Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1674 del 23 giugno 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1674/XVI - Interpellanza: "Misure atte a evitare disservizi causati dalle carenze di medici di medicina generale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 49. Per l'illustrazione, la parola al consigliere Sammaritani ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Purtroppo, quando si parla di sanità, ultimamente si parla prevalentemente di carenze, in questo caso parliamo di carenza con riferimento ai medici di medicina generale, medici di base, i medici della mutua di sordiana memoria. A prescindere dal fatto che ci sono carenze perché mancano i medici in generale, quindi è evidente che mancheranno anche questi medici di base, abbiamo però ricevuto varie segnalazioni da alcuni utenti i quali si trovano in difficoltà perché nella necessità di cambiare medico, per esempio, magari perché il loro medico è andato in pensione, una delle ipotesi è questa, non sono stati in grado e non hanno potuto scegliersi un medico perché non ce ne sono di disponibili. Questo naturalmente provoca dei gravi disagi, provoca un momento di scopertura da parte dell'utente, del paziente, quindi interpelliamo l'Assessore per sapere - e la prima domanda è retorica credo - se siano note al Governo queste carenze e soprattutto il numero degli utenti o di giorni di scopertura dell'assegnazione del medico di medicina generale, quali siano le conseguenze di questa situazione, questo è importante per gli utenti privi di un medico di medicina generale e se sia intenzione del Governo mettere in campo delle misure atte a evitare questi disservizi.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Grazie consigliere Sammaritani. Ovviamente la prima risposta è sì, non potrei dire diversamente. La momentanea scopertura, i problemi sono noti, abbiamo anche sentito l'area territoriale dell'Azienda USL e informo che la momentanea scopertura per cui vengono chiesti chiarimenti ha riguardato 297 assistiti del distretto n. 2, Ambito territoriale 2, nel periodo 12 maggio-20 giugno e ciò in ragione dell'autolimitazione al massimale da parte di un medico di medicina generale. La problematica ha trovato soluzione grazie all'ampliamento del massimale da parte di un altro medico di medicina generale, da 1.200 al massimo consentito di 1.500 assistiti. Nel periodo per cui si è verificata la scopertura, gli assistiti potevano comunque rivolgersi a qualsiasi medico di medicina generale facendo richiesta di visita occasionale ai sensi dell'articolo 46 della CN richiedendo all'Azienda USL il rimborso della spesa eventualmente sostenuta.

Terza domanda: "se sia intenzione del Governo regionale mettere in campo misure atte a evitare tali disservizi". Attualmente sono stati approvati, con deliberazione del Direttore generale n. 273 del 16 maggio 2022, ventitré incarichi vacanti nell'ambito dell'assistenza primaria su tutto il territorio regionale, ho il dettaglio, se vuole, glielo posso far avere. Le carenze sono state pubblicate, comunque i posti vacanti sono ventitré, le carenze sono state pubblicate come da procedura sul BUR n. 30 del 7 giugno 2022 con scadenza il prossimo 26 giugno 2022. Nel frattempo l'Azienda USL ha anche predisposto un avviso per l'incarico provvisorio nel distretto 2, ambito 2, in data 24 maggio 2022, il quale, purtroppo, ha avuto esito negativo, quindi nessun medico ha accettato l'incarico provvisorio.

Quanto alle misure che si intendono mettere in atto, come ho già avuto modo di riferire in altre occasioni, l'Assessorato sta lavorando con l'Azienda USL per il recepimento del nuovo ACN 2016-2018, che è divenuto efficace con l'intesa Stato-Regioni in data 28 aprile. Tale recepimento prevede l'approvazione nella programmazione della riorganizzazione territoriale ai sensi del regolamento recante modelli standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale del Servizio Sanitario Nazionale, cosiddetto DM71, e l'avvio della contrattazione per gli accordi integrativi regionali conseguenti. Si tratta di un'importante operazione che andrà a ridisegnare nel suo complesso il modello della medicina del territorio con la disciplina dell'Aggregazione Funzionale Territoriale e la sua interrelazione con la Centrale Operativa del Territorio (COT) e le Case di comunità. L'Aggregazione Funzionale Territoriale, acronimo AFT, è una cosa che era già prevista dal DM 70 e non era ancora stata attuata; questo vuol dire che ci sono delle aggregazioni, come dice la parola, funzionali tra i vari medici e questo permette di coordinare meglio i medici dello stesso gruppo sulle attività da svolgere e anche sulle coperture. Non è un rapporto esclusivamente di tipo diretto con il medico o con il gruppo o di tipo sindacale, ma sono direttamente dei rapporti di tipo funzionale con un responsabile dell'AFT. Questo dovrebbe migliorare, in conseguenza della carenza dei medici, la funzionalità del sistema.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie Assessore. Capiamo che siano delle situazioni, come avevo accennato all'inizio, di carenza ormai strutturale sotto questo profilo, proprio per carenza di materiale umano. Forse un appunto che si potrebbe fare, visto che riceviamo queste segnalazioni di persone che fondamentalmente sono preoccupate e lamentano magari anche a volte una scarsa informazione... oltretutto a quanto ci risulta l'ufficio scelta e revoca dell'USL che appunto è deputato a ricevere le comunicazioni degli utenti a proposito del cambio delle scelte dei medici di base... forse sarebbe bene predisporre un servizio che stia un po' vicino agli utenti, nel senso che abbiamo l'impressione nell'esaminare, nel ricevere e nel valutare queste carenze in ambito sanitario che qualche volta la parte amministrativa dell'organizzazione dell'azienda sia un pochino lontana sia dai pazienti qualche volta e anche purtroppo - e qui mi riallaccio un po' al discorso che faceva prima il collega Aggravi - ai dipendenti, nel senso che non si può assolutamente rimproverare nulla alla parte medica, alla parte dei tecnici, degli infermieri, eccetera, in quanto a impegno qualche volta viene un po' il sospetto che invece la parte amministrativa qualche carenza ce l'abbia e questo naturalmente non fa bene né all'immagine dell'Azienda, che sembra lontana dai bisogni e dalle preoccupazioni degli utenti, e forse poi magari non è neanche così ma purtroppo dà quest'immagine, così come da quella di una certa lontananza dal personale invece operativo e questo incide anche sull'ambiente di lavoro, sul benessere lavorativo e su ciò di cui si parlava appunto nella precedente interpellanza, cioè qualche volta - e ce lo hanno detto anche in Commissione gli stessi operatori della sanità - non è tanto una questione solo di soldi o di questo genere così un pochino più venale, ma proprio anche di come si è considerati, come si vive all'interno dell'ambiente di lavoro. Certo, l'ambiente di lavoro è peggiore quando c'è tanto carico di lavoro ma magari una particolare attenzione nei confronti e degli utenti, come dicevo prima, e del personale, qualcosina potrebbe far migliorare a livello complessivo.