Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1634 del 22 giugno 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1634/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Valutazioni sull'impiego e lo stoccaggio delle risorse idriche per fronteggiare le conseguenze della siccità in corso".

Bertin (Presidente) - Punto n. 6.03. Per l'illustrazione il consigliere Planaz.

Planaz (LEGA VDA) - Penso che sia sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo in questi giorni, ma che ce lo portiamo già da molto tempo: a partire dal 2020 - forse è passato un po' sotto osservazione a causa dell'epidemia - poi anche il 2021 le scarse precipitazioni che abbiamo avuto, non solo le piogge ma anche le nevicate che fanno sì che i nostri ghiacciai, le nostre scorte di acqua, diminuiscano sempre di più; e in questi giorni questo innalzamento delle temperature - si è visto di una media superiore a 2 gradi alle medie degli anni passati - fa sì che quest'allerta grave di siccità sia estesa a tutto il Nord Italia; le preoccupazioni ci sono anche nella nostra regione sia dal punto di vista alimentare ma non solo, anche dal punto di vista agricolo ed idroelettrico, perché si avranno delle evoluzioni negative nel prossimo autunno.

Quest'iniziativa è volta a capire quali siano le valutazioni del Governo regionale al riguardo di questa problematica, per non trovarsi nel periodo successivo, nel periodo estivo, quando la siccità potrà ancora peggiorare e creare dei danni che purtroppo non sono di facile risoluzione, ma che qualsiasi prevenzione da mettere in atto in questo momento, forse potrebbe limitare in qualche modo i danni.

Presidente - Per la risposta, l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Rispondo io insieme al collega Sapinet all'Assessorato all'ambiente per fornire una visione di ordine complessivo e non solo in ambito agricolo sul tema acqua.

Per dare ulteriore completezza alle giuste premesse dell'iniziativa rispetto al periodo di emergenza idrica che stiamo attraversando, richiamo le previsioni contenute nel Piano di tutela delle acque che ieri abbiamo presentato per la prima volta in Commissione consiliare.

Esso costituisce lo strumento d'indirizzo della politica nel settore delle risorse idriche e il Piano prefigura i seguenti scenari: entro il 2050 nelle Alpi occidentali è previsto un aumento del riscaldamento di 2 gradi. La precipitazione estiva diminuirà mentre aumenterà quella invernale.

La superficie dei ghiacciai diminuirà tra il 50 e il 100% entro il 2100, la quantità di neve al suolo ai 2.000 metri diminuirà del 40-60%, è previsto un allungamento medio della stagione vegetativa di circa venti giorni ed è probabile un aumento del rischio di gelate tardive per le culture. Aumenterà inoltre il fabbisogno idrico per l'agricoltura e l'allevamento.

Le variazioni delle disponibilità di acqua si rifletteranno quindi nelle produzioni idroelettriche e nelle annate più calde la domanda di acqua irrigua potrebbe superare la disponibilità di acqua superficiale in bacini piccoli nivali con sistemi irrigui a canalizzazione tradizionale.

Oggi si presentano quindi le condizioni di deflusso dei corsi d'acqua delle portate delle sorgenti che tipicamente si raggiungevano a fine luglio-metà agosto con piene stagionali inferiori tra il 30 e il 50% con punte anche del 70% rispetto alle medie degli ultimi trent'anni.

Il sistema idrico regionale è già in forte crisi per la concomitanza di più fattori: elevate temperature, la grave carenza delle precipitazioni e un delicato equilibrio tra il settore irriguo, che necessita di una profonda riconfigurazione per poter assicurare nei prossimi anni la disponibilità idrica necessaria a mantenere le colture in atto.

Il settore potabile necessita inoltre di una razionalizzazione dei prelievi e un'interconnessione delle reti per far fronte anch'esso alle future carenze idriche.

Stiamo quindi valutando con serietà e attenzione quanto sta accadendo e stiamo monitorando l'evoluzione della situazione. Come è noto a tutti, tra l'altro, la situazione si sta evolvendo rapidamente e diverse Regioni hanno chiesto la dichiarazione dello stato di calamità e, non ultimo, come richiamato dai giornali, ci sono state delle interlocuzioni tra noi e il vicino Piemonte.

In futuro è probabile che saremo chiamati ad assumere provvedimenti che potranno sconvolgere abitudini consolidate e diritti che si ritenevano acquisiti e per far fronte all'emergenza si sta lavorando con il BIM per individuare le criticità e approvare un primo programma urgente d'interventi puntuali per aumentare le fonti di approvvigionamento da realizzare in tempi brevissimi.

A seguire, bisognerà definire un programma d'interventi a medio termine che, superando gli attuali limiti di territorialità, diano la priorità all'interconnessione tra gli acquedotti riducendo le perdite con un aumento della capacità di stoccaggio.

Ricordo però che le perdite della rete potabile vedono comunque la Regione Valle d'Aosta essere oggi la migliore in Italia con un dato di perdita che è inferiore della metà rispetto alla media nazionale.

Al Dipartimento risorse naturali del collega Sapinet, con le sue strutture dedicate, spetterà gestire le necessità dell'agricoltura e non si tratterà solo di una questione infrastrutturale ma anche di garantire la capacità di gestione.

Dalle situazioni di emergenza si esce quindi con provvedimenti di emergenza che per loro natura devono essere immediatamente applicabili ed efficaci, nel contempo però è essenziale comprendere l'origine dell'emergenza stessa per poter poi adottare le giuste misure strutturali a media e a lunga scadenza.

Presidente - Per la replica, consigliere Planaz.

Planaz (LEGA VDA) - Ringrazio l'assessore Marzi per l'illustrazione di tutte le criticità che abbiamo dal punto di vista idrico. Siamo in una Regione con un impianto salutare dal punto di vista idrico e mi fa molto piacere.

Non dimentichiamo il grido d'allarme di tutti i Presidenti dei consorzi per lo svolgimento delle attività d'irrigazione; a volte, anche lo spreco di queste acque magari in tutti questi anni... necessitano interventi urgenti per sopperire agli sprechi d'acqua perché, come tutti sappiamo, è una cosa importantissima per tutti noi.

Presidente - Con questo punto all'ordine del giorno, si interrompono i lavori del Consiglio regionale di questa mattinata. I lavori riprenderanno alle ore 15:00.

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La seduta termina alle ore 13:03.