evidenziare che se io preventivo di spendere 284 mila euro e la prima fattura che mi arriva è di mezzo milione, probabilmente c'è un problema e forse conviene andare alla radice di questo problema e se chi va alla radice di questo problema è lo stesso che ha sottoscritto questo tipo di accordo e trova delle ottime motivazioni e vuole cercare delle ottime motivazioni per dire che ha fatto tutto bene, c'è un ulteriore problema.
Dopodiché correttamente lei dice che la gestione dei fluidi refrigerati è in capo all'Ospedale, ma noi stiamo parlando di un efficientamento energetico che riguarda evidentemente anche l'impianto di refrigerazione, non si fa alcun accenno nel documento della convenzione all'impianto di refrigerazione. Si dice: "si prevede di fare tutta una serie di interventi" e poi si dice "un impianto di refrigerazione c'è, adesso ne mettiamo un altro, poi ne mettiamo un terzo". È possibile che uno fa una convenzione ed esclude un impianto di questo tipo? Credo sia un problema.
Infine io le ho letto nella determinazione, che non è la 164 ma è la 571, quella successiva, si parla di "revamping del cogeneratore Parini, installazione nuovo impianto di cogenerazione Beauregard, installazione assorbitore a torre evaporativa Beauregard, sostituzione di un generatore ad acqua calda Beauregard" e c'è scritto che poi tutto questo deve essere effettuato fra i 12 e i 18 mesi dalla sottoscrizione di quell'accordo. Quell'accordo è stato sottoscritto ad aprile 2021, adesso siamo quasi a luglio e lei ci dice che quello che sta avvenendo è semplicemente una sostituzione di un cogeneratore che è già fuori tempo massimo perché, ripeto, aprile 2021-luglio 2022. E tutti gli altri che si diceva dovevano avvenire entro 12-18 mesi che fine hanno fatto? Capisce qual è il problema? Non è un problema di voler attaccare chi governa, chi è al vertice della sanità o chi ha voluto sottoscrivere degli accordi, che, secondo noi, non stanno né in cielo né in terra, il problema è pratico: è che anche senza essere tecnici, le date rimangono date, i conti rimangono conti e i problemi, compreso il tubo che si rompe e il gatto che cade in sala operatoria, non so davvero in quali condizioni possa verificarsi una cosa di questo tipo, però, quando lei parla di poche ore, evidentemente, per quanto i tubi possano rompersi, la mancanza di acqua all'interno di un presidio ospedaliero evidentemente cuba.